5. Tempo ed eternità. Il cammino e il destino dell’uomo: la vita e l’unità in Dio - LauraMaschi

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5. Tempo ed eternità. Il cammino e il destino dell’uomo: la vita e l’unità in Dio

Cap. 5
Tempo ed eternità.
Il cammino e il destino dell’uomo: la vita e l’unità in Dio.
  
[5/1]   23 maggio 1968  -  ore 7,10  
(Mio Gesù, io Ti adoro e Ti amo. Tu hai lasciato la terra, dove hai tanto sofferto, ora sei glorioso, ma non t’importa di noi che siamo ancora sulla terra a soffrire? Tu ci hai indicato la Tua via per arrivare a Te, ma troppi uomini non Ti conoscono. Come fai a godere in Cielo se sai che tanti neanche lontanamente pensano a Te? Perché non Ti muovi di più, perché non Ti fai sentire? Parlami Signore, lo so che sono indegna, ma Tu sei tanto buono e io credo che Tu mi vuoi bene come io Te ne voglio).
Sì, ti voglio bene e ti ascolterò, ma ci vorrà tempo perché si attui il Mio disegno. Per Me il tempo non esiste. Tutto si compie di seguito, in conseguenza, una cosa dopo l’altra. Per voi è questione di tempo. Non passerà questa generazione e le Mie parole saranno conosciute (cfr. Mt 24,34-35).
Si avvicineranno a Me molti, ma molti Mi rifiuteranno. Io sono la pietra d’angolo (cfr. Mt 21,42; Sal 118,22-23), il segno di contraddizione, o con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23). Questa sarà la lotta che inizia ora con violenza. Questo devono capire gli uomini.
Tutto quello che fanno, o lo fanno per testimoniare il Mio nome o per rinnegarlo.
Sarà una lotta dura, feroce. Le potenze del male si scatenano, vogliono vincere, ma le potenze dell’inferno non prevarranno mai, anche se talvolta sembrerà che esse sopraffacciano il bene. Io sono con voi e voi dovete combattere anche a costo di perdere la vita per Me. Ma la vostra vita umana, terrena, è pegno per la vita eterna.
Abbi coraggio, va avanti, Io sono con te e ti indicherò la via da seguire.
(Mio Gesù vedo tanto buio, non so cosa fare, mi sento incapace, aiutami).
Se credi in Me, Io sarò con te e con tutti quelli che credono totalmente in Me. Perché allora temi?
(No Signore, io mi abbandono in Te, Tu mi guiderai, ma Tu fatti sentire fortemente... Grazie mio Dio).
 
[5/2]   22 giugno 1968    
Panteismo, ti ho detto, è Dio in tutto. Ma non è esatto. Io ho creato tutte le cose animate, le più nobili, e inanimate, quelle che servono di complemento agli esseri animati. Questi si distinguono in due categorie: quelle che vivono, si muovono, si riproducono e poi muoiono, e poi marciscono e si trasformano in altre sostanze organiche inanimate; e quelli che vivono come questi esseri ma in più hanno un’anima, soffio divino, parte eterna che neppure la morte può distruggere o modificare in altra sostanza. Io sono in quell’anima eternamente.
Da sempre essa è in Me. Io la immetto nel corpo del bimbo appena concepito nel grembo materno, abito in essa durante la sua vita terrena e tornerà in Me alla fine della vita per entrare nell’eternità.
(E se uno si danna?).
L’anima sarà rigettata da Me per tutta l’eternità, perché avrà rigettato Me durante tutta la sua vita o anche al momento decisivo della morte, quando sarà messa di fronte all’ultima scelta. O con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23). Questa è la libertà che Io ho dato in dotazione a ogni anima da quando entra nella vita terrena. Ognuno perciò è libero e responsabile della propria scelta.
(Signore, e uno che non Ti conosce?).
Tutti, sotto un nome o sotto un altro, Mi conoscono e Mi conosceranno durante il loro cammino umano, e alla fine dovranno scegliere.
Perciò Io permetto le malattie, le lunghe agonie, le disgrazie, i dolori, perché attraverso questo sono spinti maggiormente a pensare a Me, a cercarMi, a volerMi come salvezza o a rifiutarMi perché non vogliono superare l’umano, il contingente.
L’anima è fatta per la vita soprannaturale e voi siete troppo immersi nel campo materiale, naturale, per desiderare il soprannaturale, perciò pochi Mi accettano completamente.
Questo devi fare se Mi vuoi tutto per te e vuoi essere tutta per Me. Io sono in te e in tutte le anime, basta che Mi cerchiate. Io sono dentro di voi, a vostra disposizione per darvi tanta gioia, tanta forza da superare le pene umane, tanta speranza nella gloria futura, tanta certezza di una vita eterna felice. Dipende da voi cercarMi e accettarMi.
 
[5/3]   12 ottobre 1968  -  ore 16,30    
«Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me» (Es 20,2-3).
Non il lavoro, non l’amore, non la gioia umana, niente ti soddisferà. Solo Io posso darti la gioia piena, quella che vale conquistare, anche a prezzo di qualsiasi rinuncia, perché eterna.
Senti il canto di questo stormo di uccellini? Cantano insieme la lode e il ringraziamento, per la giornata passata, al loro Creatore, poi si riposeranno la notte per riprendere il canto all’alba domattina. Loro sentono il Creatore e vivono per questo.
Imparate voi uomini che, pur dotati di intelligenza che vi distingue dagli animali, spesso vivete peggio di loro, dimenticate il Creatore o addirittura lo negate, o vi ribellate, lo bestemmiate, lo dimenticate troppo spesso.
Un giorno capirete quanto tempo vi è stato dato per conoscerMi, amarMi, lavorare per Me, per la Mia glorificazione, e l’avete sprecato in cose inutili, spesso cattive.
Il tempo è la vostra salvezza o la vostra condanna, secondo l’avrete adoperato per Me o contro di Me.
Non si può servire a due padroni, o si accontenta l’uno e si lascia andare l’altro o viceversa (cfr. Lc 16,13).
 
[5/4]   21 novembre 1968    
(Signore, perché ancora questo dubbio? Continuerà sempre questa alternativa di certezza e di dubbio? E’ autosuggestione la mia?).
No, Io ti parlo, ma è necessario ti tormenti questo dubbio, fino alla fine della tua vita terrena, perché qui non vi può essere certezza continua. E’ l’alternativa fra il si e il no e nonostante tutto, il continuare a voler credere e sperare nell’Essere eterno, ciò che merita la salvezza finale.
La speranza diventa certezza quando è retta dalla fede, ma la fede è suscettibile di dubbi, questo è il rischio.
La volontà buona aiuta la ricerca della fede e la sua conquista ed eventualmente, la sua riconquista.
Io permetto tutto ciò perché così sarete purificati da ogni scoria di presunzione o superbia. L’oro si purifica nel crogiolo dove arde il fuoco.
Lo Spirito è questo fuoco che vi purifica dalle scorie della incertezza e vi fa brillare sempre di più. Ascoltatelo.
 
[5/5]   27 novembre 1968  -  ore 2   
Perché non mi chiami di giorno?).
Perché di notte sei più attenta, meno distratta dalle occupazioni materiali e anche il tuo sacrificio di alzarti vale. Se ti svegli sai che sono Io che ti chiamo, di giorno potresti confondere la Mia chiamata con un tuo impulso volontario.
(Sì Signore, perché mi hai parlato di programma? Che cosa vuoi dirmi? Grazie Signore...).
«Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio fuori di Me» (Es 20,2-3). Questa è la prima parte del Mio programma. Non altre cose devono interessarvi, niente al di sopra di Me. Da Me tutto viene, in Me tutto è eterno. Per Me tutto vive, cresce, si muove, agisce, si trasforma, muore per ritornare nell’eternità.
Questo è il Mio programma.
Ciò che vive ed è sulla terra viene da Me, eternamente esistente in potenza; passato sulla terra, divenuto atto, cioè materia e spirito che agisce, si muove, pensa, si accorge di Me Creatore, coscientemente o indirettamente, almeno per un periodo di tempo che può durare anche fino alla fine della vita terrena, e poi torna a Me per vivere nell’eternità come potenza attuata e attuante in eterno la Mia volontà che è volontà di amore e di felicità. Questo è il Mio programma per la vita dell’uomo, essere spirituale oltre che materiale.
La sua anima è fatta a Mia immagine, perciò Mi può capire, conoscere, amare. Tutto il resto: animali, vegetali, cose inanimate, escono dalla Mia mente per entrare nell’universo, nascere, crescere, morire, trasformarsi in altra materia, e tutto ciò fino alla fine dei secoli, perché tutto questo mondo senza anima serva all’uomo dotato di anima, poi tutto tornerà nell’eternità in stato di potenza come era prima e servirà come ricordo del tempo passato.
(Signore è chiaro questo, abbastanza per me, ma non crederanno).
Non ha importanza. Un giorno capiranno. Ora solo i più sensibili a queste cose, i più puri crederanno. Ci saranno molte lotte per questa teoria, lasciali lottare, così Mi cercheranno.
(Fatti trovare Signore, illumina la mente dei giusti, dà loro la forza e la capacità di farti conoscere e amare).
 
[5/6]   12 dicembre 1968   
Lo scopo della vostra vita è duplice.
Primo: conoscere, amare e servire Colui che vi ha immesso nel mondo, nel tempo, nella storia.
Secondo: vivere eternamente felici e gloriosi nell’eternità, dove canterete per sempre la gloria di Colui che vi ha fatto vivere, che vi ha cioè fatto passare da uno stato di potenza, nella Sua mente, a quello di atto.
Questa è la condizione del vostro essere eterno.
 
[5/7]   5 febbraio 1969  -  ore 3,30   
Fare il bene dell’amato vuol dire fare anche il proprio bene.
Così è nella economia celeste. Tutti qui amano e ubbidiscono.
Quando uno chiede preghiere per qualcuno di voi abitanti del mondo, tutti si uniscono per attuare questo desiderio, questa preghiera comunitaria per il bene di uno ed il bene dell’uno diventa bene di tutti: questa è la “Comunione dei Santi”. L’amore che circola dall’uno a tutti, da tutti all’uno.
Dal Cielo alla Terra e dalla Terra al Cielo e tutto è fatto per la gloria eterna del Padre che trasmette la Sua gloria a tutti e ad ognuno. Questa è la gloria del Paradiso.
(E quando tutto sarà finito sulla terra? Non si pregherà più per uno?).
Tutti glorificheranno il Padre e il Padre glorificherà ognuno per sé e per gli altri.
Amen.
 
[5/8]   18 febbraio 1969  -  ore 5,30   
«Io sono Colui che è» (Es 3,14). In Me sono tutte le perfezioni e Io vi sorreggerò fino alla fine dei secoli. Allora il Figlio dell’uomo verrà a giudicare i vivi ed i morti, cioè i buoni e i cattivi.
Allora sarà fatta l’ultima cernita: a destra i buoni e a sinistra i cattivi, quelli cioè che coscientemente e volutamente Mi hanno rifiutato, nonostante le ripetute chiamate, grazie, aiuti ricevuti.
E’ doloroso per Me questo rifiuto, ma lo vuole la Mia giustizia divina. La misericordia è e sarà incommensurabile e molti si salveranno proprio per questa Mia immensa misericordia e amore, basta un loro piccolo atto di dolore, di desiderio di non più fare il male, di adesione a Me e al Padre attraverso Me.
La vostra preghiera per i peccatori, l’amore, l’aiuto della Mia Mamma, l’intercessione di tutti i Santi, anime gloriose, vaganti, purganti, tutto questo amore servirà alla salvezza di molti che altrimenti andrebbero perduti.
Pregate perciò continuamente per i peccatori e per le anime del purgatorio che una volta liberate dallo stato di pena dovuto per i loro peccati, pregheranno per voi.
E’ aiuto reciproco, è questa l’economia celeste, è questa la “Comunione dei Santi”.
Ringraziate il Padre e lodatelo per questa economia celeste per cui sarà dato anche a chi non ha.
(Signore tu hai detto che «sarà dato a chi ha e sarà tolto a chi non ha» - Mt 13,12 -, io non capisco questo).
A chi ha spiritualmente cioè è dotato di molti talenti è data anche la grazia corrispondente per trafficarli, ma chi è poco dotato e perciò è richiesto di poco sforzo per trafficarli e non vorrà fare neppure quello, sarà tolto anche quel poco che ha. Molto dipende dalla vostra libera e cosciente volontà di amare e trafficare quello che avete per diffondere il Regno di Dio in questo mondo, nel tempo in cui vivete.
Amen.
 
[5/9]   2 marzo 1969  -  ore 10,30  - Roma.   
(Signore, è finito il convegno, niente ho fatto, niente è successo di ciò che speravo, allora perché sono venuta? A cosa è servito, credevo fosse una Tua via apertami per portare i Tuoi messaggi e invece niente. Di chi la colpa?... Accetto questa delusione come una prova, Tu solo sai il perché, ma Tu puoi arrivare lontano. Fa che la Tua volontà si compia al più presto per altra via, senza di me, così sarò più umile. Grazie mio Dio).
La tua volontà e i tuoi desideri siano sottomessi alla Mia volontà e al Mio piano provvidenziale.
Vedrai un giorno il perché di questa tua venuta a Roma. Niente avviene per caso, tutto ha un seguito nella via, itinerario tracciato da Me per te. Molti scelgono la loro via da soli, vogliono camminare da soli e sbagliano, anche se giubilano per un poco, ma chi ha accettato di seguire Me incondizionatamente, deve accettare ogni giorno il suo tratto di cammino anche se non capisce bene perché lo deve percorrere, tutte le vie seguite per Mio amore, portano al Padre. Spogliati del tuo io..., riempiti di Me per riempire di Me il mondo che ti sta attorno.
Amen.
 
[5/10]   17 marzo 1969  -  nella chiesa di San Francesco.  
«Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio fuori di Me» (Es 20,2-3).
Non le creature, non le cose tutte create per voi, niente deve essere al di sopra di Me, niente deve occupare il vostro cuore più di questo, deve avere il Mio posto. Ogni cosa a suo tempo e luogo. Io prima di tutti, sopra tutti.
La scala dei valori oggi è sconosciuta o conosciuta e seguita da pochi. La Mia Mamma l’ha capita e osservata. Tu cominci a capire ma ancora tremi, sei titubante, guardi troppo gli uomini. Essi devono valere per te solo dopo di Me. Non ti preoccupare di quello che diranno, come ti giudicano. Io solo giudico rettamente e ti darò la lode o la condanna, questa devi temere non quella degli uomini...
Io sono l’Eterno, tu devi parlare di eternità, questo è il fine di ogni uomo, pensare all’eternità e prepararsela.
Padre Gemelli ha lavorato per questo, ma si è preoccupato anche troppo delle cose temporali, perciò ora sconta la pena, prega e fa pregare per lui perché raggiunta la gloria, sarà validissimo aiuto per l’Università Cattolica...
L’unione dei cristiani si farà. Ubbidisci, attendi, spera e prega.
 
[5/11]   3 giugno 1969  -  chiesa di San Francesco.  
Non tutti sono stati scelti per fare qualche cosa di certo, di chiaro che indichi la via e la volontà del Padre.
Ogni chiamato ha un compito specifico.
Così Dio Padre si manifesta in tre persone distinte, per mostrare all’uomo la diversità delle mansioni che sono date ai prescelti per portare l’umanità all’unione, all’unico scopo eterno: la gloria del Padre.
Non ti preoccupare se tu sei stata scelta per una missione, osserva la Mia Parola, studia la Mia volontà, agisci in conformità a questa, allora avrai svolto il tuo compito specifico.
Ogni pietruzza ha il suo posto ben definito nel mosaico predestinato dal Padre.
Alla fine vedrete come il lavoro di ognuno ha concorso all’attuazione di questo magnifico quadro.
(E se uno si rifiuta di fare la volontà del Padre?).
Altri lo sostituiscono, il quadro non può restare incompiuto per la negligenza o cattiveria di pochi. Guai a coloro che non accetteranno però di fare la volontà del Padre, per loro sarà pianto e stridore di denti.
 
[5/12]   14 luglio 1969  -  ore 11,30   
Perché non vuoi ascoltarMi?
(Ho da fare... e poi sono stanca e stamattina ho dubitato di Te. Se Tu non mi tieni forte io cado, lo vedi Signore). Eppure Io ti sono vicino anche quando dubiti, questa è una prova, il maligno tenta, è questa la più sottile tentazione perché toglie ogni speranza. Non credere.
Che cosa sei tu senza di Me? (Un verme). Io ti farò diventare farfalla, potrai volare in alto con le Mie ali, altrimenti striscerai sulla terra finché morrai e marcirai, tutta la terra è piena di vermi... tutti sono nel bozzolo e moriranno in esso se non si sforzeranno di rompere il guscio e uscire.
Io do a tutti le ali per volare ma ognuno deve mettere la sua parte di adesione e lo sforzo per volare.
E’ difficile l’inizio, il passaggio da bruco a farfalla, è lento il procedimento ma se è costante il primo volo sarà felice. Superate le prime cadute, le ali si rinforzano e il volo sarà sempre più in alto e più veloce. Sii contenta.  
 
[5/13]   28 settembre 1969  -  Sommacampagna.  
(Che cosa vuoi dirmi? Ti ho ubbidito, sono venuta anche se mi è costato fatica, si stava tanto bene al sole!).
Io sono il sole. Io sono la Luce. Io sono il calore, che cosa puoi desiderare se non Me? Io ti dono tutto, la gloria eterna, che cosa vuoi di più!
(Ma come faccio a procurarmela qui?).
Amando Me prima di tutto, se ami Me ami anche il tuo prossimo e lo ami e ti occupi e ti preoccupi per lui. Io sono nel tuo prossimo, pensa a questo e penserai a Me, ama questo e amerai Me, salvando gli altri salverai te stesso.
Vedi quella palma? E’ stata toccata dal fulmine, l’ha bruciata ma non è morta, vive e si riprenderà come prima. Così nella vita umana, passa la bufera delle passioni, passa il fulmine che schianta portando via qualche cosa di te, di caro a te, di vicino a te, incenerisce qualche cosa che ti appartiene ma poi ti riprendi, rinverdisci ancora, ti risolleverai forte come prima, la cenere sarà spazzata via dal vento o dalla mano dell’uomo che ti è vicino ma tu resterai forte anche se rinsecchita all’esterno, rifiorirà perché Io sono il sole, Io sono la Luce, Io sono il calore che fa germogliare continuamente il seme.
 
[5/14]   20 ottobre 1969   
L’amore di Dio per gli uomini è grande.
Più uno ama e più è amato, più uno lavora per il suo Dio e più sarà beato. Vari saranno i gradi di beatitudine in proporzione al lavoro fatto sulla terra. Come nel mondo si sale la scala dei valori umani fino ad arrivare ad un posto di massimo grado oltre il quale non si può andare, così in Paradiso vari sono i posti assegnati conforme il compito fatto sulla terra.
Ognuno sarà beato nel suo posto, né invidierà chi sarà al di sopra di lui, ma loderà il Padre per questo e riconoscerà il merito di quello che ha agito in modo da meritarsi un posto più eccelso.
Tutti canteranno la gloria di Dio in un eterno concerto fatto di voci e strumenti diversi intonati tutti in una unica musica gloriosa e trionfante.
 
[5/15]   30 novembre 1969  -  Verona.
La natura umana reclama i suoi diritti, ma Io ho il sopravvento, solo Io dico l’ultima parola. Chi vive bene, finisce bene e comincia bene la nuova vita eterna. E’ questa che conta, pochi sono i giorni, infinita l’eternità. Vale la pena soffrire qui poco per guadagnarsi la gioia eterna.
Non il benessere materiale, neppure quello morale che alcuni o molti Miei ministri auspicano, come visione escatologica, basata sulla soddisfazione del sesso (Humanae vitae?) o dell’intelletto o sulla giustizia umana, spesso errata nel suo contenuto, potranno darvi la felicità. E’ diversa la prospettiva qui.
Dovete partire da questa prospettiva se volete arrivare alla felicità eterna. E qui la prospettiva ha per punto di partenza la croce e per punto di arrivo terreno la croce (morte), fine della vostra vita umana l’inizio della felicità eterna. La croce porta gioia se è accettata per Me, se è portata con Me.
 
[5/16]   11 gennaio 1970  -  in stazione a Vicenza.  
Aspetta e non temere, non aver fretta, tutto si svolgerà come voglio Io, non te ne accorgi?
(Sì Signore, sei meraviglioso, Ti ringrazio ma aiutami continuamente).
I piccoli segni devi osservare, sono le piccole cose che portano alle grandi. Il ruscello s’impossessa quando si immettono le acque di tanti altri piccoli ruscelli che scendono tutti dall’alto.
Così nelle cose umane e così andrà avanti il Mio piano. Tu fa il tuo lavoro serena e fiduciosa, altri lo stanno facendo e lo faranno. Così alla fine il mosaico sarà evidente e splendente.
 
[5/17]   28 gennaio 1970  -  ore 4,30   
Unicità: questo è il tema del Mio dire oggi a te.
(Spirito Santo fa che io senta solo la Tua voce. San Michele, Madonnina, aiutatemi).
Io e te siamo due entità, distinte come persona, come sostanza, come natura eppure ora siamo un’unica cosa.
Io con te, tu con Me, unico pensiero, unica volontà, unico amore, unico scopo, la gioia, la gloria eterna. Capisci?
(Sì Signore, è molto bello, ma adesso cosa vuoi dire?).
Fra noi due formiamo ora una unica essenza per quanto riguarda ciò di cui ti ho detto sopra. Se tu ti allontani da Me col pensiero, con la volontà e non Mi ami più, non sei più unita così, ti stacchi da Me e rimani sola. Vedi quindi che se vuoi puoi essere una unica cosa con Me, pur rimanendo ancora diversa la sostanza e gli accidenti. Così fino alla fine dei tempi.
Poi se lo vorrai e la tua vita terrena sarà stata continuamente orientata verso questa unicità, questa si effettuerà in modo pieno anche se rimarranno sempre distinte le persone: Io e te. Così allo stesso modo tutto qui nel mondo deve tendere alla unicità. Posizione perfetta o quasi, di ogni incontro, fra umano e divino.
Così la Chiesa deve tendere all’unità, così la famiglia deve tendere all’unità, così l’amore fra coniugi deve tendere all’unità. Unicità di Essenza, diversità di persone anche nella Trinità esempio massimo di unicità. Unità della madre col figlio, quando questo è nel suo grembo, due persone in una.
Unicità quando il figlio si stacca dalla madre ma resta sempre figlio formato della stessa carne, dell’unico sangue con le medesime tendenze più o meno accentuate ma portanti ad una similitudine. Questa similitudine è premessa alla unicità. Se il figlio è molto simile fisicamente e spiritualmente alla madre tende all’unicità con essa.
(Che differenza c’è fra unità e unicità?).
Unità è unione intima di corpi, spiriti, volontà, intenti, azioni, scopi. Unicità è tendenza all’unità.
Rifletti su quanto ti ho detto e cerca così l’unità attraverso l’unicità.
Così la Chiesa faccia per i suoi membri. Così la famiglia e tutto ciò che è consorziato sulla terra (unicità = unione nello Spirito; unità = unione fisica spirituale). Io con te, tu con Me.
Amen.
 
[5/18]   7 aprile 1970   
Qui è tutto tanto bello, splendido. Il tuo papà te lo dice. Ascolta figliola la voce del Signore, Re del Cielo e della terra. Solo per Lui si vive, da Lui tutto deriva, a Lui tutto converge, in Lui tutto si riassume.
Cosa sono 100 anni di vita terrena in confronto all’eternità? Niente, un attimo che passa per entrare nell’eterno. Per questo passiamo sulla terra, per questo viviamo giorno per giorno.
Ricordalo figliola e ricordalo a tutti, questo vuole il Signore, Padre di tutti i viventi.
Scrivi, fa, cammina, obbedisci agli impulsi che lo Spirito ti confida e non disprezzarli, non rifiutarli ma credi, ama, obbedisci e sii umile e serena, riconoscente al Padre che tanto ti ama.
 
[5/19]   29 ottobre 1970   
Il divino racchiuso nell’umano serve a far discernere il bene dal male. Natura umana recepita dall’uomo caduco, natura divina inserita nel corpo fatto di materia, ma ad immagine di Gesù uomo.
La natura soprannaturale serve a far rassomigliare l’uomo a Gesù Dio, Dio si è fatto uomo perché l’uomo Lo imitasse e gli rassomigliasse il più possibile per piacere così al Padre...
(Perché Celeste?).
Il Padre è unico, Cristo Figlio del Padre, uguale natura uguale sostanza, si è sottomesso perché gli uomini mediante la scintilla di divino che hanno ereditato per grazia del Battesimo, potessero imitare le azioni, i gesti, le opere, in una parola lo Spirito. Natura umana, natura divina unite insieme perché l’uno serve di canale all’altro tutto per dirigere l’uomo alla beatitudine eterna.
(E l’uomo non battezzato?).
Altri canali, altri mezzi di similitudine servono a loro per arrivare al Padre.
(Quali mezzi?).
Il desiderio vivo e sincero di migliorare la vita nel senso spirituale, vivere secondo lo Spirito anche se non coscientemente conosciuto o espresso. L’amore all’Assoluto sia pure non ancora ben identificato con Dio, lo spinge a migliorare la loro vita.
A questi meno è richiesto che non ai credenti in Gesù Cristo, massimi responsabili di una vita vissuta per testimoniarlo di fronte ai non credenti.
 
[5/20]   3 novembre 1970  
Io sono l’Eterno, tu sei, solo perché Io sono. In Me sei sempre stata, ora attuata nel tempo, poi alla fine della tua vita terrena, mortale, tornerai all’eternità come potenza attuata nel tempo e attuante nell’eternità la gloria di Dio tuo generatore nel tempo. Ecco così risolto il problema vostro dell’essere. Per Me siete, a Me ritornerete dopo averMi cercato nelle cose e nelle essenze del mondo terreno.
Mondo celeste contrapposto al mondo terreno, questo per arrivare coscientemente e liberamente alla conoscenza ed alla conquista di quello eterno e beato perché completo nell’unità di tutti i suoi enti.
Un Ente Assoluto riassorbe in Sé tutti gli enti relativi da lui creati per farsi conoscere in modo concreto, visibile, sensibile, come fautore di eterna felicità conquistata.
Felicità eterna = incontro e fusione completa di tutti gli esseri prima disgregati nei singoli.
Ogni porzione unita all’altra forma l’unità, questo avverrà nell’eternità. Piccole porzioni di amore si uniscono fra loro e coll’amore Assoluto formano l’Amore totale, completo, inesauribile, infinito.

[5/21]   22 novembre 1970  -  in chiesa.   
Carità, opera di giustizia, movimento per avvicinare l’uomo, privo di qualche bene spirituale o materiale, all’Unità. Dio amore, Dio giusto perché uno, completo cioè in sé stesso.
L’uomo si avvicina all’Unità incorporandosi con Cristo uomo giusto, che ha dato la Sua vita per amore degli uomini che erano stati privati di amore per il peccato. La morte di Cristo ha portato la vita all’uomo ingiusto.
L’amore ha avvicinato l’uomo all’Amore perché potesse rientrare nell’Unità.
Amore umano, giustizia umana per arrivare all’Amore eterno, alla Giustizia eterna, all’Unità eterna (Dio).
 
[5/22]   6 dicembre 1970   
L’Unità è il fine di ogni essere creato, uscito dall’Uno ritornerà all’Uno.
Unione interiore di esseri viventi sulla terra, incamminati verso la terra promessa dove l’unità col Padre, Figlio e Spirito Santo sarà piena e totale, completa.
L’Amore, essenza dell’Unità, si è diviso in sé stesso nel Figlio e nello Spirito, entrambi uniti col Padre e facenti parte dell’Unità. L’Amore preponderante ha creato i figli aventi in sé una parte dell’amore del Padre.
Ogni parte di amore della creatura attrae l’altra particella di amore che è nel fratello, così avviene la spinta di carità che porta il fratello ad amare e aiutare il suo simile. Tante parti di amore si uniscono nella realizzazione della carità (atto di amore).
L’unione di tutte queste particelle di amore rincorrentesi le une con le altre, alla fine riporta la creatura alla ricostruzione dell’Unità, cioè dell’Amore totale completo che si avrà alla fine dei secoli, nella dimora eterna.
Amore più amore di tutte le creature porta l’amore infinito, eterno.
 
[5/23]   28 dicembre 1970    
L’Unità, unione di infinite unità separatesi dall’Uno per essere autonome nel mondo, libere e consapevoli di essere unità, responsabili delle proprie azioni liberamente scelte, volute, attuate.
Se l’azione è volta alla vita eterna, espressione di amore infinito, allora l’azione è durevole e conseguente il fine ultimo della vita terrena, se è volta esclusivamente ad un bene terreno temporale, finisce ed è sterile.
L’uomo vive per le azioni eterne, guai se l’azione è negativa, contraria cioè ai fini eterni, meriterà la condanna eterna. Solo Dio può dirigere al fine ultimo le vostre azioni.
Pregate perché lo Spirito illumini la vostra volontà affinché decida azioni positive per la vita eterna.
L’atto positivo per eccellenza è l’atto di amore disinteressato verso Dio e verso i fratelli.
Amen.
 
[5/24]   2 marzo 1971  -  notte.   
Una grande luce viene dal ramo di Iesse.
(Cosa vuol dire?).
La luce viene dall’oriente. Alzati o Mio popolo, esulta, presto verrà il liberatore.
(Il Messia è già venuto, chi sarà dunque?).
Il Messia tornerà per l’ultima volta sull’orizzonte del mondo creato. Verrà a giudicare e a dividere i salvati dai condannati. Esultate o benedetti, presto si avvicina la vostra ora di gioia eterna. Voi che siete tribolati per causa Mia, voi che vi affannate per portare nel mondo il Mio nome, il Mio amore, la Mia giustizia, sarete ricompensati.
(Quale giustizia?).
Quello che predica il mondo è solo l’inizio della giustizia divina, il primo passo per giungere alla santità. Ama il fratello e soccorrilo nelle sue necessità materiali e soprattutto spirituali. La vita dello spirito è quella che conta e chi avrà tale vita certamente attuerà anche la giustizia umana.
Amare è ciò che conta ed amare il fratello per amore di Dio. Dio fra te e il fratello, triangolo perfetto, unione completa che porta all’Unità eterna.
Predica questa e sarai consolata. Il cammino verso l’Unità è quello del credente oggi e domani, perché alla terza venuta del ramo di Iesse trovi una grande schiera di seguaci dell’Unità (cfr. Is 11,1; Is 11,10; Rm 15,12).
Così sia.
 
[5/25]   9 marzo 1971  -  notte.    
La storia dell’uomo nel tempo finirà, inizierà la vita dell’uomo nell’eternità così come l’uomo se l’è preparata nel tempo. Tempo breve, limitato, eternità infinita, illimitata. Sempre così è e sarà.
Preparatevi perché presto finirà il tempo. I giusti accelerano la fine. Pochi godranno il dono di Dio, pochi gli eletti perché pochi i rispondenti alla chiamata estesa a tutti in vari modi. La campana suonerà: state attenti, preparatevi.
Amen.
 
[5/26]   27 marzo 1971  -  mezzanotte.
Niente avviene per caso ma tutto ha un perché.
Così Io ti dico per farti capire quanto grande è l’azione di Dio nei vostri riguardi, piccoli uomini, credete.
 
[5/27]   7 aprile 1971  -  in chiesa.
C’è chi sta fermo e chi cammina.
Chi sta fermo serve da baluardo per non far arretrare chi è arrivato fin qui.
Chi cammina porta avanti la conoscenza delle cose di Dio e sarà seguito dapprima con riluttanza, poi con titubanza, infine con gioia e speranza.
Tu va avanti senza timore. Io sono con te.
 
