8. Le comunicazioni di Dio e dei suoi Santi, oggi e nelle Sacre Scritture - LauraMaschi

Vai ai contenuti

8. Le comunicazioni di Dio e dei suoi Santi, oggi e nelle Sacre Scritture

8
 
Le comunicazioni di Dio e dei suoi Santi,
 
oggi e nelle Sacre Scritture.
 
 
 
[8/1]   5 aprile 1968  -  ore 5,40   
 
(Signore, volevo dirti proprio di no questa volta, l’avevo deciso ieri sera, perché certamente mi diranno che sono pazza, cominciando da mia figlia; avrò certamente da lottare, ne sono sicura, ma io Ti credo, mio Dio. Credo fermamente che Tu sei in me e mi parli e non m’importa più della gente incredula. Io faccio quello che Tu mi dici, penserai Tu poi a farti credere, Tu solo lo puoi. Dimmi, cosa vuoi che io dica?).
 
Io sono, sono stato e sempre sarò per l’eternità.
 
(Signore, svuotami di tutto ciò che è mio, perché temo? La mia fede vacilla? No Signore, dammi la fede sicura come prima, altrimenti non Ti sento più. Vedo il viso incredulo di M. e di Don Olgiati e di altri e ho paura).
 
Ci sono Io, non temere, alla fine ti crederanno, ma dovrai lottare.
 
Io oggi Mi manifesto così attraverso voi e voi dovete portare agli altri la Mia Parola. E’ come la Parola del Vangelo, tanti non credono neppure a quello, anche se lo leggono, ma non si accorgono che è Parola di Dio, lo intendono come una documentazione storica dell’esistenza del Cristo-uomo vissuto nella storia, ma non credono che sia vera Parola di Dio, sempre attuale nei suoi insegnamenti.
 
Ieri, oggi e sempre sarà attuale l’insegnamento che viene dalla Parola del Vangelo.
 
Io intendo dirigervi con quelle parole, in ogni circostanza della vostra vita, non solo di ieri, quando ero nel vostro mondo, ma di sempre. Se non capiscono che per questo vale il Vangelo, che questo è lo scopo del Vangelo, e non solo una documentazione storica, non avranno capito niente e non arriveranno a Me, non Mi accetteranno. Povere teste umane che credono di arrivare a Me solo con l’intelligenza umana e non si accorgono che essa è una scintilla divina immessa in loro per poterMi cercare e trovare.
 
Tu scrivi ciò che Io ti dico, ed è la stessa Parola detta nel Vangelo, lo stesso insegnamento, solo adattato ai vostri tempi. Lo stile e la scrittura è tua, è vostra, di colui a cui Io detto, ma il pensiero e la volontà sono Miei. Mi devo adattare alla vostra mentalità come stile, perché ogni tempo ha la sua mentalità.
 
La Bibbia segue la mentalità orientale di quei tempi in cui Io l’ho ispirata negli uomini di quei tempi, ora la Mia Parola assume lo stile e segue la mentalità di voi che Io ispiro, ma è sempre la Mia voce, la Mia Parola, la Mia volontà.
 
Abbi fede e ascoltaMi, non temere, ci sono Io l’Onnipotente.
 
(Grazie Signore, io credo in Te).
 
 
[8/2]   5 giugno 1968  -  riunione con Rinascita.   
 
(Spirito Santo, perché non mi hai aiutato stamattina?).
 
Non era di competenza Mia, ciò che dovevate dire, ma vostra. Era una vostra ricerca, su fatti umani e di motivi umani che vi guidano. Io non c’entro.
 
(Ma Tu muovi tutto, senza di Te non si può far nulla di bene).
 
Infatti, hai visto che miseria!
 
Poveri uomini credete di scoprire chissà che cosa, scoprendo le vostre misere debolezze o incapacità.
 
Dovete soprattutto scoprire nuovamente il Mio Vangelo che avete dimenticato e dal quale potete avere una direttiva anche oggi e sempre. Il Vangelo è sempre attuale, basta capirlo e attuarlo ai tempi che corrono.
 
 
[8/3]   6 giugno 1968  -  ore 1,30   
 
(Chi è questo che si sfoga correndo pazzamente in macchina?).
 
C’è bisogno di sfogo specie per i giovani...
 
L’assassinio di Robert Kennedy è frutto di questo sfogo represso e poi sfociato in quel modo. Le forze del male hanno voluto e creduto vincere così il bene. Hanno sbagliato ancora una volta perché tanti più di prima pregano e si rivolgono a Me per pregare per lui. Segno questo che tanti si ricordano di Me solo quando sono toccati dalla disgrazia. Dal male Io ne ricavo un bene eterno.
 
«Pregate per non essere indotti in tentazione» (Lc 22,40).
 
Cercate di capire qual è il vero bene e qual è quello che si camuffa per bene.
 
(Cosa devo dire a Padre Danchy?).
 
Meditare il Vangelo fino in fondo, questo è l’essenziale. Là c’è la spiegazione di ogni problema anche odierno. Studiatelo e approfonditelo meglio, non si è mai studiato e capito abbastanza.
 
Là si parla di amore, non di violenza o giustizia come la intendete voi.
 
 
[8/4]   10 giugno 1968  -  ore 1,30  -  sogno di Gandhi.   
 
Gandhi era sulle tue ginocchia perché tu devi portare i suoi scritti a conoscenza di molti, questo è il significato del sogno. Ha detto molte cose giuste Gandhi, era un giusto. Come lui altri dicono cose giuste perché dettate da Me, anche se non cristiani battezzati. Io sono dentro di loro e parlo.
 
Così Luther King, così Bob Kennedy, così tutti quelli che parlano di giustizia divina, non umana, di pace, non di guerra, di bontà, di amore. Tutti questi parlano a Mio nome. Questi sono i veri profeti. Confrontate le loro parole con quelle del Mio Vangelo e troverete che corrispondono.
 
Non così quelle dei falsi profeti che parlano di rivoluzione e di innovazioni anche nel cristianesimo.
 
Il cristianesimo è sempre quello iniziato da Me duemila anni fa e sempre uguale.
 
Niente c’è da cambiare o innovare. Solo approfondire quello.
 
 
[8/5]   12 giugno 1968  - ore 17   
 
(Come potrò io ricambiare il Tuo Amore? Il mio sarà sempre imperfetto, come sono io, ma è immenso, accettalo così come è. San Michele manda via il demonio che mi impedisce di sentire la voce del mio Signore, Ti prego).
 
La lotta è continua. Mai come in questi tempi il demonio è stato accanito. Si avvicina la battaglia finale. Per voi è ancora molto lontana, ma qui il tempo ha un valore diverso che nel mondo.
 
E’ già l’ora del tramonto del mondo, perciò le potenze dell’inferno si scatenano per prendere più anime che possono e guai a chi si lascia tentare. Chi prega, chi è umile, chi ama la Trinità e l’accetta senza voler troppo indagare e arrivare con la sua mente limitata, sarà salvo.
 
Si vogliono fare le cose nuove, spiegare la Bibbia solo se si comprende a fondo il significato, e non si accetta per fede ciò che è adombrato sotto i vari fatti descritti in essa. C’è troppa superbia nell’interpretare i fatti, c’è poco amore e quindi poca fede. Perciò non si accetta la Bibbia così per quello che è e quello che vuol dire. Solo gli umili e i semplici capiranno il profondo significato che è nascosto nelle figure e nei fatti narrati nell’Antico Testamento. Ogni fatto ed ogni figura ha un significato ultraterreno, perciò gli uomini superbi, gli intellettuali, non vogliono credere.
 
Prega per loro perché è triste la loro sorte se non li aiutate voi con le vostre preghiere e con la vostra fede.
 
(La nostra fede può aiutare i testardi?).
 
Sì, la vostra sicurezza nel credere li può illuminare e aiutare. Voi siete le lampade viventi.
 
 
[8/6]   19 novembre 1968  -  ore 1
 
(E’ stata chiara la Tua chiamata. Signore, ma cosa vuoi che io scriva?).
 
Di Me parlerai quando andrai a Rinascita. Se tu Mi vuoi bene non parlerai altro che di Me.
 
Così come il lampo guizza dall’oriente e va fino all’occidente, così sarà la Mia Parola che dovrà essere trasmessa ovunque. Questo è il Mio desiderio, questo è il Mio comando per voi che Mi conoscete e Mi amate (come potrà avvenire ciò?). Per opera dello Spirito Santo che illuminerà le menti di coloro che dovranno portare ovunque il Mio Vangelo.
 
Il Vangelo è Parola semplice, insegnamento chiaro, diffondetelo, meditatelo, cercate di capirne lo spirito. Anche i problemi odierni più assillanti hanno colà una spiegazione e una soluzione, aprite gli occhi e pregate perché le vostre povere menti siano illuminate, così solo potrete capire il significato profondo di ogni Parola Mia.
 
Sono venuto sulla terra per parlare come voi, Mi sono servito di esempi tratti da circostanze e cose terrene per essere inteso da voi.
 
Mi sono abbassato fino al vostro livello umano, misero, limitato, per farMi sentire uno come voi, per farMi capire da voi. E ancora non Mi capite, Mi rifiutate.
 
Io sono vicino a colui che legge la Mia Parola con la volontà e il desiderio di intenderla, non fraintenderla. Semplicità, umiltà, amore, sono le doti necessarie per capire la Mia Parola. Va e dillo a tutti.
 
 
[8/7]   23 novembre 1968  -  chiesa San Francesco.   
 
«Io sono il Signore Dio tuo, non avrai altro Dio all’infuori di Me» (Es 20,2-3).
 
Non con le parole si ottengono i fatti, ma pensando, meditando la Mia Parola e facendo la Mia volontà, cioè mettendo in pratica ciò che Io ho detto e continuamente dico attraverso l’insegnamento della Sacra Scrittura.
 
Devono i teologi sforzarsi di capire l’insegnamento di tale Scrittura rapportando gli insegnamenti di allora ai problemi di oggi, là c’è la spiegazione di ogni problema anche odierno. Devono credere che la Mia Parola dettata allora o ora, è eterna ed è detta per aiutarvi a vivere secondo la volontà del Padre.
 
 
[8/8]   8 gennaio 1969  -  ore 15    
 
Il Verbo si è fatto carne e ha abitato fra voi e abita fra voi continuamente proprio come “Parola” (cfr. Gv 1,14). In voi è la Mia Parola e voi troppo spesso non l’udite, non ve ne accorgete.
 
Tutto vi dice la Mia Parola, tutto vi insegna e voi non ve ne accorgete, non l’accettate. Razza di vipere.
 
(Signore ma non è troppo forte questa espressione?).
 
No, è per tutti quelli che Mi dimenticano o peggio si ribellano a Me, alla Mia legge che è legge di amore, non amore umano sensuale, ma amore spirituale che può arrivare anche a raggiungere i nemici. Questo è il Mio Amore.
 
Vivete lontani da Me e starete male. Vi illuderete di essere felici e non raggiungerete mai la felicità anzi ve ne allontanerete sempre più quanto più tentate di raggiungerla qui sulla terra.
 
Amatevi gli uni gli altri per amore Mio, allora l’amore sarà puro e duraturo, disinteressato, perciò durevole, con Me e con gli altri per la gloria del Padre.
 
Amen.
 
 
[8/9]   26 marzo 1969  -  ore 23,30    
 
Io sono il Signore Dio tuo. La Parola, il Verbo incarnato nel seno purissimo della Mia Madre. In lei sono sceso ed ho dimorato, così nel cuore di ogni uomo di buona volontà Io dimoro.
 