[5/28]   8 aprile 1971  
(Ho paura Signore, non riesco più a capire il mondo... a cosa serve tutto questo? Perché tante preoccupazioni inutili? Tu solo vali, vorrei solo pensare a Te e portarTi agli altri, perché tutti vivano per Te).
Chi vive, vive per Me, anche inconsciamente. Verrà giorno che ogni uomo si accorgerà che lo scopo della sua vita ero Io, sono Io, sarò Io e perciò tenderà a Me.
(Ma se passa tutta la sua vita senza pensare a Te?).
Ricordi il padrone della vigna? Gli ultimi saranno i primi (cfr. Mt 20,1-16).
(Ma allora la vita serve solo per quegli ultimi attimi di attenzione a Te?).
Sì, il tempo vale solo in rapporto a Me, tutto il resto è perduto, inutile.
(Signore fa che l’uomo si accorga più presto di Te e viva più a lungo, anche qui sulla terra con Te. Muoviti Signore, non vedi che il mondo Ti sta dimenticando? Non lasciarti buttar via, non permettere al maligno di governare il mondo).
Questo è il suo regno, ma guai a coloro che lo seguono fino alla fine.
(Intervieni Signore, Ti prego, manda i Tuoi Santi a svegliare gli uomini, fatti sentire).
 
[5/29]   11 aprile 1971  -  Pasqua.
(Tu sei risorto Signore, Padre Figlio e Spirito Santo, come risorto? Come sei morto? Come Figlio?).
La carne è morta, ha cessato di vivere nel tempo come materia plastica e incontrovertibile (cosa vuol dire?). Che non può mutare natura. Solo la morte può fermare e annullare la natura umana, terrena. Solo Dio può mutare questa natura umana corruttibile nella materia, in natura spirituale incorruttibile ed eterna.
(Ma uno può come natura cambiare sostanza?).
Non cambiare sostanza, è l’essere che da materiale, cioè rivestito di materia visibile e agibile nel tempo, diventa spirituale, esistente cioè nell’eternità come entità corporea dello spirito. Non materia plastica ma essenza spirituale contenente ancora e per sempre le sembianze corporee.
Così il risorto mantiene il corpo come sembianza ma non come materia corruttibile. Dalla natura rimane l’essenza.
Così nel Figlio risorto è risorta la sembianza con tutti gli accidenti della natura umana, voce, persona visibile, udibile, agibile. Così saranno i corpi dei risorti nell’eternità.
(E all’inferno?).
Rimarrà questa forma umana con gli accidenti spirituali e saranno questi accidenti che faranno sentire la disperazione eterna del non essere realizzati in Dio, questa sarà la condanna eterna.
L’amore supera l’amore ma lo determina in continuazione (Paradiso).
La disperazione supera la disperazione umana in eterno (inferno).
(Dio fa che tutti risorgano in Te, con Te, come Te).  
 
[5/30]   18 luglio 1971  -  Sommacampagna.   
(Come è bello il Tuo mondo Signore, il vento tiepido mi accarezza dolcemente e mi porta tanti profumi di fiori, gli uccelli cantano, sono contenti, godono la natura, le cose belle e buone e piacevoli, non hanno preoccupazioni, vivono il bello e il buono del giorno, giorno per giorno tu dai loro tutto ciò che occorre loro, anche l’amore quello naturale e santo perché puro, perché donato da Te. Signore, potessimo vivere anche noi uomini così felici e tranquilli, lodandoti sempre e fiduciosi in Te, Tu solo sei la vita. Non mi preoccuperò più di niente Signore, perché Tu ci sei, Tu mi aiuterai anche nel dolore e nella sofferenza. Tu sei Signore il mio Dio e il mio tutto. Fa che tutti gli uomini Ti sentano sempre così dolcemente, fortemente, questa è la certezza della felicità eterna. Queste sono piccole briciole di felicità anticipata. Grazie mio Dio).
 
[5/31]   25 febbraio 1972   
Se tu pensi alle cose tue non resta più spazio per le Mie.
(Hai ragione Signore, allora? Riempimi di Te e delle Tue cose).
Le cose Mie sono di un altro mondo, non contingenti come le tue, ma eterne perché sono spesso staccate dagli uomini immersi nel temporale.
Eppure dovete convincervi, uomini di poca fede, che la vita non termina con la morte del corpo ma che inizia allora la vera vita. Questa sulla terra è preparatoria di quella eterna.
Pensateci, preparatevi, amate il vostro Dio amando il vostro prossimo e pensando ad unirvi con un vincolo spirituale, questa catena di amore vi porterà tutti insieme a vivere felici nell’eternità.
Amen.
 
[5/32]   5 marzo 1972     
(Dio perché non Ti riveli a noi più chiaramente? Perché Ti nascondi sotto i veli di tante parole a noi incomprensibili? Perché non Ti mostri e non Ti fai conoscere e sentire più fortemente dagli uomini che Tu hai creato per Te? Lo vedi che Ti hanno dimenticato, lo vedi che vivono solo per loro stessi e non per Te e allora perché li hai messi nel mondo se forse tutta la loro vita passa senza sentirTi? Dio manifestati, muoviti, scuoti questa umanità corrotta e addormentata nelle cose terrene. Fatti sentire Signore, Ti prego muoviti).
«Io sono Colui che è» (Es 3,14). Tutto sarà manifestato un giorno a tutte le creature.
(Ma quando?). Quando l’umanità, satura di beni materiali illusori, ricercherà i beni eterni, intramontabili. Solo allora Io Mi manifesterò agli uomini che Mi cercheranno con cuore sincero.
Amen.
(Dio fa presto, accelera i tempi).
 
[5/33]   7 marzo 1972   
L’uomo da solo non vive, ha bisogno di altri.
Nel matrimonio trova la possibilità di unirsi per formare un nucleo unico dal quale procederanno altri membri destinati ad unirsi con altri. L’unità è necessaria meta di ogni comunità.
Anche gli uccelli nell’aria e gli animali terrestri si uniscono in famiglie e le famiglie in consorzi, tutti uniti. Ma l’animale non ha il fine dell’Unità. Solo l’uomo ha questo scopo finale perché solo in lui c’è lo Spirito.
Se l’uomo pecca si allontana dall’Unità (Dio) e si allontana pure dalla comunione con gli altri uomini perché agisce solo per egoismo.
 
[5/34]   19 marzo 1972  -  San Giuseppe.   
Questo è il libro dell’amore.
Quello che tu vai scrivendo da qualche anno è l’espressione del Mio Amore per voi, piccoli uomini. Piccoli e grandi, piccoli per la vostra natura umana defettibile, perché necessitante di un Creatore, grandi perché usciti da Me, unico vero Dio, primo motore e autore dell’amore e quindi dell’universo creato per amore, per realizzare e concretizzare l’amore e far vedere palesemente sulla terra il volto dell’Amore fatto uomo (Gesù Cristo).
Questo è lo scopo della creazione. Le creature vivono per questo amore e vivranno nell’eternità unite e inserite nell’Amore purché lo vogliano. Questo è il destino dell’uomo, l’Amore eterno.
Questo devi comunicare a quanti incontrerai sul tuo cammino.
(Ma come parli di amore oggi che tutto è falsato, col nome di amore?).
Quando l’uomo capirà che solo l’amore puro e soprannaturale servirà per un bene reale e duraturo, solo allora capirà cos’è il vero Amore, vedrà il vero volto dell’Amore e capirà che la felicità completa sarà raggiunta quando l’uomo, fatto ad immagine dell’Amore, sarà stato capace con la sua libera volontà cosciente, di riflettere in sé e fuori di sé, per gli altri, l’Amore da cui deriva e al quale si unirà alla fine della vita terrena.
Così l’immagine diventerà realtà unica uguale per tutti e tutti saranno con l’Uno, l’Amore.
Immedesimazione della creatura nel Creatore. (Completa?). Sì, totale.
(Ma la persona sarà annullata?).
No, perché l’amore non annulla ma vivifica e semplifica, ma lascia ad ognuno il suo valore specifico per cui ogni essere ha potuto identificarsi nell’Amore.
Così sia.
 
[5/35]   9 aprile 1972  -  Festa di Gesù Misericordioso, al Cenacolo di Mamma Carmela.  
(Cosa vuoi Signore?).
Che tu Mi obbedisca.
Ascolta: Mamma Carmela sta dicendo che il Cielo è bello perché accoglie tutti quelli che hanno amato il divino autore dell’Amore universale.
Ascolta le voci dell’Amore che vengono dal Cielo e si uniscono alle vostre e a quelle di tutto il mondo. E’ un coro celeste in terra e in Cielo, uniti tutti nell’Amore.
 
[5/36]   8 maggio 1972  
(Madonnina vieni in mio aiuto, non mi abbandonare).
Io ti sorreggo piccola colomba. Sarai... segno di contraddizione (non io), tutti i cristiani, i veri testimoni del Mio Gesù dovranno essere segno di contraddizione nel mondo. Il mondo vuole il piacere, il male; il cristiano deve seguire la croce, il bene, solo così l’uomo arriverà a raggiungere il premio celeste.
Così sia.
La tua Mamma celeste ti benedice, va in pace e sii serena perché io veglio sui tuoi figli come su tutti quelli che a Me si raccomandano. Sii buona e prudente.
 
[5/37]   1 agosto 1972  
(Dio mio, sia fatta la Tua volontà, come in Cielo così in terra).
E così sarà per quanti Mi amano.
(Fatti sentire Signore, fatti conoscere da tutti Signore. Irrompi nel mondo, fuga le tenebre del peccato e libera i prigionieri della ragione umana, i razionalisti, distruggi i massoni e quanti sono a loro legati, brucia questa zizzania che tiene legato il buon grano e tenta soffocare (cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43). Dio mio fatti sentire, abbiamo tanto bisogno di Te. Vieni presto in nostro soccorso. Fatti sentire fortemente Signore).
Sì lo farò per voi, piccole voci credenti, oranti, parlanti.
Ascoltate, ubbidite, cantate l’eterno Alleluia con gli Angeli del Cielo.
Così sia.
 
[5/38]   6 agosto 1972  -  ore 3  
(Che cosa vuoi?).
Che tu Mi ascolti, anima benedetta.
(Perché benedetta?).
Perché scelta per “bene-dire” ciò che Io voglio trasmettere agli uomini di buona volontà. Come gli apostoli sono stati scelti per vedere o udire le realtà dell’Uomo-Dio, così tu...
(Signore sono stata interrotta, che cosa mi stavi dicendo?).
Come l’Angelo del Signore ha annunciato la lieta novella a Maria, così tu sei stata scelta per portare agli uomini il lieto annunzio: “Il Signore vi ama, uomini fatti a sua immagine” (cfr. Gen 1,26-27) ed è questa immagine che Dio ha impresso nel vostro cuore.
Quando Io uomo Mi sono trasfigurato sul Tabor (cfr. Mt 17,1-8) ho dato una prima esperienza ai discepoli di questa immagine, figura luminosa, esistenza soprannaturale, visibile ma non tangibile, eterna e reale ma superiore alla realtà umana. E la gioia provata dai discepoli alla Mia vista luminosa è stata una pallida esperienza della gioia eterna che godrete anche voi uomini quando avrete raggiunto la visione beatifica dell’immagine-realtà esistente in eterno.
Questa è la gioia che vi aspetta: vedere l’Uomo-Dio nella Sua realtà luminosa, gioiosa, amorosa, eterna.
Così sia.
 
[5/39]   11 agosto 1972  -  notte  - Val di Fassa.  
L’Angelo del Signore ha annunciato al mondo la lieta novella. Il Signore è sceso fra gli uomini, si è fatto carne, si è fatto uomo come le Sue creature. Lui Creatore divenuto creatura apparentemente come tutte le Sue creature. Questo il mistero e la gloria che voi uomini comprenderete appieno solo quando sarete sublimati nell’eternità.
Il corpo, apparenza ma non più sostanza (materia), ma realmente esistente nella sembianza primigenia. Così vi rivedrete e vi riconoscerete fra di voi e rivedrete il vostro Dio Creatore, fattosi uomo per amore, per farsi vicino a voi piccoli uomini amati, realizzato nel corpo di una Vergine Madre gloriosa ed amorosa.
Credete in Me che sono sceso fra voi per farMi conoscere, amare, aiutare a camminare nella luce, insegnare la via, il modo per raggiungere la risurrezione del corpo glorioso ed eternamente beato. La via è la croce, annientamento fisico, psichico, innalzamento spirituale. Lo Spirito vince la materia, la sublima, la rende docile alla volontà del Padre che tutto supera e tutto conforta. Il “meno” diventa “più”, la forza positiva vince la negativa.
Tutto è “più” perciò sale alleggerito dal peso della sostanza per forze contrastanti, ora equilibrate per la carica positiva massima che annienta la negativa liberandola dal peso della materia sublimata.
(E i dannati?).
Carica negativa concentrata all’eccesso tanto da superare le forze contrastanti, soggiacente agli impulsi esclusivamente negativi del maligno. La volontà negativa si allontana dalla positiva e scatena impulsi sempre più forti finché rimane isolata da questa e continuerà ad esistere sola, in cerca di un punto di appoggio non più agganciabile.
La volontà dell’uomo è libera di accettare o rifiutare gli impulsi delle forze contrastanti positive e negative.
Massima concentrazione positiva o massima concentrazione negativa, questi i due stadi finali della materia sublimata in eterno.
 
[5/40]   21 settembre 1972  -  Sommacampagna.  
Io sono il Signore Dio tuo e vostro, l’unico Creatore dell’Universo e di quanto esiste.
Voi piccoli uomini da sempre esistete in Me come... (atto?... Signore liberami dal maligno, Madonnina soccorrimi, liberami. Angeli tutti liberatemi dal male) come potenza attualizzabile, cioè avete da sempre in voi l’esistenza derivata da Me eterno. Tale esistenza si è concretizzata e si continua a concretizzare nel tempo.
Voi potenza d’amore derivate dall’Essenza dell’Amore stesso, avete la possibilità di attualizzarvi in concreto.
Divenire quindi da potenza ad atti realizzanti l’amore concreto.
Così Io Mi sono concretizzato nel tempo come Figlio del Padre, incarnato in una Madre Maria, vissuto nel tempo e realizzato come potenza di amore pieno nella vita terrena. La materia corporale assunta è alla fine stata sublimata e superando i limiti della materia temporale è passata nella sfera del soprannaturale e quindi è rientrata nella sfera dell’eterno, immutabile, intangibile ma riscontrabile con occhio e conoscenza umana sublimata pure fino alla massima perfezione. Allora l’imperfezione della creatura, dovuta alla necessità di un datore di vita (Creatore), sarà tolta per la libera ricerca e conquista dell’uomo-credente in Cristo risorto.
Tu anima buona credi, ama, accetta il mistero che si svelerà a pieno nell’eternità.
Amen.
Tu, come altre creature scelte per questo, devi esplicitare ciò che Io ti dico per farMi conoscere agli uomini.
L’uomo, creatura dotata di materia e spirito, diventerà un tutt’uno alla fine.
Non più dualismo: materia-forma e spirito informe, ma unico spirito essenza quindi resa incorporea ma comportante in sé tutte le sembianze e i requisiti della sua persona umana.
Il progetto Mio è quindi che l’uomo realizzi in piena libertà, coscienza e con l’aiuto della volontà raziocinante, tutto sé stesso, persona completa dotata di corpo (forma), spirito (contenuto della forma), psiche (capacità di sintetizzare nella forma lo spirito).
Quando l’uomo avrà capito che il Mio progetto su di lui è che egli torni all’Unità, da dove è uscito per realizzarsi coscientemente e si darà da fare per far tornare all’Unità (Amore) tutti i fratelli con i quali convive, allora l’uomo camminerà sulla retta via, allora sarà manifesto a lui lo scopo della sua vita terrena e se tutta la tensione di ogni suo atto quotidiano sarà verso la realizzazione di questo progetto egli si incamminerà verso la salvezza.
Questo è dunque l’uomo nuovo, cioè colui che ha capito che cosa è, a che cosa deve tendere e sottopone ogni sua scelta a questo primitivo ed ultimo progetto.
Amen.
 
[5/41]   28 novembre 1972  -  notte.    
(Ma dove sei mio Signore?).
Non c’è luogo, né tempo per gli Spiriti sublimati. La natura umana ha bisogno di spazio e di tempo per realizzarsi e compiere le opere visibili all’uomo. La natura dello Spirito è ben diversa.
La regione dello Spirito è l’universo inteso come immensità astratta e infinita.
Non limitata da spazi definiti, come nella geografia terrestre e celeste ma comprende tutto ciò che vive nella stratosfera dello Spirito. Così l’uomo spiritualizzato e sublimato si ritroverà con tutti gli altri spiriti che, con sembianza umana, ma non materia, saranno uniti per sempre nel coro Angelico permanente.
Così sia.
 
[5/42]   17 dicembre 1972  -  ore 18   
Quanto più l’uomo si indugia nelle cose terrene e tanto meno sente il bisogno delle cose celesti. E’ un metro reversibile dall’uno al cento e dal cento all’uno. O la scala ascendente verso Dio o discendente verso l’inferno, perdizione eterna.
Quanto più l’uomo guadagna in questo mondo, e non solo in denari, ma in onori, gloria, soddisfazioni umane cercate volutamente, anche a scapito dei valori morali e spirituali, tanto meno si arricchirà di gloria eterna. L’unione dei buoni aiuterà a salire, l’unione dei cattivi aiuterà a scendere.
Solidarietà nel bene e solidarietà nel male. “Comunione dei Santi” e comunione dei malvagi.
Ogni azione dell’uomo ha un seguito e interferisce sulle azioni altrui anche se ciò non appare evidente all’uomo che compie l’azione. Se poi l’uomo è conscio di influire con la sua azione sulle azioni altrui, allora tanto più è responsabile tanto del bene quanto del male che compie e fa compiere per conseguenza.
Apri gli occhi e pensa a quanta importanza ha ogni tua azione anche la più piccola e anche la più apparentemente insignificante, sulla formazione della società che ti circonda. Sii pronta nel bene nel fuggire non solo il male ma anche ciò che ti allontana dal bene, cioè gli interessi e le gioie umane.
Così sia.
 
[5/43]   18 dicembre 1972    
Io sono risorto per tradurre in pratica il passaggio dalla morte alla vita.
Materia annullata e sublimata in una realtà spirituale. Materia divenuta Spirito, intangibile ma visibile, vista, udito, intelletto superano il tatto e la materia concreta esistente solo nel tempo, ma trasferibile sempre più nel soprannaturale.
 
[5/44]   9 gennaio 1973  -  in chiesa.   
Il principio di tutto ciò che esiste sono Io, il Signore dell’Universo creato. Io il perché di tutte le cose, il fine di tutto ciò che ha avuto inizio nel tempo.
Per l’eternità sei nato nel mondo tu piccolo uomo, grande, immenso per l’eternità. Il tempo passa e finisce per ogni uomo, ma l’eternità resta indissolubile per ogni creatura. Questo è il fine dell’uomo: Dio in eterno.
L’amore eterno, l’unità eterna di tutte le creature con il Creatore. La matrice si riunisce con gli originati, gli originati si riuniscono con il Generante per essere un solo corpo per l’eternità inneggiante al Capo.
Amen.
 
[5/45]   3 novembre 1973  -  in chiesa a Sommacampagna.  
Vedi quel mosaico che adorna il tabernacolo e l’altare?
Quello è stato fatto dalla mano di un artigiano il quale ha eseguito fedelmente un disegno che gli era stato affidato da un ingegnere. L’artefice di tale disegno l’aveva progettato prima nella sua mente, l’aveva visto già eseguito con gli occhi dell’intelletto che tale disegno aveva suggerito.
Quindi, prima c’è la mente che pensa, vede e vuole il disegno. Poi c’è una prima stesura del disegno, in concreto. Dall’idea si passa alla realizzazione concreta di un progetto, attuato come piano realizzabile. Alla fine c’è chi attualizza in ogni particolare, rendendolo vivo e concreto, tale disegno progettato.
Così nel piano di Dio. La mente (Padre) ha pensato il disegno del mondo con tutte le Sue creature. Ogni cosa aveva un suo posto ben definito. Tutte le cose e creature realizzanti la loro vocazione, entravano nel disegno del Padre in modo tale da pensare il quadro finale perfetto. Io ho realizzato il disegno progettato creando il mondo e tutte le cose e creature che in esso avrebbero dovuto muoversi per concretare tale disegno. Alla creatura ora è dato il compito dell’artigiano. La vita dell’uomo serve a questo, realizzare quella parte di disegno a lui spettante per entrare nel quadro eterno.
(E se uno non lo realizza?).
Sarà scartato come tessera fasulla e buttato nel fuoco, là sarà l’ammasso dei detriti non più utilizzabili ma esistenti in eterno come scarto. Questa sarà la loro condanna.
Per chi non riesce a trovare il suo posto, ma lo desidera e fa di tutto per trovare la sua strada che lo deve condurre al suo posto assegnato, per costui Io supplisco prendendolo per mano e conducendolo alla fine, al suo posto.
Io sono venuto nel mondo per indicare la strada giusta, per raggiungere il posto giusto, chi seguirà la Mia via, non sbaglierà e si ritroverà al suo posto alla fine.  
 
[5/46]   29 novembre 1973  -  in chiesa.
Sarà il resto di Israele che arriverà alla salvezza. Tu popolo Mio Mi hai tradito, non vuoi più ascoltare le parole del Figlio che parla del Padre e dello Spirito. Con te andrà distrutto una parte del regno. Ma il vero Regno resterà in eterno perché ha seguito la Parola del Salvatore.
Ascolta o popolo il messaggio del tuo Dio che ti ama e ti vuole salvo in eterno.
Con Me cammina, con Me dirigi i tuoi passi verso la salvezza eterna: là ami la pienezza della Sua Sapienza, la conoscenza, il perché della vita e della morte; là conoscerai appieno il Mio Essere, la Mia Trilogia; là conoscerai il Mio cuore e tutto ciò che Io ho compiuto per amore tuo.
Popolo Mio cammina verso il Padre che ti attende per darti la gioia, la gloria, l’Amore eterno.
Amen.
(Ma come Signore camminare? Cosa fare?).
Amare, amare, amare il tuo vicino e il tuo prossimo più aderente a te, a quello indica la via del tuo e suo Signore, dando il pane e il lavoro e il conforto nella tribolazione, da anche la cognizione dell’amore di Dio, questo è indispensabile per salvarvi.
 
[5/47]   21 gennaio 1974  -  in chiesa.  
Non temere, figlia di David, Io sono in te, il Mio Spirito ti adombra e tu potrai incarnare la Mia Parola.
Svestiti dell’uomo vecchio, ora sei rinata per lo Spirito che ti fa vivere la vita della sopranatura che deve guidare le tue opere. «Io sono Colui che è» (Es 3,14) da sempre e per sempre. In te sono reso evidente per lo Spirito che tu hai scoperto, hai compreso, che è la tua spina dorsale, è la vita, è il pensiero, è la volontà che ti guida verso la vita eterna, che ora inizia, come dal Battesimo, e sarà completa e piena quando la tua natura fisica sarà annullata come materia ma... (aiutami San Michele, Madonna) ristabilita come vera entità. Partita dal seno del Padre, scintilla del Suo Amore, diventerai fuoco bruciante quando la scintilla riempirà il tuo essere e tu vivrai solo dello Spirito e nello Spirito. Sarai, una, cosciente e realizzata anche per tua libera volontà, nel seno del Padre.
Che tutti siano uno, questo è il Mio ordine, è il desiderio dell’Amore che si realizza in ognuno perché tutti formino l’Uno.
 
[5/48]   9 giugno 1974  
Quando una persona Mi prega, Io intervengo in modo più forte ed esplicito, più manifesto il Mio aiuto, perché la libera volontà dell’orante si incontra con la Mia volontà di donatore e l’accordo è perfetto.
Così la preghiera deve essere fatta in sintonia con la Mia volontà di Amore.
L’amore del figlio con l’Amore del Padre si incontrano e formano una unica entità.
 
[5/49]   18 giugno 1974  -  notte  - Sommacampagna.   
«Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me» (Es 20,2-3).
Ascolta la Mia voce e metti in pratica i Miei insegnamenti.
Ecco si faranno nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5). Un giorno vedrai la luce, diverso sarà il colore, tutto limpido ti apparirà, così come oggi vedi con gli occhi della fantasia cose non tangibili, così un giorno il tuo sguardo affinato dallo Spirito percepirà cose, oggetti, persone, scene mai viste prima. Tutto ti apparirà davanti agli occhi della mente come un sogno e sarà realtà ciò che vedi. Saranno persone vive quelle che vedrai muoversi sulla scena che ti appare. Persone vissute un tempo e poi scomparse dalla faccia della terra, ma viventi nella eternità beata e reale.
Così ti apparirà il nuovo mondo. Nuovi cieli e nuove terre vedrai (cfr. Ap 21,1), nuovi per te che sei ora sulla terra e tocchi con mano terrena le cose e le persone transeunti. La realtà sarà simile ma diversa: nuove dimensioni ti appariranno ma chiaramente vedrai persone vive e le udrai parlare, sentirai le loro voci e contemplerai i loro volti.
Percepirai le espressioni e ne comprenderai l’intima volontà e scoprirai i pensieri reconditi. Tutto questo ti sarà dato e concesso appena tu riuscirai a staccarti dalla terra per entrare in questa dimensione eterna.
(Ma cosa farò Signore? Quando avverrà ciò?).
Quando tu ti attaccherai a Me con tutto il tuo essere e Mi sentirai vicino e dentro di te, un tutt’uno con te.
Apri la tua mente, la tua volontà, il tuo istinto sublime e comprenderai tali cose. Ama e sarai amata. Questa è la prima e ultima condizione per entrare nella sfera dell’Eterno...
Prega, sacrificati per amore del tuo Dio e sarai felice.
(Cosa vuol dire sacrificio?).
Rendere sacro ogni atto da te compiuto. Ogni azione realizzata per Me e con Me è sacra.
Sacrificio è azione fatta con Me e per Me. Questo sia il tuo volere e il tuo agire.
Amen.
 
[5/50]   2 luglio 1974  -  in chiesa.  
Così sia per Maria. Questa deve essere la vostra formula nuova per attuare la Mia volontà. Volontà di amore, di dedizione al Padre, di ossequio e obbedienza alla Madre che vi ama, vi chiama, prega incessantemente per voi, uomini della terra, perché possiate raggiungere il Cielo, Empireo celeste.
(Cosa vuol dire Cielo?).
Ambiente dove esiste l’Eterno e gli esseri da Lui creati per vivere in tale ambiente. E’ l’ambiente dell’amore rinnovato, quando l’anima raggiungerà la sua situazione finale, statica e dinamica insieme. Statica perché non più trasformabile, dinamica perché l’amore non si ferma ma è continuamente in espansione all’infinito.
Così sia per Maria.
 
[5/51]   9 settembre 1974  -  ore 19  -  Sommacampagna.  
(Signore, tutti gli uccelli cantano per Te, Ti salutano Signore prima del sonno, sono felici e cantano, quante cose belle Ti diranno, si diranno fra di loro, è un coro immenso e felice. Sono vivi e stanno bene e Ti ringraziano perché Tu li hai fatti vivere. Solo gli uomini si preoccupano di tante stupide cose che alla fine dovranno lasciare. Signore Ti aspetto, vieni presto Signore, che gioia pensare che questo lavoro sarà l’ultimo e poi Ti vedrò. Vieni presto Signore).
Aspetta e canta anche tu come gli uccelli che Mi ringraziano del giorno passato in pace. Sii come loro, allegra e serena, senza preoccupazioni per il domani. Io ti attendo, anche per domani. Ti sarò vicino e tu non temere di nulla. Ama, amaMi, ama gli uomini che incontri e di loro che tutti attendo, tutti amo, a tutti do il Mio aiuto.
Così sia per Maria.
 
[5/52]   12 settembre 1974   
Eternità, continuo e perenne fluire di cose antiche e nuove, tutte presenti e continuamente viste da un nuovo punto di visuale. Ogni cosa, persona, avvenimento veduto sulla terra sarà rivisto, vagliato, scoperto, compreso nel suo intimo. Sarà scoperta l’origine e il fine di ogni fatto umano e ogni azione prenderà il colore e il sapore dell’eterno. Il divino sarà scoperto nell’umano, lo spirito illuminerà la materia.
 
[5/53]   30 ottobre 1974   
Io sono il Signore Dio tuo. Ascolta la Mia voce e metti in pratica i Miei insegnamenti. Si faranno nuove tutte le cose. La terra e il cielo passeranno ma le Mie parole dureranno in eterno (cfr. Mt 24,35).
Così Io ti dico piccola colomba, osserva i Miei comandamenti e riassumili nell’unico comandamento nuovo. L’amore è il massimo a cui deve tendere una creatura che dall’Amore è uscita e all’Amore deve ritornare.
Non più sola, ma con un corteo di altre creature da lei raggiunte, raccolte, spinte innanzi sulla via dell’amore.
Questo è il compito del credente che ama, crede e vuole arrivare a vedere e gustare nuovi cieli e nuove terre.
Così sia per Maria.
 
[5/54]   30 ottobre 1974    
L’ultimo sarà il primo, se lo vorrà e Mi seguirà nel compito affidatogli da sempre, e il primo sarà l’ultimo, perché troppo attaccato alle realtà e convenienze terrene. Ma tutti arriveranno a Me e lavoreranno per Me, in maniera e proporzione diversa. Altri talenti, altra realizzazione. L’importante è fare la Mia volontà ed amare...
Così sia per Maria.
 
[5/55]   29 gennaio 1975  -  mattina.   
Nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1), non sono da intendersi nel senso materiale, fisico, ma solo in senso spirituale. Quando lo spirito rientra nel Cielo eterno, nell’ambito cioè del seno del Padre, si ritroverà nella pienezza delle sue facoltà mentali, psichiche e spirituali non più mediate dalla materia che subisce, qui sulla terra, i condizionamenti di altri fattori fisici, chimici, magnetici, fluidi e steroidi, ma libero da ogni influsso fisico si librerà nell’Empireo senza sovrastrutture pesanti e ingombranti.
Solo la parte dell’uomo preesistente alla materia sarà pienamente realizzata e continuerà ad evolversi nel campo dell’amore cosciente del Dio vivo, di sé stessa e del prossimo che continuamente incontrerà, scoprirà e conoscerà a fondo nei suoi reconditi meandri permeati dalla volontà del Positivo.
(E il negativo non esisterà più?).
Non esisterà nella mente dei giusti, perché in loro solo il Positivo agirà, ma esisterà per sé stesso, a sé stante, isolato e infinitamente solo e sperduto, sempre in ricerca della Felicità sicuramente perduta per sempre.
Così sia per Maria.
(Signore, in cosa consiste questa felicità eterna che Tu ci prometti?).
Pienezza di amore, di conoscenza, tensione libera e comprensione sempre maggiore dell’Assoluto.
(Ma allora non sarà mai raggiunta?).
All’infinito continuerà questa comprensione che darà a voi la gioia continua e perenne. Vita dinamica, non statica, ma sempre completamente soddisfacente il bisogno di felicità. Non più timore di perderla o di non raggiungerla, ma sicurezza piena di conquista ulteriore.
Mai raggiungerete l’Assoluto totale, ma sempre più vi identificherete in Lui e ciò sarà la vostra eterna beatitudine. Alla fine del tempo escatologico ognuno raggiungerà la quiete, soddisfazione cioè completa e appagamento di ogni sua ricerca e desiderio di Assoluto. Ad ognuno il suo.
Io fisico
Io psichico = uomo integrale
Io spirituale
 
[5/56]   10 febbraio 1975  -  in chiesa.   
Nessuno è fautore né di vita né di morte, ma solo Colui che della vita è primo e principale e unico Autore, e della morte può essere il Padrone. Solo Lui può decretare il termine di una vita, perché solo Lui sa a che cosa vale quel tempo, concesso qui sulla terra, ad una persona immessa nella vita e nel tempo per realizzare quel Suo primario progetto che serve di schema per raggiungere coscientemente la vita eterna, positiva, e liberamente scelta.
 
[5/57]   27 aprile 1975  -  in chiesa.    
Io sono il Dio presente, parlante, in ogni uomo Io sono, purché Mi sappia scoprire, sentire.
La gioia Io porto, l’Amore Io sono, e porto l’amore. AscoltateMi, Io vi parlo, ascoltateMi.
La vita terrena passa per tutti e la vita eterna rimane per sempre. Preparatevi a vivere quella vita vivendo l’amore per i fratelli che quotidianamente incontrate.
Così sia per Maria.
 
[5/58]   11 maggio 1975  
Sì, il maligno ti ha distolto dall’approfondire il problema del mondo attuale.
Non le masse possono raggiungere, per ora, la Verità, ma i piccoli gruppi di persone animate da un unico pensiero, una unica volontà di ricerca del vero, del bene comune, mosse da una unica speranza, da una unica fede in Colui che è la Verità e può portare la pace e l’unione fra i popoli.
Un unico scopo quindi accomuna i piccoli gruppi, poi ogni piccolo gruppo, ben cosciente di quello che vuole e deve fare, si riunirà ad altri che avranno raggiunto la stessa certezza e così, il singolo entrato nel piccolo gruppo, si ritroverà poi unito ad altri, simili a sé stesso. L’unione alla fine sarà facile perché il cammino sarà comune verso un’unica meta. I pochi diventeranno molti, la marcia finale sarà della massa.
Così sia per Maria.
 
[5/59]   17 giugno 1975
Io, l’Eterno posso comunicare con una Mia creatura se questa accetta e crede. Questa è la prima condizione per un colloquio. Io tutto dono a chi si apre a Me. Io vi aspetto anime devote per riempirvi di Me, anticipo in voi la gioia che vi aspetta. Non vi turbate per ciò che il mondo dice, non vi fermate, non chiudete il vostro amore per ascoltare la misera voce del mondo che crede con l’intelletto e il raziocinio di comprendere l’immensità dell’Essere.
L’uomo è grande e si immerge nei cieli eterni e in questi cieli trova Me, il suo Creatore. Io vi aspetto anime aperte e amanti e voglio riempirvi di Me. Cose eccelse imparerete vivendo con Me e le cose della terra meschine e limitate vi sfioreranno ma non vi intaccheranno. Superate la tristezza. Breve è il cammino della vita terrena e fatto per prova, per accedere poi alla vita eterna preparata per chi crede nel Dio vivo e parlante.
Per chi non crede, solo la misera vita terrena importerà e in essa si crogiolerà tormentandosi fino alla fine in cerca di una felicità evanescente e mai raggiunta, ricercata spasmodicamente. Così alla fine della vita terrena entrerà nella vita eterna sempre più desideroso di felicità, cosciente di mai più raggiungerla.
Il bene è a portata di mano, ora, per voi uomini della terra. Non lasciatevelo sfuggire per cose fasulle, non rincorrete chimere assurde ma entrate nell’amore, poi vivrete per sempre nel vero Amore fonte perenne di vita felice.
Così sia per Maria.
 
[5/60]   1 maggio 1976  -  notte.  
(Alla radice del mio essere ci sei Tu Signore e io credo in Te, credo nella Tua presenza in me, credo alla Tua Parola, Ti ascolto Signore).
Sì, Io sono in te come in ogni Mia creatura perché da Me ognuno deriva il suo essere eterno. In Me siete stati da sempre, piccoli uomini, da Me siete usciti nell’entrata nel tempo e nello spazio, per ritornare coscienti del vostro essere e del Mio Essere, in voi.
Questo è l’amore che vi ha fatto essere e per questo Amore esistete. Siatene degni e amatevi come fratelli perché tutti figli siete dell’unico Padre. Chi rifiuta il Padre si autodistrugge perché non ritroverà mai più la fonte perenne da cui è scaturito e non potrà più dissetarsi quando...
 
[5/61]   3 maggio 1976  -  ore 8,30  
(Dio mio, muoviti, fatti sentire, fatti conoscere, fatti vedere esistente! Non vedi che mondo stupido, non vedi come gli uomini che Tu hai creato per Te continuano a correre per niente senza sapere né pensare dove vanno a finire? Non capiscono il perché della loro esistenza. Signore non t’importa più del Tuo uomo? Non vedi che da solo non riesce a far nulla?).
Bisogna che l’umanità esperimenti in sé stessa l’inutilità del benessere. Quando l’uomo l’avrà raggiunto e se ne sentirà appagato, quando l’uomo dopo aver corso per anni inseguendo una chimera irraggiungibile, cioè la soddisfazione della carne, sempre appetibile ma mai conquistata appieno, solo allora ricercherà ciò che lo aspetta per l’eternità.
Eterno è l’uomo, prima in potenza in Me, come realtà d’amore da svilupparsi e realizzarsi nel tempo attraverso il corpo intriso di materia e di spirito, poi attuantesi nel mondo, come realtà concreta e cosciente di sé e del suo destino eterno, alla fine come realtà attuata, attraverso l’amore per i fratelli, e cosciente del suo essere eterno divinizzato e glorificante il Padre, con i fratelli, nell’eterno Alleluia intriso di amore e di conoscenza dinamica ed infinita. Questo è l’uomo fatto a Mia immagine, origine e termine di amore umano per una sublimazione della materia destinata ad evolversi per ritornare ad esistere come atto puro e cosciente appieno di sé stesso e del suo Creatore.
Così sia per Maria.
 
[5/62]   21 ottobre 1976  -  in chiesa.  
Quello che conta è il rapporto personale con Me: Io in tutti, tutti in Me, ecco l’unità finale. Se ognuno si unisce personalmente a Me, si amalgama con Me, farà parte del Tutto.
Ogni parte, unita alle altre parti, forma l’Unità. Questo è il lavoro che attendo da voi, piccoli uomini.
Ad ognuno chiederò la sua parte, come Mi sarà stata data. Quindi ognuno ha la responsabilità personale della risposta, della adesione, della volontà di unione.
Ad ognuno chiedo in proporzione a ciò che ho dato. Ognuno ha il suo talento da trafficare, diverso per ognuno. «Date e vi sarà dato» (Lc 6,38), datevi e sarete uniti con tutti nell’Unità gloriosa e perenne.
Così sia per Maria.
 
[5/63]   10 novembre 1976  -  in chiesa.
Io sono l’Essere supremo, eterno, increato, da Me tutto deriva.
In Me voi siete da sempre e a Me ritornerete seguendo l’itinerario tracciato per voi nel tempo e nello spazio.
Ma siete liberi di seguire la Mia via o la via opposta a Me.
 
[5/64]   22 novembre 1976  -  ore 17  -  in tram.  
Il marxismo è il negativo del Positivo.
Umanità in cammino verso l’unità finale. Individui singoli incamminati verso la comunione finale eterna. Eppure ogni singolo resterà persona che si ingloberà nella Persona totale, globale, unica, che formerà la Mia immagine.
(Ma allora, alla fine dei tempi, ci saranno due persone, Tu Persona singola, eterna, e noi uomini uniti e formanti un’altra persona unica fatta a Tua immagine?).
L’immagine non è né da più né da meno della realtà che raffigura.
Realtà increata e realtà creata formata dalla somma di tutte le volontà singole, tendenti allo stesso scopo: diventare immagine, realizzata nel tempo, del Creatore.
 
[5/65]   11 gennaio 1977  -  ore 16  
Ascolta la Mia voce e non temere.
Senti la pioggia sulla gronda? Cade, batte, scorre via e scende a terra donde più tardi risalirà evaporata nell’aria, per poi ricadere sulla terra quando una corrente fredda la scioglierà ancora in pioggia. Così il ciclo naturale dell’acqua. Così il ciclo dell’uomo, dal Cielo alla terra, al Cielo. Spirito, materia, materia sublimata cioè spirito cosciente di sé.
L’amore è in Me, Creatore, sovrabbondante, dinamico.
L’amore crea, conserva, riabilita, fa risorgere ciò che è caduto, perché così è l’amore.
Tu uomo sei stato spirito d’amore in potenza, in Me, sei uscito da Me per ritornare a Me sublimato dopo la vita terrena intrisa di materia, di opere volute, di azioni realizzate per tua volontà o volontà di altri che su te hanno influito, ma la tua azione, cosciente e voluta per sé stessa, è rimasta e ti definisce per l’eternità. Queste azioni coscienti sono le gocce d’acqua che scorrono nella tua vita e la fanno rifluire verso l’alto se positive, verso il basso se negative. Non c’entra la legge di gravità qui, ma è un’immagine della evoluzione della vita conforme le tue azioni, volute e scelte, ti porteranno alla fine.
Vapore, pioggia, grandine, neve e ancora vapore, ciclo perenne sulla terra fino alla fine dei secoli...
Pensa a quello che fai: o vivi per sublimarti, o vivi per degradarti, ma resterai per sempre quale tu ti sei voluto.
 
[5/66]   30 settembre 1977  
La Trinità è esempio di ciò che avverrà alla fine dei tempi.
Ogni singolo uomo, dotato di intelligenza e di amore, si servirà di tali mezzi per unirsi agli altri esseri creati con intelligenza ed amore, e tutti insieme formeranno l’uno. Persona unica formata da tutte le singole persone create per amare, per comprendere, per imitare l’Uno, Creatore e Signore Universale.
Tutti uno, uno unito e amalgamato con tutti. Questa sarà la persona finale, Mia immagine e Mia interlocutrice. Nell’interno di questo unico corpo, ogni membro sarà specifico e irripetibile.
(Ma allora in Te esistono tre persone?).
Non tre persone singole e diverse ma un unico Essere diversificato per voi nel tempo e nello spazio per mostrarvi l’Unità finale e definitiva raggiunta attraverso la Parola e l’Amore.
 
[5/67]   11 febbraio 1978
C’è chi entra nella vita eterna alla fine della sua vita terrena, e chi è già entrato nell’eternità durante la sua vita mortale.
«La vita eterna è questa: che conoscano Te Padre e Colui che hai mandato» (Gv 17,3). Questo è stato detto, ed è proprio questo conoscere il Padre, fattosi Figlio per salvare l’umanità corrotta da Satana, ciò che fa entrare e vivere la vita eterna.
Ogni volta l’uomo si immerge in questo pensiero di Dio, nell’amore del prossimo realizzato per amore del Padre comune, ogni pensiero e ogni azione fatta in relazione all’Eterno, fa vivere l’uomo nella dimensione eterna.
Se tu, o uomo, vuoi essere sollevato dalle pene e dal peso della vita terrena, contingente, transeunte, immettila nella prospettiva eterna e tutto ti sembrerà più lieve, più sereno, più utile a raggiungere la pienezza della vita che sarà alla fine di questa terrena. Vita terrena, mezzo e luogo di crescita per raggiungere l’Eterno.
Quanto più pensi a Me, tanto più entri nell’eternità beata.
Così sia per Maria.
 
[5/68]   24 aprile 1978  -  in chiesa.  
Dì a Don Renzo che si deve preoccupare di portare la spiritualità indiana orientale nel popolo di Dio occidentale. Non riti esteriori ma profonda immersione nello Spirito che parla dentro ogni uomo di buona volontà.
Io parlo a ciascuno che Mi ascolta, perché tutti si riuniscano in Me.
Così sia per Maria.
 
[5/69]   14 giugno 1978  -  in chiesa.  
Il Dio presente sempre in ognuno, questo è l’essenziale da credere per voi, piccoli uomini.
Nessuno più si sentirà solo, nessuno sarà più povero e muto. Ognuno si unirà all’altro perché nell’altro ritroverà Me. La sua parte di amore si unirà con l’amore dell’altro e saranno uno.
Uno e tutti insieme. Tutti con Me, Io con tutti. Questa sarà la gioia finale, cercatela e sarete felici.
Così sia per Maria.
 
[5/70]   21 giugno 1978  -  notte.  
Vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo della tua vita.
 
[5/71]   2 agosto 1978  -  in chiesa.   
«Siede alla destra del Padre» (Mc 16,19) vuol dire che voi uomini creati ad «immagine di Dio» (Gen 1,27), vedrete una volta raggiunto l’Empireo, il vostro Padre Creatore e il vostro Salvatore, Redentore dei vostri peccati. Tutto questo ha fatto il vostro Padre celeste per riportarvi allo stato di purezza iniziale nel quale vi avevo generato. Voi per la cattiva volontà dell’antagonista, presuntuoso autocreatore, siete caduti tanto in basso da non sapere più, da soli, risollevarvi verso la luce, ma il vostro Padre si è immolato per redimervi, è sceso sulla terra, ha assunto la vostra natura umana da una Vergine purissima, e annullandola sulla croce, vi ha riportato allo stato puro iniziale.
Abbiate fede nell’unico Dio, Padre e Redentore dei Suoi figli, e alla fine lo rivedrete spendente nelle sembianze del Padre-Redentore.
Così sia per Maria.
(Ma perché Gesù si è denominato Figlio? E’ un’altra cosa diversa dal Padre?).
No è la stessa persona ma veduta da voi, piccoli uomini, sulla terra è apparsa in sembianze di Figlio per farMi comprendere che contemporaneamente ero pure sempre Padre vostro e Padre della natura umana assunta dalla Vergine Madre.
Unico Dio, visibile (Figlio) e invisibile (Padre). L’Amore (Spirito Santo) è la sostanza intrinseca che è Essenza infinita ed eterna...
(Grazie Signore, fa che gli uomini Ti comprendano così tutt’Uno).
Così sia per Maria.
 
[5/72]   2 settembre 1978    
«Non di solo pane vive l’uomo...» (Mt 4,4). Così Io ho detto al serpente che Mi insidiava.
Questa è la prima tentazione che attanaglia l’uomo sprovveduto. Così le nazioni e i popoli sottosviluppati cercano per primo il benessere materiale, poi la potenza e la dignità. Ma quale dignità vogliono? Essere uomini pari agli uomini liberi dal condizionamento della fame e del sottosviluppo. E ben venga questo primo pane necessario per crescere, ma «non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
La seconda tentazione dell’uomo e del popolo che ha raggiunto una certa sicurezza economica è il potere, il prestigio, e allora armi, violenza per sopraffare chi ha più armi e più prestigio. L’uomo sopraffa l’uomo per essere primo e padrone. Ma la violenza creerà violenza, e sangue e lacrime saranno il retaggio di chi desidera il potere.
La terza tentazione è mettersi contro Dio, la supremazia dell’io contro la supremazia del Dio temuto. Questo è il peccato contro lo Spirito e non sarà mai perdonato per chi questo Dio aveva già conosciuto (cfr. Mt 12,31).
Salite e fate salire l’uomo della strada per questi tre gradini di sviluppo interiore per raggiungere la conoscenza piena del vostro essere creatura di fronte ad un Creatore che vi ama e vuol donarvi la Sua Gloria.
Così sia per Maria.
 
[5/73]   30 ottobre 1978  -  in chiesa.    
Perché ancora dubiti? Io sono in te come in ogni uomo pensante e volente l’amore.
(Ma se l’uomo non Ti pensa, non vuole il Tuo Amore?).
Io sono pure in potenza in costui e aspetto che l’uomo maturi. Tutta la vita terrena è data all’uomo per raggiungere tale conoscenza, dipende dal grado di sensibilità che l’uomo acquista, con la sua volontà per trascendere le cose della terra e vederla come simbolo delle cose celesti.
Il tempo e lo spazio sono per dare possibilità all’uomo di ampliare la propria libertà di scelta che si conclude in continua realizzazione della volontà cosciente del bene e del male.
Questo è il senso del racconto del peccato di Eva...
Ogni uomo è libero purché non si lasci plagiare da volontà più forti della propria...
 
[5/74]   16 novembre 1978  
Vivi in pace. Il tempo è importante, ma l’eternità è più importante.
Chi sa usare il tempo in rapporto all’eternità non sarà mai angosciato perché rimetterà tutte le sua azioni in mano di Colui che è padrone del tempo e dell’eternità.
Vivi perciò in pace perché Colui che ti fa agire ti aiuterà a camminare.
Sii serena e tranquilla. Il tempo per noi è nullo. Ti benedice la tua mamma.
 
[5/75]   4 gennaio 1979  
Che tutti siano uno (cfr. Gv 17,21-22): questo è il perché della vostra vita individuale.
Uno è: l’Essenziale, il Semplice, l’Eterno, l’Irriducibile.
Dall’Uno tutto deriva per composizione e per scomposizione.
Ogni cellula è composizione di unità, ogni cellula scomponendosi, provoca altre cellule formate pure da unità aggregate fra loro.
Così le cose del mondo: aggregati di varie unità continuamente in espansione e movimento.
Lascia le leggi fisiche naturali e comprendi il nesso che esse hanno con le leggi della sopranatura.
Così l’Uomo, parte dall’Uno e si scompone in infinite piccole unità; pur rimanendo sempre Uno, uguale e inalterato in sé stesso, e forma nuovi esseri unici in sé stessi riproducentesi in altre unità e ogni unità in continuo divenire corre verso l’Unità primigenia e definitiva. Così l’uno rincorrerà l’uno e tutti alla fine ricostruiranno l’Unità personale che sarà immagine dell’Uno primigenio. Questa la legge che regola il cammino dell’uomo nell’universo cosmo, rapportato all’Universo celeste perché l’uno si affianchi all’Uno, si rispecchi in Esso, viva nella quiete definitiva dell’Essere eterno, Unico e Perfettissimo.
Così sia per Maria.
 
[5/76]   31 gennaio 1979
(Signore, apri la nostra mente, illumina la Chiesa e coloro che sono i maestri).
No, Io solo sono il Maestro (cfr. Mt 23,8-10) e Io solo ho parlato di Verità. E la Verità la dono a chi ha il cuore puro e semplice, a chi non si fa chiamare Maestro, ma è disposto a ricevere continuamente la Verità dal Verbo incarnato e incarnato nel cuore del fedele credente e amante della Verità.
Io solo ho parole di vita eterna, non l’uomo-maestro.
La mente umana è limitata perciò non si è ancora compresa la Verità del Mio Essere Trinitario.
Lasciati guidare la mente e la tua mano scriverà la Verità che Io ti detto dentro. Sì, Io sono Uno.
Solo per voi piccoli uomini, limitati nella mente, ho parlato di Padre, Figlio e Spirito Santo.
Ma, ti ho detto altra volta: sono sempre Io il vostro Padre perché Creatore e sostenitore della vostra vita. Padre quindi per voi. Padre della natura che ho recepito da una Vergine e perciò Mi sono fatto chiamare Figlio, perché la natura umana è figlia dell’Altissimo: «e ciò che nascerà in te sarà chiamato Figlio dell’Altissimo» (Lc 1,31-32), concepito per opera dello Spirito Santo. Io, sempre Io sono lo Spirito promotore della Mia natura umana, entrato nel seno di Maria, accompagnatoMi con Lei per fare un tutt’uno: natura divina intrisa nella natura umana.
Così, per voi, piccoli uomini: lo Spirito informa la materia e siete uomini formati di corpo (materia) animata dallo Spirito. Io sono Uno, voi uomini siete uniti nelle due nature umana e divina.
Quando la natura divina sarà valorizzata al massimo, tanto da fare dell’uomo un’immagine del Creatore, solo allora l’uomo si renderà conto che la sua essenza è eterna ma la sua sostanza materiale non è che un involucro caduco. La persona è l’unione di tali nature umana, caduca, e divina, eterna. L’umano sarà sublimato dal divino e tutti saranno uno nell’amplesso definitivo ed eterno.  
Così sia per Maria.
 
[5/77]   23 febbraio 1979
L’uomo è fatto per la felicità.
Da quando nasce il bimbo cerca la felicità. Il latte, l’amore della mamma per lui son fonte di felicità. Quando il bimbo cresce, ricerca la felicità in altre cose che via via crescono di valore quanto più l’uomo cresce fisicamente, psichicamente, intellettualmente. La vita dell’uomo è tutta una ricerca di felicità.
Questo ti dimostra che l’uomo è fatto per raggiungere tale scopo della sua vita.
Ma la felicità totale, completa, infinita ed esauriente ogni suo desiderio non la raggiungerà mai qui sulla terra, ma solo alla fine di questo cammino che ha come meta tale traguardo: la felicità.
E felicità è: pienezza di conoscenza, pienezza di amore.
Io sono Colui che è l’Amore in assoluto. Solo conoscendo Me potrete raggiungere la pienezza dei vostri desideri. La vostra vita è fatta per conoscerMi.
 
[5/78]   25 aprile 1979
Io sono Padre e tu sei figlia, se sei figlia vuol dire che vieni dal Padre e hai in te alcunché del Padre.
Questo è ciò che voi chiamate anima, immagine di Dio perché riflette il Padre... lasciati invadere dalla Mia voce. Ti dicevo che tu sei figlia perché derivi dal Padre. Se il Padre è perfetto, il figlio è spinto ad imitarLo, anche se non raggiungerà mai la perfezione del Padre perché non è Padre ma solo una sua derivazione germinale.
(Cosa vuol dire germinale?).
Che ha in sé la possibilità, i germi, per produrre l’amore. Questo è ciò che deriva direttamente da Me perché Io sono l’Amore e lo trasmetto alle Mie creature intelligenti e coscienti. Io sono l’Amore e voi tendete a raggiungere la perfezione attraverso e mediante atti di amore, espressi nel tempo, verso le creature prossime.
Per questo siete state immesse nel tempo, per realizzare questo amore per cui siete immagine dell’Amore.
Amate il prossimo e realizzerete la vostra immagine come realtà identica alla primitiva immagine del Creatore: questa è il Cristo, Amore incarnato e incarnante l’Amore Sommo. Realizzato nel tempo, fino alla morte dell’immagine corporale, ma evidente come realtà risorta nella gloria primitiva.
Così sia per voi: dal Cielo alla terra per tornare al Cielo pienamente realizzati nell’amore.
Così sia per Maria.
 
[5/79]   7 dicembre 1979
Il tempo è sempre una preparazione all’avvento finale.
Ogni giorno devi farMi nascere in te se prima Mi hai fatto morire o non Mi hai sentito vivo, e ogni giorno devi farMi crescere in te se Mi senti, per farMi raggiungere la statura dell’uomo maturo.
Non accontentarti di sentirMi piccolo per tenerMi come tua consolazione ma fammi crescere in te perché Io sia la tua guida, il tuo Maestro, perché tu diventi immagine completa del Mio Essere.
L’Uomo-Dio sia il tuo Esemplare da imitare, amare, servire. Tutta la tua vita è un Avvento.
 
[5/80]   10 gennaio 1980
(Cosa farò dopo la vita terrena? A cosa serve la vita eterna?).
Conoscerai l’Amore.
 
[5/81]   13 aprile 1980  -  notte.
«Il Mio Regno non è di questo mondo» (Gv 18,36), ma in questo mondo inizia il suo divenire visibile all’uomo di buona volontà.
Così Io ti dico: inizia la storia della salvezza dell’uomo degradato dal peccato originale. Ogni uomo inizia la sua via verso il Calvario per raggiungere la sua risurrezione purché lo voglia. Io ho dato l’esempio, ho mostrato la Via, ho detto la Verità, Io sono la Vita nuova per l’uomo decaduto.
Ascolta piccolo uomo la voce dell’Amore che ti chiama per il tuo rientro nella Patria celeste, eterna beatitudine, realizzazione piena dell’essere relativo all’Essere Assoluto che sono Io, il Creatore. Rientro cercato e voluto, Patria definitiva, Regno sconfinato adatto all’uomo fedele e amante della Verità.
Regno continuamente in espansione per una ulteriore, infinita conoscenza dell’Amore e della Sua gloria. Regno dell’inconscio che diventa man mano conscio nell’uomo amante della Verità.
Così è destino dell’uomo che aderisce a tale Regno, ne diventa suddito docile e felice. Così il Re darà gloria ad ogni suo adepto.
E così sia per Maria.
 
[5/82]   9 febbraio 1981
Mettiti all’ultimo posto e Io ti farò risalire negli ultimi giorni.
Così sia per Maria.
 
[5/83]   30 aprile 1981
Ecco, si faranno nuove tutte le cose (cfr. Ap 21,5) e il mondo vedrà la gloria del Creatore.
Tu, piccolo uomo non credi, non vuoi credere a Chi ti ha messo nel mondo per amore, per farti sentire il Suo Amore e per farti amare il fratello bisognoso di aiuto.
Cieli e terra nuovi saranno quando l’uomo si unirà all’uomo in un amplesso di amore fraterno che porta all’Eterno.
Così sia per Maria.
 
[5/84]   26 maggio 1981
Vuoi passare dall’altra parte? Vuoi scavalcare il muro?
(Signore, se Tu mi dai una mano, due mani per passare di là, accetto, ma liberami dal maligno, fa che non sia lui a volermi annientare).
Dall’altra parte del muro c’è il sole, c’è la luce eterna, ma per superare il muro c’è da faticare, è la rinuncia totale ad ogni interesse terreno.
(Sì, Signore, non mi interessa più ciò che è terreno, i miei figli li affido a Te, prendimi Signore, ma aiutami fortemente altrimenti cado).
Così sia per Maria.
 
[5/85]   14 ottobre 1981
Ti guardi tanto di fuori e non ti guardi di dentro. Sei distratta dalle cose transeunti e pensi troppo poco a quelle eterne. La vita terrena è preparazione della vita futura. Nell’eternità beata sarai se lo vorrai ma tutto dipende da te. Io ho dato Me stesso per salvare...
 
[5/86]   2 gennaio 1982
(Signore, perché Tu che sei tutto è come se fossi niente per tante Tue creature?).
Io sono il Tutto.
Il Tutto e il niente combaciano e il niente diventerà tutto perché il Tutto riempirà il niente e ci sarà l’unità.
 
[5/87]   Gennaio 1982
Ecco, così Io sono: l’Uno e l’Amore, così Mi dovete sentire, pensare, amare.
Unitevi con Me, Mie creature, e Mi comprenderete sempre più.
Io sono e voi siete per Me, non perdetevi nelle piccole cose transeunti ma a Me rivolgete la vostra vita e sarete felici.
 
[5/88]   27 gennaio 1982
La verità è questa: il maligno ti circuisce, ti... (Madonnina aiutami, San Michele liberami dal maligno, Angeli e Santi pregate per me), ti rende succube della sua volontà, ti distrae dalle Mie cose rendendotele inutili.
La suggestione è la sua arma, la nebbia mette nella tua mente e tu non vedi più il sole, non senti più la Verità. Prega, Laura, e la Mia Mamma ti aiuterà a diradare la nebbia dell’incredulità.
L’Essenziale sono Io che ti parlo e tutto dipende da Me, ma voi siete liberi di crederMi o non volerMi, il maligno ha questo compito di mostrarvi il negativo, il rovescio della medaglia e questo è più evidente e più sicuro per voi, uomini della terra che alla terra state attaccati col timore di camminare nel nulla se non toccate le cose transeunti. Ma le cose che pensate, che volete ora, si dissolveranno nel nulla e solo Io rimarrò alla fine come Realtà essenziale.
Lascia le cose della terra e pensa alle cose del Cielo che servono a dirigere al Positivo la vostra vita terrena.
La vita eterna è quella che conta.
Così sia per Maria.
 
[5/89]   9 marzo 1982
Vedi la nebbia, stamattina avvolge e nasconde ogni cosa ai tuoi occhi. Eppure le cose ci sono, ma tu non le vedi. Cammini e la tua vista arriva a pochi metri di distanza, avanzi e la visibilità della strada è sempre minima, ma tu cammini ugualmente perché sai dove devi andare. Così nella vita dello spirito.
L’uomo cammina e sa che la morte è il suo traguardo. A volte la sua vista è annebbiata, vede a breve distanza: il lavoro, la famiglia, la società lo fanno camminare, ma non vede niente attorno a queste cose, non vede il perché lontano delle sue azioni, eppure avanza passo per passo, giorno per giorno fino alla morte. E poi?
La nebbia si diraderà completamente alla fine e vedrà la sua vita come in uno specchio e comprenderà di aver camminato nella nebbia.
Ma se un raggio di sole fende la nebbia, l’uomo vede attorno a sé tante altre cose belle e brutte, utili e pericolose, cercherà di schivare le cose negative e seguirà le positive.
Il raggio di sole sono Io. Se tu, uomo, apri gli occhi alla Mia Luce la nebbia si diraderà nel tuo intimo. Vedrai chiaramente lo scopo della tua vita, sceglierai il cammino più adatto che ti porta sempre più lontano dalle zone nebbiose e ti innalzerà sempre più verso la luce. Vedrai il mondo, le cose, il lavoro, la famiglia, la società da un punto più elevato dove non c’è nebbia e tutto ti apparirà più chiaro.
Comprenderai il perché di fondo di tutte le cose transeunti e le userai per quello a cui devono servire: l’Amore. Questa è la Luce che dirada la nebbia.
Così sia per Maria.
 
[5/90]   3 aprile 1982
(Cos’è l’anima?). Spirito vivificato.
Anche gli animali hanno uno spirito in embrione. Voi lo chiamate istinto, perché hanno un minimo di intelligenza per cui conoscono ciò che a loro può essere utile e piacevole per realizzare qui ciò per cui sono stati creati. Servono all’uomo.
Ma lo spirito dell’uomo è vivificato, contiene cioè in germe la vita dello Spirito e serve a seguire le spinte che dallo Spirito Santo muovono per realizzare un cammino terreno rivolto alla vita eterna.
Contiene la capacità e possibilità di conoscere anche le cose eccelse, desiderarle ed amarle.
E’ lo Spirito Santo che trasmette al vostro spirito vivificato (anima) la Verità e vi aiuta a raggiungere il Regno di Dio. Voi siete immagini di Dio, rendete evidente tra gli uomini tale immagine.
Così sia per Maria.
 
[5/91]   6 aprile 1982
Attraverso le cose terrene potete scoprire le realtà eterne. L’umano è tramite per il divino.
Sulla terra ogni uomo vede, pensa, scopre cose che servono alla sua vita temporale: mangia, dorme, lavora, ama, soffre, pensa, decide, agisce. Tutto questo serve per preparare la vita eterna. Inconsciamente prima, poi coscientemente, l’uomo si muove e agisce. Nel suo intimo afferra le sensazioni che vengono dall’esterno e le vaglia. Nella sua mente decide il suo agire, che sarà positivo se prevarrà in lui lo Spirito Santo, o negativo se si lascerà guidare dallo spirito negativo che gli mette in evidenza il suo interesse immediato, piacevole per i suoi sensi terreni. Così nasce l’egoismo che cerca tutto per sé a scapito degli altri. Ma se la vita terrena dell’uomo è spesa nella ricerca della Verità e si realizza attraverso atti di amore per il prossimo, l’uomo vivrà in pace, lavorerà per uno scopo eterno, scoprirà il nesso tra le cose umane e le cose divine e camminerà verso la Luce.
Così sia per Maria.
Mettiti negli altri, nella mente, nel cuore di chi ti sta vicino e aiuta conforme le necessità di ciascuno.
Io sono con te.
Così sia per Maria.
 
[5/92]   27 aprile 1982
Non si fa comunione se non vi è parità.
(Ma con Te Signore non può esserci parità con noi che siamo miseri).
Sono sceso proprio per farvi salire.
 
[5/93]   27 aprile 1982  -  in chiesa.
Io ti ho detto che ti amo, non ti basta questo?
(O sì Signore, è il massimo).
Sì è il massimo di ciò che voi potete desiderare.
 
[5/94]   6 maggio 1982  -  in chiesa.
Comunione = unirsi per comunicare.
Comunicare fra noi: Io e te e comunicare con gli altri. Tu Mi porti agli altri.
Così sia per Maria.
 