Chi Mi ama e crede in Me ha in sé la vita. Io sono la Vita eterna. Con Me camminate per la vita eterna. La visione beatifica del Padre deve essere la vostra meta. Tutti gli inciampi di questo mondo devono essere superati se si vuol godere alla fine di questa visione beatifica. Ora visione, poi realtà posseduta e goduta eternamente.
 
La pienezza della vita con tutti i lumi e le consolazioni che può comportare. L’orizzonte sarà sempre più vasto perché sempre più in alto salirete e ascolterete la Mia Parola. E’ luce, è conforto, è sprone per camminare oltre senza stanchezza e se la stanchezza un giorno vi opprime la Parola vi solleverà.
 
Io sono la Parola del Padre. Chi ama Me, ama il Padre e lo Spirito Santo che ci unisce. In voi lo Spirito detta la Parola, la Parola viene dal Padre, unione perfetta e perenne.
 
Tre persone, tre mansioni, un unico Dio, un unico amore, un unico intento eterno, la gloria, la gioia perenne.
 
(Signore e quelli che non Ti conoscono?).
 
In essi pure abita lo Spirito, coscienza delle loro azioni.
 
Questo un giorno identificheranno con Me e col Padre e conosceranno la Verità e la Verità li farà liberi e coscienti. Ma molto tempo passerà perché ciò avvenga. Le forze del male ostacoleranno queste coscienze, le annebbieranno, uccideranno e si scateneranno contro i profeti e i sacerdoti e tutti coloro che porteranno la Parola. Ma alla fine le forze del male non prevarranno.
 
L’unione dei cristiani accelererà la conoscenza della Parola per quelli che ancora non la conoscono.
 
Perciò è urgente tale unione, basta indugi, bando ai timori. Io sono con coloro che portano la Parola, perché allora temere? Gente di poca fede perché presumete di fare da soli? Perché non vi fidate di Me?
 
Io posso tutto e se parlo, parlo perché il Padre Mi ha mandato a voi perché sia annunziata e fatta la Sua volontà. Ascoltatela, effettuatela e un grande gaudio ne verrà a tutta la Chiesa.
 
 
[8/10]   7 aprile 1969  -  ore 7,30   
 
Non con la morte si risolve la vita ma con «ogni Parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
Ascoltatela, seguitela e risolverete i problemi della vostra vita terrena.
 
 
[8/11]   30 aprile 1969  -  ore 2,30   
 
Osea Mi ha seguito, ha capito, ha ubbidito (non so Signore che cosa Tu voglia dire, aiutami).
 
Ascolta la Mia voce come l’ha ascoltata Osea, canta le lodi del tuo Signore così come lui le ha cantate.
 
Il Signore è con te. Il Dio degli eserciti ha sconfitto Satana, la morte, e così sarà fino alla fine dei secoli.
 
Amen.
 
 
[8/12]   8 dicembre 1969  -  notte.   
 
(Eccomi, ma perché mi dici cose così semplici? Perché non mi sveli i Tuoi misteri?).
 
L’alta teologia vorresti che Io ti dettassi. Superbia è questa tua, allontanati Satana.
 
Se non ti accontenti delle piccole cose non arriverai mai a conquistare le grandi. Prega e sii umile, solo così potrai essere degna di Me e vedere i cieli aperti davanti a te. «Il Regno dei Cieli patisce violenza e i violenti lo conquisteranno» (Mt 11,12), ma i violenti sono i semplici e umili di cuore, quelli che credono e amano...
 
(Madonnina aiutami ad essere umile come vuole il Tuo Gesù).
 
Così sia.
 
 
[8/13]   8 febbraio 1970  -  ore 2,30    
 
(Ti adoro mio Dio, presente in me come nella Santissima Eucarestia. La Tua Parola è come la Tua carne, alimento per me, e per tutti quelli che Ti ricevono).
 
Sì, il frutto è uguale, dono per la vita eterna beata.
 
«Il Verbo si è fatto carne ed abita in mezzo a voi» (Gv 1,14), uomini di poca fede.
 
Il Verbo Parola incarnata del Padre continuata, come opera, dallo Spirito Santo Paraclito.
 
La Trinità sulla terra, in voi, per voi, con voi e voi non la volete ricevere. La luce è nel mondo e il mondo non la recepisce. Illumina le tenebre, e gli occhi degli uomini si chiudono per non vederla. Fa male la luce agli occhi di colui che è abituato alle tenebre. Un po’ alla volta si può avvicinarlo alla luce, prima con gli occhiali fumées.
 
(Quali sono questi occhiali?).
 
Il Vangelo è stato portato in parabole, niente di violento o di difficile, tutto detto per la portata di tutti purché vogliano vedere, pensare, capire, seguire.
 
Esempi semplici, alla portata di tutte le viste e di tutte le menti. Solo i superbi hanno le lenti degli occhiali annebbiate. La scienza se usata per sé stessa, senza riferimenti al Promotore di ogni materia scientifica, annebbia e annulla la luce.
 
Non mettete schermi umani davanti ai vostri occhi perché anche essi tolgono la vista della Luce, quella vera.
 
Il Vangelo è luce filtrata, arriverà poi la luce diretta per chi sarà stato abituato a vedere bene la luce attraverso le lenti del Vangelo. Studiatelo, immergetevi in questa luce crepuscolare. Essa precede la luce smagliante del mattino radioso della vita eterna.
 
Amen.
 
 
[8/14]   13 marzo 1970  -  ore 14,30   
 
(Perché Signore sempre queste discussioni a tavola? Non vedi che non servono a niente? Non accettano le mie idee, forse non so dire quello che Tu vuoi, forse è superbia e ignoranza e miseria, ma nessuno accetta questa nuova Rivelazione).
 
Non Rivelazione nuova. La Rivelazione è unica; quella che Io ho fatto durante la Mia vita terrena e che era stata preannunciata e profetizzata dai profeti dell’Antico Testamento, libro sacro, contenente il piano di Dio Padre, preannunciato all’umanità attraverso la storia di un popolo e la situazione particolare di certi personaggi antichi, per voi uomini di oggi. Io ho rivelato i misteri principali dell’Essenza di Dio, della vita di Dio, del piano salvifico di Dio nei vostri riguardi, uomini di poca fede.
 
E’ proprio questa mancanza di fede che non fa accettare l’ulteriore spiegazione di misteri svelati da Me e contenuti nella Sacra Scrittura.
 
Là c’è l’embrione di tutto ciò che di mano in mano si va attuando nella storia dell’umanità, prima in cammino di ricerca della salvezza (terra promessa), ora redenta da Me, uomo Dio venuto sulla terra per parlare, per svelare i misteri e infine patire e morire per redimere il popolo decaduto per il peccato.
 
Tutto ciò che viene ulteriormente spiegato ad anime scelte per questo, è ispirazione divina, dovuta all’opera dello Spirito Santo che detta, dentro di esse, i particolari che servono a meglio capire la Rivelazione iniziale e capitale.
 
Non quindi nuova Rivelazione, ma ulteriore spiegazione di tale Rivelazione attraverso l’ispirazione che serve pure a togliere i veli dovuti alla natura umana scadente e scaduta.
 
Se vi avvicinerete a Me cadranno sempre più tali veli e vedrete chiaramente ciò che vuol significare la Rivelazione iniziale.
 
 
[8/15]   5 luglio 1970    
 
(Tu o Signore puoi spiegarmi il senso vero della Bibbia. Io non capisco. Che cosa vogliono dire i numeri? Anni? Giorni? Tante volte quanto noi le contiamo con i numeri?).
 
No, ogni numero ha un suo significato recondito, il senso è del tutto spirituale anche se il linguaggio è temporale. Non il tempo o la quantità ma la qualità delle cose ripetute nel tempo e nella quantità.
 
Per esempio: Lamech sarà vendicato settantasette volte (cfr. Gen 4,24) ha lo stesso senso che è stato dato al perdono dell’uomo di fronte a Dio e agli altri uomini, vuol dire cioè sempre (cfr. Mt 18,21-22). Un numero è finito, non ha senso quantitativo.
 
(Ma la misura dell’anno? E gli anni descritti? Cosa indicano?).
 
Il tutto ha sempre valore di qualità; questo è il nostro parlare eterno non relativo al tempo ma alla qualità dell’avvenimento narrato. E’ diverso il vostro parlare umano, cercate di cogliere lo spirito che sta sotto il racconto e le parole umane.
 
L’Arca indica il luogo di raccolta per gli uomini giusti e che vogliono salvarsi dal naufragio delle acque dell’iniquità che spesso tendono a sommergerli.
 
Si rifugino nell’Arca santa, la Chiesa dove la piccola porta, Maria porterà all’interno, dove sarà salvezza eterna.
 
Tutto nella Bibbia ha senso di simbolo per una visione soprannaturale eterna.
 
 
[8/16]   18 gennaio 1971    
 
Di qui comincia la storia del mondo. Voi uomini dovete credere a quello che avete letto nella Bibbia (Antico Testamento). Questo libro è l’inizio dei racconti fatti dalle prime comunità di uomini raziocinanti nella fede. Questi uomini hanno iniziato il loro dialogo parlando di Dio uno, supremo, Creatore di ogni cosa compreso l’uomo che soprattutto ha da Dio il potere di raggiungerlo per goderlo eternamente.
 
Questo lo scopo finale della vita umana e quindi della creazione.
 
L’uomo, fatto «a immagine di Dio» (Gen 1,27) perché in sé porta una parte del Suo Amore è destinato ad evolversi, prima fisicamente, quasi contemporaneamente, razionalmente (come intelligenza esprimente il concetto delle cose) e infine spiritualmente, cioè ha in sé la possibilità di avvicinarsi a Dio comprendendone, almeno in parte, l’Essenza, la bontà, la giustizia, l’amore.
 
E’ questo amore quello che porta ad avvicinarsi a Lui essendogli simile e partecipante di tutta la natura essenziale dell’essenza di ogni essere creato. Ogni essere creato essendo in sé tale amore partecipe dell’amore di Dio, perciò è buono, per essenza, ma partecipando anche della natura umana, scadente per sé stessa perché creata, soggetta cioè ad un Creatore, ed è questo il limite primo per cui l’uomo è suscettibile di male (natura imperfetta cioè suscettibile di ulteriori imperfezioni).
 
Questa natura imperfetta è però libera di scegliere o il Creatore da cui deriva, e riconoscendo questa sudditanza naturalmente e razionalmente si sentirà portato all’amore verso questo Padre, o si ribella e vuole essere libero da qualsiasi legame di sudditanza e perciò sceglie tutto ciò che, a parer suo, lo porta ad una illusoria libertà di atti da cui, il ribelle spera trarre la felicità di sentirsi autonomo e padrone di sé e dei suoi atti.
 
L’evoluzione avvenuta nel genere umano, dapprima inconscio (evoluzione fisica), la materia primordiale fondendosi con elementi... ma tutti rincorrentesi per leggi fisiche e rincorrentesi a vicenda per unirsi e comporre nell’unità un essere completo, composto cioè di tutte quelle cellule di vario genere le cui funzioni e tensioni hanno un preciso compito (preordinato), necessario per far funzionare altre cellule a loro volta rincorrentesi per arrivare a formare organi ben precisi con funzioni ben precise. Questa unione di cellule per formare organi predestinati a svolgere preordinate funzioni ha portato l’uomo completo dal punto di vista fisiologico.
 