[5/95]   7 maggio 1982  -  in Duomo.
La mia vita qui serve per quella eterna.
Questo è il ritornello che devi continuamente ripetere a tutti.
 
[5/96]   2 giugno 1982
Il mondo è opera di Dio. Il Signore l’ha creato, fatto esistere nel tempo, perché tutto il creato Lo conoscesse, Lo amasse, Lo glorificasse nella gioia totale.
Ma immerso nel tempo, l’uomo - massima creatura - è libero nelle sue scelte: o l’Amore o il contrario dell’Amore, l’ego. L’uomo, spinto dall’ “ego primo” che ha nome Satana, spesso, troppo spesso segue l’ego e rifiuta il Creatore. Questa libertà, data per amore, alla Sua creatura il Creatore ha pagato col Suo Sangue, principio vitale assunto per uniformarsi alla Sua creatura e annullare la parte negativa scelta.
Il Più ha riempito il meno e l’uomo è salvo.
 
[5/97]   20 luglio 1982
La Mia umanità ti porta alla Mia Divinità. Per questo Mi sono incarnato in un corpo umano, per insegnarvi il cammino verso il Monte Santo.
Il Mio Corpo è strumento visibile per voi, per raggiungere le vette dello Spirito. Comprendi?
(Poco Signore).
Tu, attraverso l’amore espresso nel tempo, sublimi il tuo corpo e lo trasformi da oggetto di amore a soggetto di Amore e così saremo Uno. Vivi di amore, vivi per amare e trasmetterai l’Amore e godrai l’Amore.
Così sia per Maria.
 
[5/98]   28 settembre 1982  - in chiesa.
Io sono nell’intimo di ogni uomo da sempre e per sempre (ma per i dannati?) non c’è dannato per l’eternità, solo il figlio di perdizione è colui che pagherà per tutti perché coscientemente e volutamente ha rifiutato Me.
La condanna ognuno la sceglierà per sé conforme le opere e le convinzioni realizzate durante la vita terrena.
Ma chi persevererà fino alla fine sarà salvo. Beato colui che crede e aiuta il prossimo a credere nel Dio vivente.
(Cosa devo fare?).
Va da Cantalamessa e porta questi messaggi, a lui è dato il mandato di approfondirli per divulgarli in modo piano e adatto a ogni mentalità di buona volontà.
Così sia per Maria.
 
[5/99]   28 ottobre 1982
La vita terrena è segno e anticipo della vita futura.
(I° Ciclo):    Inizio, sofferenza, infanzia, desiderio;
(II° Ciclo):   Spensieratezza, coscienza, fatica;
(III° Ciclo): Ricerca di felicità, di amore, di verità.
Solo la fatica e l’ansia per conquistare tali cose vi sarà tolta nella vita futura perché tutto vi sarà dato gradatamente e continuamente nella vita eterna. Entrate fin d’ora in questa vita e comincerete a gustare i frutti della felicità, dell’amore, della verità dell’Assoluto.
Così sia per Maria.
(Grazie, Signore, quanto sei buono a farmi comprendere queste cose! Fa che io viva, anche qui, questa vita eterna).
E così sia.
L’equilibrio celeste è quello dei Santi, l’equilibrio terreno è quello dei morti.
 
[5/100]   20 novembre 1982  -  in chiesa a Sommacampagna.
L’io diventa Tu, il Tu diventa noi, il noi si unisce all’Io universale e il tutto si immerge nel Tutto Assoluto e ne diventa immagine realizzata e continuamente realizzante l’Amore, la Verità, la gloria.
Così sia per Maria.
[5/101]   31 gennaio 1983
 
«Non di solo pane vive l’uomo» (Mt 4,4), ma tu, o uomo, cerchi solo il pane quotidiano e non pensi a Me che sono il datore del tuo cibo materiale e spirituale.
 
Se tu pensassi soprattutto a Me, il tuo cibo sarebbe semplice e forte. Semplice da guadagnare e forte per la vita eterna. Pensa, ama il tuo Signore che ti ama e ti dona la vita quotidiana ed eterna.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/102]   14 febbraio 1983
 
Si deve partire dal passato per inventare il futuro.
 
La tradizione è importante perché aiuta a comprendere l’evoluzione dell’uomo. Ma guai fermarsi alle cose passate. Le intuizioni servono per progredire, non per fermarsi su di esse.
 
Tutto ciò che l’uomo scopre e comprende con la sua mente gestatoria serve a costruire il domani, e l’oggi serve per il domani. Qui è sempre oggi, perché tutto è continuamente rinnovato e il passato serve come ricordo per comprendere l’oggi eterno. Ma sulla terra l’oggi passa per entrare nell’eternità.
 
Tutto si evolve, perciò chi si ferma al passato e vuole rivivere con la tradizione le realtà passate: scoperte, azioni, gesti, dogmi stipulati dagli uomini, è fermo, non realizza la multiforme ricchezza interiore che è sempre in espansione. Non fermatevi nel passato, ma servitevene come trampolino di lancio verso il futuro.
 
 
[5/103]   16 febbraio 1983
 
Sei nel tempo e devi osservare l’orologio.
 
La precedenza è per Me, poi segui il tuo cammino terreno ma tutto sia fatto in vista dell’Eterno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/104]   7 aprile 1983
 
(Gesù, Signore mio, Tu sei con me).
 
E con tutti gli uomini di buona volontà.
 
(Sono stanca Signore di stare qui, chiamami a Te nella vita eterna).
 
E’ già vita eterna quella di colui che pensa a Me, Mi sente, Mi ascolta, Mi ama, Mi segue.
 
Solo gli ostacoli terreni si frappongono per una visione e unione completa. Tempo verrà che gli uomini Mi cercheranno con più intensità, con più fede e con più amore si avvicineranno a Me. Ma questo è ancora il tempo del maligno che distrae, anche il Mio popolo, dalla visione dell’Eterno mettendo davanti ai loro occhi e alle menti distratte tutte le attrattive e le lusinghe del mondo. Illusioni, illusioni.
 
«Cercate prima il Regno di Dio e la Sua giustizia e tutto il resto vi sarà dato in più» (Mt 6,33).
 
Aspetta e prega e non dormire.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/105]   9 aprile 1983
 
La potenza e la bellezza di una situazione sta nel progetto.
 
Se la realizzazione di tale progetto è simile all’idea originaria, tale situazione è soddisfacente, quanto più se ne allontana o addirittura devia dalla volontà primaria, tanto più risulta misera e deludente la realtà effettuata.
 
Così nella vita terrena di ogni uomo. L’uomo sogna la felicità, l’ordine, la bellezza, la giustizia, ma se non conosce la Causa prima di tali realtà progettate per lui e non ne segue le linee portanti che possono conseguire tale progetto, tale sogno resterà sogno e non si realizzerà mai o solo in minima parte. Le linee portanti di tale progetto sono: l’amore e la croce. Chi ha fatto il progetto primario l’ha realizzato attraverso e con questi mezzi.
 
L’apparente delusione (croce) ha portato poi la realizzazione del progetto e sarà visibile in tutto il suo splendore alla fine dei secoli. Siate fedeli al progetto conoscendo e seguendo il suo Artefice e non sarete delusi.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/106]   17 maggio 1983
 
Non buttare le perle ai porci (cfr. Mt 7,6). E tali possono essere anche i noncuranti delle cose eterne.
 
Adattarsi alla mente di Dio bisogna, non preferire le varie mentalità umane perché troppo spesso si allontanano dalla linea segnata da Me sulla terra. La linea è orizzontale incrociata con la verticale, seguendo questo incrocio si arriva alla salvezza.
 
Il Regno parte da questo incrocio sulla terra e sarà pienamente realizzato quando l’orizzonte temporale scomparirà e si aprirà l’orizzonte celeste che è infinito.
 
 
[5/107]   2 luglio 1983
 
C’è l’aria e c’è il pulviscolo nell’aria. Tu sei pulviscolo, Io sono l’aria (pneuma).
 
Vi sono nell’aria pulviscoli luminosi e pulviscoli opachi. Tutti si librano e vivono perché immersi nell’aria. I pulviscoli luminosi sono quelle creature che hanno raggiunto la Luce, sono diventati luminosi, la Mia Luce li illumina. I pulviscoli opachi vagano ancora in cerca di luce perché troppo pesante è ancora il carico di scorie portate e immagazzinate nel mondo temporale.
 
(Alla fine, come sarà?).
 
Massimi i pulviscoli luminosi, uno solo sarà il pulviscolo negativo che si troverà disperso perché solo in mezzo a tanta luce che non potrà più renderlo trasparente perché troppo forte è in lui la concentrazione negativa delle scorie. Prega per essere pulviscolo luminoso assieme ai tuoi figli.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/108]   26 luglio 1983
 
E Io farò nuove tutte le cose e l’uomo vedrà la gloria del suo Salvatore e benedirà il Suo Nome su tutta la terra.
 
Così sia per Maria.
 
Tu, uomo, ascolta e sii vigile, altrimenti nebbia vedrai.
 
Non prenderMi come la carta moschicida. Non lasciarti attirare da Me solo per averne dei favori per la tua vita terrena, perché alla fine ti troverai attaccato per forza alla croce. Ma scegli la croce per amore perché solo così sarà la scelta buona.
 
 
[5/109]   30 luglio 1983
 
Nudo ti ho fatto e nudo devi tornare.
 
Non sovrastrutture esterne, ricchezza terrena, ma ricchezza interiore devi portare alla fine dei tuoi giorni. Per questo ti è dato il tempo della tua vita terrena.
 
Sappi arricchire il tuo spirito di bontà, misericordia, carità e umiltà. Tutto il resto ti sarà dato in soprappiù.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/110]   22 gennaio 1984  
 
Se un sacerdote lascia l’Eucarestia ad un malato che desidera unirsi col suo Creatore, questo è possibile solo come atto di amore del sacerdote per il malato e del malato per l’unione col suo Dio nel quale crede e al quale anela unirsi. Unione anticipata qui sulla terra. Inizia il cammino verso la Luce e continuerà, dopo il passaggio nell’altra vita, fino all’incontro finale, definitivo e totale.
 
Questa è la gioia, questa è la gloria che attende il vero fedele e amante del Dio vivente. Questa è la vita eterna.
 
 
[5/111]   21 marzo 1984
 
Se il chicco di grano non muore, non porta frutto (cfr. Gv 12,24). Così nella storia dell’umanità.
 
Generazioni e generazioni. Una subentra all’altra che ha fatto la sua storia attraverso liti, fatiche, morte.
 
Più una generazione è oppressa e più si sviluppa la prossima generazione. Così nell’anima umana.
 
Quando l’uomo gode e si diverte, alla fine cade nell’inutile, nella noia, nella morte.
 
Quando l’uomo soffre e piange, tanto più anela alla vita, si sforza per raggiungere mete non ancora godute ma sognate, desiderate.
 
E’ il desiderio che muove l’uomo a fare e se il desiderio è di vita nuova e non fasulla, l’uomo crea, inventa, vive intensamente e la sua vita produce nuovi frutti.
 
Guardate le stagioni: la primavera nasce dall’inverno, quando tutto sembra fermo, secco, morto; poi, il germoglio e la nuova vita che porta il frutto maturato nell’estate.
 
Così le popolazioni schiacciate sotto il dominio dei potenti, alla fine si ribellano, si sollevano con rivoluzioni e morti, ma alla fine nasce il nuovo popolo libero e vivo.
 
Tutto nasce dalla morte, nel nascondimento della gestazione sofferta.
 
Così la vita eterna beata nasce dalla gestazione della vita terrena vissuta nella speranza, nel desiderio di una vita nuova luminosa. Dovete nascere in modo nuovo (cfr. Gv 3,5-7).
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/112]   24 maggio 1984
 
·         Ho cercato Paolo, l’ho preso perché lui cercava il Dio vero (cfr. At 9,3-8);
 
·         ho chiamato la Samaritana perché nell’amore umano cercava Me (cfr. Gv 4,7-30);
 
·         ho fermato Zaccheo perché desiderava vederMi (cfr. Lc 19,1-10).
 
Tutti cerco, tutti accetto, eccetto coloro che si fanno Dei di sé stessi.
 
 
[5/113]   27 maggio 1984
 
Questo è il tempo dello Spirito che urge fortemente nel cuore e nella mente dell’uomo predisposto per questo per l’eternità. Io ho fatto l’uomo a Mia immagine. C’è chi Mi assomiglia e si sforza di far emergere dal suo profondo il Mio Volto, e c’è chi camuffa il Mio Volto e assomiglia a Satana. L’uomo per e con Dio, o l’uomo per e con Satana (mondo, interessi terreni).
 
Chi non Mi vuol seguire, ma ha in sé la passione per Me, diventa violento e passionale per gli uomini e per le cose del mondo e sarà sempre agitato e angosciato finché non troverà Me e in Me troverà la pace e il riposo eterno.
 
G. l’ho fatta per Me, non la allontanate.
 
«Lasciate che i fanciulli vengano a Me» (Lc 18,16), così ho detto e «se non diventerete come loro, non entrerete nel Regno» (Mt 18,3), ma per tutta la vita cercherete con angoscia ciò che volutamente rifiutate.
 
L’uomo passionale o dirige le sue energie psichiche e spirituali verso di Me e realizzerà nella sua vita terrena le grandi mete che Io gli proporrò per testimoniarMi, o si prostituirà agli uomini e realizzerà le cose più aberranti che Satana suggerisce. O con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23), questo l’iter dell’uomo passionale.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/114]   17 luglio 1984
 
Corpo, Spirito: Corpo sublimato il Mio, Spirito eterno.
 
Corpo in evoluzione il tuo, Spirito eterno per sublimare il tuo corpo.
 
Alla fine tutti saranno uno. Uno nell’amore, nella comprensione della Verità.
 
 
[5/115]   27 agosto 1984
 
“Nemo profeta in patria” (cfr. Mc 6,4).
 
Non ti preoccupare per i tuoi, ma prega e affidali totalmente a Me, Io sono presente, arriveranno.
 
(Ma Signore, perdono tanto tempo per cose da niente!).
 
Tutto serve per arrivare, anche le cose da niente, purché un giorno siano considerate “cose da niente”.
 
Da quel giorno, si cercherà l’Essenziale. Questo conta per la vita eterna.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/116]   2 ottobre 1984
 
La vita eterna è questo: «Che conoscano Te, Padre, e Colui che hai mandato: Gesù Cristo» (Gv 17,3). Questo ho detto e lo Spirito ti spiega: vita eterna è uguale a Vita di Dio.
 
Chi entra nella Vita di Dio e coscientemente e volutamente la segue, la imita, costui è già nella vita eterna, sia pure con cadute e resurrezioni.
 
Se la volontà finale dell’uomo caduco è quella di seguire la Vita di Dio, l’Eterno, costui risorgerà per sempre. Se la volontà finale dell’uomo dubbioso di Dio è incerta, sarà separato da Dio (fuoco, Geènna, pianto e stridore di denti) finché non si sarà purificato dalle scorie del dubbio, della presunzione, dell’attaccamento al proprio io e alle cose fasulle e caduche, e crederà e cercherà e vorrà entrare nella Vita di Dio.
 
Dopo la croce la risurrezione.
 
Dopo il purgatorio, l’incontro luminoso con Dio e l’entrata gloriosa al banchetto con la veste bianca.
 
(Ma allora nessuno si dannerà?).
 
Solo il figlio di perdizione (cfr. Gv 17,12). Solo colui che vuole entrare al banchetto finale senza la veste candida (cfr. Mt 22,1-14; Lc 14,15-24), perché presume di essere pari allo Sposo, e perciò sarà condannato per l’eternità perché non ha voluto coscientemente entrare ed adattarsi alla Vita di Dio. Perciò ne sarà escluso per sempre.
 
(E cosa vuol dire: “venite benedetti perché avete dato da mangiare, da bere”...? - cfr. Mt 25,34-40 -).
 
Vuol dire che il presupposto, nella vita terrena, per entrare alla sequela della Vita di Dio è l’amore al prossimo. Conforme l’uomo considera il prossimo come fratello (figlio cioè dello stesso Padre e perciò lo ama, lo cura, lo soccorre nelle sue lacune materiali e spirituali), o considera sé stesso al di sopra di tutti, ignorando volutamente il prossimo e quindi il Padre comune, in conformità a questo suo giudizio (e quindi conseguente modo di vivere nel tempo), così sarà giudicato. Entrare nella vita di Dio = Eternità.
 
 
[5/117]   10 novembre 1984
 
(Signore, non capisco: come può l’anima separarsi dal corpo alla fine della vita, se l’uomo non ha voluto coscientemente seguirTi?).
 
Come all’inizio della vita dell’uomo c’è stata l’unione dell’anima col corpo soggetto all’evoluzione, così alla fine ci sarà la disgregazione dell’anima da quel corpo che volutamente ha rifiutato di seguire l’anima (Angelo, coscienza, raggio divino). Il corpo resterà solo, nel buio finché non si sarà decomposta la carica negativa accumulatasi su sé stesso durante la vita terrena (scorie) e rimarrà il verme nudo.
 
Decomposizione quindi, ma non distruzione.
 
Niente finisce di quello che è stato. E’ solo separazione momentanea del positivo (anima) dal negativo (corpo del dannato). Ma, alla fine, l’anima si riunirà al corpo purificato dalle scorie e rientrerà nella Luce per sempre.
 
Solo i puri spiriti che pienamente coscienti e con la massima libertà e volontà, concessa a ogni creatura, hanno prevaricato richiudendosi solo in sé stessi e rifiutando il Creatore, solo tali spiriti (che non hanno mai avuto corpo), sono eternamente dannati. Disperazione senza più ritorno.
 
 
[5/118]   16 novembre 1984
 
(Ma, allora, l’uomo è formato di tre corpi?).
 
Sì, la persona, come voi chiamate l’uomo globale, è dotata di tre dimensioni:
 
·         corpo fisico, materia che nasce, si evolve, muore e si trasforma in altre sostanze organiche che servono l’Universo;
 
·         corpo spirituale, anima, angelo, realtà eterna, da sempre presso Dio in potenza, entrata nel corpo fisico all’atto del concepimento, per cui diventa atto, anima vivente, spirito nell’uomo, angelo sempre presente al Creatore al quale ritornerà dopo la morte del corpo fisico;
 
·         corpo psichico, realtà che fa’ da trait d’union fra il corpo fisico e quello spirituale.
 
E’ quello che porta i messaggi del corpo spirituale al corpo fisico e intellettuale.
 
Il maligno entra nel corpo psichico dell’uomo e incide sul corpo fisico e intellettuale dell’uomo che lo accetta, o lo ascolta. Non date accesso a questa realtà negativa e sarete salvi.
 
Così sia per Maria.
 
Alla fine della vita terrena di ogni uomo, il corpo fisico muore, il corpo psichico si sublima, cioè si purifica dalle scorie e resta il verme nudo divenuto farfalla che sale per ricongiungersi con il corpo spirituale, anima, vivente in eterno, in piena coscienza del suo essere derivante dal suo Creatore di cui è diventata immagine attualizzata nel tempo per l’eternità gloriosa.
 
Così sia per Maria.
 
FARE PER ESSERE. ESSERE PER FARE.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/119]   22 novembre 1984
 
La natura umana viene assimilata alla natura divina, questa è la risurrezione.
 
«Padre, a Te affido la Mia vita» (Lc 23,46).
 
«Ho sete»:  sete fisica; l’Uomo disidratato è abbeverato di aceto e fiele (Gv 19,28-29);
 
                sete spirituale: il Creatore vuole assumere tutte le Sue creature e ne beve tutti i peccati.
 
Liberandole dal negativo, resta il positivo che alla fine si riunirà al Padre. E tutti saranno Uno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/120]   23 novembre 1984  -  ore 7
 
(Ma nella nostra vita terrena la natura umana non è assimilata alla natura divina?).
 
No, è solo compresa nella natura umana la natura divina, ma è separata, questa incide su quella ma è altra da quella. Solo con la risurrezione dei corpi, vi sarà l’assimilazione delle due nature e tutti saranno uno nell’UNO.
 
Così sia per Maria.
 
«Vado a prepararvi un posto... tornerò e vi prenderò con Me. Così anche voi sarete dove sono Io» (Gv 14,2-3).
 
 
[5/121]   24 novembre 1984  -  ore 7
 
(Signore, ho una nebbia nel mio cervello, non capisco quello che Tu mi hai detto della assimilazione delle due nature. Ma la Tua Risurrezione è come la nostra? Ti chiedo troppo, Signore?).
 
Tu vuoi, fin d’ora, sfondare il mistero. Ma, a chi chiede, Io do.
 
Così Io ti dico: «Non di solo pane vive l’uomo» (Mt 4,4). Come la natura umana ha bisogno di pane sulla terra, così la natura divina, scintilla nel cuore dell’uomo, ha bisogno della Parola. Quanto più la Parola entra, tanto più la scintilla cresce nell’intensità di Luce... Tu vuoi pensare con la tua piccola mente e non arriverai a comprendere, affidati totalmente a Me, non pensare, ma scrivi ciò che Io ti detto.
 
Così la natura umana, rinvigorita dalla Parola, si assimila sempre più alla natura divina.
 
Per chi questa assimilazione non è avvenuta sulla terra, o per cattiva volontà, o perché non scelto a comprendere la Parola sulla terra, sarà più lungo il cammino, dall’entrata nella vita eterna alla comprensione della Parola. Ma, alla risurrezione finale, quando tutti diventeranno uno, questa comprensione sarà in tutti, questa è l’assimilazione totale delle due nature.
 
(Ma è uguale la Tua e la nostra risurrezione?).
 
La Mia Risurrezione è stata la Mia riunione totale, perfetta, immediata fra le due nature. La natura umana sublimata, integrata nella natura divina e sono Uno.
 
(Ma allora, hai raggiunto un di più alla Tua Essenza?).
 
No, da sempre IO SONO e per sempre IO SONO UNO.
 
E’ stato un cammino voluto per voi, piccoli uomini, la Mia Incarnazione, Passione, morte, Risurrezione, è servita a voi per mostrarvi la Via. «Io sono la Via, la Verità e la Vita» per voi piccoli uomini amati (Gv 14,6).
 
Così vi ho dato l’esempio, vi ho dato la Mia vita fisica perché voi possiate sublimare la vostra.
 
E’ un interscambio fra Creatore e creatura. Il Più ha riempito il meno.
 
La vostra risurrezione sarà simile alla Mia, ferme restando le condizioni di assoluta diversità fra natura umana divinizzata e Natura Divina Umanizzata.
 
L’uomo con la risurrezione diventerà immagine totalizzata di Dio, e, totalizzante in eterno la Sua Sapienza.
 
(Cosa vuol dire?).
 
Con la risurrezione, l’uomo comprenderà di essere immagine del Creatore, ma continuerà per l’eternità a comprenderne la Sua Essenza. E questa è la gloria: l’unione tra le due nature, la Divina e la divinizzata.
 
Così sia per Maria.
 
... Devi aiutare la Chiesa a crescere.
 
(Alla Messa le letture erano: Ap 4; Sal 143; Lc 20,27-40).
 
 
[5/122]   25 novembre 1984
 
(Cos’è la natura?).
 
L’essenzialità dell’essere.
 
(Ma durante la Tua vita terrena non erano unite le due nature divina e umana? Non capisco Signore).
 
Durante la Mia Incarnazione, il Mio Corpo fisico ha seguito le leggi naturali di ogni creatura, quindi con limitazioni alla totalità dell’essere. La Mia natura divina invece, spaziava sempre nell’Universo eterno. Unite le due nature nel corpo fisico, conglobate nel corpo psichico, ma il corpo spirituale, cioè la Mia Natura divina era contemporaneamente nell’Universo eterno, Onnipresente.
 
Il corpo psichico faceva da trait d’union fra la dimensione umana e la divina.
 
Qui avveniva il dialogo, il rapporto fra le due nature, per cui, Io Figlio, dialogavo con il Padre (natura divina essenziale). Ma il corpo fisico limitava tale rapporto per cui traduceva in termini terreni e con categorie umane, le realtà presenti alla Natura divina. Con la Risurrezione del corpo tali limiti sono caduti, il corpo umano, fisico è stato sublimato, il corpo psichico ha cessato la sua funzione di raccordo fra l’umano e il divino ed è ritornato l’Essere Eterno Glorioso, come prima dell’Incarnazione, totalizzante per sempre la natura umana.
 
Perciò voi dite: «Siede alla destra del Padre» (Mc 16,19), l’umano unito al divino e sono Uno.
 
L’universo umano, totalità dell’uomo realizzato come Mia immagine, sarà per sempre alla Mia destra.
 
Venite benedetti nel Regno preparato per voi dall’eternità per l’Eternità beata e gloriosa (cfr. Mt 25,34).
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/123]   28 novembre 1984
 
La reincarnazione avviene, finché ci sarà nascita terrena, col corpo fisico che finisce e si trasforma nell’Universo. (Riciclaggio della materia).
 
 
[5/124]   29 novembre 1984
 
Scrivi: Ecco io vengo o Dio per fare la Tua volontà (cfr. Gv 6,38). E volontà di amore è la Mia.
 
Tu parla, Io ti precedo e ti seguo.
 
(Signore, perché non mi spieghi la reincarnazione?).
 
Non hai ancora capito tutto quello che ti ho detto finora? La risurrezione finale è la reincarnazione dell’uomo nel suo spirito glorificato. Il cammino continua. Cadute le spoglie mortali (corpo fisico), l’uomo prosegue nel cammino della conoscenza e l’amore aumenta quanto più cresce nel corpo psichico la Luce della Verità.
 
«La Verità vi farà liberi» (Gv 8,32), liberi dalle scorie del dubbio e dell’ignoranza causate, sulla terra, dall’influsso del maligno che spinge l’uomo a servirsi del corpo fisico e del tempo, per interessi terreni appetibili ma fasulli. Cadute le scorie, dopo la purificazione del corpo psichico, l’anima si ricongiunge con tale corpo che finalmente vedrà la Luce e si scoprirà immagine del Creatore. Alla fine tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così sia con Maria.
 
(Ma Signore, durante la Tua vita terrena, anche Tu eri dotato di tre dimensioni? E alla Tua Risurrezione come si sono riunite?).
 
Il corpo fisico è stato sublimato, il corpo psichico è apparso ai Miei discepoli per quaranta giorni. Il loro corpo psichico era in sintonia con il Mio Corpo psichico, perciò era Realtà ciò che vedevano e toccavano (cfr. Gv 20,19-20). L’uomo ha bisogno di passaggi lenti per comprendere la Realtà Eterna. Perciò Mi sono mostrato loro ancora sulla terra in modo tangibile, anche se diverso dal... Mio Essere incarnato nel corpo fisico. Alla fine sono tornato al Padre. E sono UNO. Sempre sovrabbondante per voi, piccoli uomini.
 
Perciò ho detto: «Il Padre vi manderà nel Mio Nome lo Spirito Santo che vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto quello che ho detto... Me ne vado, ma poi tornerò da voi... Se Me ne vado, ve Lo manderò... Io vi rivedrò... Io non sono solo perché il Padre è con Me» (Gv 14,10-28).
 
Io sono Uno e il Mio Spirito è sempre con voi, se Mi cercate.
 
Così sia per Maria.
 
(cfr. Gv 8,58; Gv 10,30-38; Gv 12,44-45; Gv 14,7-14; Gv 16,5-15; Gv 16,26-28; Gv 16,31; Gv 17,1-5; Gv 18,4; Mt 28,19-20; Lc 23,46).
 
Gesù risorto, ancora sulla terra, soffia sugli Apostoli: «Ricevete lo Spirito Santo» (Gv 20,22).
 
«Fra pochi giorni sarete battezzati con lo Spirito Santo» (At 1,5).
 
«Tutti furono riempiti di Spirito Santo» (At 2,4).
 
Gesù, prima soffia e dà lo Spirito Santo. Poi battezza, cioè immerge l’uomo nello Spirito Santo e l’uomo ne è riempito. Tutti hanno lo Spirito Santo (cfr. Gen 2,7), ma i prescelti, i battezzati, ne sono riempiti per diventare Suoi testimoni in tutto il mondo.
 
(Signore, fa che anch’io sia riempita di Spirito Santo per portarTi agli altri).
 
E così sia per Maria.
 
 
[5/125]   4 febbraio 1985
 
      Il Signore pensa la natura umana da sempre, la ama, la vuole, la concretizza, la crea.
 
II°    La assume, si incarna, la vive, la sperimenta, la subisce, la controlla, la dirige, la eleva, la annienta sulla croce purificandola.
 
III°    La sublima, la glorifica con la risurrezione.
 
IV°     La riassimila in Sé. E saremo uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/126]   22 febbraio 1985
 
Così è l’evoluzione dell’uomo: da un minimo a un massimo, sempre in espansione, all’infinito. Io sono l’INFINITO, mai potrete raggiungerMi, ma sempre più avvicinarvi a Me, questa è la gloria.
 
«Padre, glorifica Tuo Figlio. L’ho glorificato e Lo glorificherò ancora» (Gv 12,23-36; Gv 17,1), così ho detto quando ero sulla terra e così ripeto ora per voi, Miei figli diletti: la gloria è il retaggio dei giusti.
 
Siate amanti e la gloria del Padre vi illuminerà sempre più.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/127]   25 febbraio 1985  -  primo giorno di Quaresima.
 
Dall’umano al divino, questo il cammino dell’uomo fedele e amante della Verità.
 
Questa è la CONVERSIONE. Cum-vertere = volgersi verso... con Qualcuno che ti insegna il cammino.
 
Camminare con l’Amico che ti dà la mano per superare gli ostacoli. Cambiare direzione dalla strada che prima ti portava al basso e ora ti porta in Alto. Volgersi verso la Luce anziché verso le tenebre.
 
L’orientamento giusto bisogna trovare, il Nord. La stella polare è Maria, verso di Lei dovete orientare la rotta.
 
Il timone sono Io; dal tuo spirito Niobe lasciati guidare e seguirai la strada giusta.
 
Questa è la giustizia; la carità ti sia compagna di viaggio, l’amore ai fratelli, lo scopo e il mezzo per proseguire il cammino terreno.
 
Ama, offri le tue preghiere, le tue fatiche, i tuoi interessi umani, le tue azioni giornaliere per i fratelli bisognosi nella carne ma soprattutto nello spirito. Parla dell’Eterno, insegna la strada, e la Giustizia ti sarà palese, la Verità si farà conoscere, l’Amore ti prenderà per portarti con Sé nel cammino eterno.
 
Questa sia la tua conversione continua con Me.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/128]   16 maggio 1985
 
Ancora un poco e non Mi vedrete; e poi Mi vedrete.
 
Dal male Io faccio scaturire il bene, perciò la fine è positiva.
 
Questa è la legge dei contrari che vige su tutta la creazione.
 
Solo con la lotta si raggiunge la vittoria. E la vittoria deve essere conquistata.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/129]   1 giugno 1985  -  alla Comunione.
 
Non tutti sono degni di entrare nel Regno.
 
(E allora, Signore?).
 
Io salvo tutti, ma ognuno deve guadagnarsi la sua salvezza attraverso una sua adesione personale e cosciente.
 
Il Regno attende i Santi e santo è colui che è purificato dal sangue dell’Agnello.
 
Ma l’adesione cosciente di ogni persona può avvenire durante la vita terrena o anche alla fine del tempo concesso a ognuno propriamente per raggiungere tale conoscenza e adesione al Padre.
 
(E se uno non crede fino alla fine della sua vita?).
 
Il passaggio dal tempo alla vita eterna, apre gli occhi della mente e del cuore e l’uomo intravede la Luce. Nella vita eterna, l’uomo incredulo comincia il cammino verso la Luce e i primi passi sono dolorosi perché l’uomo s’avvede del tempo passato sulla terra inutilmente, o peggio, rifiutando o insultando il Creatore.
 
Ma il dolore sofferto per l’ignoranza voluta, purifica dalle scorie e fa avanzare il peccatore sempre più verso la Luce. Ogni uomo è fatto per la Luce e prima o poi la raggiungerà e la gusterà all’infinito.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/130]   6 giugno 1985
 
La comprensione della vita eterna può avvenire, inizialmente, durante la vita temporale dell’uomo, ma sarà sempre più evidente nella Vita oltre la vita. Il tempo vi è dato per conoscere la Vita oltre la vita.
 
Vivetelo e usatelo per questo.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/131]   2 agosto 1985  -  alla Comunione.
 
Sono venuto a portare il fuoco sulla terra, è necessario attizzarlo.
 
Così sia per Maria.
 
(Cosa vuol dire?).
 
Io sono la pietra di contraddizione, se l’uomo vuol seguire le cose morte, inventate per il benessere nel tempo, Io le rendo morte perché la Luce brilli attraverso le tenebre dell’errore: benessere, presunzione, cupidigia, ambizione.
 
«Chi vuol salvare la propria vita la perderà» (Lc 17,33) e chi rinuncerà alla vita ambiziosa fatta per sé stesso, la godrà in pienezza: questa è la vera vita, la Luce.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/132]   21 agosto 1985  - Neuchâtel.
 
L’uomo oggi dice: “Io sono, esisto, devo badare a me stesso e ciò mi basta, devo star bene”. Stolto!
 
Tu esisti perché Io ti ho fatto esistere, IO SONO.
 
Tu sei un Mio riflesso, una Mia immagine, se Io non esistessi, tu non saresti vivo.
 
Io ti do il bene, cerca Me e avrai la Vita beata eterna.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/133]   23 settembre 1985
 
Anche i fiori muoiono. Faticano a crescere, a sbocciare, danno gioia a chi li vede e poi seccano e finiscono.
 
Anche tu, anima Mia, hai faticato a crescere, a sbocciare, ora profumi chi ti sta vicino, ma chi ti guarda dall’esterno, vede solo la tua forma e può piacere e non piacere. Ma ciò che esiste in te, per cui l’amico ne gode, e il distratto non vede, resterà per sempre.
 
Il fiore seccherà, ma il seme germoglierà nel cuore anche dei distratti.
 
Abbi fede, pazienza e carità e alla fine il fiore rimarrà eterno.
 
Così sia per Maria.
 
(Grazie, Signore! E i figli?).
 
Cammineranno quando tu non sarai più qui sulla terra. Ora è lo scotto che devi pagare per loro. Il tuo silenzio e la tua sofferenza per la loro vita servirà per domani. Oggi semina in silenzio.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/134]   7 novembre 1985
 
La vita è un tiro a segno.
 
Il cartellone è il mondo con tutti i suoi cerchi concentrici, dal più lontano al più vicino al centro, che è Dio.
 
C’è chi punta e mira i cerchi esterni: (sesso, interessi materiali, carriera, ricchezza, ecc.).
 
C’è chi aggiusta il tiro e punta più o meno verso il Centro, con sbagli di mira, allontanamenti e ritorni verso il centro. E c’è chi punta decisamente al centro (mistici), ma talvolta lo sbaglia di poco, talvolta lo coglie per un attimo e poi sbaglia ancora. Quest’ultimi sono coloro che più sono impegnati nel tiro a segno.
 
Mira al Centro e ti avvicinerai sempre più perché la tua vista sarà sempre più rinforzata dalla Luce del Centro.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/135]   5 gennaio 1986
 
La vita terrena è provvisoria, è un passaggio: da vita potenziale (in Dio) a vita attuale (nel tempo), a Vita attuata nella conoscenza illuminata dalla Verità eterna.
 
Così sia per Maria.
 
(Vita potenziale      =   l’essere inconscio, in Dio;
 
vita attuale            = l’essere, progressivamente cosciente, sulla terra;
 
vita attuata             =   l’essere, libero da condizionamenti temporali, conscio della Realtà di Dio, all’infinito
 
                                   conosciuto).
 
 
[5/136]   16 gennaio 1986  -  alla Comunione.
 
Tu foglia, tu fiore, tu frutto, tu seme per far rifiorire il fiore per il nuovo frutto e il nuovo seme, così fino alla fine dei secoli. Alla fine ogni seme si riunirà nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/137]   28 gennaio 1986
 
Quando uno entra nella celebrità ne resta incastrato.
 
 
[5/138]   1 febbraio 1986  -  alla Comunione.  
 
La gloria si raggiunge dopo la battaglia. Così per la vita dell’uomo. Così sia anche per te.
 
 
[5/139]   9 febbraio 1986  -  ore 1,30
 
«E’ giunto il tempo, ed è questo, Io te lo dico, in cui i veri adoratori adoreranno Dio in spirito e Verità» (Gv 4,23).
 
Dio = il Cristo, l’Unto del Padre, Padre in Sé stesso, inviato, cioè uscito dalla dimensione dello Spirito per assumere la carne creata e assorbirla in Sé stesso, alla fine. Così tutti saranno nell’Uno.
 
Così è e sarà.
 
... Lasciati psicanalizzare. Alla fine incontreranno Me.
 
E così sia con Maria.
 
(Signore, fa che io viva nella Realtà e non nel sogno. Fa che io Ti senta realmente presente ogni giorno. Non permettere che la mia fantasia Ti offuschi, o Ti inventi, o Ti manometta. Signore, fa che io Ti senta e Ti trasmetta come sei veramente. Altrimenti toglimi tutto e fammi morire presto. Fa che io sia vera).
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/140]   18 giugno 1986  -  ore 7,30
 
Tu sei come l’astronauta. Galleggi quando ti trovi nella dimensione eterna. Cammini, e con fatica, quando ti trovi nella dimensione temporale. Ma sei sempre tu, sia che tu galleggi in pace, tranquilla, scoprendo sempre nuove meraviglie, sia che tu cammini sulla terra pestando sassi e mangiando polvere, cadendo e ricadendo nelle buche che si trovano sotto i tuoi piedi e risollevandoti per riprendere il cammino, talvolta anche tra i prati fioriti e i peschi in fiore. Sei sempre tu, col tuo nome, il tuo aspetto, prima giovanile, ora decadente fino alla morte.
 
Ma, alla fine, ti troverai in quell’unica dimensione dove l’anima galleggia non più appesantita e limitata dal corpo attratto dalla forza di gravità che ti tiene avvinta al terreno.
 
Sii semplice nel tuo intimo, godi quando galleggi e non appesantire il tuo cammino terreno con esagerate elucubrazioni. Vivi la tua doppia vita in serenità e semplicità, e ringrazia il Datore di doni per questa tua duplice esperienza di vita. E, alla fine, sarai una nell’UNO.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/141]   18 giugno 1986  -  Compleanno di G.P. e M.
 
(Signore, benedici i miei figli G.P. e M. che compiono gli anni oggi).
 
L’oggi è precursore del domani. Se camminano oggi, avanzano, ma se si fermano o segnano il passo, più lento è il cammino verso l’incontro. Li aiuterò ad accelerare il passo.
 
(Grazie Signore, spingili forte, Ti prego).
 
 
[5/142]   1 luglio 1986  -  a Sommacampagna.
 
(Come, Signore sono in Te?).
 
Non c’è né dentro né fuori, c’è “l’insieme”. Quando c’è l’insieme, c’è l’Uno.
 
O con Me, o contro di Me (cfr. Lc 11,23). C’è l’insieme negativo terreno e transeunte, c’è l’insieme positivo che, con fatica, si forma con defezioni e ritorni. L’importante è il volere essere insieme nella gioia, nell’amore, nel desiderio di unione col Padre.
 
E così sia per Maria.
 
 
[5/143]   1 luglio 1986
 
Coesistenza nell’Amore con amore. Il desiderio spinge e unisce sempre più.
 
Chi cerca trova, chi vuol penetrare nel profondo, come spada appuntita penetra e scava finché sgorga la sorgente zampillante per la vita eterna.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/144]   15 agosto 1986
 
(Signore fa presto a venire a prendermi. Voglio vederTi!).
 
Lo vedi il sole che brilla sulla foglia? E’ bello e dà gioia. Così Mi vedrai ed avrai gioia. Attendi e sii umile.
 
Così sia per Maria.
 
(Ma sono un po’ stufa di qui!).
 
Devi pur pagare l’ingresso! E’ ancora poco caro per te. Ringrazia e canta.
 
 
[5/145]   22 agosto 1986  -  piede ingessato.
 
Camminare con un piede solo è difficile, ma non impossibile. Chi cammina su un piede solo può andare avanti poco e si stanca. Il piede solo, se è sano, sostiene per un po’. (IO sono il piede sano), ma poi è necessario, sulla terra, riprendere a camminare con tutti e due i piedi e allora c’è l’equilibrio.
 
Il piede sano (Dio) sostiene il piede malato (mondo) e lo aiuta ad andare avanti.
 
Quando il piede malato guarisce, ha preso forza, coadiuva col piede sano a camminare bene e a far camminare meglio anche altri. Così è per te. Questa, la tua esperienza terrena positiva. Ringrazia e cammina.
 
Così sia per Maria.
 
Dio e mondo camminano insieme!
 
(E se uno ha tutti e due i piedi malati?). Sta male e alla fine si ferma.
 
(E se uno ha tutti e due i piedi sani?). Corre e poi volerà, cioè sorvolerà il mondo.
 
 
[5/146]   3 settembre 1986  
 
La vita eterna è la vita dello Spirito, infinita (senza inizio né fine) ma sempre in evoluzione.
 
 
[5/147]   24 ottobre 1986  -  mio compleanno.
 
(Signore aiutami a fare la Tua volontà. Grazie della vita che mi hai dato).
 
NON GIUDICARE, COMPATIRE, COMPRENDERE, COSCIENZA, CONVERTIRE, CONGLOBARE.
 
Tutti nell’Uno, l’Uno in tutti.
 
Così sia per Maria.
 
·         CON-PATIRE = immergersi nell’altro con Me, partecipare, far parte della vita dell’altro con Me.
 
·         CON-PRENDERE = avvicinarsi all’altro, con Me, attirare l’altro, con amore, unirsi all’altro prendendo su te il suo peso.
 
·         CO-SCIENZA = sapere, conoscere con Me = Sapienza.
 
·         CON-VERTIRE = aiutare l’altro a cambiare rotta. Dal basso in Alto, con Me.
 
·         CON-GLOBARE = unire a Me, con te, quanti incontri ogni giorno.
 
«PERCHÉ TUTTI SIANO UNO» (Gv 17,21-22). Questo è il tuo programma.
 
 
[5/148]   11 dicembre 1986  -  alla Comunione.
 
Padre, come Tu ed Io siamo Uno, così anch’essi siano uno con NOI.
 
Così ripeti anche tu: così, anche gli altri uomini tutti, siano uno con noi.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/149]   13 gennaio 1987  
 
La vita eterna non è statica, ma dinamica.
 
 
[5/150]   23 febbraio 1987
 
Legge dei contrari: l’uomo sarà divinizzato, perché Dio si è umanizzato. L’umanità di Gesù porta l’umanità alla divinità. Dio-Uomo = Uomo-Dio. Dalla animalità (sesso, ecc.) alla spiritualità dell’uomo.
 
Questo è il cammino dell’umanità.
 
 
[5/151]   4 marzo 1987  -  ore 8,30  - dopo un colloquio con una madre che continuamente invoca il figlio
 
                                                             morto.
 
Dì alla mamma che mi lasci andare, mi lasci andare.
 
(Ma perché tu non puoi andare?).
 
Sono attaccato qui (terra) e attratto da Lui. Ma troppo forte è il legame qui.
 
La mamma pensi a Lui e mi ritroverà in Lui quando sarò più libero di salire. Tutti tendiamo a Lui ma ci lasciamo attirare ancora troppo da voi. Pregate perché io mi sganci e sarò sempre più felice, salendo.
 
(Non puoi pregare tu per te e per i tuoi?).
 
Io sono dove sono, la Luce mi attira ma ancora sono oppresso dai legami della terra. VOI POTETE AIUTARMI A SCIOGLIERLI. PREGATE.
 
 
(Signore, Ti prego, non permettere che io mi lasci trascinare dalla fantasia, non permettere che io inventi cose non vere!).
 
No, tutto è vero ciò che senti. Questo è il mondo celeste.
 
L’uomo è in cammino verso la Luce, prima sulla terra, col corpo, poi nell’Empireo, con lo spirito che è guidato dalla sua libera volontà. L’uomo è libero di volere e di agire nel tempo e fuori del tempo. Io illumino, attiro, amo, ma l’uomo può rifiutarMi o seguirMi con passi diversi, conforme la sua volontà lo spinge. Non opponete resistenza al Mio Amore, credete, e Io guiderò la vostra volontà attratta dall’Amore vero.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/152]   22 marzo 1987  -  ore 8  -  dopo un sogno angoscioso.
 
Sì, quella piccola figura che scendeva di corsa saltellando, dalla collina, e che tu vedevi dall’alto del monte, e intravvedevi a volte luminosa, a volte nascosta dalle case o dagli alberi, ma sempre avanzante verso una meta da lei conosciuta, ma sconosciuta da chi la guardava dall’alto, è figura della tua vita di ora.
 
La tua angoscia per non poterla raggiungere con gli altri, che ti erano stati affidati per ritornare insieme alla meta prefissata prima della partenza, e la distanza che sempre più aumentava fra quelli che erano sul monte e la figuretta che si allontanava di corsa, è segno della tua sofferenza odierna nel sentire la lontananza che sempre più aumenta, a tuo parere, fra te e i tuoi figli e parenti.
 
Non temere, la distanza è reale, troppo diverso è il tuo modo di concepire la vita ora, dal loro modo di vivere e dalla meta immediata che loro cercano, anche se non è loro ben visibile. Ma non temere, le distanze si abbrevieranno quando tu avrai raggiunto la tua meta. Cammina, corri, la tua meta è sicura, è giusto il traguardo che stai agognando, ed è vicino per te.
 
Anche i tuoi lo intravvederanno, dopo di te, e ti seguiranno, con pause, timori di sbagliare all’inizio della discesa dal monte, ma poi sempre più veloce e facile sarà il ritorno alla meta finale.
 
Il traguardo è la Casa del Padre che attende tutti con le braccia spalancate.
 
Non temere, cammina e canta. Io attiro e spingo ogni Mia creatura che Mi cerca.
 
Così sia per Maria.
 
... Questa è la visione tridimensionale della tua vita, ora.
 
Dimensione fisica: reale.
 
Dimensione spirituale: traguardo.
 
Dimensione psichica: trait d’union fra le due dimensioni reali.
 
(Signore grazie, Signore aiuto, Signore perdono!).
 
E così sia con Maria.
 
 
[5/153]   9 giugno 1987
 
«E’ giunto il tempo, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e Verità» (Gv 4,23-24), così ho detto.
 
Questo è il tempo dello Spirito, adorare nello Spirito vuol dire immergersi nella Sua Essenza (Padre) e nella Sua Verità (Parola = Verbo, = Figlio, = Gesù Cristo).
 
Padre = Creatore;
 
Figlio = Verbo (Parola che salva);
 
Spirito = Essenza.
 
Adorare il Padre nella Sua Essenza e nella Sua Parola, questa è l’unità.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/154]   26 giugno 1987
 
IO sono IO, tu sei tu, ma IO e te, quando ne sei consapevole, siamo uniti, siamo uno nell’Uno (cfr. Gv 17,21-26). Questa è l’unità a cui tende l’umanità creata per raggiungere la divinità.
 
Tutto serve per raggiungere il TUTTO. E il TUTTO è la pienezza del tutto, è la completezza del tutto. Uscito dal TUTTO, in stato di potenza, cammina, si evolve, si attualizza piano piano per diventare immagine del TUTTO. E quanto più il tutto - l’umanità -, si converte verso il TUTTO, tanto più si sente grande, valido, attuato.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/155]   29 agosto 1987  -  ore 8,30
 
Dio nell’uomo. Dio per l’uomo. Dio con l’uomo.
 
Così sia per Maria.
 
Questa è l’ultima Parola.
 
 
[5/156]   19 settembre 1987  -  ore 7,30
 
«Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
 
Rinascita dopo il diluvio. Rinascita dopo l’Esodo. Acqua che diventa vino (cfr. Gv 2,1-10).
 
Chiesa giudaica che rinasce nell’attesa cristiana.
 
Uomo animale che rinasce (un po’ alla volta) e diventa uomo spirituale.
 
Risurrezione = rinascita. Uomo terreno, temporale, risorge uomo celeste glorioso.
 
Così sia per tutti voi, uomini amati. Così è per Maria, con Maria, Madre del Risorto.
 
(Esemplare dell’uomo rinato).
 
 
[5/157]   27 settembre 1987
 
Il baco da seta può essere, per te, un’immagine della vita dell’uomo. Parte da un piccolo seme.
 
(Ma il seme da dove viene?).
 
E’ la concretizzazione dell’essere, in potenza in Dio (il Tutto Creatore).
 
Inizia, il seme, la sua attuazione nel tempo, cresce come bruco, si alimenta di foglie verdi e cresce fino alla sua statura specifica (così preordinata dal Creatore). Poi, da sé stesso, emette il filo (vita terrena, attiva) che lo avvolge. Si rinchiude, piano, piano dentro quel filo di seta che sempre più lo rinchiude. E il bruco, emettendo seta, si rattrappisce finché diventa crisalide, sembra morto, inerte, non agisce più (morte).
 
·         E’ finito il primo ciclo della sua attività (visibile sulla terra, alla luce del sole = morte apparente).
 
·         Il secondo ciclo = purificazione, trasformazione. («Se non rinascete non entrerete nel Regno» - Gv 3,3-7 -).
 
·         Il terzo ciclo = rinascita, uomo nuovo (farfalla).
 
Ma il bruco si rigonfia piano piano, si trasforma, spuntano in sé stesso le ali, e il bruco, prima strisciante, diventa farfalla. Sfonda la sua casa, fatta col suo filo di seta, apre un varco ed esce e vola in alto, non più strisciante sulla terra, ma vola in alto, nuovi cieli e nuove terre vede. Poi in sé stesso si formano le uova che deposte sulla terra (nuovo seme) cresceranno in nuovi bruchi, nuove farfalle. E così in continuazione.
 
Ciclo eterno dell’essere uscito dal Tutto per tornare al Tutto dopo aver deposto, per la continuazione della specie, nuovi semi.
 
(Ma allora il seme esce dal Tutto Creatore, o dalla creatura che si riproduce?).
 
Il primo seme esce dal Tutto Creatore, da Lui viene la forza della riproduzione nel seme. Se non ci fosse tale Forza propellente il seme non si svilupperebbe e non diventerebbe farfalla per la nuova riproduzione.
 
Unigenito (Cristo) che produce nuove e continue generazioni (nello Spirito), susseguentesi nella storia ed evolventesi come farfalle che alla fine torneranno in Alto dove è la casa del Padre.
 
Il Tutto nell’uno, perché tutti siano uno nell’Uno, in modo cosciente.
 
(La farfalla è l’uomo cosciente del proprio essere venuto dall’Essere per tornare a Lui coscientemente, dopo aver deposto, sulla terra, i semi del suo spirito coscientizzato dalla Forza propellente - Spirito Santo -).
 
Questo il ciclo dello spirito continuamente in espansione per illuminare altri spiriti ancora brucanti.
 
... Ma l’immagine (baco da seta) non è la Realtà, ma le assomiglia.
 
E’ sempre immagine sfumata e imprecisa. La Realtà vi sarà palese sempre più.
 
(La farfalla vola in alto e vede nuovi cieli e nuove terre).
 
Salite, volate, uomini amati e vi avvicinerete sempre più alla Realtà vivente in eterno.
 
Così è.
 
... Abbi pazienza, non voler bruciare le tappe. Il tempo serve per questa tua prima evoluzione nello Spirito.
 
Dà tempo al tempo e comprenderai un po’ alla volta, sempre più.
 
Chi vuol toccare il Sole rischia di bruciarsi le ali ancora troppo deboli.
 
 
[5/158]   4 ottobre 1987
 
«La vita eterna è questa: conoscere Te Padre e Colui che hai mandato» (Gv 17,3).
 
Così sarà nella Vita oltre la vita: una continua infinita comprensione della Realtà essenziale di Dio Creatore e Salvatore della Sua creatura. La consapevolezza, cioè la conoscenza sempre più dilatata, della Realtà Assoluta, porta la creatura ad amare sempre più, e quindi a godere sempre più.
 
La conoscenza produce amore, l’amore produce gioia, la gioia è infinita. Questa è la gloria.
 
Nella Vita oltre la vita la creatura uomo-angelo è dotata di intelligenza, volontà, libertà, il tutto orientato verso l’Amore = Pienezza, totalità del Tutto che attira (calamita) la creatura verso di sé, perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così è.
 
 
[5/159]   5 novembre 1987
 
Chi lega le cose e le persone terrene al Cielo sarà trasportato in Alto, ma chi lega le realtà celesti (Dio, Angeli, Santi, morti) alla terra, le costringe verso il basso e toglie loro la leggerezza delle alte sfere.
 
(Cosa vuol dire?).
 
Non dovete vedere, trattare, pensare, volere, le realtà ultraterrene con la vostra piccola misura limitata dalla mentalità temporale, ma sollevate lo sguardo della vostra mente e allargate i confini della vostra volontà.
 
Spazi infiniti sono nella Vita oltre la vita. Non attirate in spazi limitati chi già ne è uscito.
 
La vostra volontà limitata ed egoista può limitare, legare, in parte, la volontà degli spiriti trapassati, ma ancora deboli nella loro volontà di ascesa, e rallentare la loro ascesa.
 
Lasciate che i morti (non credenti nella Luce eterna) seppelliscano i loro morti (cfr. Lc 9,60).
 
E questi sono coloro che si lasciano uccidere dalle forze negative.
 
Slegatevi da tali forze negative (amore terreno eccessivo, sentimentalismo, ecc.), e slegate i vivi dalle opere di morte (spiritismo e influssi medianici negativi limitati e limitanti).
 
Salite in verticale e vedrete la Luce e lascerete vedere la Luce a chi la ricerca ma con cuore debole e ancora attaccato alla terra.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/160]   11 dicembre 1987
 
La vita terrena è mezzo per conoscere l’Eterno. La morte terrena è passaggio per entrare nella Luce.
 
Quanto più l’uomo cerca la Verità, nel tempo, tanto più chiara sarà la Luce nella Vita oltre la vita. Quando l’uomo abbassa lo sguardo su di sé e si immerge nelle tenebre terrene (interessi temporali) cammina nel buio e facilmente e continuamente cade ed è angosciato.
 
Alza lo sguardo verso il tuo Padre, uomo fatto a Mia immagine, e vedrai sempre più la Luce che illumina i tuoi passi, e la vita sarà bella anche nelle inevitabili difficoltà, e la morte sarà attesa come liberazione dalle tenebre mondane. E conoscerai l’Amore vero che mai tradisce, mai delude, ma sempre più ti riempie di gioia perché è Infinito.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/161]   28 dicembre 1987  -  leggo la “Nube della non conoscenza” pag. 129.
 
(Ma come faccio Signore a dimenticare tutte le creature, compresi i miei figli? Non è assurdo questo?).
 
Se ti immergi in Me, ritrovi anche le creature che ami, ma non ti preoccupi per loro perché Io sono con loro e non le abbandono. Tu credi, prega e ama.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/162]   3 gennaio 1988
 
L’eternità è relativa al tempo. Il tempo è relativo alle persone. Le persone sono relative al Creatore.
 
Solo il Creatore è l’Assoluto, non relativo a niente e a nessuno: È.
 
Se l’eternità è relativa al tempo significa che è relativa ad un inizio e a una fine.
 
L’eternità, per sé stessa, non è, ma è un concetto che serve a relativizzare il tempo terreno, cioè la vita terrena dell’uomo sapiens, alla Vita oltre la vita terrena.
 
Tempo = vita terrena.
 
Eternità = Vita oltre la vita terrena.
 
Perciò: Fuoco eterno significa: Essenza (Luce, Amore, Verità) esistente sempre, senza principio né fine.
 
Nel Fuoco eterno rientreranno tutte le creature che di lì sono uscite per entrare nel tempo - che serve a renderle coscienti dell’Essere eterno da cui sono uscite e nel quale rientreranno consapevolmente alla fine del tempo donato ad ognuna -. Tale consapevolezza, nel tempo, dura qualche attimo (attimi di Verità), o per chi ne comprende il valore può durare fino alla fine della vita terrena e continuare poi, sempre in espansione, nella Vita oltre la vita.
 
In questi attimi di Verità consiste la libertà di scelta dell’uomo sapiens. E da questa scelta libera, dipende l’eternità. Ma poiché l’eternità è relativa al tempo, perciò alle scelte libere fatte sulla terra, tale eternità sarà relativa e in proporzione alle scelte positive o negative fatte nel tempo.
 
Perciò ho detto: «Venite benedetti...» (Mt 25,34) per chi ha fatto scelte positive (relative all’Assoluto = Positivo).
 
Ma per chi ha fatto scelte negative, liberamente e coscientemente, ho detto: «Andate maledetti nel Fuoco eterno» (Mt 25,41), perché bisognoso di essere purificato dal Sangue dell’Agnello, finché non sarà liberato dalle scorie accumulate nel tempo. (Mc 9,49: «Tutti saranno salati col Fuoco»). Alla fine tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
(Ma allora c’è una fine?).
 
Per ogni uomo, finito il suo tempo, inizia il cammino infinito, cosciente e voluto, verso l’unità.
 
Così è per tutti, con Maria.
 
Il tempo terreno = giorni, mesi, anni, è situazione di prova.
 
Il tempo di purificazione = periodo di liberazione, è situazione di sublimazione.
 
Il primo stadio è vissuto col corpo fisico.
 
Il secondo stadio è vissuto col corpo psichico.
 
Il terzo stadio è vissuto col corpo spirituale, all’infinito.
 
Questa è la gloria.
 
 
[5/163]   13 gennaio 1988
 
Unità nella persona. Unità delle persone (coppia). Unità dei popoli.
 
Questo il cammino verso l’Unità. Tu sei Laura nell’unità, Laura dell’Unità.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/164]   21 luglio 1988
 
Le chiavi del Regno sono nelle mani di chi crede, ama, ascolta la Verità. «Io sono la Verità» (Gv 14,6).
 
«Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7). Rinascere vuol dire entrare nella vita dello Spirito.
 
La prima nascita dell’uomo è nella carne, nel tempo, così come qualsiasi creatura (minerale, vegetale, animale) che inizia la sua vita visibile nel tempo fino alla morte del corpo. La rinascita è solo per l’uomo sapiens che inizia una nuova vita, consapevole, nello spirito. E’ questa la vera vita eterna. Questa è la rinascita.
 
Rinascita è = a co-nascita cioè nascere con lo Spirito, nello spirito in modo cosciente. Dall’inconscio al conscio e tale consapevolezza della vita dell’uomo vissuta con Me, per Me, insieme ai fratelli è co-nascita, è vera vita eterna. «Se uno mi ama ascolta la mia Parola e il Padre (Divinità) lo amerà e abiteremo con lui» = umanità e divinità di Cristo nell’uomo consapevole, rinato nello spirito per opera dello Spirito (cfr. Gv 14,23).
 
Padre, Figlio, Spirito Santo nell’uomo nuovo.
 
Questo è: l’Uno nell’uno perché tutti siano uno nell’Uno (cfr. Gv 17,21-26).
 
Così sia per Maria.
 
“Me ne vado ma poi tornerò da voi” (cfr. Gv 14,18-28).
 
Andare, venire, scendere, salire, tornare, ecc. sono tutti verbi che indicano i movimenti, le azioni dello Spirito Santo nell’uomo sapiens. Tali verbi rappresentano, nel tempo, i vari passaggi dalla vita trascendente (dimensione dello Spirito) alla vita immanente nell’uomo, nel tempo.
 
Perciò la Mia Incarnazione nel tempo, per voi piccoli uomini amati, che avete bisogno di vedere, toccare, conoscere in modo tangibile la Divinità adombrata nell’umanità del Figlio dell’uomo. Figlio dell’uomo nella carne (Cristo), unico Dio nello Spirito. Perciò ho detto: “sono disceso” = dimensione trascendente entrata nella dimensione temporale, parentesi terrena, per ritornare nella dimensione eterna, dove ogni creatura sarà consapevole del suo essere eterno: in Me, in potenza; con Me, in atto consapevole nel tempo (dall’inconscio al conscio), perché tutti siano uno nell’Uno, consapevolmente in eterno.
 
Così è.
 
(Il minerale è creatura?).
 
Dall’energia alla concretizzazione:
 
·         stato minerale, prima concretizzazione (inconscia);
 
·         stato vegetale, seconda concretizzazione (psichismo);
 
·         stato animale, terza concretizzazione (psichismo più intelletto minimo);
 
·         stato umano, quarta concretizzazione (psichismo più intelletto libero).
 
Dall’Energia pura (Dio) all’energia concretizzata in varie forme creaturali (4 stati), all’energia (uomo) sublimata (ritorno consapevole all’Energia Fonte).
 
Questa l’organizzazione dell’energia: dall’Eterno, al tempo, all’eternità.
 
 
[5/165]   Luglio 1988
 
Nuovi cieli e nuove terre vedrai (cfr. Ap 21,1), piccolo uomo, quando i tuoi occhi terreni si chiuderanno e non potranno più vedere il cielo e la terra vista nel tempo. Altra visione sarà la tua dopo la morte del corpo.
 
Se tu, nel tempo, avrai aperto gli occhi dello spirito avrai intravisto già questi nuovi cieli, ma se i tuoi occhi terreni saranno stati aperti solo per guardare le cose temporali, faticheranno all’inizio nel vedere una nuova Luce. E sarà pianto il buio finché i tuoi occhi si adatteranno, un po’ alla volta, alla nuova visione luminosa. Alza gli occhi fin d’ora piccolo uomo e cerca la nuova Luce che sarà per te fonte di gioia e di pace anche qui sulla terra.
 
Io sono la Luce, credi, prega, ama e vivi in pace, e il nuovo Cielo ti si aprirà sempre più davanti al tuo spirito.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/166]   23 agosto 1988
 
(Quanto sono lontani da Te Signore gli uomini di oggi, anche i miei figli! Hanno paura di Te e si ubriacano con cose da niente. Signore, fatti sentire).
 
Lasciali fare e prega per loro. Un giorno saranno stanchi di correre per niente e Mi cercheranno, allora Mi farò trovare. Il tempo è breve per Me, arriveranno.
 
Vivi in pace e canta. Sono con te e con chi Mi cerca con cuore sincero.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/167]   11 febbraio 1989  -  ore 8  
 
Dillo a mio padre: non serve una chiesa fatta di marmo, ma una piccola cappella con una croce, intitolata: “A tutti i morti nel mare”. Pregate per loro.
 
E’ il nostro spirito che vive e deve salire dall’acqua al Cielo, dal basso in Alto.
 
Bisogna liberarsi dalle scorie, dalle alghe che avvinghiano e tengono legati al basso. Dobbiamo salire perché la Luce è oltre l’acqua, oltre la terra, oltre il cielo temporale. Lassù, presso l’Altissimo è la gioia, la Luce.
 
Pregate per noi e per voi ancora legati dalle alghe terrene, e sarete liberati.
 
Mia madre si liberi dalle onde e cammini verso l’Alto. Solo così ci ritroveremo uniti nel Cielo del Signore.
 
Vi ama con un amore nuovo il vostro Diego.
 
(Diego è morto a 20 anni in una immersione subacquea. La madre cerca continuamente un collegamento con lui attraverso la psicofonia. Il padre vuole costruire una chiesa per ricordarlo).
 
 
[5/168]   23 febbraio 1989
 
“Se il chicco di grano non muore non porta frutto” (cfr. Gv 12,24).
 