In simile modo deve avvenire l’evoluzione degli spiriti. Rincorrentesi a vicenda perché in ognuno esiste la calamità dell’amore divino che tutti attira e fra di loro, così deve avvenire la funzione degli spiriti per compiere funzioni adatte a portare altri spiriti verso l’unità. Questo avverrà alla fine dei tempi.
 
Per ora l’evoluzione spirituale ci deve portare all’unione fra di voi uomini per formare un solo corpo organicamente legato e spiritualmente completo.
 
Ecco dunque spiegato la funzione dei capi (gerarchia) che hanno il compito di cellula madre, da cui deriva l’attrazione dei figli per formare il corpo completo.
 
Questo sarà tale solo alla fine. La visione completa si avrà nella vita eterna dove solo il corpo spiritualmente completo riuscirà le fasi della evoluzione terrena e riscoprirà l’artefice primo delle prime cellule e il lavoro di catalizzatore dell’Amore divino realizzato nell’amore umano rincorrentesi.
 
 
[8/17]   23 aprile 1971  -  ore 15  -  Messa.   
 
AmateMi ed amatevi, ascoltate la Parola che vi unisce.
 
(Quale Parola?).
 
Quella che vi viene dal Vangelo. Lì è indicata la via, la verità, di lì viene la luce per illuminare il vostro cammino e il cammino dell’umanità errante per le strade del mondo.
 
Il maligno tenta di strappare le anime al Padre, ma il Figlio e la Madre Sua si oppongono e vi aiutano a salvarvi.
 
Amen.
 
 
[8/18]   19 dicembre 1971   
 
L’Incarnazione del Figlio di Dio è avvenuta per la fede di una fanciulla. Ha creduto alla Parola dello Spirito e la Parola si è fatta carne in lei. Così per te, se tu crederai nella Parola che ti sollecita dentro, saprai tradurre per iscritto, sulla carta, la voce di Colui che ti parla. E la voce si spargerà per il mondo e Colui che ti parla, ha parlato a Maria, ha parlato ai profeti e parla a tutti coloro che credono, sarà resa evidente, sarà conosciuta, veduta, amata, cercata da tutti i credenti che per mezzo di essa saranno salvati.
 
Credere è incarnare la Parola: «E il verbo si è fatto carne e abitò fra gli uomini» (Gv 1,14). Anche ora abita con voi questo Verbo. Questa Parola che tu senti è sempre quella. La Parola del Padre che si tramuta in Spirito, si è concretizzata nel Figlio, sovrastruttura del Padre, si ripete continuamente nei secoli in ogni uomo di buona volontà.
 
E chi non vuol sentire la Parola, la rigetta e resta vuoto e chi è vuoto non sta in piedi, ma cade e sarà spazzato via, come sacco vuoto, inutile.
 
L’anima, quella che voi così chiamate, è la parola di Dio che investe l’uomo al suo nascere. Il corpo tangibile dell’uomo non è che una sovrastruttura del corpo mistico che è l’ossatura primaria ed eterna della creatura.
 
Ossatura sempre esistita perché derivante dal Padre eterno, immessa nell’involucro umano per essere conosciuta e amata. Piccole parti dell’ossatura centrale, da cui derivano le anime, si rincorrono le une con le altre per riunirsi insieme e ritornare a contornare l’ossatura centrale, quella del Padre.
 
Come un bel vestito addosso ad un bell’uomo fanno un tutt’uno e il tutto è un essere bello e completo (ma Tu non sei completo senza la veste umana?), si ma è un di più che porta splendore al corpo e riceve splendore e valore dal corpo che indossa.
 
Ti dicevo che l’aria vostra è la Parola del Padre che vibra e vitalizza ogni corpo. Se è percepita e seguita tutta, la persona ne sarà investita e camminerà verso il datore della Parola per ricongiungersi a Lui eternamente e allora la Parola sarà una, unica.
 
Chi non ascolterà la Parola sarà scrostato anche di questa ossatura che rimarrà eternamente vagante in cerca dell’ossatura centrale a cui non si potrà più ricongiungere. Sarà veste vuota e vagante in eterno in cerca del Corpo da rivestire e questa sarà la condanna...   
 
 
[8/19]   11 aprile 1972   
 
Sono Io che ti parlo, il tuo Gesù misericordioso.
 
Tu hai sofferto stamattina nel sentire il vuoto che esiste nell’animo delle tue amiche di Rinascita. E la tua sofferenza serve a far crescere in te e al di fuori di te, la necessità di insistere sulla preparazione di fondo di tante persone che pur si dicono cristiane.
 
Quando l’umanità toccherà il fondo dell’ignoranza di Dio, quando si accorgerà che niente più è chiaro nella mente umana ma regnerà la confusione delle idee e ciò che sembrava male, ed era realmente male perché contrario ai principi dettati da Me durante la Mia vita pubblica e poi ribaditi nel Vangelo, tale male sarà considerato un bene per la nuova società instaurata da Satana, e viceversa quando il bene da Me proclamato tale perché rispondente alla volontà del Padre (volontà di amore per tutti), tale bene sarà considerato un male nocivo ai nuovi sistemi instaurati (limitazione delle nascite - mediante mezzi illeciti - eliminazione dei malati, vecchi, emarginati).
 
Solo allora quando si sarà arrivati al fondo dell’obbrobrio, l’umanità cercherà di risalire alla luce, ricercherà le fonti di acqua limpida e sorgiva.
 
Solo allora questi scritti, come quelli di tutte le anime a ciò scelte, saranno ricercati come sorgente limpida e fresca e zampillante per la vita eterna.
 
Amen.
 
 
[8/20]   23 giugno 1972  -  ore 1,30  -  Sommacampagna.  
 
(Signore voglio crederTi e Ti ascolto. Maria, Mamma mia Celeste dimmi se veramente è il mio Gesù che mi parla).
 
Sì, il Mio e tuo e vostro Gesù ti ha chiamata per esprimerti la vera Parola perché tu la ritrasmetta al mondo, a quanti la vorranno accettare ed ascoltare e beati saranno coloro che, credendo, la metteranno in pratica.
 
 
Io sono il Signore Dio tuo, non credere, piccola colomba alle insinuazioni del maligno che vuol farti credere ad una tua fantasia, ciò che ora stai facendo.
 
Non la fantasia umana crea la Parola del Padre, ma il Padre che è nell’intimo dei cuori umani detta la Sua Parola, che un giorno si è incarnata in Maria ed ora continua ad essere presente in ogni credente e orante.
 
La fede quindi è la virtù principale necessaria per sentire tale Parola. L’amore poi la farà crescere nell’anima umana e la farà fruttificare. Le opere buone dell’uomo di fede non sono altro che l’applicazione fedele della Parola dettata dentro nell’intimo umano.
 
Abbi dunque fede in Me che ti parlo, ascolta la Mia voce, metti in pratica ciò che Io, Dio tuo e tuo Padre amoroso, ti suggerisco di fare.
 
 
[8/21]   5 ottobre 1973    
 
(Mt 6,9: «Sia santificato il Tuo nome...», come?).
 
Conoscendolo, approfondendo le cognizioni sul Mio Essere.
 
Io sono e voi ancora non Mi conoscete, pregate e non sapete chi pregate, come potete santificare un nome se non conoscete a chi appartiene?
 
La teologia è una scienza che si occupa di Me, ma quante parole inutili, quante elucubrazioni vane si fanno!
 
Il Vangelo, la Mia Parola deve essere scandagliata fino in fondo, per comprenderne il senso recondito. Tutto o quasi, è messo sotto metafora, con linguaggio umano, forme e descrizioni prese dal vocabolario e secondo la mentalità umana, ma il senso recondito è tutto su un piano diverso. Cercate questo senso recondito delle Mie parole e troverete che esse indicano cose semplici e sublimi. La dimensione è diversa perché parte dall’alto e non dal basso. Non alla lettera dovete prendere gli esempi del Vangelo ma coglierne lo Spirito che lo vivifica.
 
Amen.
 
 
[8/22]   22 gennaio 1974  -  ore 15
 
(Signore... cosa importa che io scriva? Per chi scrivo? A cosa serve? Posso tenermele per me le cose che Mi dici, tanto non mi credono gli altri e tanto meno la gerarchia).
 
Non per ora servono questi scritti, i tempi non sono ancora maturi, tempo verrà, e Io te lo dico, che questi scritti saranno ricercatissimi perché allora l’uomo si sarà reso conto della sua insufficienza, della sua miseria, della sua incapacità a riordinare il mondo.
 
L’umanità devastata da false teorie, da egoismi senza fine sarà pervasa dal terrore della morte. L’uomo stesso procurerà la morte a sé e agli altri come unico rimedio ad una insoddisfazione della vita che conduce, senza ideali, senza scopo, senza fini definiti e precisi. Andrà alla deriva, bisogna arrivare al caos. La mente dell’uomo sconvolta dalla droga non saprà più giudicare il bene dal male, il giusto e l’ingiusto, il buono e il cattivo. Niente più interesserà l’uomo se non un paradiso artificiale che finirà per annullarlo. Allora ci sarà la catarsi.
 
(Cosa vuol dire?).
 
Il cambiamento dell’uomo spirituale. L’uomo naturale cercherà la sua sopranatura e Mi incontrerà e sarà felice perché avrà finalmente trovato lo scopo e il fine ultimo della sua vita.
 
 
[8/23]   11 maggio 1974  -  in chiesa.   
 
Perché oggi, più che mai, una parte della Chiesa mette l’accento su ciò che può essere stato male tradotto della Parola Mia e non guarda soprattutto ciò che è sicuramente ineccepibile come traduzione?
 
Io ho parlato e l’uomo deve accettare la Mia Parola trasmessa attraverso lingue diverse. Ma se il pensiero coincide per ogni lingua, certamente il pensiero è autenticamente Mio. Se vi sono discordanze, la Chiesa ha il dovere di evitare le interpretazioni diverse ma attenersi esclusivamente a ciò che è fuori discussione. L’uomo sia umile.
 
 
[8/24]   18 maggio 1974  -  in chiesa.  
 
Perché hai paura degli uomini? Di Me ti devi preoccupare, Io ti voglio per Me e gli uomini devono essere strumenti da far avvicinare a Me. Questo devi fare.
 
Va da Aggioni (biblista) e dì che più di prima Mi deve amare, più attento alla Mia voce sia, non si lasci prendere dalle facili conversazioni degli uomini, cosiddetti teologi. La vera Teologia è solo nella Sacra Scrittura, quella deve approfondire, meditare, pregando lo Spirito di illuminarlo e farlo umile.
 
 
[8/25]   28 maggio 1974  -  in chiesa.  
 
Il tuo disagio è giusto. Le formulazioni fatte dagli uomini, in materia di fede, spesso non sono esatte.
 
Oggi l’uomo moderno ha bisogno di nuove formulazioni di dogmi e realtà spirituali inerenti a doni concessi dallo Spirito alla Sua creatura. Tali formulazioni hanno bisogno di essere aggiornate, spiegate, rilette e comprese con lo spirito critico moderno.
 
Parole non adatte oggi alla mentalità del popolo di Dio, cresciuto e maturato in questi ultimi tempi. Comprendete meglio le Scritture, confrontatele con le parole delle vostre antiche formulazioni, scoprite l’inadeguatezza e cambiate. Cambiate parole, cambiate il contesto delle formulazioni. Non il contenuto essenziale è sbagliato ma la interpretazione corrente delle parole così formulate.
 
Perciò è necessario cambiare le parole e sostituirle con concetti più chiari e più aderenti all’essenziale che è contenuto nella formulazione fasulla. Parola di Dio formulata con parole umane adatte alla mentalità corrente. Prega perché ciò avvenga e parlane con chi può agire in proposito.
 