Il chicco è l’uomo fatto a immagine del Creatore. Il tegumento (il corpo) è all’esterno, il seme vitale è all’interno (spirito). Se l’uomo segue solo gli interessi esterni, temporali, fasulli, interessanti e corroboranti solo il tegumento, potrà vivere sulla terra una vita apparentemente vivace, come un fiore sterile che sboccia, ma poi appassisce senza portare frutto e il suo tegumento marcisce e concima la terra.
 
Ma se l’uomo usa il suo corpo, la sua vita nel tempo, per far crescere il seme (spirito), allora questo crescerà e darà frutto per la vita eterna.
 
Non l’apparenza (opere fasulle fatte per soddisfare l’ego = tegumento), ma la sostanza vale per sempre.
 
Muori al mondo, piccolo uomo, non preoccuparti di apparire sotto le luci della ribalta mondana, ma preoccupati di crescere nel tuo intimo, dove lo spirito è illuminato dalla Luce eterna che ti fa crescere e ti aiuta a dare frutti (opere di amore per il prossimo, testimonianza della Verità) per la eterna riproduzione dell’Amore nell’amore umano.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/169]   15 aprile 1989  -  ore 8,30
 
Sono C., dì a M. che si svegli, apra gli occhi alla Luce. Il mondo terreno vive nelle tenebre o nella penombra, vive di illusioni momentanee, effimere, ma se apre gli occhi alla Luce vede la realtà del mondo effimero e cattivo, che perseguita i deboli, uccide per avere, o illude per nascondere la Verità. E la Verità è la vita che continua oltre la vita terrena. Dillo a M.
 
Qui la vita è nuova, è vera, è infinita come Colui che ci ha dato la vita perché noi Lo cercassimo. E’ Lui la Vita, la Luce, la Verità che ci soddisfa all’infinito. L’arte, la bellezza che M. cerca nella sua vita sono solo una piccolissima espressione del Vero e del Bello che esiste nel Positivo assoluto ed eterno. Questo cerchi M. e lo trasmetta a L. che ha sete di Spirito Santo. Altrimenti sarà un giorno negletta anche da suo figlio che vedrà in lei solo forme effimere ma prive di vero contenuto.
 
La forma passa, il contenuto resta in eterno. Noi qui lo stiamo comprendendo e ne godiamo, dopo aver bruciata la pula che ci aveva ricoperti sulla terra. Dillo a M., che è buona e può comprendere la Verità.
 
La vede, la ama, prega per lei e per L., la sua mamma.
 
 
[5/170]   15 aprile 1989  -  ore 17
 
(G.?! Ma perché anche tu oggi?).
 
Sì, anche P. deve crescere, è ancora incerta, confusa, titubante, perciò interveniamo noi, mamme trapassate, ora viventi nella Luce, per chiederti e spingerti a trasmettere alle nostre figlie, a te visibili, quello che non abbiamo saputo e potuto dire durante la nostra vita terrena.
 
Ora comprendiamo chiaramente il perché della vita terrena, è un perché di vita eterna. La vita nel tempo, è solo l’inizio della vita che continua all’infinito perché Infinito è Colui che ci ha fatto esistere. Ma troppe nebbie avvolgono le “vite” sulla terra! Ora l’uomo sta evolvendosi nello spirito perciò può comprendere anche questo nostro apporto, anche se giunge da un’altra dimensione. Il Cielo e la terra si stanno avvicinando!
 
Questa è l’evoluzione dell’uomo nel presente e per il futuro. Non interessi limitati nel tempo, ma ogni azione, nel tempo, sia fatta per la crescita umana e spirituale dell’uomo maturo che inizia sulla terra il cammino verso l’Infinito. Questo trasmetti anche a P. Sii la mamma delle giovani mamme, perché tu, ancora sulla terra hai compreso e accettato questo cammino. Perciò ci ritroviamo insieme: mamme trapassate e mamme viventi ora nel tempo!
 
Il tempo finisce per ognuna di noi e inizia l’eternità che è beatitudine, perché luminosa è la Meta che ci sovrasta e ci spinge a illuminare oggi, sempre più, i nostri figli perché additino ai posteri la Via infinita della gioia, dell’Amore, della Verità che da pace perenne.
 
Questo trasmetti Laura a P., non temere di essere considerata pazza, la pazzia è avvolta nella nebbia, non illuminata dal Sole della Verità. Va avanti, questo è il tuo compito ora, sulla terra. Non chiuderti nella nebbia del transeunte, ma vivi nella Luce che ti illumina perché tu trasmetta un po’ della Sua Luce.
 
Ti ringrazio, prego per te, per P., per i bambini che crescano nella Luce. Ti sono vicina con amore, G.
 
(C. e G. sono due parenti morti: C. nel 1976 e G. nel 1981).
 
 
[5/171]   2 maggio 1989
 
(Padre Cappelletto?).
 
Si sta fermando a mezz’aria, deve salire più su, oltre gli spiriti vaganti che lo trattengono perché si interessi di loro. Il suo cammino vada oltre, cerchi l’Eterno e in Esso si immerga per portarlo a chi ha sete di Infinito.
 
Gli spiriti dei trapassati hanno molte dimore, conforme i livelli che vogliono raggiungere, sono liberi e nessuno li forza a salire. La Luce attira tutti ma anche qui c’è la libertà della creatura attratta verso l’Infinito ma libera di guardare, dall’alto in basso, l’uomo ancora pellegrino nel tempo.
 
Solo il maligno non ha accesso qui, perciò non può tentare e ingannare gli spiriti dei trapassati che possono vagare, perché ancora attaccati, col corpo psichico, alla terra, o salire sempre più in alto dove l’aria è più luminosa e trasparente.
 
Pregate uomini della terra perché le anime vaganti alzino i loro occhi (psichici) verso la Luce che li attira per liberarli dall’amore caduco e inoltrarli verso l’Amore eterno che non avrà fine.
 
Così sia per Maria.
 
(Ma perché non le liberi Tu, le anime vaganti, e le fai salire più in fretta verso di Te?).
 
La libertà è il massimo dono che Io elargisco alle Mie creature anche qui nell’Empireo.
 
Non il male possono fare qui, perché solo nel tempo agisce il principe del mondo, ma la volontà di un amore ancora terreno può ancora trattenere in basso tali anime vaganti. Perciò voi uomini terreni, non invocate tali spiriti per sentirveli vicini! Questo è un vostro ennesimo egoismo che spesso trattiene lo spirito debole del trapassato tenendolo legato alla vostra passione. Non più moglie o marito, genitori o figli, ma qui tutti sono: padri, madri, figli o sposi di tutti quelli che vivono l’Amore infinito.
 
L’unione parentale si trasforma in unione spirituale e questa oltrepassa i limiti della carne e del sangue, e saranno tutti come gli Angeli del Cielo dove la scelta è univoca e dove tutti sono uno nell’Uno (cfr. Lc 20,34-36).
 
Così è.
 
 
[5/172]   4 giugno 1989
 
Dal Tutto esce il tutto (creato) che ritornerà, coscientizzato, al Tutto.
 
Solo dopo averLo conosciuto e liberamente scelto, l’uomo potrà rientrare nel seno di Abramo.
 
 
[5/173]   13 agosto 1989
 
“Se il seme non muore non porta frutto” (cfr. Gv 12,24).
 
Ogni uomo ha in sé un seme di vita eterna, ma questo seme spesso è ricoperto, seppellito sotto tanta terra intrisa di sassi, di spine. Anche se all’inizio della vita temporale, quando l’uomo è ancora bambino, il seme spunta con qualche fogliolina verde e l’adolescenza ne è l’evidenza, - la personalità sboccia e cerca la Luce, la Verità, la Via - ma troppo spesso oggi, tali foglioline verdi ingialliscono e imputridiscono perché schiacciate da sassi, spine ( = interessi mondani immediati dove i sensi, o il potere, o l’avere hanno il primato) che deformano la sua crescita, non più orientata verso l’Alto, ma verso il basso (mondo). Ma tale seme rimane vivo sotto la terra, sotto i sassi e le spine del tempo.
 
Quando l’uomo maturo si accorgerà che la sua vita, nel tempo, è stata schiacciata dalla terra pesante che non gli ha permesso di crescere come albero verde verso l’Alto dove l’Ossigeno e la Luce lo rinverdiscono, allora ricercherà la Forza vitale che è nel suo seme e rinascerà a nuova vita orientata verso l’Infinito.
 
Io sono l’Ossigeno, la Luce infinita che fa crescere il seme e da quel seme spunteranno foglie verdi e frutti saporiti contenenti nuovi semi per una riproduzione eterna.
 
Solo l’uomo morto alla terra (distaccato dagli interessi terreni) potrà rinascere per portare frutti eterni.
 
«Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
 
«Se non ritornerete come i bambini, non entrerete nel Regno» (Mt 18,3).
 
(Ma allora, Signore, a cosa serve la vita nel tempo, se l’uomo è schiacciato dalla terra?).
 
E’ questo un periodo di prova, di gestazione. Il feto è vivo nelle viscere materne (vita sulla terra), assorbe ciò che la madre (terra) gli dà, gli trasmette per vivere poi esce dal grembo materno (inizio della vita spirituale cosciente) e comincia la sua vita autonoma, sempre però condizionata da ciò che gli ha trasmesso la madre (memorie genetiche, cultura, ecc.).
 
Nonostante i condizionamenti genetici e culturali, l’uomo è libero di crescere come vuole.
 
Ognuno è artefice della sua vita. Anche se nella vita terrena l’uomo è fortemente condizionato e attratto verso il basso, c’è sempre in ogni uomo sapiens, qualche “attimo di Verità” (è questo l’Ossigeno nel seme) che gli fa intravedere la Luce della vita eterna. Se l’uomo, sulla terra, ricerca tale Luce, gli attimi di Verità si moltiplicano e l’uomo ricercatore è sempre più illuminato e ossigenato e può crescere e dare frutti anche qui sulla terra (grembo materno nel quale conosce, cresce, agisce).
 
La vita nel tempo è inizio, preambolo, scelta. Qui la volontà libera dell’uomo inizia il suo cammino che nonostante i condizionamenti - limiti umani, sfruttati dal principe di questo mondo - proseguirà all’infinito perché infinita è la Meta da raggiungere, ma sempre più luminosa e gloriosa.
 
«Siate perfetti come il Padre» (Mt 5,48). Questo lo scopo della vita del seme.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/174]   21 ottobre 1989  -  ore 8
 
Che tutti siano uno nell’Uno. Questa la meta infinita che ogni uomo deve cercare, verso la quale deve dirigere i suoi passi terreni e poi celesti. La meta è l’Uno, l’indivisibile.
 
Colui che si moltiplica all’infinito nei vari “esseri” da Lui usciti per ritornare a Lui coscientizzati della Sua Realtà eterna, paterna, salvifica. Ogni uomo tende all’unità.
 
Chi inizia un cammino verso una vetta (realizzazioni umane terrene) non può essere solo, se cade resta disperso e nessuno forse lo ritrova più perché nascosto negli anfratti profondi delle rocce, ma se il suo cammino è fatto insieme ad altri questi lo possono sorreggere nelle eventuali cadute e curare le sue ferite.
 
Non rimanere solo, piccolo uomo, ma unisciti ad altri che cercano come te, la vetta.
 
Io (Cristo) sono il capo cordata, a Me legatevi e seguite i Miei passi, i Miei appigli.
 
La Mia Via terrena sia la vostra via e vi ritroverete insieme sulla vetta dove altre cordate, altri gruppi si ritroveranno insieme. Io sono il capo cordata per ogni gruppo, la Mia tecnica per salire è una per ogni gruppo. L’amore è la Mia tecnica da usare nel cammino verso la vetta. Chi è più in alto aiuti a salire chi è più in basso. Così le varie cordate si riuniranno alla fine, insieme, sulla vetta dove l’orizzonte è infinito, dove il Sole illumina e riscalda, dove la gioia della superata fatica dell’ascesa vi da la consapevolezza delle vostre capacità usate per superare i passaggi difficili.
 
Ognuno sale con le proprie forze, ma sorretto anche dalla forza degli altri e le forze collettive portano il gruppo alla vetta dove tutti si ritroveranno insieme baciati da quel Sole unico che ha illuminato la salita.
 
E tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/175]   24 ottobre 1989
 
Il Signore ti ha scelta perché tu Lo porti agli altri. Fallo, per amor di Dio!
 
Qui siamo nella Sua gloria ed è meraviglioso il Suo amore. Ama ama ama tutti, questa è la scintilla di gioia che puoi godere anche lì sulla terra. Poi il volo nella gloria...
 
Con Lui c’è la pace e la pienezza dell’Amore. Arriveranno tutti, le strade sono varie: più lunghe e tortuose quelle del mondo, più diritta, anche se in salita, quella fatta con Lui. Cammina su quella scorciatoia e sta attenta ai passaggi obbligati, sono i più difficili da superare.
 
(Quali sono i passaggi obbligati?).
 
L’attrattiva del basso (soddisfazioni del mondo), dubbi e incredulità, paura di essere soli nel cammino, attaccamento alle cose, alle persone, al potere, al piacere mondano. Superati questi, il cammino è più agile e spedito.
 
Cammina Laura, Lui ti sostiene. Ti è vicina con infinito amore la tua mamma Rita.
 
(Grazie mamma per la vita che mi hai dato e per tutto...).
 
Così con per Maria.
 
 
[5/176]   3 novembre 1989
 
L’uomo è eterno perché uscito dall’Eterno nel quale dimorava, da sempre, in uno stato di potenza (inconscio).
 
Entrato nel tempo fin dal suo concepimento nel grembo materno, l’uomo inizia la sua vita attiva.
 
Da uno stato di incoscienza, primo periodo della sua vita attiva animale, cioè determinata da stimoli fisici, preordinati dal Creatore per una crescita fisiologica (minerale, vegetale, animale), l’uomo inizia la sua vita affettiva ( = rapporto con la madre e altri esseri), all’inizio determinata da bisogni fisici (affettività animale) poi sempre più cosciente...
 
 
[5/177]   6 novembre 1989
 
... della sua vita intellettiva, cioè intelligente sé stesso, gli altri, e il mondo che lo circonda.
 
Dal “Più” (vita dell’uomo in stato potenziale, in Dio) al “meno” (vita attiva della creatura nel tempo).
 
Da uno stato in potenza a uno stato in atto.  
 
Il “meno” dell’uomo è dato dal suo stato di “creatura” in confronto col “Più” (Creatore).
 
Il “meno” della creatura (stato creaturale) che è, in sé, libera, è la ragione unica della sua vulnerabilità, cioè della sua possibilità di cadere sempre più in basso (energia che rallenta la propria velocità di vibrazione per il peso delle forze negative - maligno - che incidono ferite sul suo corpo). Questa è la vulnerabilità dell’uomo.
 
Tali ferite, che ispessiscono il suo corpo psichico (attrattive animali o esclusivamente temporali e terrene), rallentano il cammino dell’uomo spinto verso l’Alto dalla forza positiva (angelo = coscienza).
 
La sublimazione dell’uomo è il suo cambiamento di stato: da uomo animale (vibrazioni lente) a uomo spirituale (vibrazioni sempre più veloci che alleggeriscono il peso del corpo animale).
 
Il cammino dell’uomo, nel tempo, è quindi orientato verso l’Alto (ritorno alla casa del Padre) ma è ostacolato e rallentato da questa forza negativa che si oppone alla positiva. Tale forza, divenuta negativa (angelo ribelle) ma uscita dalla Positiva (Creatore) in stato di totale libertà, ha determinato l’ispessimento della sua energia primigenia perché volutamente, liberamente, coscientemente ha rotto quel “cordone ombelicale” che la teneva legata al suo Creatore, e guardando, cercando, e appoggiandosi solo su sé stessa (forza creaturale libera ma limitata perché relativa all’Assoluto = Energia Fonte) è caduta in basso per il peso della sua energia ispessita dalle vibrazioni sempre più rallentate perché non sostenute più dall’Energia Fonte.
 
Questo è il peccato (deviazione) originale, causa prima delle cadute (deviazioni) dell’uomo.
 
Ma l’uomo è pure libero (non totalmente come l’Angelo perché in parte condizionato da lui) e se non si lascia appesantire e irretire totalmente dalla forza negativa, può un po’ alla volta alleggerire il suo peso (zavorra temporale) e sollevarsi verso l’Alto dove le sue vibrazioni energetiche sono sempre più veloci e sottili.
 
Questo è il cammino libero, per la sublimazione dell’uomo. Questo cammino nel tempo, sostenuto dall’energia positiva (angelo = coscienza) ma contrastato dall’energia negativa (angelo ribelle) è illuminato alla fine dopo la purificazione (purgatorio) dall’Energia Fonte che si mostra sempre più chiaramente come: “Via, Verità, Vita”.
 
Questa è la salvezza dell’uomo, promessa dal Creatore (alleanza) e realizzata da Lui (Salvatore) alla fine, perché tutti siano: “uno nell’Uno”.
 
Così è per Maria.
 
 
[5/178]   18 febbraio 1990  -  alla Comunione.
 
Tutti sono chiamati ad essere santi, perché tutti figli del “Santo”.
 
 
[5/179]   14 marzo 1990
 
La risurrezione della carne è la sublimazione dell’uomo.
 
La persona umana ritorna allo stato primitivo, originale ma coscientizzato. L’essere (umano) è cosciente di sé.
 
La sua intelligenza, libertà, volontà - caratteristiche essenziali dell’uomo che realizzano all’infinito la sua “essenza”, immagine del Creatore - lo sollevano sempre più in alto. Il suo spirito, liberato dal peso del corpo fisico e purificato dalle scorie del corpo psichico, si solleva sempre più verso cielo e terre nuove.
 
Come la nube scende in basso trasformata in pioggia, neve, grandine che a sua volta ritorna acqua e poi si vaporizza e risale formando la nube e tale nube si dissolve nel cielo infinito quando è riscaldata dal sole, così l’essere dell’uomo.
 
Da spirito, in potenza in Dio, scende, si concretizza in materia sulla terra, si sporca, si scioglie, ritorna spirito, dopo aver fertilizzata la terra col suo humus. Ma tale spirito è riscaldato dal Sole (Fuoco Eterno) che lo purifica dalle scorie, lo illumina - rende sempre più consapevole del suo essere immagine del Creatore - e lo immedesima nel Cielo infinito. Questa è la risurrezione della carne, sublimazione dell’essere, cosciente sempre più di appartenere al Cielo infinito illuminato dal Sole, Fuoco Eterno.
 
Così è e sarà all’infinito.
 
 
[5/180]   19 marzo 1990
 
E’ diversa l’incarnazione dell’uomo (che ha bisogno dei due elementi, maschile e femminile, per il suo concepimento) e l’Incarnazione di Cristo il cui concepimento avviene per opera dello Spirito in Maria.
 
Così nella Risurrezione. In Cristo il passaggio dallo stato fisico allo stato spirituale (Ascensione) è graduale. Il corpo fisico è sublimato al momento dell’esplosione della Risurrezione (Energia potente), ma rimane il Suo Corpo psichico visibile dai discepoli per quaranta giorni, poi nell’Ascensione diventa invisibile all’uomo (nube). Questa è la sublimazione totale.
 
Nell’uomo invece, dopo la morte del corpo fisico le cui componenti organiche sono riciclate nell’humus, il corpo psichico perdura nell’altra dimensione finché non avviene la purificazione dalle scorie e solo allora ritorna spirito unito alla sua Metà angelica (angelo-partner che è sempre presso Dio).
 
L’incarnazione e la risurrezione dell’uomo avviene in modo ordinario “mediato”, in Gesù avviene in modo straordinario “immediato”.
 
 
[5/181]   17 giugno 1990
 
Il tempo e lo spazio sono in rapporto con la vostra volontà e possibilità di movimento, piccoli uomini.
 
Un uomo può spostarsi da Milano a Roma in un mese, in un giorno o in un’ora, dipende dai mezzi che usa per spostarsi e dalla volontà e possibilità di scegliere il mezzo più congeniale ai propri desideri.
 
(Ma se io desidero andare con l’aereo ma non ho i soldi per il biglietto?).
 
Andrai col treno e il tragitto percorso con più tempo ti darà la possibilità di incontri con persone altrimenti non conosciute in aereo o a piedi, e allora avrai la possibilità di vedere, conoscere luoghi e persone, altrimenti non conoscibili, in treno.
 
Tutto è previsto nel “Progetto”, le cause e gli effetti, così cammina il mondo!
 
Il tempo e lo spazio sono relativi all’Eterno e all’Infinito Assoluto.
 
Così è.
 
 
[5/182]   1 luglio 1990
 
(Signore, spiegami cosa vuol dire che, alla fine, saremo tutti “uno nell’Uno?”. Ci annulleremo in Te e perderemo la nostra personalità specifica di ogni persona?).
 
No, ogni uomo o donna rimarrà per sempre sé stesso con la sua particolare specificità.
 
Ogni persona nasce con un suo “quid” specifico che lo differenzia dagli altri esseri umani.
 
Così in un campo fiorito, o in una foresta ogni pianta ha un suo colore, una sua forma specifica che si riproduce sempre con le stesse caratteristiche della pianta madre. L’insieme delle varie piante, diverse una dall’altra, forma il prato o la foresta. Una pianta staccata dal prato o dalla foresta si isola e muore. Il prato o la foresta sono i luoghi dove la pianta germoglia, cresce, si riproduce, muore per dar vita ad una nuova pianta della sua specie, e non di un’altra specie. Questo è il “quid” specifico che distingue una pianta da un’altra, una specie da un’altra specie, anche se simile a quella vicina. L’insieme delle varie piante formate da specie specifiche e sempre uguali in sé stesse, anche se si sviluppano in modi talvolta leggermente diversi - per l’apporto ricevuto dall’Humus che fornisce la linfa ad ogni pianta in quantità diversa (talenti) - tale insieme forma il prato variopinto, o la foresta con piante diverse ma che nell’insieme formano un unico bosco.
 
Così sarà nella Vita oltre la vita. Ogni essere si ritroverà nel livello a lui congeniale (quid) e in ogni livello ogni essere sarà insieme ad altri esseri che hanno raggiunto lo stesso livello, e ad ogni livello saranno “tutti uno nell’Uno” perché godranno, conosceranno l’Uno per quel tanto che sarà necessario e accessibile al loro livello.
 
Ma mentre nella vita terrena ogni pianta rimane nel prato o nella foresta riproducendosi sempre allo stesso livello, con poche varianti, nella Vita oltre la vita ogni pianta (essere umano) potrà passare da un livello ricercato, ad un livello superiore se lo vorrà ricercare e desiderare. Questa è la volontà e libertà dell’essere umano che potrà salire o segnare il passo nel livello voluto.
 
“Che siano tutti uno nell’Uno” (cfr. Gv 17,21-26) vuol dire quindi che ognuno, con la sua specifica volontà e libertà, è destinato a salire all’infinito, di livello in livello - dove si ritrova con esseri simili che hanno voluto e raggiunto tale livello - per conquistare sempre più chiaramente la conoscenza dell’Essere Assoluto che dà ad ognuno la gioia e la gloria dell’unione con i fratelli (dello stesso livello) e col Padre conosciuto sempre più.
 
Essere “uno nell’Uno” è quindi pienezza per ognuno, da raggiungere un po’ alla volta ma all’infinito, perché Infinito è il livello dell’Essere Supremo, Infinito, Uno.  
 
Così è e sarà all’infinito.
 
 
[5/183]   1 luglio 1990  - alla Comunione.  
 
Troppa razionalità e poca santità.
 
(Cos’è la santità?).
 
Mettere Me al centro della vita, pensare, parlare, agire sempre come se Io fossi te e tu fossi Me. Questo è essere “uno nell’Uno” (cfr. Gv 17,21-26).
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/184]   2 luglio 1990
 
(Signore, ma Tu dici che ogni pianta muore per dar vita ad un’altra pianta della sua specie, ma è questa la reincarnazione?).
 
No, la reincarnazione non esiste.
 
Ogni pianta (uomo) è “uno”, è persona singola irripetibile nel tempo. Il suo corpo fisico si concretizza dal concepimento nel grembo materno e finisce con la morte di tale involucro materiale che, cessata la sua attività metabolica e fisiologica (morte del corpo), viene disciolto e la sua energia vitale (animale) viene riciclata nella terra e coinvolta in altre energie vitali che sono nell’humus terrestre. Ma finito il ciclo temporale e terreno del corpo fisico - che serve all’uomo come primo mezzo e strumento per la sua crescita, dapprima animale poi psichica e quindi spirituale, e il tutto è conglobato in tale corpo fisico - continua l’attività di ogni persona-uomo all’infinito.
 
Dapprima, dopo la morte del corpo fisico, l’attività dell’essere umano è psico-spirituale, cioè la psiche umana ancora legata alle conoscenze del corpo fisico appena lasciato (con la morte) è relativa ai fatti e alle azioni vissute nel tempo col suo corpo fisico. La psiche dell’uomo morto rivedrà e rivivrà con chiarezza i “perché” delle sue scelte terrene e tale psiche soffrirà per la mancanza d’amore vissuta nel tempo in rapporto agli altri esseri incontrati nella sua vita terrena, e si rapporterà all’Amore, non conosciuto volutamente, perché “l’ego” imperava in Lui. Dopo la sofferenza (Geènna) che purifica e brucia le scorie (pula), la psiche sarà sublimata e l’uomo purificato si incontrerà e si unirà con la sua Metà angelica (anima, coscienza che è sempre presso la Luce e ne riceveva e trasmetteva la Luce durante il vissuto terreno) e vivrà all’infinito immersa in tale Luce Infinita, scopribile e godibile all’infinito.
 
Così è.
 
 
[5/185]   15 luglio 1990
 
Tu vuoi sapere da Me l’impossibile (a te) perché niente è possibile a te ma tutto è possibile a Me.
 
L’impossibile per te è la tua salvezza.
 
La vostra salvezza, uomini illusi, non è opera vostra neppure con mille reincarnazioni perché in ogni vostra reincarnazione esisterebbero i limiti della vostra natura umana. Solo Io posso riempire questi limiti.
 
L’amore divino colma le lacune dell’amore umano. E solo così tutti saranno alla fine uno nell’Uno.
 
(Ma allora a cosa serve la vita temporale, i nostri sforzi per migliorarci?).
 
I vostri sforzi si riuniranno alla Mia Forza. E’ l’unione cosciente che serve ad avvicinarvi a Me.
 
Io sono sceso (Incarnazione) per mostrarvi la Via da seguire per raggiungere la vetta (Golgota). Il Calvario accettato per raggiungere la vetta porta alla risurrezione. Questa è la vostra via che percorrerete con Me fino alla risurrezione. Non salite da soli, salite con Me. La vostra salvezza è opera vostra unita all’Opera Mia.
 
Così è e così sarà per Maria.
 
 
[5/186]   16 luglio 1990
 
La tua vita terrena si svolge in tre cicli, ogni ciclo occupa circa trent’anni.
 
·         1° ciclo: da 1 a 30 anni       =  vita di tradizione (recepita dall’esterno).
 
·         2° ciclo: da 30 a 60 anni    =  vita di scoperta (ricerca e ascolto interiore; dubbio e “stupore”).
 
·         3° ciclo: da 60 a 90 anni    =  vita di illuminazione e testimonianza per gli altri (estrinsecazione delle
 
                                                Verità recepite).
 
Così è con Maria.
 
·         l ° ciclo: vita di recezione (Antico Testamento - Padre).
 
·         2° ciclo: vita di interiorizzazione (Nuovo Testamento - Figlio).
 
·         3° ciclo: vita di estrinsecazione (Ultimo Testamento - Spirito Santo).
 
 
[5/187]   15 dicembre 1990  -  ore 7
 
L’uomo con l’uomo, l’uomo con Dio all’infinito.
 
Gli uomini con gli uomini e con Dio all’infinito.
 
La creazione con le creazioni e con il Creatore all’infinito.
 
Questo l’iter dell’amore con l’Amore. Iter infinito sempre più in espansione nella Luce, all’infinito.
 
La gloria è movimento nella quiete, all’infinito.
 
Gioia eterna, amore eterno, luce eterna, unione eterna all’infinito. Silenzio.
 
Così è.
 
 
[5/188]   20 gennaio 1991
 
(Cos’è l’essenziale per il cristiano?).
 
Lo scopo della vita: «Che conoscano Te Padre e Colui che hai mandato Gesù Cristo» (Gv 17,3).
 
Lo Spirito vi insegnerà tre cose riguardo:
 
·         il peccato = non credere in Gesù Cristo;
 
·         la giustizia = Cristo è sceso ed è tornato al Padre, ed è Uno;
 
·         il giudizio = Satana esiste ed è già stato giudicato.
 
Egli è principe di questo mondo, è per la scelta libera dell’uomo: o sé stesso, o il Creatore, o la creatura relativa e orientata verso il Creatore perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così sia.
 
 
[5/189]   23 gennaio 1991  -  mezzogiorno, un’amica mi avverte della morte di Ombretta.
 
... La mia Chiesa non mi ha insegnato ad amare la vita eterna, perciò ero troppo attaccata alla vita terrena, perciò ho penato tanto perché non la volevo lasciare!
 
(Ma perché te la prendi con la Chiesa?).
 
Perché solo la Chiesa sa la vita eterna e la deve far amare dai fedeli anche qui sulla terra.
 
La vita eterna inizia anche qui nel tempo per l’uomo che crede, cerca, vive la vita qui in attesa del dopo.
 
L’Eterno è, e io Lo intravvedo, ora sto bene, sono in pace e cammino in salita. Dillo ai miei cari, ma dì a loro e agli uomini che falsano la verità per un amore fasullo, che il vero amore è per l’Eterno Amore, ed è questo che l’uomo deve cercare e sperare con tutte le sue forze.
 
Siate sinceri! La gioia della vita è la consapevolezza dell’Eterno Amore verso il quale siamo incamminati.
 
Pregate per me, anelo all’Amore. Ombretta.
 
(Perdonami Ombretta se non ti ho detto la verità!).
 
Eri impedita dalla stupidità del mondo. Cammina e sii sincera!
 
 
[5/190]   22 aprile 1991  -  notte, dopo aver letto le tre parole di Cristo dette a Tommaso Didimo.  
 
Le vibrazioni eterne partono dall’Amore Eterno e attirano e pulsano nell’uomo per fargli raggiungere l’incontro fra il Creatore e la creatura. Perché tutti siano uno nell’Uno.
 
 
[5/191]   29 maggio 1991
 
«Se rimanete uniti a Me e le Mie parole sono radicate in voi, chiedete quello che volete e vi sarà dato» (Gv 15,7).
 
(Signore, io Ti credo, e Ti chiedo di illuminare i miei figli perché si muovano verso di Te. So che Tu li hai già salvati, ma io Ti chiedo di accelerare i tempi perché possano vivere e stare e fare meglio anche qui nel tempo, sulla terra).
 
Devi comprendere la differenza che c’è fra tempo e eternità, fra terra e mondo.
 
Il tempo è relativo all’uomo sulla terra. L’eternità è relativa all’Eterno Esistente.
 
L’uomo viene dall’Eterno, nel quale esiste in “potenza” prima della nascita terrena nel tempo, poi diventa “persona” che si attualizza, prima nel tempo, poi nell’eternità all’infinito.
 
L’infinito è il tempo dell’uomo passato dalla terra al cielo. Perciò Giovanni ha detto: «Il mondo di prima è scomparso per sempre» (Ap 21,4).
 
“Sempre” è relativo all’infinito, “infinito” è relativo al tempo iniziato per l’uomo dal suo concepimento sulla terra, e continuato poi nell’eternità.
 
“Tempo”, “infinito”, “sempre” sono parole riguardanti la creatura.
 
Eternità è situazione riguardante l’Eterno Esistente nel quale rientreranno le creature attualizzate nel tempo e attualizzantesi all’infinito come immagini dell’Eterno Esistente.
 
 
[5/192]   6 giugno 1991  
 
L’Eterno è il Presente (Essenza Creatrice), l’infinito è: il passato, presente, futuro (essenza creata), “evento” che inizia e continua nella conoscenza dell’Eterno Presente.
 
IO SONO (Presente), tu sei stato, sei, e sarai all’infinito (evento = uomo passato, presente, futuro).
 
Evoluzione “dell’evento” consapevole dell’ “IO SONO”, Presente nel sé infinito (dell’uomo).
 
 
[5/193]   17 luglio 1991  -  ore 8  - alla Comunione.
 
(Don Massagrande?). Parli della risurrezione dei morti. E’ giunta l’ora per comprendere tale verità. Dopo la purificazione dalle scorie, ogni uomo risorgerà a vita nuova. E’ la Vita dello Spirito che inizia nel “rinato”.
 
Ciò affermi e confermi Don Francesco, Io lo amo e lo sostengo. Cammini senza timore e viva in pace.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/194]   3 settembre 1991  
 
La crisi dei quarantenni è la crisi della maturità.
 
Inizia il passaggio cosciente dall’uomo animale-intelligente all’uomo spirituale.
 
Le necessità, i desideri, le spinte vissute fino ai quarant’anni cominciano a non avere più presa perché nuove necessità, desideri, spinte insorgono nell’uomo maturo. E’ un bisogno di Infinito, di Eterno che spinge l’uomo adulto a cercare, in sé e fuori di sé, ciò che lo può soddisfare.
 
Non più le cose contingenti, immediate lo soddisfano perché continuamente e velocemente lo deludono, perciò l’affannosa ricerca di “altro” (altro lavoro, altro partner, altri interessi materiali o intellettuali). E guai all’uomo adulto che ricerca questo “altro” ritornando indietro, volendo godere ciò che aveva cercato e goduto in gioventù (sesso, potere, avere, prestigio, ecc.), follia è questa che porta alla disperazione, perché le forze, le capacità, le possibilità fisiche e psichiche del giovane non sono più nell’adulto che si avvia al tramonto di tali esperienze terrene. Perciò la crisi!
 
Ma se tale crisi è passaggio di identità, è comprensione dell’uomo nuovo che sta insorgendo dentro di sé, non più l’uomo limitato dal tempo e dallo spazio, dalle categorie transeunti che lo avevano assistito e spinto fino allora per essere un uomo terreno, ma il superamento di tali limiti, la ricerca del sé profondo che combacia con l’ “Altro”, con l’Infinito eterno, darà all’uomo maturo la forza e la gioia dell’inizio del suo nuovo essere.
 
L’ “essere” maturo si sta avvicinando consapevolmente all’ “Essere eterno” e inizia il nuovo cammino verso la Luce. L’amore, disinteressato, per le creature tutte, lo spinge perché lo fa partecipe dell’Amore eterno illimitato a cui l’uomo maturo tende, è attratto, è sostenuto. E’ una simbiosi che sta avvenendo nell’uomo maturo.
 
Da uomo animale-intelligente, a uomo spirituale.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/195]   15 ottobre 1991  -  ore 5
 
Quando il seme, purificato dalle scorie, ritorna a Dio, irraggia la Sua Luce.
 
Questo è il frutto della pianta, nata sulla terra per crescere liberamente attratta dalla Luce.
 
Anche, nel tempo, il seme può portare frutto se muore alle attrattive del mondo e, purificato dalle sofferenze del distacco dai beni terreni, si unisce costantemente alla Luce irraggiandola attorno a sé.
 
Ma soprattutto nella Vita oltre la vita il seme purificato dalle scorie, ritornato Raggio cosciente, può illuminare, per volontà del Padre, i figli ancora peregrinanti sulla terra. Questo è il frutto maturato e donato agli altri esseri in cammino verso il “Dies” eterno, perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così è.
 
 
[5/196]   17 ottobre 1991  -  mezzogiorno.
 
(Per caso apro il libro: “Quel legame d’argento” contenente i dialoghi con la madre di Daniela M., morta giovanissima, e leggo... di Christian e Andrea, morti giovani; dice: “due creature, chiamate a lungo, non sono ancora in grado di venire a testimoniare quello che dico ma presto sarà anche per Christian e Andrea... sono sempre insieme perché preposti alle stesse condizioni di apprendimento e di crescita per dare in Cielo i frutti che non hanno potuto dare in terra”. Questo è un esempio datomi del frutto che matura in cielo e sarà: “fonte di luce che investirà i loro cari”...).
 
 
[5/197]   6 dicembre 1991  -  ore 7
 
(Stavo dicendo la preghiera del Cardinal Mercier allo Spirito Santo. ... Signore, fammi solo conoscere la Tua volontà e fa che io la compia come tu vuoi).
 
Io voglio la salvezza di tutto il genere umano. Voglio che le Mie creature ritornino consapevolmente a Me dopo averMi cercato, voluto, scelto soprattutto e sopra tutti.
 
E così sarà per Maria perché Io così voglio.
 
(Grazie, Signore, fa presto!...).
 
 
[5/198]   2 marzo 1992
 
Fissa pure sulla carta l’iter dell’uomo.
 
L’uomo vive in “potenza” in Dio (prima del concepimento = inconscio). L’uomo entra nel tempo, inizia la sua vita attiva fisica-psichica-spirituale, dal concepimento in poi, all’infinito (in “atto”). Dall’inconscio al conscio. L’uomo muore nel tempo (morte fisica) e inizia la sua vita nella dimensione trascendente, non più fisica, ma psichica-spirituale.
 
La psiche è attiva fino al passaggio oltre il tunnel. Nella Geènna l’uomo soffre psichicamente (sofferenza morale), per le sue mancanze di amore vissute nel tempo (scorie = peccati).
 
Dopo la purificazione dalle scorie (Geènna = purgatorio), la psiche dell’uomo è sublimata e si congiunge con il suo Angelo-partner = anima = corpo spirituale o raggio divino che parte dal Sole eterno e illumina la coscienza dell’uomo terreno, nel tempo. Poi il volo!
 
Nel tempo, la mente (parte psichica dell’uomo) è condizionata, non solo dalle memorie genetiche ereditate dagli antenati, e dalla educazione e cultura del suo ambiente (famiglia, scuola, società, ecc.), ma soprattutto è spinta a decidere le sue azioni, o positive, o negative, dagli impulsi che gli vengono trasmessi dal trascendente positivo (Angelo-partner), o negativo (angelo ribelle = demonio).
 
L’uomo è libero di decidere, è questo il libero arbitrio che fa dell’uomo intelligente un “essere libero”, perché può fare delle scelte autonome, nonostante i condizionamenti predetti (memorie genetiche, cultura, ispirazione). La responsabilità quindi delle azioni di ogni uomo è dovuta alla volontà finale (decisioni = scelte) di seguire la coscienza ( = impulsi positivi, spinte verso l’alto), o l’istinto (impulsi negativi = spinte verso il basso).
 
La coscienza sceglie azioni di amore per il prossimo (bene comune) anche a costo del sacrificio dei propri interessi personali egoistici.
 
L’istinto sceglie azioni gratificanti il proprio “ego”.
 
Nella coscienza incide l’impulso positivo derivante dall’Angelo-partner ( = forza positiva) che è legato e trasmette la Luce divina. (Dal Sole = Dio, parte il Raggio = Angelo).
 
Nell’istinto incide l’impulso negativo, derivante dall’angelo ribelle (forza negativa) che staccatasi volutamente e liberamente dalla Luce ( = forza positiva per eccellenza = Assoluto), è privo di energia spirituale (derivante dalla Fonte di Energia eterna inesauribile = Dio) e mutua la sua energia vitale, per sopravvivere, dalle energie vitali degli uomini che lo seguono nei suoi impulsi esclusivamente istintuali, cioè animali.
 
L’uomo vive per l’energia vitale naturale (fisica), e per l’energia spirituale soprannaturale (coscienza).
 
Dipende da voi, uomini intelligenti, scegliere: o la via istintuale che porta al basso, morte del corpo fisico e poi nella Geènna la purificazione delle scorie terrene, o la via della coscienza che vi fa intravedere e godere, anche qui sulla terra, cieli e terre nuove.
 
Dall’inconscio = buio spirituale,
 
al conscio = luce dello spirito,
 
alla Luce = consapevolezza gioiosa della Verità e dell’Amore eterno.
 
Così sia con e per Maria.
 
ITER DELL’UOMO:
 
Vita in potenza, in Dio (inconscio, prima del concepimento).
 
Vita in atto, nel tempo (conscio, dal concepimento all’infinito).
 
Vita purificanda nella Geènna (oltre il tempo, consapevolezza e purificazione delle scorie terrene).
 
Vita purificata gloriosa nell’Empireo (conoscenza e unione con Dio all’infinito) = Gloria eterna, Unità.
 
Tutti i purificati consapevoli sono “uno nell’Uno”.
 
Così è.
 
(E poi?). Accontentati di ciò che ora sai! Il “poi” è nelle mani dell’Eterno Creatore!
 
Un passo alla volta per te creatura, nel tempo!
 
(E’ finito il mio dire?). ... Il “sapere” è all’infinito per l’uomo sapiens.
 
 
(Tre dimensioni nell’uomo: corpo fisico, corpo psichico, corpo spirituale.
 
·         Corpo fisico = nasce, muore, si ricicla nell’humus.
 
·         Corpo psichico = psiche = mente = intelligenza = spirito.
 
E’ attivo fino al termine della purificazione. Poi si riunisce al corpo spirituale.
 
·         Corpo spirituale = anima - Angelo partner - raggio divino = metà spirituale dell’uomo sempre presso Dio e incide nella coscienza dell’uomo la voce dello Spirito Santo).
 
 
[5/199]   28 marzo 1992  -  ore 5  
 
IO SONO Dies,
 
IO SONO Spirito,
 
IO SONO Padre delle Mie creature.
 
IO SONO Padre della Mia Carne, assunta da una Mia creatura Maria, e chiamato Figlio col nome di Gesù Cristo, venuto nel mondo per miracolo mostrare.
 
IO SONO lo Spirito (del Padre-Figlio) che ti detta dentro la Verità.
 
IO SONO lo Spirito Creatore e Redentore delle Mie creature.
 
IO SONO l’Amore sovrabbondante. L’Eterno Amore fluente nella Mia creazione eterna.
 
IO SONO Dies, Luce, Giorno eterno senza alba e senza tramonto.
 
IO SONO lo Zenith per voi Mie creature. Alzate gli occhi, la mente, il cuore e lasciatevi illuminare, guidare, sollevare da Me Spirito Santo.
 
IO SONO in ognuna di voi Mie creature amate, in voi urgo per fare di voi una unica Mia immagine.
 
Vivete a imitazione del Cristo incarnato e diventerete immagini del Padre, amate dal Figlio, sorrette dallo Spirito, e sarete tutte “uno nell’Uno” eterno Spirito (cfr. Gv 17,21-26).
 
Così sia per e con Maria.
 
 
[5/200]   19 aprile 1992  -   ore 1,50  - notte di Pasqua.
 
Liberati dal mondo contingente e chiuso in schemi fissi, limitati e limitanti l’orizzonte eterno.
 
Librati nei Cieli infiniti. Questo ormai è il tuo spazio. Io, il Risorto ti ho dato l’esempio.
 
Oltre il tempo, oltre lo spazio - limitato dalla mente umana che vede solo ciò che può toccare con sensi e ragione terrena - puoi volare perché credi in Me risorto dalla morte.
 
Così sarà per te, piccola colomba, e per tutti coloro che credono e amano il Risorto eterno.
 
Chi non vuol credere, perché teme l’andare oltre il razionale contingente, rimarrà fermo, appesantito dai legami quotidiani delle piccole cose terrene, fasulle e vuote alla fine.
 
Il soprarazionale si spalanca all’uomo “Sapiens” in cammino verso la risurrezione.
 
«Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
 
Così sia con Maria Madre del Risorto.
 
... Non “l’eterno riposo”, ma l’eterno dinamismo sarà per l’anima dei risorti.
 
La gloria è: movimento nella quiete. La pace, la gioia per l’eterna conoscenza dell’Amore, vi accompagnerà nei Cieli infiniti, per i secoli eterni, dove sarete finalmente “uno nell’Uno”.
 
Per ciò pregate, per ciò cantate, per ciò vivrete insieme nell’Empireo.
 
Così è e sarà all’infinito.

[5/201]   3 giugno 1992  -  ore 8,30
 
(Ma Tu Signore hai bisogno di essere adorato dalle Tue creature?).
 
No, siete voi Mie creature che avete bisogno di Me, avete bisogno di Assoluto, di Amore, di Verità.
 
IO SONO ciò (“Id”) che voi cercate. Io ho messo dentro di voi, Mie creature questo desiderio che voi chiamate felicità e che andate cercando disperatamente nella vostra vita continuamente. Ma false sono le felicità terrene se fine a sé stesse.
 
L’Amore spinge all’amore per i fratelli, non al possesso!
 
La Verità spinge alla ricerca del Vero Assoluto, eterno, non a pseudoverità caduche o fasulle.
 
Cercate l’Eterno voi Mie creature perché la morte è passaggio, non fine della vostra vita!
 
L’istinto di conservazione che è in ogni uomo normale ne è la prova. Ma è conservazione dell’ “essere” che non muore perché viene dall’Eterno e verso l’Eterno cammina all’infinito. Voi, Mie creature, cercate l’Eterno che non finisce come le cose nel tempo, ma esiste, sussiste, persiste eternamente per dare a voi Mie creature, prima la speranza, poi la certezza che il “vostro essere” è e sarà infinito perché Infinito ne è l’Autore.
 
La gioia, la pace, la verità, l’amore sono il retaggio per voi Mie creature, che state cercando la gloria. Per questa vi ho create, per questa vivrete nel tempo, per questa e in questa vivrete all’infinito nella Vita oltre la vita.
 
Io con voi, voi con Me e sarete tutti uno nell’Uno (cfr. Gv 17,21-26).
 
Così è.
 
(Cos’è la gloria Signore?).
 
Unione, cammino insieme nella quiete, Luce infinita, amore, pace, unità.
 
Così è e sarà per ognuna di voi Mie creature.
 
(«Padre, glorifica il Tuo nome! E l’ho glorificato, e l’ho glorificherò ancora» Gv 12,28.
 
Gloria = unità dell’essere - creatura - con l’Essere - Creatore -).
 
 
[5/202]   6 giugno 1992  -  ore 8,45  
 
(Che differenza c’è fra unione e unità?).
 
L’unione è fra gli uomini, l’unità è in Dio e con Dio.
 
Così è.
 
 
[5/203]   10 giugno 1992
 
... La gloria è la realizzazione all’infinito, del desiderio di felicità, insito nella creatura, che è spinta - sulla terra - dall’istinto di conservazione dell’ “essere” che è eterno perché viene dall’Eterno e tende a ricongiungersi con l’Essere, all’infinito, coscientemente.
 
Così è.
 
 
[5/204]   18 luglio 1992  -  ore 10
 
(Giovannino mi parla).
 
Sì, mamma, io ti servo come riscontro per i miei fratelli, per la mia sorella chiusa nel suo raziocinio intransigente. Non vuole accettare il trascendente che urge nella mente di chi ha cuore, mente e volontà aperta a credere all’Eterno, presente in ogni Sua creatura.
 
La storia dell’uomo è un intreccio di passato, presente visibile, e futuro ancora invisibile alla massa bruta, ma sensibile a chi si apre al trascendente.
 
Ciò che tu hai intuito del segreto di M., ti è stato svelato dall’Alto. lo e Hanna ne siamo i garanti, tu hai colto le nostre vibrazioni che ti hanno fatto presente il nostro “essere”; hai trasmesso a M. incredula, ciò che hai sentito, e ciò ha urtato contro il muro della sua voluta razionalità. Perciò la sua sofferenza!
 
Ora io vengo a sottolineare con la mia presenza, la presenza di Hanna... Sì, siamo insieme felici, e urgiamo nella tua mente perché tu - che sai captare le nostre voci perché credi nel Trascendente eterno - possa trasmettere a M. e a ogni uomo che ricerca la Verità, la realtà della nostra vita che continua, e sempre più illuminata dalla Luce dell’Altissimo, può trasmettere a voi uomini terreni - ancora legati al tempo con la vostra razionalità limitata - la Realtà dell’Essere eterno Creatore e salvatore di tutte le Sue creature passate, presenti, future.
 
Il tempo non esiste.
 
Tutto si evolve in una spirale luminosa ascendente all’infinito verso l’Infinito, mai raggiungibile totalmente ma sempre più scopribile e godibile da noi Sue creature. Questo è il Paradiso che noi godiamo!
 
Nel tempo, il principe del mondo annebbia tale Luce, sembra interrompere talvolta la spirale luminosa ascendente verso il Sole eterno, ma a distanza talvolta di anni, secoli, millenni terreni, risalta evidente tale Luce e irrompe fra le tenebre diffuse dal tenebroso. Aprite gli occhi, la mente, il cuore, voi uomini terreni e chiedete la Luce; pensate, volete, cercate la Luce e sempre più vi sarà palese.
 
Ti abbraccia il tuo piccolo assieme ad Hanna. Così sia anche per M.
 
 
[5/205]   15 ottobre 1992  -  ore 9,30
 
(... La sveglia sul comodino si è fermata per un’ora!... Cosa vuol dire?).
 
Il tempo è indice del cammino della creatura sulla terra. Se la creatura, spesso incoscientemente, alza la levetta delle lancette sul suo orologio, questo si ferma.
 
Tale orologio ( = vita umana temporale che si ferma nelle cose transeunti) segna il passo finché l’uomo non se ne accorge, poi chiusa tale levetta ( = interessi terreni) l’orologio-uomo riprende il cammino regolare verso l’Eterno.
 
(Esempio simbolico del cammino libero, spesso incosciente, dell’uomo nel tempo, sulla terra).
 
 
[5/206]   17 gennaio 1993  -  ore 1  -  dopo aver visto la mostra dei quadri di Congdon.  
 
(No Signore, Tu non sei solo un crocifisso morto, annientato dalle tenebre! Il Tuo Corpo è chiaro, luminoso anche se avvolto nelle tenebre e si alza in verticale, verso l’Alto e abbraccia il caos, il mondo nero, buio, pesante, opaco. Tu sei risorto Signore! Ma l’uomo Ti vede soprattutto crocifisso. Perché l’uomo qui è soprattutto crocifisso? Ma Tu sei risorto, Tu ci sei Signore, luminoso e vivo all’infinito. Così come quella piccola finestra luminosissima, verde chiarissima, spalancata verso l’infinito. Forse Congdon Ti ha visto lì, in mezzo a tanto buio! Signore, Ti prego, fatti vedere, fatti sentire vivo e luminoso, fatti vedere... anche qui, ora!).
 
Nel tuo cuore e nel cuore di chi crede, Io sono, e illumino le tenebre! Vivi in pace e canta...
 
... Io sono con voi, figli Miei amati. Attraverso la terra potrete anche intravedere piccole finestre di Luce.
 
Aprite gli occhi, credete, amate e la terra sarà trasparente. Il Cielo è infinito. Guardate in verticale e il peso della terra non vi opprimerà più così tanto. Dopo la croce, la risurrezione.
 
Così sia con Maria.
 
(Ma perché è necessaria la croce?).
 
La vita viene dall’Infinito, la morte viene dal finito, ma la vita riesplode perché vince e supera il finito. La VITA è vita, e ridà la vita ai morti.
 
La Risurrezione del Crocifisso è per voi la prova visibile, piccoli uomini, credete e amate l’Uomo-Dio e risorgerete come Lui e con Lui.
 
Così è.
 
Dentro di voi è la VITA, non nascondetela sotto la polvere!
 
 
[5/207]   18 aprile 1993  
 
Ama tutti come ho fatto Io,
 
perdona tutti come ho fatto Io,
 
accetta tutti come ho fatto Io.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/208]   26 maggio 1993
 
Vai avanti per la tua strada. Non aspettarti nulla dagli altri. Alla fine ognuno vedrà che il proprio cammino, e il cammino di ognuno, convergerà nell’unica meta: l’incontro col Creatore, Padre e Salvatore della creazione sorretta e guidata, nel tempo, dallo Spirito che illumina la via di chi apre gli occhi alla Luce.
 
Segui la Luce che ti illumina sempre più purché tu la cerchi, la ami, la segui con fede, speranza e carità.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/209]   10 settembre 1993  
 
(Signore Tu mi ami, Tu ci ami!).
 
Sì, dillo al mondo.
 
(Grazie, Signore).
 
 
[5/210]   29 settembre 1993  -  ore 4,30
 
Due sono le vie che conducono l’uomo di oggi verso la salvezza di ognuno e di tutti insieme:
 
l’ecumenismo e la mistica.
 
L’ecumenismo è la via collettiva dove tutte le religioni devono camminare insieme verso la meta comune: il ritorno cosciente alla Casa del Padre dove tutti saranno “uno” nell’Uno. Cammino di unità nella diversità di razze, di culture, di riti, di lingue diverse, ma tutti insieme ricercatori di pace, di giustizia, di amore, di Verità. Chi ha, dia a chi non ha (cfr. Lc 3,11). Questo il cammino collettivo dell’ecumenismo, via comune verso il Padre di tutti. Dall’Uno all’ “uno” in comunione col “Tutto”.
 
La mistica è la vita del singolo uomo, povero nello spirito perché bisognoso del Padre. Unione intima del figlio col Padre che lo sorregge, lo guida, lo illumina nel cammino verso il ritorno alla Casa comune.
 
Il “Tutto” nel tutto, l’ “Uno” nell’uno.
 
Così sia.
 
 
[5/211]   24 ottobre 1993  -  ore 9,30
 
L’Eternità è la situazione del Creatore che non ha avuto inizio, ne ha fine.
 
L’Eternità è il tempo dell’ “Io sono”, è il “sempre” di Dio, Creatore delle Sue creature, uscite in un dato momento dal Suo Essere eterno ed entrate nel tempo che ne determina l’inizio e la fine della vita visibile sulla terra, ma che continuerà all’infinito dopo che ogni creatura uscita dal tempo (morte fisica) sarà passata nel crepuscolo (Geènna) della sua vita, cioè dopo il passaggio dalle tenebre alla Luce.
 
Questa è la purificazione del corpo psichico della creatura che si libera dalle scorie che l’hanno ricoperta nel tempo e che hanno offuscato la Luce della Verità.
 
E’ questo il Fuoco eterno che illumina un po’ alla volta la creatura facendole vedere le sue oscurità terrene (zizzania) e portandola verso la Verità che la illumina, riscalda, brucia le sue scorie e la fa entrare ripulita con la veste bianca, nel banchetto finale eterno (cfr. Mt 22,1-14; Lc 14,15-24).
 
Questa è l’eternità anche per la creatura uscita dal tempo e purificata dal Fuoco eterno.
 
L’uomo è libero, ma il suo cammino verso la Luce è condizionato, nel tempo, dall’antagonista promotore di tenebre. Solo il Fuoco eterno può bruciare la zizzania che avvolge il grano per riporlo nei granai eterni (cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43) dove la Luce lo fa germogliare per spandere i suoi fiori e i suoi frutti sui posteri terreni.
 
Questo è il Fuoco che genera e rigenera le creature appassite (cfr. Is 63) dal maligno ma liberate alla fine dalla Luce della Sua Verità e del Suo Amore senza fine.
 
Così è.
 
(Ma allora che senso ha la nostra vita nel tempo?).
 
E’ un periodo di prova per l’uomo libero di scegliere l’Amore (Dio e prossimo), o sé stesso. Più l’uomo sceglie e vive l’amore nel tempo, e più breve è il periodo della purificazione (pianto). Uomo sei libero, scegli!
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/212]   30 luglio 1994
 
(Ai Sadducei: «Voi sbagliate, non sapendo comprendere né le Scritture né la potenza di Dio. Perché nella risurrezione né si ammoglieranno, né si mariteranno, ma saranno come gli Angeli di Dio in Cielo» Mt 22,29-30).
 
Nella Vita oltre la vita l’uomo purificato si riunirà alla sua Metà angelica e diventerà l’uomo angelico, immagine del Dio vivente. E tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così è e sarà nei secoli eterni.
 
 
[5/213]   28 aprile 1995
 
La Verità è una: l’Assoluto eterno.
 
Ogni realtà visibile e invisibile deriva ed è relativa all’Assoluto eterno, verso il Quale ritorna evolvendosi all’infinito, perché “infinito” ne è l’Autore.
 
L’Assoluto eterno è sceso nel tempo, si è immerso nella Sua creazione («nella pienezza del tempo» - Gal 4,4 -) per mostrarsi visibilmente alla Sua creatura-uomo, come esemplare d’Uomo perfetto, perché l’uomo imitandoLo, diventasse Sua immagine umana sempre più perfetta.
 
L’Assoluto e il relativo si incontrano, si uniscono, perché tutti siano “uno nell’Uno”.
 
Questa è la sintesi della creazione, all’infinito.
 
Così è per e con Maria.
 
La creatura-uomo nasce nel tempo, si evolve - più o meno conforme la sua situazione esistenziale, ambientale, culturale lo spinge - attraverso e mediante il suo corpo fisico.
 
Finita la prima evoluzione nel tempo, morte del corpo fisico, l’evoluzione della creatura-uomo continua all’infinito. Prima morte è quella del corpo fisico, poi continua l’evoluzione del corpo psichico nella Geènna, purificazione dalla zizzania terrena, mediante l’illuminazione più chiara derivante dal “Fuoco eterno” che illumina, riscalda, brucia la pula; «questa è la seconda morte» (Ap 21,8).
 
Così purificato, il corpo spirituale, unito alla sua Metà angelica, diventa uomo-angelico e continua la sua evoluzione all’infinito come immagine sempre più perfetta del Padre, l’Assoluto eterno.
 
Così è.
 
 
[5/214]   11 marzo 1996
 
Nella storia dell’umanità tre sono le creazioni, consecutive una all’altra.
 
·         La prima creazione parte dal “FIAT” di Dio e... nasce l’Universo.
 
·         La seconda creazione nasce dal “FIAT” di una donna, Maria, e... nasce l’Uomo-Dio. - Incarnazione dello Spirito nel corpo di una Sua creatura che Lo chiama Padre e che diventa Madre del Verbo di Dio che si mostra al mondo e parla a «chi ha orecchi da intendere» (Mc 4,9) -. E... nasce la cristianità, popolo di Dio in cammino verso la terra promessa ai Patriarchi.
 
·         La terza creazione nasce dal “FIAT” di ogni uomo “Sapiens”, che si evolve e fa evolvere l’umanità animale verso una nuova umanità cosciente dello Spirito Santo - Spirito Creatore, e quindi Padre dell’umanità, incarnato nell’Uomo-Dio il cui nome è Gesù il Cristo di Nazaret -.
 
Tale nuova umanità, cosciente dello Spirito, ascolta la Sua voce che risuona nello spirito di coloro che Lo accolgono e seguono i Suoi “moti” interiori che li spingono all’imitazione dell’Uomo-Dio (loro modello) e ne estrinsecano visibilmente il Suo Volto.
 
Così gli uomini “Sapiens” diventano sale della terra e luce del mondo... nuovo! (cfr. Mt 5,13-14).
 
Così è per Maria.
 
 
[5/215]   16 aprile 1996
 
(Vieni Signore Gesù. Chi mi porterà sulla sponda dell’ultimo traghetto? Solo Tu, mio Signore, mi sai accogliere nella Tua barca e mi puoi portare all’altra sponda. Vieni Signore Gesù. Ho cominciato a conoscerTi Signore, ma è appena un inizio. Un dolce, luminoso inizio, ma ho ancora tutto da vedere, tutto da conoscere di Te, mio Tutto. Tu sei il Tutto, e noi siamo Tue ombre, ma Tu piano piano ci illumini con la Tua Luce e... vedremo!... E anche la mia piccola ombra diventerà piccola luce, perché la Tua Luce, la illumina. E noi saremo immagini Tue, sempre più chiare. Vieni Signore Gesù. Sono stanca di essere nell’ombra, portami presto alla Tua sponda luminosa e fammi camminare là, nei Tuoi orizzonti infiniti e luminosi. Vieni Signore Gesù, Ti aspetto).
 
E così sia fra non molto, aspetta e canta.
 
 
[5/216]   24 luglio 1996
 
La storia dell’uomo è scritta, nel tempo, come su un computer (cfr. Ap 22,10).
 
Azioni, fatti, scoperte, pensieri di uomini realizzatisi nel tempo e sempre più evoluti con l’andare dei secoli; tutto ciò che l’uomo ha scoperto e compreso con l’andare dei tempi, tutto rimane scritto - e rimane come programma della vita collettiva umana - nel grande computer che registra la storia dell’umanità.
 
Dai primi uomini incolti che agivano per sopravvivere e per la sopravvivenza della specie (vita più animale che spirituale), fino all’uomo odierno che vive per godere (dove l’ego impera) ma anche per migliorare la specie.
 
Il cammino dell’uomo è scritto nel grande computer, dove un po’ alla volta, si scoprono e si correggono gli errori che vengono messi in evidenza nel “grande computer” dell’umanità, dove gli antichi programmi dei primi uomini sono registrati. E l’uomo venendo in contatto con i nuovi programmi moderni, assume il materiale deposto nei vari secoli e poi lo elabora continuamente nel grande computer della storia umana.
 
Scoperte, evoluzioni, errori e correzioni, giudizi e pregiudizi, azioni spinte dall’ego, e azioni spinte dall’amore collettivo, si intersecano, si correggono e fanno la storia dell’umanità in cammino verso il Faro, spesso sconosciuto da molti, ma insito fin dall’inizio nell’inconscio di ogni uomo che tende, più o meno liberamente, ad evolversi verso questa Luce eterna.
 
Faro che attira ma spesso è oscurato dalle nebbie dell’ego. Luci e ombre nel cammino dell’umanità che avanza nonostante le tappe e i regressi, ma sempre più evoluta e capace di correggere gli errori visualizzati nel grande computer della storia.
 
Il grande Gestore del computer umano sono Io, il Faro sono Io, ma il programmatore di tale computer è l’uomo libero e intelligente, che cerca il Faro, e alla fine ogni uomo Lo raggiungerà dopo aver messo il suo programma nel computer della storia che inevitabilmente si evolve sulla terra, nel tempo.
 
Poi la catarsi, e poi la risurrezione per nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1), all’infinito perché Infinito è l’Autore.
 
Così è.
 
 
[5/217]   21 novembre 1996  
 
(Eternità = “ôlam” in ebraico; “aion” in greco; significa un lungo e infinito periodo di tempo, al di là della vita  di una persona singola. Questa durata si deve estendere sia al passato che al futuro. Ôlam riferito a Dio significa “di una durata infinita”, senza inizio né fine; il titolo ̛ ēl ‘ôlām = titolo di Dio nell’Antico Testamento, Gen 21,33. Vedi dizionario biblico di Mckenzie).
 
Dio trascende il tempo!
 
Concetto filosofico di eternità = durata indefinita di tempo, ma non considerata immutabile, né senza fine.
 
Perciò altra è l’eternità di Dio (senza principio né fine) e altra è l’eternità della creatura = tempo indefinito (prima e dopo la vita terrena, nel tempo).
 
“Dio è Fuoco eterno”. Solo Dio è eterno!
 
 
[5/218]   28 novembre 1997  
 
IUS = diritto. Il diritto, scolasticamente parlando, è quella disciplina che insegna all’uomo terreno la via della giustizia. La via della giustizia è una via diritta, è una via “retta”. La via retta è la più breve per raggiungere la meta. Non una via contorta che segue un percorso a curve o a zig-zag, questa è la via opposta alla via retta, questa è una via lunga, spesso segnata da regressi, da deviazioni che ritardano il cammino del viandante che vuol raggiungere una meta definitiva, il Faro finale.
 
Io vi ho insegnato la via retta per raggiungere il Faro ( = Luce eterna).
 