(Chi?). Maggioni inizierà gli studi su tali contesti, altri si aggiungeranno a lui. E’ la crociata per la buona stampa.
 
Amen.
 
 
[8/26]   16 luglio 1974  -  ore 23  -  Sommacampagna.  
 
La scienza umana non va di pari passo con la sapienza divina.
 
C’è chi sa molto e non Mi conosce e quindi è lontano dalla Verità, anche se indaga, per scoprirla, nelle scienze umane. Fasullo è il lavoro di costui, anche se l’indagine sua è diretta alla ricerca di generi letterari (nella Bibbia) o di simili nefandezze umane. Non così lo scienziato Mi potrà scoprire: ma scoprirà solo l’attitudine dello scrittore sacro, attitudine che è diversa da uomo a uomo. Se il ricercatore Mi vuole trovare deve sentire la Mia voce attraverso le Scritture. Se non vuole credere a tale Presenza è meglio rivolga la sua ricerca sui libri scritti, pensati, voluti solo da mente d’uomo e non ispirati da Me. Così per i tuoi scritti, chi cerca te, troverà solo te nel tuo scritto e quindi lo rifiuterà, chi cerca Me con cuore sincero e pentito Mi troverà anche nei tuoi scritti.
 
«Se non diventerete semplici come fanciulli non entrerete nel Regno dei Cieli» (Mt 18,3).
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/27]   18 agosto 1974  -  notte  - Neuchâtel.  
 
(Sono arrivata qui, o Signore, e Ti ho perduto, sono in mezzo alla natura più bella che mi parla di Te, ma Tu non parli perché io non ho tempo di ascoltarTi. Mi sento nel vuoto. Ti hanno perso i miei figli e non Ti vogliono sentire, hanno paura di un fantasma e non vogliono crederTi. Credono agli uomini, a tutti gli uomini che li allettano con mille discorsi, ma alla Tua Parola non credono, l’hanno dimenticata. Signore, svegliali).
 
Il mondo è sordo e cieco. Sordo alle Mie parole, cieco per quello che vedono.
 
Muti nei Miei riguardi perché troppo ciarlieri in tutto ciò che poco serve, o serve solo di riflesso, per arrivare a Me. Hanno scelto la via lunga per avvicinarMi, possono arrivare anche per quella via, quella dell’attenzione all’uomo, ma più lunga, più difficile, più pericolosa, più faticosa, più allettevole e più volgare, più perfida e infida, più triste e condiscendente, meno sicura e più facilmente smarribile.
 
Possono perdersi lungo la strada, nei meandri reconditi dell’impudicizia, dell’idolatria, dell’egoismo, dell’egocentrismo, del disonore dato dai sensi appagati, dall’ambizione e dal godimento delle cose e delle glorie umane. Più breve è invece la Mia via, quella della Parola che conduce direttamente a Me. E’ dolce e dilettevole per chi vi s’inoltra, stretta e faticosa all’inizio, erta e irta di spine talvolta, ma tra spine, i fiori e i frutti. Poi, superati i primi ostacoli, la via procede più agile, sereno è il cammino anche se irto, luminosa e visibile sempre la meta luminosa che dà gioia allo spirito, ali ai piedi, leggerezza al corpo.
 
Non ti preoccupare, piccola colomba, tu hai scelto la strada più breve. Sembri muta, ma parlerai, sembri sciocca, ma sarai consolata, sembri inutile ma sarà grande la tua ricompensa.
 
(Ma Signore, a chi serve la mia insulsaggine, il mio silenzio, la mia esistenza creduta vuota?).
 
Non serve il fumo di parole e di azioni umane, ma solo ciò che è fatto con Me e per Me. Anche piccola l’azione così fatta è grande nel Regno dei Cieli. Piccola è invece l’azione dell’uomo che crede di sconvolgere il mondo con le sue sole forze. A nulla servirà il lavoro dell’uomo se non è fatto per amore vero e totale e con l’Amore che spinge verso l’Unità e la concordia vera fra tutti i popoli.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/28]   4 settembre 1974  
 
(Fa, o Signore che la Parola che scrivo sia solo Tua, non permettere che il maligno interferisca e mio malgrado non pensi con la mia testa, ma solo il Tuo volere sia scritto).
 
Così sarà se ti spoglierai del tuo io e ti immedesimerai nel Mio Spirito. E’ questo che ti detta dentro e solo chi sa e vuole ascoltarLo riceve parole vere da tradurre in opere per la vita eterna.
 
Tu sei chiamata per portare al mondo la nuova Parola che esce da labbra moderne, adatta a orecchi moderni e all’uomo cresciuto nella comprensione del suo essere.
 
Ascolta e prega e riferisci umilmente ciò che senti e ciò ti sarà addebitato a giustizia per la vita eterna.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/29]   24 ottobre 1974  
 
«Io non sono venuto a portare la pace ma la guerra» (Mt 10,34).
 
Non con le armi ma con le parole si combatte. Le idee, le convinzioni diverse devono arrivare su una unica linea, il fronte deve essere unico per chi combatte con Me e per Me.
 
O con Me o contro di Me (cfr. Lc 11,23), perciò la battaglia delle idee, perciò le discussioni e le rotture.
 
 
[8/30]   13 febbraio 1975  -  ore 7,30  
 
Come al cieco nato, Io ho applicato un impasto di terra e saliva sugli occhi e i suoi lumi hanno ripreso a vedere la luce (cfr. Gv 9,1-41), così a voi uomini Miei, Io ho dato una Scrittura: antica, nuova, attuale, attraverso la quale potrete vedere la luce della Verità. La Scrittura è un impasto di terra, forma derivante dalla mente e dalla cultura dell’uomo scrivente, e saliva, sostanza intrinseca che deriva dal pensiero e dalla volontà Mia.
 
La sostanza è intrisa nella materia, ne è l’anima, la fonte... (Signore se Tu non parli, non posso sapere da sola), la volontà salvifica.
 
Quando l’uomo accetta ed anela a vedere la luce e assume la Scrittura come mezzo efficace per poter vedere chiaramente la Verità, potrà riuscire ad ottenere questa vista quando, toltosi di dosso la terra, cioè liberatosi dal condizionamento della forma che spesso è pesante e grezza, lavatosi alla piscina di Siloe, che è la Chiesa che purifica la materia impastata dalle scorie inutili, finalmente vedrà la luce, comprenderà cioè la Verità che è entrata nel suo intimo attraverso quell’impasto e ne rivela lo Spirito e la luce.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/31]   15 febbraio 1975  -  in chiesa.   
 
Dì a Don Maggioni che le sue parole sono troppo aride. Cerchi Me nel Vangelo, non l’opera letteraria.
 
Le sue parole rimarranno vane per gli ascoltatori se non s’inoltrerà nei meandri dell’amore che scaturisce dalla Parola che sta studiando. Non ricerca scientifica della Parola, ma ricerca dello spirito che la anima. Non ciò che serviva all’uomo di quel tempo ora serve più, ma ciò che è necessario all’uomo di oggi si cerchi nel Vangelo.
 
E’ questo che conta per la salvezza dell’uomo di oggi.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/32]   12 maggio 1975  -  in chiesa a Sommacampagna.  
 
Come l’acqua sorgiva scaturisce dal profondo della terra e sale in superficie con maggiore o minore intensità e frequenza a seconda degli strati di terra che incontra, così Io, forza viva e zampillante, scaturisco dal profondo di ogni cuore umano e sono evidente nella misura in cui l’uomo Mi recepisce.
 
Nella terra vi sono strati di argilla, strati porosi, strati rocciosi, strati permeabili e impermeabili, l’acqua sorgiva passa, scende, sale, si sposta dove trova l’intoppo, devia per poi riprendere a salire attraverso gli starti porosi e percorribili. Così la Mia voce e le Mie grazie attraverso vie tortuose, s’inoltra per vie traverse, oltrepassano gli ostacoli che l’uomo chiuso o distratto frappone, alla fine anche l’essere più abbietto e restio sentirà la Mia voce. E sarà voce di amore, di invito all’Amore, di promessa di felicità eterna. Questa è l’acqua zampillante che Io faccio arrivare a voi piccoli uomini. Aprite il vostro cuore e bevete l’acqua di sorgente fresca e saporosa che vi darà forza e presenza nel cammino della vita.
 
Così sia per Maria.
 
(Signore, perché devo scrivere? Non basta che io Ti ascolti?).
 
Tu devi scrivere perché anche altri ascoltino la Mia voce. Questo è il tuo compito: lasciar passare la Mia voce attraverso la tua terra porosa e permeabile per trasmetterla e travasarla a chi ha il cuore argilloso. Se l’uomo non sa sentire la Mia voce, che parte dal suo intimo, la percepirà attraverso questi scritti o altri mezzi che Io metto a disposizione per chi ha il cuore sordo. Un giorno molti si abbevereranno a questa sorgente che giunge loro dall’esterno e alla fine ritroveranno la stessa sorgente nel loro intimo.
 
 
[8/33]   16 ottobre 1975  -  notte.  
 
«Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
Così «il Verbo si è fatto carne ed ha abitato in mezzo a voi» (Gv 1,14), piccoli uomini, per parlare a voi, per dire la Verità.
 
Ed è questa Verità che dovete apprendere e di cui vi dovete pascere. Questo è il cibo disceso dal Cielo per mostrare al mondo il Suo vero volto, l’identità che ognuno deve scoprire in sé stesso. Identità accompagnata dall’amore per il fratello che riscontrerà nell’amico il compagno fedele della sua esistenza terrena e nel nemico il compagno da raggiungere nell’esistenza eterna. Identità di natura per cui ogni uomo si deve riconoscere creato dal medesimo Padre e quindi fratello del suo prossimo vicino e lontano. Identità di intenti, per cui ogni uomo deve camminare verso l’unica meta comune.
 
Così, uomini della terra, dovete ascoltare la Parola che è stata detta per voi, è divenuta carne per voi, si è mostrata e fatta udire da tutti gli uomini di buona volontà. Volontà di bene, e se udrete e ascolterete la Parola riceverete la spinta per camminare insieme verso l’unica meta, dove la Parola sarà svelata completamente e mostrerà il volto di Colui che l’ha incarnata, l’ha portata, l’ha esaltata nei secoli eterni.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/34]   17 novembre 1975    
 
Perché ti rifiuti di scrivere? Anche tu Mi vuoi abbandonare? Anche tu segui l’andazzo del mondo che dorme o si gingilla con quisquiglie letterarie e scientifiche?...
 
(Signore, hai visto come sono stati considerati i Tuoi scritti? Neanche i grandi teologi e biblisti, quelli che hanno studiato la Scrittura e che più di tutti potevano sentirTi in questi scritti, non Ti hanno creduto. Aspettano le altissime disquisizioni teologiche da Te e se Tu non parli come ha parlato ai grandissimi mistici: Giovanni della Croce, ecc., non credono alle parole semplici che Tu mi dici. E allora? Cosa vuoi che faccia? Signore, sono un granello di sabbia e Tu non puoi muovere il mondo con un granello di sabbia).
 
Tanti sono i granelli di sabbia mossi da Me, ora, tutti insieme formeranno il deserto, entro il quale l’umanità corrotta dovrà un giorno introdurMi se vorrà riuscire nell’oasi verde dove troverà l’acqua zampillante e fresca.
 
Ora l’umanità sta immergendosi nel caos delle rovine suscitate dal maligno. Gli uomini stanno brancolando in cerca di Luce, tutto si sta tentando per smorzare anche il lucignolo fumigante. Ma poi a coloro che concorrono per spegnerlo, il lucignolo prenderà forza, perché Io lo alimento e lo alimenterò sempre più. La luce si farà strada fra le tenebre e l’umanità devastata dal terremoto delle passioni, del benessere, della politica fumogena, del sesso depravato e corrotto, uscirà in cerca della luce.
 
Cammina per le Mie vie, segui le Mie indicazioni, va avanti, non temere né i grandi teologi, né i venditori di dottrine fisse. Io solo sono il Maestro (cfr. Mt 23,8-10), da Me viene la luce della Verità. Il Vangelo sia riscoperto, siano demolite le impalcature fatte dagli uomini, si riscopra la struttura centrale, l’ossatura portante.
 
Io sono l’Uno, il Maestro, il Padre, il Dio unico e vero, parlante e vivente. Io Mi adatto alla mente e al linguaggio dei Miei piccoli e attraverso loro parlo e dico la Verità. Non i grandi, i sapienti comprendono la Verità, ma i piccoli, gli ignari di scienza, i vuoti che si lasciano riempire di Me che sono la Verità.
 
Vai dal Card. Colombo e porta questi scritti. Se non li accetterà, risponderà un giorno delle sue azioni e negligenze, davanti a Me. Sia umile e semplice, creda ai piccoli e si faccia piccolo, solo così sarà salvo.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/35]   28 novembre 1975  -  in chiesa.  
 
Dì a Don Ravasi che faccia attenzione a non cadere in tentazione. E tentazione è per lui, e per coloro che come lui si dedicano agli studi biblici, il pensare e cercare la Verità attraverso mezzi razionali e scientifici che non danno spazio alla contemplazione metafisica.
 
Stia attento a non isterilirsi in facili soluzioni umane, materiali. Solo chi ha sempre presente la realtà del Dio trascendente e amante, potrà scoprire il perché di certi fenomeni non spiegabili con categorie umane.
 
Abbia più fede nell’illuminazione dello Spirito che in quella di psicologi atei e materialisti.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/36]   31 dicembre 1975  -  chiesa di Sant’Ambrogio a Milano.  
 
Come ho parlato ai profeti di un tempo, così parlo a voi anime elette per trasmettere all’umanità la Mia voce.
 
Così Io vi dico: tutto ciò che il profeta scriveva era attinente agli avvenimenti del tempo storico. Il profeta immaginava il futuro in rapporto alla realtà presente e in base a quella profetava. Ma Io al di sopra delle cose transeunti, dettavo la Mia volontà e la Mia preveggenza.
 
Il fatto storico serviva a Me per indicare all’uomo del futuro la Mia realtà spirituale. Tutto ciò che il profeta annotava aveva un senso doppio: materiale, storico, transeunte e un senso spirituale, immutabile, eterno.
 
Questo dovete scoprire nei racconti dei profeti e questo è il senso essenziale di ogni Mio discorso fatto ad uomini della terra, inseriti nel tempo. Ascoltate le parole del profeta passato, presente, futuro, perché di esso Io Mi servo per annunciare all’umanità la realtà eterna oggettivata nel tempo e nello spazio.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/37]   27 gennaio 1976  -  in chiesa.  
 
Voi, Mie voci, siete i battistrada per preparare le vie al Mio ultimo ingresso nel mondo. La Mia venuta finale nella terra dei morti sarà preparata da voi che state trasmettendo la Mia voce. Voce di amore e di insegnamento di ciò che vale per la vita eterna.
 
(Perché terra dei morti?).
 
Perché non sarà più fonte di vita nell’eternità beata dove nuovi cieli e nuove terre (cfr. Ap 21,1) saranno per i fedeli alla Parola.
 
Correte, affrettatevi, Mie voci, a trasmettere la Mia Parola perché il mondo ha bisogno di luce altrimenti brancola nelle tenebre diffuse dal maligno. Voi sarete i battitori che portano la lieta novella perché si appianino i monti e si colmino le valli e perciò si faccia un solo ovile sotto un solo Pastore.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/38]   1 febbraio 1976  
 
Come non hanno creduto al Figlio dell’uomo nato povero, cresciuto povero, così non credono alla Parola dello Spirito incarnata nei poveri, nei piccoli, negli incolti, negli umili. Ma come il Figlio è risorto dalla morte, che aveva adombrato la Sua fine apparente, così risorgerà la Parola dai sepolcri dove tenteranno di seppellirla e tuonerà forte, dolce e insinuante, e dovunque sarà udita per i secoli eterni.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/39]   2 febbraio 1976  -  notte.  
 
Come un ago caduto fra le piume di un letto, così sarà la parola del profeta nel mondo odierno.
 
 
[8/40]   7 febbraio 1976  -  in chiesa.  
 
Non dare libero sfogo alla tua fantasia, ma segui la Mia Parola.
 
Io ti dico: la Bibbia è Parola Mia sottintesa alla parola umana di chi scrive. Non tutto ciò che è descritto è realtà esistente, ma tutto ha un senso profondo che l’uomo di oggi e di domani dovrà scoprire, recepire, fare suo come insegnamento di vita e come scoperta di Verità eterna. Non studiate la Bibbia, non la scarnificate, non ne fate la vivisezione attraverso tecniche scientifiche e letterarie, altrimenti così ne ucciderete lo Spirito.
 
Ma questo Spirito, sottinteso ai fatti descritti, sia l’essenziale da scoprire.
 
Così Maggioni, e tutti i biblisti che si affannano nella ricerca di parallelismi e idiozie inutili, cerchino la Verità nel profondo dei testi. Questa è da scoprire.
 
Si faccia uno studio delle rivelazioni private odierne, se ne studi il sistema, le modalità, i metodi di scrittura e i contenuti delle varie scritture. Da questo studio si potrà comprendere i metodi, le modalità, le spinte interiori che hanno determinato la Sacra Scrittura di un tempo.
 
Il sistema è sempre quello, le persone scriventi sono cambiate. La realtà essenziale è data dall’ispirazione che Io, Spirito Santo, ho dato alle Mie voci. Le creature scelte per questo sono semplici e vuote nel loro intimo, intrise di accidenti contingenti attraverso i quali esse manifestano la Mia volontà e il Mio pensiero.
 
Sceverate l’accidente dalla sostanza e scoprite questa in tutta la sua luce.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/41]   27 marzo 1976  
 
Questa è la Mia volontà: che presto venga diffusa questa Mia nuova Parola che è antica come Verità e nuova come forma. L’uomo ha bisogno di pane e di acqua zampillante per la vita eterna. Qui c’è il pane che toglie la fame e l’acqua che disseta. Quando l’uomo è sazio nei suoi appetiti essenziali, allora è in pace ed è contento.
 
L’uomo tende alla felicità, questa è la massima ricerca dell’uomo e la cercherà sulla terra, sotto la terra, sui monti, nei mari e nelle valli, in ogni anfratto della terra la cercherà, ma non la troverà. Illusioni sono le felicità mondane, appena raggiunte già sparite. La corsa riprende verso un miraggio che sempre svanisce.
 
La Mia Parola è realtà di vita eterna. E’ promessa di gloria stabile e perenne. A questa dovete tendere perché non avrà mai fine la vostra gioia piena e totale, perché essa viene da Me che sono la fonte inesauribile dell’amore, della Verità, della vita eterna beata.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/42]   14 maggio 1976  -  in chiesa.
 
(Madonnina, San Michele liberami dal maligno, fa che io senta il mio Signore).
 
Sì, ascolta la Mia voce e sarai benedetta nei secoli.
 
Tu Mi ascolti quando leggi la Mia Parola, tu Mi assuMi quando fai la Comunione ed Io entro in te in modo più sensibile, nel primo e nel secondo modo. Quindi azione diretta ti viene da Me, recepito o con la mente o con le labbra, ma la cosa essenziale è che tu Mi hai cercato, Mi hai voluto incontrare per sentire la Mia voce. Questo è l’essenziale, fare propria la voce del Padre che ama la creatura. Così la lettura della Bibbia, se fatta con l’intento di sentirMi e conoscerMi sempre più, è come l’Eucarestia che serve allo stesso scopo.
 
Perciò ho detto a Giovanni presentandogli il rotolo scritto: mangia e vivrai!
 
La vita dello spirito sarà vivificata e più piena attraverso l’assunzione di tale cibo, Parola e Vita.
 
Incontro con il Creatore, incontro voluto e cercato perciò producente frutto per la vita eterna.
 
Così sia per Maria.
 
(Che differenza c’è fra la lettura della Parola e la Comunione?).
 
E’ sempre comunione in tutte e due i casi, solo il mezzo cambia. La Parola si concretizza sulla carta, mezzo per trasmetterla nella mente e nel cuore dell’uomo. Il Pane e il Vino sono altrettanti mezzi per trasmettere il Mio Corpo, cioè la Mia realtà salvifica per voi piccoli uomini.
 
Io vi amo e vi dono Me stesso con i mezzi che voi potete avere a disposizione in modo semplice e facile.
 
Credete e comprenderete, è tutto dipendente dalla vostra fede nel Mio Amore.
 
Chi crede e Mi cerca sarà salvo. Io parlo, Io parlo, Io parlo, ascoltateMi.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/43]   22 maggio 1976   
 
Come gli handicappati possono recuperare in parte, o totalmente l’uso delle parti colpite dalla malattia, attraverso un esercizio costante e continuo volto a superare l’inerzia dovuta al male, così il bimbo ancora debole e insufficientemente preparato ad usare del suo spirito per sentirMi, può raggiungere, un po’ alla volta, la capacità di ascolto della Mia voce.
 
Voi, preposti alla catechesi dei fanciulli, potete e dovete esercitare i vostri discepoli a tale ascolto della Parola. Ma voi per primi, dovete credere a tale possibilità. Abbiate fede piena e totale nella voce di Chi vi spinge a fare azioni buone, segno evidente di amore interiore, e sempre più facilmente potrete dire le cose più eccelse.
 
 
[8/44]   31 maggio 1976  
 
La meditazione della “Parola” sia il supporto indispensabile per comprendere come, dove, quando si dovrà intervenire, e attraverso inchieste specifiche per ogni campo di lavoro, si indaghi sulla realtà presa in considerazione, se ne vedano le carenze, le necessità, i valori, gli pseudovalori da omettere nelle scelte, e si cerchi di far crescere l’uomo povero dando, con l’aiuto materiale, il soffio dello Spirito che arricchirà i poveri e i datori di aiuto. Tutti insieme si radunino per comuni preghiere di lode, di ringraziamento, e di intercessione, per cantare alla fine l’eterno Alleluia insieme col Padre.
 
 
[8/45]   19 giugno 1976  -  ore 9,45  -  in Duomo a Milano.  
 
Tu Mi devi ascoltare. La Mia Chiesa deve rinnovarsi.
 
Nuova liturgia, nuove parole, nuove azioni, nuovo amore espresso in modo adatto ai tempi. Così Io ti dico: si predichi la Mia Parola nuova per i popoli nuovi. Ogni tempo, ogni popolo ha il suo linguaggio. Oggi la Mia Parola ha assunto forma nuova, ma il Mio pensiero è perenne, il Mio Amore è da sempre e sempre uguale per voi piccoli uomini. Non ascoltare la voce del maligno che ti insinua negligenza, disattenzione, timore e interesse per le cose del mondo, tu va, porta la Mia Parola sugli alti monti.
 