La via della giustizia terrena è la via dell’amore. L’amore porta all’unione, non alla divisione (lotte, guerre, egoismi...).
 
Chi ha, dia a chi non ha (cfr. Lc 3,11), questa è la via retta che produce l’unione perché tutti alla fine siano “uno nell’Uno”.
 
Così sia con Maria.
 
 
[5/219]   9 febbraio 1998  -  ore 7  
 
Il cieco nato (cfr. Gv 9,1-41) è simbolo di ogni uomo che nasce nel tempo con gli occhi chiusi.
 
Il bimbo appena nato intravede solo la luce ma non distingue né conosce gli oggetti e le persone che sono vicine a lui e tanto meno vede le cose lontane. Poi comincia a vedere il volto della madre, conosce la sua voce e comincia a sorridere perché quel volto e quella voce gli danno sicurezza. Poi il bimbo cresce, si allontana dalla madre, dall’ambiente familiare. Cerca nuovi amici, nuovi interessi, nuovi orizzonti, ma è sempre legato a ciò che gli è vicino e che può toccare con mano, così come il cieco nato ha bisogno di tutto e di tutti.
 
Quando l’uomo cieco (limitato dalle realtà contingenti) cresce, si evolve nel suo intimo, cerca la Luce. Cerca la vera Luce, domanda di vedere la Luce. E per chi cerca la vera Luce e prega: “Signore fa che io veda” (cfr. Mt 20,33), la Luce si avvicina. La terra impastata con la saliva è simbolo dell’umanità e divinità di Cristo. Messo su quegli occhi ancora ciechi, questo impasto, e lavato alla piscina ( = purificazione dalle scorie terrene) libera il cieco dalle tenebre terrene e gli fa prima intravedere, e poi vedere, la Luce che diventerà sempre più luminosa e visibile dall’ex cieco che vede e crede, alla fine, in Colui che gli ha ridato la vista delle cose eterne.
 
Così è.
 
(La piscina di Siloe è simbolo della liturgia penitenziale, nel tempo, sulla terra. Ed è simbolo della Geènna nella Vita oltre la vita. Alla fine “nuovi cieli e nuove terre” vedrà l’uomo che ha riacquistato la vista. «Sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinché coloro che non vedono, vedano, e quelli che dicono di vedere, diventino ciechi» Gv 9,39).
 
 
[5/220]   17 marzo 1998  
 
(Gesù cammina sulle acque... La tempesta sedata...).
 
Va avanti, non pensare con la tua mente.
 
(Parla Signore... io ho la mente confusa, dimmi Tu la Verità).
 
I Miei discepoli Mi hanno visto camminare sulle acque del lago... «Sono Io, non temete...» (Mt 14,26-27) e sono salito sulla loro barca. Così, nella storia visibile e tangibile dell’uomo terreno.
 
Io, Uomo, visto e toccato fisicamente dagli uomini a Me vicini, nel Mio tempo terreno. Ma la Mia Divinità non era compresa dai terreni che Mi consideravano un fantasma quando la Mia natura divina si affacciava “oltre” la Mia natura umana.
 
Così è nel momento della Mia Trasfigurazione sul Tabor (cfr. Mt 17,1-8). Io Mi sono lasciato vedere da pochi uomini terreni, per qualche attimo, col Mio Corpo psichico. In quegli attimi, la psiche dei discepoli (Pietro, Giacomo, Giovanni) ha intravisto la Mia natura (psichica) superiore all’umana. Ho voluto in quei momenti, dare una dimostrazione (visibile a coloro che Mi amavano) del passaggio immediato dalla natura umana fisica (vibrazioni lente e pesanti della materia) alla natura sovraterrena del corpo psichico, corpo luminoso visto in un ambiente sovrumano dove vive l’uomo sublimato dopo la sua purificazione dalle scorie terrene.
 
Io, Esemplare per voi, uomini terreni, di questo passaggio dalla terra al Cielo, dalla natura umana fisica alla natura soprannaturale che vi attende dopo la vostra purificazione (nella Geènna) dove il vostro corpo psichico, ancora appesantito dalle scorie terrene, sarà sublimato e reso etereo. Questo il vostro passaggio dalla terra (vibrazioni pesanti e lente della materia corporea) al Cielo (vibrazioni sottili e velocissime quanto più il vostro spirito salirà nelle alte sfere dello Spirito Santo).
 
Il “logos” del divino è infinito perché Infinito ne è l’Autore. (Logos = Verbo = situazione dello spirito).
 
Camminate uomini terreni, e anche qui nel tempo potrete avere attimi di consapevolezza di questi nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1) in cui vivrete dopo la vostra morte fisica sulla terra.
 
Questo è il cammino infinito dell’uomo purificato dalle scorie terrene. Questi i granai eterni (cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43) dove vive il grano, purificato e sublimato, che germoglia nella vita eterna.
 
Così è.
 
(Grazie Signore).
 
 
[5/221]   19 marzo 1998  
 
(Signore sono stanca, sono sola, toglimi da questi limiti che mi fanno apparire “pazza” agli occhi del mondo. Ma io credo in Te Signore, Tu solo sei l’Origine di tutto ciò che esiste. Non c’è altra spiegazione scientifica, logica. Ma il mondo crede di trovarla nei suoi calcoli mentali. Illusione!... πάντα ῥεῖ”, tutto scorre, tutto fluisce da Te, l’Assoluto esistente. A Te dobbiamo tornare dopo averTi cercato inutilmente nelle cose fasulle e caduche. Ma Tu sei “oltre”, ma Tu sei “Altro” da noi e dalla Tua creazione! Tu hai fatto uscire da Te questa Tua creazione, che inizia e finisce visibilmente per noi creature terrene. Ma perché ci hai fatto uscire da Te?).
 
In Me eravate in potenza, uscite da Me, Mie creature, avete iniziato la vostra vita attiva consapevoli del vostro essere. Avete cominciato a vivere cercando la Sorgente. Alla fine, dopo ricerche, deviazioni verso false felicità sognate ma sempre deluse, avete intuito che non dal vostro “essere”, dalle vostre fatiche, dal vostro “fare” deriva la felicità, e cioè la soddisfazione del vostro "essere profondo", ma soltanto se riposate in Me avrete la pace, la gioia di essere parte del Mio “Essere” eterno, infinito, completo in Sé stesso!
 
Cercate, anime nobili, e Mi troverete, non nel mondo che cerca solo sé stesso, ma nell’infinito Amore dell’Essere eterno.
 
Così è.
 
Piccole scintille di Verità illuminano il tuo cammino, piccola colomba, perché tu sia piccolo “faro” che illumina la via dei viandanti notturni (coloro che camminano nelle tenebre mondane).
 
Questa è la catena dell’Amore che aggancia anche i dispersi che rincorrono le illusioni del mondo, illuminato da Satana con le sue luci fasulle (attrattive terrene) che sempre si spengono.
 
IO SONO LA LUCE ETERNA, l’Eterno Amore. Per questo vi ho fatto libere e intelligenti, Mie creature, perché Mi cerchiate e Mi troviate consapevolmente alla fine dei tempi. E tutti sarete uno nell’Uno eterno.
 
Così è.
 
 
[5/222]   27 marzo 1998   -  ore 6  
 
(Signore dove sei? Perché taci e lasci che il mondo se ne infischi di Te? Ti hanno buttato via, gli antichi sacerdoti Ti hanno crocifisso, Ti hanno eliminato dalla faccia del mondo per poter continuare a imperare, loro, sui piccoli. Ti hanno messo sotto terra credendosi i più potenti... e Tu Ti sei lasciato uccidere tacendo, anche quando il Tuo giudice - Pilato - Ti ha chiesto: «Cos’è la Verità?» - Gv 18,38 -. E Tu hai taciuto perché sapevi che non avrebbe compreso il Tuo discorso, ma sapevi che la Verità l’avrebbe intuita dopo la Tua morte e solo dopo la Tua Risurrezione. Signore, ma Tu non sei risorto per la Tua Chiesa di oggi! I Tuoi sacerdoti Ti mettono continuamente nella tomba dorata - tabernacoli - perché credono di averTi nelle loro mani, di gestirTi per i loro riti; si sentono i tuoi padroni! Dicono che sono loro che Ti fanno venire in quell’Ostia di pane fatta da loro e sempre rinnovata da loro! Signore Tu taci e lasci fare. E il mondo corre verso la morte, e non crede più nella Tua Risurrezione. Piange la Tua morte ma non Ti sente vivo! Signore parla, Signore fatti sentire vivo, ma non più crocifisso, morto, ucciso da noi povere creature ignoranti e presuntuose! Tu sei vivo Signore e taci perché sai già che come Tu Uomo sei risorto, così anche noi Tue creature risorgeremo dopo che avremo aperto gli occhi alla Tua Luce che certamente ci farai intravedere nella Geènna, e poi - liberati e purificati dai fumi di Satana che ci rende ciechi qui nel tempo - Ti vedremo finalmente nella Tua Luce, vivo, vero e glorioso. E allora sapremo che Tu sei veramente il nostro Padre e il nostro Salvatore, risorto per mostrarci la nostra risurrezione futura. Ma Signore aprici anche qui questi occhi chiusi, accelera i nostri tempi, muovi questo mondo cieco, sordo e impazzito e fargli vedere il perché della Tua Incarnazione, Passione e Risurrezione, fatta per noi uomini accecati. Signore fatti sentire, risorgi ancora fra noi morti che camminiamo nelle tenebre. Signore risorgi ancora visibilmente, anche ora qui. Signore io Ti credo vivo e parlante e Ti prego! Grazie Signore).
 
Questa è la Mia risposta al tuo grido di aiuto.
 
Sì, Io sono sceso tra voi nel mondo, ho vissuto un attimo nel tempo, incarnato nella vostra natura umana perché voi Mi poteste vedere e sentire come uno di voi, per insegnarvi a vivere la vostra umanità in modo perfetto anche se sempre limitata dalla vostra natura creaturale.
 
Vi ho insegnato ad amare, a perdonare, a guarire e soprattutto a rivolgervi al Padre in ogni vostra difficoltà.
 
Vi ho mostrato che la risurrezione avviene dopo la morte, perché è questo il limite terreno umano. La Luce, la gloria è dopo la morte.
 
Vi ho insegnato a vincere le tentazioni del principe del mondo che porta solo alla morte dopo avervi illusi di essere voi i padroni della vita e della felicità. Illusioni sataniche!
 
Ma voi siete liberi e intelligenti e potete scegliere le illusioni continue del mondo (ego) o l’amore per il vostro Creatore Padre e per i fratelli bisognosi di aiuto.
 
Io vi ho mostrato tutto questo e ho accettato la morte - progettata e attuata dal nemico della Vita - come ogni uomo nato nel tempo. Ma il Mio Essere è riesploso, evidentemente per voi, e vi ha mostrato la Vita che non ha fine.
 
Ora se aprite gli occhi per guardare e imitare Me, Uomo Dio, e ascoltate le Mie parole umane, avete già nel tempo la Luce che vi fa camminare verso il Faro, approdo finale per ogni credente nel Dio vivente in eterno.
 
Così è.
 
(Grazie Signore).
 
 
[5/223]   19 settembre 1998  
 
Nel mondo umano (limitato dal corpo fisico soggetto a nascita, crescita, morte della materia) l’evoluzione dell’uomo è lenta e continuamente in fieri. Segue le leggi naturali fisiche ma è autonomo nello spirito. Tale spirito, intelligente e libero, è però anche condizionato dall’evoluzione della materia cerebrale (mente) che produce nel tempo le varie culture, cui talvolta però è sottomessa.
 
Il cammino dell’uomo nel tempo è quindi lento ma sempre in evoluzione, con periodi di progresso, o stasi, o talvolta anche di regresso.
 
 
[5/224]   4 ottobre 1998  
 
La storia dell’Incarnazione di Gesù nel tempo inizia infatti con tre visioni (incontro del Soprannaturale col naturale) di persone umane che credono in Dio, Lo pregano e accettano la Sua volontà: “Fiat”.
 
(Così sia anche per noi nella nostra vita e il mondo cambierà!...).
 
Così sia.
 
 
[5/225]   6 ottobre 1998  
 
«Se uno vive e crede in Me non morirà in eterno» (Gv 11,26).  
 
La vita viene dall’Eterno, se uno crede ascolta, segue e si lascia guidare da Lui passerà dalla morte, (fine del corpo fisico, involucro naturale) alla vita eterna del suo spirito che è “immagine” incarnata dello Spirito Santo, eterno Datore di Vita, di Luce e di Amore.
 
Così è.
 
 
... (Nonna Pia, aiutami, prega per me e per i tuoi nipoti!...).
 
Va avanti Laura, non temere, hai un grande compito: conoscere e far conoscere sempre più la Verità. Noi qui preghiamo per te e ti seguiamo con amore. Sta serena e canta.
 
Ti è vicina la tua suocera, un tempo burbera, ora sorridente e felice.
 
(Grazie Nonna Pia).
 
 
... Nella vita di ogni uomo esiste nel suo profondo, un “diritto naturale”, un “diritto legale” (nel tempo) e un “diritto soprannaturale”. Te lo ricorda il tuo Alberto che è vissuto per questo, nel tempo.
 
Guai a chi calpesta tale Diritto umano! Dillo al mondo. Ti ama e ti aspetta il tuo Alberto.
 
(Qual è il diritto naturale?).
 
E’ il diritto alla “vita”... nessun uomo gliela può togliere. “Non uccidere”.
 
(E cos’è il diritto legale?).
 
Le “leggi umane emanate dalla giustizia” che difendono tale diritto dai soprusi dei perversi, nel tempo.
 
(E cos’è il diritto soprannaturale?).
 
Il diritto alla VITA ETERNA, “Terra promessa” per ogni uomo che nasce nel tempo.
 
(Grazie Signore, grazie Alberto).
 
 
[5/226]   16 dicembre 1998  -  ore 8  -  mia riflessione?  
 
(«Il terzo giorno si fecero nozze in Cana» - Gv 2,1 -. Il terzo giorno indica simbolicamente la fine della vita umana, temporale di ogni uomo. Per Gesù, Uomo-Dio, indica il momento della Sua Risurrezione dalla morte. E la Sua Risurrezione è esempio per noi anche della nostra risurrezione finale. Quando la nostra acqua - simbolo dell’umanità terrena - diventerà vino, cioè la nostra umanità sarà purificata nella Geènna - dove «tutti saranno salati col Fuoco» - Mc 9,49 -, cioè resi sapienti, saporiti - la nostra umanità - acqua insipida e talvolta sporca - sarà purificata dal Fuoco eterno - = Dio - che illumina, riscalda, brucia la nostra zizzania per riporci alla fine nei granai eterni - cfr. Mt 13,24-30; Mt 13,36-43 -. E’ questo il nostro Paradiso a cui siamo destinati, quando la nostra umanità purificata diventerà vino. Cioè diventeremo vere “immagini” dell’Uomo-Dio. Questo terzo giorno è l’inizio, per noi, del banchetto finale - cfr. Mt 22,1-14; Lc 14,15-24 - a cui tutti siamo invitati e dove ogni uomo «con la veste bianca» godrà la gloria di Dio e la nostra gioia sarà piena perché la nostra acqua diventerà vino buono e dove i nostri «otri vecchi» diventeranno «otri nuovi» con vino nuovo - Mt 9,17 -. L’uomo animale diventerà uomo spirituale, “uomo-angelico”. In questo banchetto “c’era la Madre di Gesù”. Maria è presente ed è promotrice di questo primo miracolo di Gesù che lei sapeva capace di trasformare l’acqua in vino... «fate tutto quello che Egli vi dirà» - Gv 2,5 -. Maria è per noi colei che vede le mancanze, i bisogni, le lacune di ognuno di noi. «Non hanno più vino» - Gv 2,3 -. Vede la nostra umanità - acqua - priva di spiritualità - vino -. E Maria intercede perché Gesù ci faccia diventare esseri spirituali. Maria si rivolge ai servi: «Fate tutto quello che Egli vi dirà». I servi sono simbolo dei sacerdoti e di coloro che qui sono chiamati a preparare e a servire e ci offrono il cibo - Vangelo - che serve per il banchetto finale. Il cibo che i nostri servi, cioè i sacerdoti, dovrebbero offrirci è la Parola di Gesù, la conoscenza della Sua vita umana, esempio per la nostra vita terrena che dovrebbe imitare la vita terrena dell’Uomo perfetto. Questo è il compito dei preti e di chi si mette al servizio di Dio! C’è poi il maestro di tavola, simbolo del Papa che dirige la preparazione del banchetto finale. Ma anche quel “maestro di tavola” era un povero uomo - non infallibile! - che non ha calcolato quanto e quale vino può occorrere ai convitati e dà alla fine un vino scadente, o addirittura non ha più vino... Questo può essere simbolo e insegnamento per la nostra gerarchia, oggi distratta da tante cose inutili per il banchetto finale, e ci dà un vino - parola - annacquato e scadente. Solo Gesù può cambiare l’acqua o il vino cattivo che ubriaca, in vino buono - Parole del Vangelo - ora sottaciute o annacquate nelle nostre cene eucaristiche! Questo è il primo miracolo di Gesù fatto per intercessione di Maria e che Gesù ha realizzato anticipando i suoi tempi terreni, per mostrare a noi oggi che il Suo insegnamento è: che l’uomo animale - acqua - diventi uomo spirituale - vino -. Questo è il progetto di Dio su ognuno di noi terreni).
 
 
[5/227]   22 aprile 1999  -  ore 8  
 
(Perché taci Signore? Tutti parlano di tutto, infinite cretinate e infiniti orrori di noi creature intelligenti ma instupidite e illuse dal tuo avversario e succubi di forze negative potenti perché immediate e attraenti. E Tu taci, perché?).
 
L’uomo ha bisogno di conoscere sé stesso, di comprendere la sua nullità illusa e derivata dal suo “ego” sempre più ingigantito dal potere del principe tenebroso che continua a mostrarsi luminoso e attraente anche se semina solo stupidità e morte. Quando l’uomo ridotto a robot negativo si sveglierà in un cimitero, inerte e fatuo, comprenderà che la Luce c’è, ora e sempre, e la cercherà e la troverà e ricomincerà a vivere.
 
«Se non rinascerete non entrerete “nel Regno”» (Gv 3,3-7).
 
Ma tocca a voi, uomini liberi ma labili, volere e cercare la Luce! Io busso alle vostre porte, se Mi aprite Io entro, e ritornerà nel mondo la luce del vero Amore. Io vi aspetto e Vi chiamo, muovetevi. Siete liberi!
 
Così è.
 
 
[5/228]   26 maggio 1999  
 
Solo la visione chiara dell’effetto deleterio portato dal male egocentrico provocherà il desiderio, la ricerca e la realizzazione del “bene comune”, nel terzo millennio...
 
Antico Testamento (Gen 6,1-4). I giganti ( = Angeli, creature spirituali) sono scesi nel proprio “ego”, hanno cercato il piacere egoistico, si sono uniti con le figlie degli uomini (creature umane corporali) ed è iniziato il “mondo”, nel tempo (mitologia?). Il risultato è visibile e noto.
 
Ora inizia per l’uomo evoluto la scelta consapevole, illuminata dallo Spirito Santo. “Era dello Spirito!” (Terzo millennio?).               
 
(Ma allora l’uomo è un sottoprodotto dell’Angelo?).
 
Sono due creazioni diverse.
 
L’Angelo è “creatura” spirituale non appesantita dal corpo fisico.
 
L’uomo è “creatura” dotata di spirito (anima o Angelo?) e di corpo fisico più legato a interessi egocentrici, immediati nel tempo. Ma ambedue le creature (angeliche e umane) sono libere nel loro “Sé”.
 
Così è.
 
 
... (Alberto mio, perché non hai voluto camminare con me nella ricerca dello Spirito?).
 
Ero troppo preso dalla ragione, dalla cultura, dalla cosiddetta scienza. Tu cercavi la Sapienza... perciò non ci siamo incontrati! Ora il Signore mi illumina e mi concede di illuminare anche te per un “bene comune”.
 
Questo è il cammino verso l’Unità, perché tutti siano “uno nell’Uno”.
 
Così sia per Maria.
 
 
[5/229]   27 maggio 1999  -  ore 7
 
«Io sono venuto nel mondo per fare un giudizio, perché coloro che non vedono, vedano e quelli che dicono di vedere, diventino ciechi» (Gv 9,39). I ciechi sono coloro che si riconoscono incapaci di vedere da soli ( = i “poveri nello spirito”) e chiedono aiuto a Dio. Solo costoro saranno “beati” perché vedranno!...
 
«Due ciechi seguivano Gesù gridando: abbi pietà di noi... Gesù disse loro: credete voi che Io possa fare questo?... Sì Signore... Vi sia fatto secondo la vostra fede» (Mt 9,27-29). (Sola fides sufficit = teoria della giustificazione).
 
«Benché avessero veduto tanti miracoli (i Farisei), non credevano in Lui; perché si adempisse la parola detta da Isaia: egli ( = Satana!) ha accecato i loro occhi ed indurito loro cuori affinché con i loro occhi non vedano, e col loro cuore non intendano, e non si convertano ed Io li guarisca...» (Gv 12,37-40).
 
QUESTA È L’OPERA DI Satana ANCORA OGGI!
 
Solo a chi cerca, segue, crede in Gesù e Lo prega, è dato di “vedere!”. Non a coloro che credono solo a sé stessi e non hanno fede in Dio!... Gli egoisti e i presuntuosi di sé, che si dicono “maestri”, sono: ciechi, falsi e stupidi!...
 
Così è.
 
(Grazie Signore).
 
 
[5/230]   28 giugno 1999  
 
Fidati di Me e scrivi.
 
Il vulcano attivo è simbolo, visibile per voi creature, del Fuoco eterno (Dio).
 
Il vulcano ha nel suo profondo insondabile una centrale eterna ed infinita di luce e di calore; statica in sé stessa ma dinamica negli effetti visivi e tangibili da chi gli si avvicina. Il vulcano, visto da lontano, è come un cono, una montagna larga alla base e restringentesi verso la sommità da dove esce fumo, fuoco, vapore, lava. Lapilli luminosi scagliati in alto che poi ricadono verso il basso provocando un fiume di lava incandescente (umanità) che scende, si solidifica e alla fine diventa cenere. Questa lava è simbolo della creazione divina che esce dal cratere del vulcano, è luminosa all’inizio ed esuberante di forza, travolge ogni cosa al suo passaggio, illumina, ma anche brucia ciò che tocca, e prosegue raffreddandosi fino a diventare cenere.
 
Questo l’iter di ogni creatura, simboleggiata nei “lapilli” all’inizio della sua vita nel tempo (uscita dal vulcano), che scende poi verso il basso dove la sua forza si spegne un po’ alla volta e rimane, alla fine, solo cenere. Ma durante la sua vita nel tempo è luminosa, attiva, ha in sé la forza del Fuoco da cui proviene.
 
All’uscita dalla sommità del cono vulcanico, la creatura è libera di scegliere la sua via; il torrente di lava che scende più o meno in basso, o si ferma all’inizio spegnendosi (morti precoci) o scende illuminando più o meno il luogo dove scorre la sua vita nel tempo, o scende luminosa fino alla valle dove si ferma e diventa cenere (morte fisica). Questa la vita della creatura che vive in piena attività la sua lunga vita nel tempo. Questa la vita dei più dotati di forza luminosa.
 
Ma tutte le creature, chi più e chi meno, hanno una luce all’inizio (talenti); dipende dagli accidenti che incontrano nel loro percorso, la loro corsa nel tempo! Ma ogni creatura diventata cenere apparente, ha lasciato nella sua vita temporale una piccola o una grande scia luminosa. E ogni scia luminosa forma il grande fiume dell’umanità che scende verso l’Oceano infinito; regno di pace e regno di Luce.
 
Il vulcano iniziale diventa oceano immenso che raccoglie alla fine ogni goccia che formerà questo oceano, dove tutte le creature saranno “uno nell’Uno”, unite alla fine nella pace dinamica, eterna, dove sovrasta lo Spirito del Vulcano attivo eterno.
 
Così è.
 
 
[5/231]   24 novembre 1999  
 
“Viene l’ora ed è questa, nella quale i morti intenderanno la voce del Figlio di Dio e coloro che l’avranno ascoltata, vivranno... il Padre ha dato al Figlio il potere di giudicare perché è figlio d’uomo... Tutti quelli che sono nei sepolcri sentiranno la Sua voce e ne usciranno: quelli che avranno fatto il bene per una risurrezione di vita, e quelli che avranno praticato il male per una risurrezione di giudizio” (cfr. Gv 5,25-29).
 
E’ questa la “risurrezione della carne”, cioè la consapevolezza del corpo psichico di ogni uomo che dopo la morte fisica sarà illuminato dal “Fuoco eterno”, cioè dalla Luce divina che nella Geènna mostrerà chiaramente la verità vissuta e gestita da ogni uomo durante la propria vita nel tempo. Solo nella Geènna ogni uomo riconoscerà sinceramente, senza alibi, la realtà delle proprie azioni terrene scelte o per realizzare l’amore, o viceversa per accontentare il proprio ego. E’ questo l’autogiudizio finale chiaro e inequivocabile di ogni uomo, finalmente libero nel suo giudizio e sincero davanti a Dio.
 
Nell’aldilà il maligno non può intervenire perché è principe solamente nel tempo e nel mondo. E’ questo l’autogiudizio di ogni uomo che allora vedrà se sarà stato seguace della volontà del Padre, o seguace del principe del mondo, e sarà per costui il «pianto e stridore...» - sofferenza nel purgatorio - (cfr. Mt 25,30; Mc 9,47-49).
 
Ma tale doloroso e sincero riconoscimento illuminato dal “Fuoco eterno”, sarà alla fine dopo il pentimento del peccatore, ripagato dall’immenso Amore del Padre, giusto nel far riconoscere pesantemente la colpa all’egoista ma essenzialmente misericordioso con le Sue creature alla fine.
 
Il Padre giusto (Fuoco eterno) illumina il figlio sulle sue azioni terrene positive o negative, lo rende giudice imparziale delle proprie azioni, ma alla fine perdona, riaccoglie e riabbraccia il figlio prodigo che ritorna pentito all’ovile (cfr. Lc 15,11-32).
 
Così è.
 
La prerogativa massima del Padre è l’Amore e la misericordia, dopo l’evidenza chiara della Sua giustizia.
 
Quanto più l’uomo nella Geènna si riconoscerà colpevole di azioni negative terrene, tanto più forte sarà il suo rimorso per non aver scelto l’Amore.
 
Venite benedetti perché avete amato, perdonato, aiutato i piccoli... Ma andate nel Fuoco eterno voi che avete chiuso gli occhi all’Amore e tale Fuoco vi illuminerà, vi riscalderà e brucerà la vostra zizzania terrena, alla fine (cfr. Mt 25,34-45).
 
Così sarà.
 
 
[5/232]   3 dicembre 1999  -  ore 6  
 
(Ho fatto un sogno. Ero in un luogo dove c’era un lago, l’acqua era nera, sporca e cosparsa di fili di paglia che galleggiavano in superficie. Avevo l’impressione che in quest’acqua avessero immesso lo scolo di qualche stalla o fogna. Avevo vicino a me un bambino e l’ho visto tuffarsi in quell’acqua sporca e nuotare sott’acqua. Ero terrorizzata! Cosa vuol dire?).
 
Il bimbo immerso in quell’acqua sporca è simbolo delle nuove generazioni che sono immerse in una società sporca, buia e costellata di cose inutili e superficiali, simboleggiate dalla paglia galleggiante.
 
Ma il bimbo oggi si tuffa in questa umanità, sporca e buia in superficie, ma nuota sott’acqua dove non c’è più la paglia e lo sporco, ma dove troverà l’acqua pulita e limpida.
 
Così sarà per Maria.
 
(Maria ripulirà le acque inquinate?).
 
Sì, Maria ha portato sulla terra il Redentore del mondo.
 
(Grazie Signore, fa presto!).
 
Così è.
 
(Cos’è la paglia di oggi?).
 
Politica, economia, finanza, moda, scene, riti, lotte per il potere, l’avere, ecc.
 
Pseudovalori, ma i valori autentici sono: l’amore, il perdono, l’aiuto reciproco...
 
Così sia.
 
 
[5/233]   24 dicembre 1999 - ore 3,30  - mio fratello trapassato due giorni fa, mi detta il suo testamento
 
                                                                         spirituale.
 
(Sei qui Carlo? Dimmi cosa vuoi trasmettermi perché il mondo sappia la Verità).
 
Sì, il mondo ha bisogno di Verità essenziali, non pseudofantasie religiose o rituali.
 
La Luce c’è, ed ora io la vedo, splende ancora lontana, ma noi morti nella carne, iniziamo qui a vederla così com’è: è Luce che ci riempie di amore e gioia infinita. Illumina il nostro spirito perché veda sempre più, all’infinito, la Sua Essenza d’amore.
 
All’inizio del nostro nuovo cammino vediamo soprattutto le nostre omissioni di amore vissute nel tempo, ed è pianto che ci purifica! Lui, l’Amore, ci ha lasciati liberi sulla terra di scegliere Lui, l’Amore, per viverlo insieme ai “piccoli” bisognosi di amore, ed ora soffriamo se non l’abbiamo fatto.
 
Non riti, né scene religiose, pure fantasie umane, ma fatti concreti di aiuto materiale e spirituale dobbiamo realizzare nel tempo! Dar da mangiare agli affamati di pane (lavoro, ecc.) materiale, e di pane transustanziale: conoscenza, amore e comunione con l’Amore eterno.
 
E’ questo il perché della nostra infanzia terrena. L’uomo ha bisogno di questo duplice “pane” per vivere nel tempo.
 
Ora camminiamo illuminati dalla Sua Luce e diciamo a voi, ancora pellegrini sulla terra: amate il Signore del Cielo e della terra, e con Lui amate e aiutate i fratelli a conoscere la Verità (Vangelo), a vivere la Verità unendovi insieme a cantare l’eterno Alleluia al Padre dell’amore, della pace, della giustizia e della gioia.
 
Questo ora il nostro compito, dopo la nostra risurrezione.
 
(Ma non c’è l’inferno eterno?...).
 
No, Dio è misericordioso, Dio perdona ogni uomo credente e pentito delle sue omissioni d’amore che lo hanno chiuso nel proprio ego terreno.
 
Dio è giusto, vuole la consapevolezza chiara per ogni uomo qui (purgatorio), ma è misericordioso con ogni uomo consapevole e pentito, alla fine. E tutti saremo “uno nell’Uno”.
 
Trasmetti Laura la Verità, è questo il tuo compito ora. Ringrazia e canta, con me e con tutti noi, l’eterno Alleluia. Vivi in pace. Ti sono vicino e prego anche per te e per tutti i fratelli pellegrini nel tempo.
 
Vi amo tutti con l’amore del nostro “Assoluto”. Ti ha parlato Carlo.
 
... (Ogni peccato sarà perdonato all’uomo pentito, ma il più pesante è il peccato contro lo Spirito: non credere nell’Amore eterno!).
 
Così è.
 
 
[5/234]   26 marzo 2000  -  ore 12,30
 
(Che differenza c’è fra l’uomo religioso e l’uomo spirituale?).
 
L’uomo religioso è colui che crede in un Dio al di fuori di sé; l’uomo spirituale è colui che sente Dio dentro di sé.
 
Così è.
 
 
[5/235]   15 novembre 2000  -  ore 9  
 
«È LO SPIRITO CHE CONTA, LA CARNE NON GIOVA A NULLA!» (Gv 6,63).
 
«Un servo ( = il corpo, la carne) non è più importante del suo padrone (lo Spirito)!» (Mt 10,24).
 
«Non si può servire a due padroni (la carne e lo Spirito) o si ascolta l’uno e si odia l’altro, o viceversa» (Lc 16,13).
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