Si ascolti, si segua questa nuova parola semplice e profonda, si cerchi la comprensione più idonea a formare coscienze nuove. L’uomo di oggi sia il protagonista della storia che si svolgerà tra non molto tempo, storia di martiri e di santi. Oggi il cielo è aperto e riversa scintille di fuoco sugli eletti.
 
Ascolta popolo Mio la Mia voce che a te viene trasmessa da piccole creature semplici e ignoranti, povere come Io sono nato povero nel mondo, ma ricche di sapienza interiore. Ascolta popolo Mio la Parola del Padre che ti chiama perché ti ama. Non cercare le grandi parole e le frasi elette da te, sapiente solo di scienze umane, ma cerca il Regno Mio che è nel cuore dell’uomo fedele, amante, credente, umile e paziente.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/46]   27 giugno 1976  
 
Io sono l’Eterno. Le Mie parole, nel tempo, per voi seguono il ritmo, la forma, i modi del tempo. Povera la forma, ricco il contenuto. Storie diverse, contenuto profondo, identico.
 
Al fondo c’è l’amore per voi e l’amore per i fratelli. Questo è l’insegnamento da sempre nei secoli eterni.
 
 
[8/47]   2 settembre 1976  -  in chiesa.  
 
Ciò che è detto nella Bibbia ha tutto un senso recondito “così - come”, queste sono le parole che servono ad indicare l’analogia profonda che esiste fra il fatto descritto, fatto umano e terreno e la realtà che ad esso si deve sottintendere.
 
Così la pesca miracolosa (cfr. Lc 5,1-11): i pesci sono le anime da raccogliere, i pescatori sono i credenti che vogliono raccogliere, la rete, la Chiesa. Ad ogni battezzato veramente credente è dato il mandato di raccogliere il fratello che ancora non ha conosciuto il Dio vivente.
 
Ti ho svuotato di sapienza umana per riempirti di Sapienza divina. Non sei contenta?
 
A che cosa ti servirebbe la scienza umana se non comprendessi nulla della Mia Verità?
 
 
[8/48]   30 marzo 1977  
 
«Il Verbo era con Dio ed era Dio» (Gv 1,1).
 
Questo è stato detto per mostrare la Mia Realtà. Io Verbo del Padre, col Padre, nel Padre. Io Padre, Dio.
 
Come dalla tua mente escono le parole che sono state concepite nell’intimo e poi estrinsecate in suoni ben definiti e indicanti cose reali e comprensibili agli altri esseri umani che ti attorniano, così Io Padre vostro ho concepito da sempre e continuamente la Mia Parola eterna che è uscita in un tempo prestabilito, incarnandosi nel seno di una donna che ha raccordato il suo “Fiat” al Mio “Fiat” iniziale.
 
Creazione del mondo, creazione delle creature, concepimento del Mio Essere nel corpo di una Madre.
 
Parola uscita dal Padre, entrata nel seno di una Madre, uscita nel tempo e nello spazio per miracolo mostrare.
 
E miracolo è l’Uomo-Dio, miracolo visto e toccato da voi uomini, miracolo scandagliato da voi, non compreso fino in fondo, ucciso, annientato da voi, ma risorto glorioso, veramente vivo e parlante come prima.
 
Gloria dell’Unigenito.
 
Voi piccoli uomini, credete a Me che sono uscito per voi dalla Mente del Padre per parlare ai figli. Vi ho trasmesso lo Spirito Mio che è in Me come Io Verbo sono nel Padre, Io Verbo ho parlato a voi sulla terra, Io Spirito parlo a voi nel vostro intimo. E sono sempre Io, Unico Dio, Vero Dio, in voi e ovunque come ero sulla terra adombrato nel Corpo, chiamato Gesù; eppure esistente da sempre e ovunque.
 
Nel Corpo Figlio, e nell’universo Figlio.
 
Io Padre del Mio Corpo e Padre dell’universo. Io Padre per voi, Io Spirito in voi perché possiate un giorno rientrare nel Mio seno rinnovati e coscienti del vostro essere eterno in Me, per Me e da Me usciti: a Me ritornerete coscienti e amanti e glorificanti in eterno la gloria del Padre vostro che è nei cieli.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/49]   8 maggio 1977  
 
Di Giovanni ho detto: «voglio che lui viva fino al Mio ritorno» (Gv 21,22-23), intendevo parlare della sua parola scritta. Il suo Vangelo è l’apice della Verità recepita da un uomo. Ascoltatelo, studiatelo, approfonditelo, comprendete la Verità che si adombra nelle sue parole significanti la Mia Realtà trinitaria.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/50]   18 marzo 1978  
 
Lasciati guidare dallo Spirito Santo che ti vuol condurre ad alte vette.
 
Oggi, più che mai, ho scelto questa via per comunicare con le Mie creature. Tu, piccolo uomo, Mi hai sentito nel roveto ardente (cfr. Es 3,2-4) dove ho comunicato col Mio servo Mosè, trasmettitore della Mia Parola. Altri profeti hanno accolto e trasmesso la Mia voce che in loro urgeva e che per mezzo loro è giunta a voi, uomini di oggi. Ma ora soprattutto è giunta l’ora della comunicazione diretta all’uomo maturo e aperto a tale trasmissione.
 
Quanto ho detto per bocca del Mio servo Gioele oggi si sta avverando: «profeteranno i vostri figli e le vostre figlie» (Gl 3,1-2; At 2,17). L’uomo oggi è maturo per questo.
 
Comunicherò la Mia volontà per mezzo di bambini, gente semplice e incolta perché povero è stato sempre lo strumento da Me usato per farMi vedere e sentire. Solo chi crederà a questi strumenti e ascolterà la loro voce sarà salvo. Questa è l’ultima Mia Parola, parola di amore, di conoscenza, di gloria o di condanna per chi altra voce vuol sentire e seguire.
 
Niente di sensazionale Io faccio e dico, ma seguo l’iter dell’uomo normale, così ho fatto nella Mia vita terrena, confuso fra gli uomini, uomo come tutti; con parole adatte all’uomo normale ho trasmesso la Mia volontà.
 
Oggi parlo a uomini normali con parole adatte all’orecchio dei piccoli e guai a chi non ascolterà la Mia voce, sarà solo e imbottito di nuvole che lo isoleranno dagli altri e lo faranno vivere solo nella terra.
 
Ascoltate la voce di Chi vi ama e vuole attirarvi tutti a Sé.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/51]   26 aprile 1978  -  notte.  
 
La tradizione è utile per rivelare le verità tramandate attraverso i secoli. Verità, non pseudoverità che troppo spesso si addensano attorno ad un nucleo centrale della Verità.
 
Scrostate le pseudoverità inventate dagli uomini e troverete la Verità autentica.
 
Troppi arzigogolii attorno a Verità semplici genuine si sono fatti lungo i secoli dai cultori della tradizione. Troppe elucubrazioni mentali per spiegare cose semplici e perciò si è arrivati a far passare per Verità affermazioni che sono pure locuzioni umane. Siate aderenti ai testi sacri, la Bibbia sia interpretata seguendo lo Spirito Santo e non seguendo l’ispirazione data dalle culture o dalla mentalità di epoche che, cambiando non fanno più comprendere quello che la Verità semplice vuol dire. Autenticità si ricerchi nella tradizione e non sovrastrutture fasulle.
 
«Io sono la Verità e la Via, Io sono la Vita»: seguiteMi (Gv 14,6).
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/52]   21 maggio 1978  
 
C’è chi solleva l’uomo verso Dio per mezzo di un cappio dorato e chi si serve di un cappio di ferro duro e talvolta irto di spine. Così è la voce del profeta, dolce e suadente alle volte e talvolta dura e pungente. Ma ogni mezzo serve per un richiamo all’anima dormiente. Per chi continua nel dormiveglia è necessaria la parola forte e pungente perché più facilmente accolta...
 
Tu sei ora fatta per la parola forte e spesso pungente. Non temere piccola colomba, anche il Battista ha urlato: «Pentitevi, la scure è già alla radice dell’albero» (Lc 3,9). Chi non vuol seguirMi tocca la parola dolce.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/53]   13 giugno 1978  -  in Duomo a Milano.  
 
Io sono con te per i secoli eterni. Non temere gli uomini ma temi la tua negligenza e pigrizia nell’esercitare il dono che Io ti ho dato per la santificazione della società futura.
 
Non oggi, ma domani si vedranno i frutti dei doni che Io ho dato alle Mie voci. Ascoltate piccole anime, la Parola che viene a voi, terra porosa che fa zampillare l’acqua della vita per dissetare la terra arida. Roccia piantata nel Mio cuore voi siete e dalla... roccia scaturirà l’acqua fresca e dirompente per la vita eterna.
 
Non temete, ma amate, siate sereni e riposate in Me. Aprite la mente e il cuore e trasmetterete la Mia Parola che a voi viene per la salvezza del mondo. Io vi sosterrò, non temete e camminate felici.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/54]   9 settembre 1978
 
Pochi sono ancora quelli che accettano, recepiscono, ascoltano, trasmettono questa Mia Parola che sentono nel loro intimo. Questo è il Mio modo di trasmettere la Mia volontà a chi la vuol ascoltare.
 
Perciò beato colui che accetta questi messaggi, li mette in pratica e li trasmette a chi è povero e sordo.
 
Io darò perle preziose a chi Mi ascolta.
 
(Signore, ma oggi questo Tuo linguaggio non piace più, lo ritengono sentimentale e non reale).
 
Il Mio linguaggio è stato, è, e sarà sempre figurato perché solo con i simboli adatti alla piccola mente dell’uomo Io potrò farMi comprendere in modo approssimativo certe realtà di ordine soprannaturale, che altrimenti l’uomo non potrebbe recepire perché ancora troppo lontano dalla mentalità ristretta dell’uomo della terra.
 
Quanto più l’uomo si eleverà verso le cose celesti tanto più comprenderà il senso recondito dei simboli che Io uso per voi, piccoli uomini. Alzate gli occhi al cielo e li troverete la luce per comprendere le cose eterne.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/55]   9 novembre 1978 -  in Duomo a Milano.   
 
Scrivi, perché l’uomo deve sapere la Mia volontà. Io comunico tale volontà ad orecchie semplici e aperte al divino. Orecchie di fanciulli, anche se avanti negli anni...
 
Sì domani, dopo la catastrofe ormai imminente, rifiorirà e rispunterà il Regno ora soffocato dal maligno.
 
Le forze del maligno imperano ma il suo regno è già diviso perciò presto cadrà. La spada splendente della Verità sta fendendo le tenebre dell’errore. Ascoltate chi ha la voce infantile, all’apparenza ma dice cose udite dalla bocca della Verità. Coloro che chiamate mistici perché in contatto diretto con Me, dovete seguire, ma aprite gli occhi perché non tutti i cosiddetti mistici sono portatori di Verità, ma di verità subdole e distorte. Il maligno ne è l’ingannatore, (ma come si potrà discernere il vero dal falso?). «Dai frutti conoscerete l’albero» (Lc 6,43-44).
 
Chi porta l’amore e l’amore universale che coincide con il bene comune, costui è nella Verità, tutto il resto viene dal maligno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/56]   18 febbraio 1980
 
Rifocillati con la Mia Parola per avere forza nella prossima battaglia.
 
 
[8/57]   22 febbraio 1980
 
(Sono usciti gli scritti. Deo gratias!).
 
 
[8/58]   22 febbraio 1980  -  sera.
 
Accetti il rifiuto di molti?
 
(Sia fatta la Tua volontà).
 
Hanno rifiutato Me, rifiuteranno anche voi, Mie voci.
 
Hanno disprezzato, deriso, umiliato, tormentato Me, così faranno con voi.
 
Non temere, Io sono con te e ti sosterrò. La gloria finale è il tuo e vostro traguardo.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/59]   23 febbraio 1980 - in Duomo a Milano, Vangelo della Trasfigurazione.
 
Sì, anche tu devi trasfigurarti d’ora in poi. Devi apparire quale Io ti voglio: mite, affettuosa, umile, dolce e serena, semplice e amante di tutti, specialmente dei più piccoli e diseredati.
 
Io sono con te, cammina senza timore e porta ovunque la Mia Parola nuova.
 
«Non buttare le cose sante ai cani» (Mt 7,6).
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/60]   13 aprile 1980
 
La Mia Parola è una. Il semplice è da scegliere, non il complicato o confuso.
 
 
[8/61]   14 gennaio 1981
 
Amare per capire, capire per amare, l’uno presuppone l’altro.
 
Sii semplice e umile. Non tu, ma Io mando avanti la Mia Parola e Mi servo di voi Mie piccole voci.
 
Voi siete al Mio servizio, ascoltate e obbedite, non vogliate strafare. Il tempo per Me non ha limiti.
 
 
[8/62]   17 marzo 1981
 
Ascolta, Mia colomba; «non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4). Così l’uomo ascolti la Mia Parola perché è feconda di vita eterna. Solo così l’uomo vivrà in eterno e sarà fedele e sereno sulla terra.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/63]   6 giugno 1981
 
«Non di solo pane ha bisogno l’uomo, ma di tutto ciò che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
E la Mia bocca è pura Parola, il Mio cuore è puro spirito, la Mia mente puro amore.
 
Il tutto è per voi, Mie creature. La Parola per ammaestrarvi, il cuore per amarvi e suscitare nel vostro cuore lo Spirito di amore, la mente per illuminare le vostre opere perché siano opere di amore.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/64]   17 luglio 1981  -  Sommacampagna.
 
Io ti dico la Verità.
 
Poche sono le Mie parole ed essenziali, tutto il resto viene recepito dal tuo subconscio che lavora attorno alla Mia Parola. Così si formulano i pensieri e tutto ciò che l’uomo esprime con parole sue orali o scritte.
 
Il nocciolo del discorso parte dalla Mia Parola.
 
Ma l’uomo può seguire e circoscrivere o allargare anche un’altra parola che sente nel suo intimo. Ma parola che viene dal negativo è quella e l’uomo, succube del maligno, ode e ascolta solo quella parola.
 
La parola del maligno è nocciolo di pensieri formulati poi dall’uomo infedele ed è parola che porta a rovina. Tale parola, si serve all’inizio di cose semplici allettevoli ma fasulle e l’uomo sprovveduto ne resta incantato e formula nel suo subconscio pensieri fasulli che alla fine lo porteranno alla morte.
 
Sta attento, piccolo uomo, al nocciolo del discorso che stai per formulare, o è parola di vita o è parola di morte. Non lasciarti prendere dalle cose fasulle perché esse sono la primizia di un cammino di morte.
 
Prega lo Spirito che ti apra le orecchie alle Parole di vita.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/65]   13 novembre 1981
 
Cercate la risposta ai vostri problemi quotidiani nella Mia Parola.
 
Il Vangelo è Parola di vita eterna e tutto deve essere orientato a questa vita di luce e di amore.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/66]   27 novembre 1981
 
(Grazie Signore, aiuto Signore, muoviti Signore).
 
Se Mi ascolterete, vivrete. Ma la Mia Parola sia riscoperta, amata, vissuta.
 
Io con voi, voi con Me per sempre, questo è il Mio volere.
 
 
[8/67]   6 gennaio 1982
 
Giovanni Mi ha conosciuto più di ogni altro uomo. Ha trasmesso il Mio pensiero. Le Mie parole riferite da Giovanni hanno sempre un limite umano perché sono parole dette dall’Uomo-Dio. Limitate dal vostro linguaggio umano, perciò limitate anche nella esposizione del Mio pensiero che è illimitato e in parte ancora incomprensibile da mente umana.
 
Crescete, Mie creature, e comprenderete le cose recondite. Perciò, ho detto: «Ho ancora molte cose da dirvi, ma ora non le potete comprendere» (Gv 16,12). Quando verrà lo Spirito, vi farà comprendere altre cose e vi guiderà verso tutta la verità. ORA È IL TEMPO DELLO SPIRITO, apritevi alla Sua Parola che vi spiegherà e vi farà comprendere la Mia Parola. Il cammino dell’umanità volge alla fine e la meta si avvicina. Vedrete l’Uomo Dio venire sulle nubi e chiamarvi per nome. Allora comprenderete anche ciò che ora è ermetico per voi.
 
State pronti e approfondite le parole di Giovanni che includono il Mio pensiero.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/68]   26 gennaio 1982
 
(Gesù, dimmi cosa vuoi da me).
 
Va e parla. Il messaggio di Giovanni sia riscoperto, compreso, amato, seguito e diffuso.
 
E’ la Verità che viene a voi nelle sue componenti essenziali.
 
«In principio era il Verbo e il Verbo era con Dio, era Dio» (Gv 1,1). Questo è il punto essenziale.
 
 
[8/69]   5 febbraio 1982
 
«Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
E Dio è tra voi, Mie creature e vi ama e vi chiama.
 
Il maligno, vuol coprire tale voce e fa un rumore assordante e presto il mondo rintronerà della sua voce tonante e suadente, ma non lo ascoltate, riprendete il Vangelo e la Mia voce vi parlerà al cuore e vi dirà la Verità.
 
Pregate perché il frastuono non assordi le vostre orecchie.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/70]   15 febbraio 1982
 
Va da Don Ravasi e digli che Io lo aspetto. Parli con Me, comprenda la Mia Parola scritta da Giovanni.
 
Il mondo aspetta la Verità e Verità essenziale è nel Vangelo di Giovanni. Lo approfondisca con metodi moderni adatti a comprendere l’etimologia delle parole nelle quali è effusa la Verità essenziale.
 
Scintille di Verità, perché lento, continuo è il cammino verso la scoperta della Verità, ma ora inizia un cammino più cosciente per la ricerca di tale Verità.
 
Seguitelo e capirete il compito che vi è stato dato sulla terra per raggiungere il Cielo.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/71]   21 febbraio 1982
 
Sono Paolo. (San Paolo?... Ma tu?...).
 
Sono un uomo come te, lascia stare il santo, uno solo è Santo, il Dio altissimo, Colui che sulla strada di Damasco mi ha fermato, mi ha accecato con la Sua Luce e con la Sua Parola: «Perché mi perseguiti?» (At 9,4). Io Lo cercavo per demolirlo e Lui mi è venuto incontro, mi ha fermato per farmi proseguire per la via giusta opposta a quella che avevo intrapreso. Ma io Lo cercavo...
 
 
[8/72]   17 marzo 1982  -   in chiesa.
 
Se la tradizione della Chiesa comprende, afferma, conferma e tramanda la Parola di Dio integra e semplice, è vera, giusta e necessaria, ma se serve a tramandare interpretazioni umane della Parola che portano ad usi e costumi errati e contrari alla Parola, erra ed è da togliere o modificare.
 
La Verità sta nel nucleo centrale della Parola, questo sia messo a fuoco.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/73]   7 aprile 1982
 
Tu, ora, come tutti i cristiani veramente credenti, impersonate Me, perciò dalla vostra bocca deve uscire la Mia Parola, pura, semplice, così come Io l’ho proclamata nel tempo.
 
«Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
Così sia per Maria.
 
[8/74]   21 ottobre 1982
 
Il Mio, è molto spesso, un parlare figurato. Voi uomini, avete bisogno di immagini per comprendere certe realtà. Perciò Io ho parlato di Padre, Figlio, Spirito Santo, ho parlato di pane, di corpo e tante altre cose che mostrano a voi realtà a voi note. Ma ogni immagine da Me descritta sottintende una Realtà che esiste nella dimensione eterna.
 
Comprendete ciò che è sottinteso nel linguaggio umano e rapportatelo al linguaggio dello Spirito.
 
Questo vi illumini nel cammino della comprensione delle Realtà eterne ed essenziali.
 
Così sia per Maria.
 
Cuore, carne, corpo indicano realtà fisiche che sottintendono Realtà spirituali.
 
 
[8/75]   3 dicembre 1982
 
Come un fiume in piena irrompe la Parola, ma c’è chi la trattiene e chi la lascia andare. Così è nei secoli.
 
L’uomo attento e fedele ascolta, raccoglie la Parola, la fa sua e la trasmette. Questo è colui che dalla fonte zampillante, che irrompe nel suo cuore, sa trattenerne lo Spirito e lo mette in pratica.
 
C’è chi vive la Parola in modo cosciente e questo è il cristiano maturo, quello cioè che ha cercato la Parola, l’ha meditata per comprenderla fino in fondo e per viverla e trasmetterla a chi, questa Parola non conosce. Ma c’è anche chi vive la Parola senza conoscerla, colui che la sente nel suo intimo come legge di coscienza e la mette in pratica nella sua vita senza dare ad essa un nome, una etichetta precisa. Ma chi ha avuto in dono la Parola zampillante per la vita eterna la deve trasmettere, altrimenti è come un fiume in piena racchiuso fra gli argini fortificati dal maligno, lascia ristagnare la Parola in sé stesso e ciò lo farà imputridire e morire soffocato dalla stessa Parola trattenuta per forza o per negligenza.
 
Siate fonti zampillanti, sempre limpide, sempre aperte al futuro e aperte agli altri.
 
Prendete e date. Ricevete e trasmettete e il fiume della Parola inonderà il mondo e lo farà fiorire.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/76]   24 febbraio 1983
 
Non badare a tutti quei discorsi. Ogni epoca ha le sue scintille di verità.
 
Oggi è ciò che dico alle anime odierne ciò che serve loro e per il futuro. Non perderti nella confusione ma mettiti di fronte a Me e ascoltaMi. Questa è la verità per gli uomini di oggi e di domani.
 
Così sia per Maria.
 
Sempre più l’oro viene purificato nel crogiuolo dei tempi.
 
Alla fine sarà ripulito da tutte le scorie dell’ignoranza.
 
 
[8/77]   25 giugno 1983
 
I generi letterari sono l’espressione esterna della Parola, ma lo Spirito che la anima viene da Me. Non fermatevi ai generi letterari ma comprendete lo Spirito che vivifica la Parola e la rende universale ed eterna.
 
 
[8/78]   Gennaio 1984
 
Alcuni studiano la Parola, ma non parlano. La Bibbia è Parola per un dialogo con voi, Mie creature.
 
Ascoltate la Parola, approfonditela, per comprendere il Mio Amore. Io vi parlo al cuore oltre che alla mente.
 
 
[8/79]   14 marzo 1984
 
Sii amante del Dio vivente e vivi in pace.
 
Il “dove”, il “quando”, i “numeri”, il “quanto”, sono categorie umane, terrene, temporali che esprimono, nella Bibbia, concetti più vasti, atemporali.
 
I “numeri”, il “quando”, il “quanto”, vogliono esprimere non la quantità o il tempo ma la qualità delle cose, il momento prestabilito.
 
Il “dove” indica la situazione delle persone prese in esame (cfr. Lc 17,37).
 
“Come... così” vogliono indicare esempi storici, temporali dimostranti situazioni atemporali, metafisiche.
 
 
[8/80]   7 giugno 1984
 
La meditazione della Parola si può fare in due modi: uno sintetico e uno analitico.
 
Il metodo sintetico comporta la lettura attenta e continuata di tutta la Parola (un capitolo dopo l’altro).
 
Si scopre così tutto l’iter tracciato da Gesù per una comprensione della Sua volontà da attuarsi nella vita terrena di ogni uomo. Metodo didattico che indica i capisaldi, i principi essenziali che devono regolare e ispirare le azioni umane. Principi ricorrenti in tutto il Vangelo.
 
Scopriteli in tutto l’arco della lettura e fatene dei punti fissi e indelebili nella vostra mente, punti di riferimento che, come segnali stradali, indicano la direzione giusta nella scelta del cammino da seguire per raggiungere il traguardo.
 
C’è poi un metodo analitico che si basa sull’approfondimento di alcune parole chiavi (verbi, ecc.), pure ricorrenti in tutto il Vangelo, che esprimono moti dello spirito umano ripetuti in ogni tempo. Come ai tempi di Gesù (situazione storica), così oggi e per i secoli futuri.
 
Ogni Parola ha un senso didattico per l’uomo di tutti i tempi. L’importante è scoprire nella Parola il senso recondito che deve illuminare e dirigere la vita di ogni uomo benpensante e aperto alla Verità.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/81]   4 ottobre 1984
 
Ultime parole di Gesù:
 
Matteo:      «Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mt 27,46)
 
Marco:       «Dio mio, perché mi hai abbandonato?» (Mc 15,34)
 
Luca:          «Padre, perdona a loro, perché non sanno quello che fanno» (Lc 23,34)
 
                  «...Oggi sarai con me in Paradiso» (Lc 23,43)
 
                  «Padre, nella Tue mani affido la Mia vita» (Lc 23,46)
 
Giovanni:  «... Donna, ecco tuo figlio. Ecco tua Madre» (Gv 19,26-27)
 
                  «Ho sete» (di anime. - Gv 19,28 -)
 
                  «E’ compiuto» (tutto ha fatto per amore dell’uomo, per salvarlo! - Gv 19,30 -)
 
 
[8/82]   19 novembre 1984
 
La Parola ha un senso reale, vero, se chi la dice non blatera (parlare tanto per parlare), e chi la ascolta, la comprende.
 
 
[8/83]   22 dicembre 1984
 
Il Verbo si è fatto carne. La Parola è entrata n...
 
(Signore parla Tu, io non so andare avanti, parla Signore, Ti prego... Ti prego per la figlia di Clementina, liberala dal maligno).
 
Sarà liberata, ma tu continua a pregare perché dura è la crosta che la costringe, dovete rompere il guscio che la tiene prigioniera e ne uscirà libera e bella. Pregate per lei.
 
Così sia per Maria.
 
... La Parola è entrata nel mondo, nel tempo, nella Sua creatura che l’ha accettata umilmente, e il germoglio è sbocciato, è cresciuto, si è fatto Uomo ed è apparso al mondo per miracolo mostrare.
 
Il Dio-Uomo ha parlato, ha detto la Verità, ha spiegato in parabole ciò che voleva dall’uomo, ciò che era l’uomo, ciò che si aspettava dall’uomo.
 
La conversione dell’acqua in vino (cfr. Gv 2,6-11) è stato il primo esempio, metaforico, della conversione dell’uomo da materiale a spirituale. Questo è il cammino dell’uomo.
 
L’uomo spirituale è il sale della terra, la luce del mondo, ma è necessario l’uomo conosca la Parola, rimugini la Parola, mangi il Mio Corpo per comprendere la Parola e solo così l’uomo incarnerà la Parola e diventerà vino buono, sale della terra, luce del mondo (cfr. Mt 5,13-14).
 
Alla fine la sua carne sarà sublimata e diventerà anima vivente in eterno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/84]   30 gennaio 1985
 
χαί = e = unione di due cose in una; fusione, non aggiunta. Così Io intendo l’unità di due persone o situazioni apparentemente divise, con due nomi diversi, due aspetti diversi.
 
«L’uomo e la donna siano uno in una sola carne» (Mt 19,5).
 
«Io e il Padre siamo una cosa sola» (Gv 10,30).
 
«Chi non rinasce per acqua e Spirito Santo non può entrare nel Regno» (Gv 3,5).
 
Prendi il Vangelo. «Io sono nel Padre e il Padre è in Me» (Gv 14,11).
 
«Chi accoglie Colui che avrò mandato accoglie Me e chi accoglie Me riceve Colui che Mi ha mandato» (Mt 10,40).
 
 
[8/85]   23 novembre 1985  -  alla Comunione.
 
Lo Spirito di Dio si serve di tanti spiriti santificati per trasmettere la Sua Verità.
 
(E chi sono gli spiriti santificati?).
 
Sono le anime di coloro che sono nella gloria, o che vivono ancora sulla terra, ma sono puri di mente, di cuore, di corpo perciò credono e vivono di fede, speranza e carità. Ascoltateli.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/86]   23 novembre 1985  -  notte.
 
(Qual è la verità sui Vangeli?).
 
Farò convergere da tutte le parti della terra ciò che detterò alle Mie “VOCI”. Esse ripeteranno la Verità udita nell’intimo. Lo Spirito di Dio parla all’uomo attento alla Sua voce e ripete ciò che il Dio vivente nella storia ha detto e fatto duemila anni fa (cfr. Gv 16,12-15).
 
Così è e sarà per Maria.
 
(Più tardi ho visto in sogno tre margherite bianche vicine, si toccavano leggermente i petali, e una quarta un po’ distanziata. Ho capito che le tre margherite vicine rappresentavano i Vangeli sinottici, e la quarta, il Vangelo di Giovanni. Poi sento, a varie riprese, questa frase): E credo in un Dio Creatore del Cielo e della terra...
 
(Non volevo alzarmi, ma sento): Scrivi, è l’inizio. (?)
 
 
[8/87]   24 novembre 1985  -  ore 8
 
(Signore, Ti prego, parla, spiega al mondo chiaramente la verità della Tua Parola!).
 
Ho parlato e parlerò.
 
Così è per Maria.
 
 
[8/88]   20 gennaio 1986
 
Cosa ne sai tu se questa Parola che scrivi sia richiesta o schifata? Basta che una sola persona cominci a camminare verso di Me attraverso questa Parola, ed hai già fatto il tuo dovere. Scrivi e vivi in pace.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/89]   24 gennaio 1986  -  ore 3
 
Come su pietra, come su diaspro è incisa la Mia nuova Parola, ascoltatela, è indelebile.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/90]   25 gennaio 1986
 
«Dì alla casa (donne) d’Israele e annunzia agli Israeliti ciò che Io voglio...» (Es 19,3).
 
Così oggi. La rivelazione è: prima privata, riservata spesso alle donne perché più attente alla Mia Voce, poi annunciata a tutto il popolo credente perché sia fedele alle Mie parole. Come un tempo così sempre.
 
Credete e ascoltate.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/91]   31 gennaio 1986  -  ore 8
 
(Dio mio, ho paura, mi sento povera).
 
Ma Io ti farò ricca.
 
(Mi sento incapace).
 
Ma Io ti farò capace.
 
Cammina, va dove ti chiamano, parla nel Mio nome, trasmetti la Mia Parola. E’ giunto il tempo dello Spirito palese agli uomini di buona volontà, e molti, ora, lo sono e sempre più numerosi i ricercatori della Verità. Non temere, Io sono con te e ti sostengo, ti metto in bocca le Mie parole, trasmettile senza aggiungere né togliere alcunché.
 
Così sia per Maria.
 
(Signore, non permettere che io dica niente altro che quello che Tu vuoi, altrimenti toglimi tutto, Ti prego).
 
... «Molti i chiamati, pochi gli eletti» (Mt 22,14).
 
(Ma chi sono gli eletti?).
 
Quelli che rispondono totalmente, gratuitamente, semplicemente, alla chiamata.
 
 
... (Bellarmino?).
 
Nome antico e nome nuovo (?). Conoscevo il nuovo, ma amavo il vecchio perché più sicuro. Otre vecchio che non ha voluto riempirsi di vino nuovo per paura di crepe.
 
Ora sono otre nuovo, ripieno di vino nuovo ed è frizzante e dolcissimo. Tu, otre nuovo, trasmetti il vino nuovo e sarai benedetta nei secoli (cfr. Mt 9,17).
 
 
[8/92]   6 marzo 1986  -  ore 7,30
 
Il profeta è colui che è investito di autorità dall’Alto. E’ spinto e trascinato dal Vento dello Spirito che lo spinge contro la corrente del mondo che lo vorrebbe travolgere.
 
Ma la forza dello Spirito Santo, lo ispira, gli fa dire ciò che la sua mente non sa, ma il suo cuore attinge nel sé profondo dove abita la Verità.
 
Ascoltate il profeta, anche se scomodo e sconcertante le vostre piccole idee architettate dal maligno, e sarete sulla via maestra, piccoli uomini amati.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/93]   6 marzo 1986  -  ore 8,30
 
(Che differenza c’è fra il mistico e il profeta?).
 
Il mistico è colui che si incontra con Dio faccia a faccia e ascolta le Sue Parole, il profeta è un mistico che trasmette tali Parole al mondo.
 
 
[8/94]   17 marzo 1986  -  ore 2
 
Come puoi giudicare tu la Parola? Solo Io ne sono l’artefice, tu scrivi.
 
«Tranne il figlio di perdizione» (Gv 17,12), è stato detto, ma quella parola tradotta e interpretata come una eccezione, non è stata colta nel suo significato profondo e reale. Non eccezione, ma accezione deve essere intesa la parola ipopragmata. Non “tranne”, ma “anche”, così Io ho inteso comprendere, unire, non escludere, dividere le realtà sopradescritte. Non tranne il figlio di perdizione ma anche il figlio di perdizione, cioè colui che serve all’uomo per la scelta, sarà accettato, alla fine, dall’Amore misericordioso che salva.
 
Così io intendevo il divorzio: tranne in caso di concubinato, si è tradotta, ma è adulterio anche chi rimanda la moglie concubina e ne sposa un’altra (cfr. Mt 5,31-32).
 
Io richiamo dal deserto la prostituta e la riprendo con Me.
 
 
[8/95]   28 aprile 1986  -  ore 8,30
 
Ognuno ha il suo Sinai dentro di sé, ognuno ha il suo roveto ardente e sente la Parola: IO SONO.
 
Tu ascolta, credi e seguiMi.
 
Ma ognuno ha il suo Faraone dentro di sé, che lo indurisce, lo costringe a restare nel lavoro impostogli per dargli come premio cipolle e pentole di fagioli e per quelle cipolle l’uomo rimane nella schiavitù del Faraone.
 
Esci dalla schiavitù, uomo, e segui Mosè che ti guida attraverso il deserto, verso la terra promessa.
 
Il tuo Sinai sarà il Golgota e alla fine, di monte in monte, salirai oltre il monte e la tua sublimazione ti farà vedere e gustare il Vero, l’Eccelso, ti farà incontrare faccia a faccia COLUI CHE È, per sempre.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/96]   31 agosto 1986
 
(Ma perché far sapere agli altri ciò che Mi dici? Non vedi? Non ci credono, dicono che non è giusto, e allora a cosa serve?).
 
Non tutti hanno la stessa capacità e volontà di ascolto. Chi crede di sapere non comprende questa nuova Parola.
 
E’ la Parola antica e modernizzata nel linguaggio. E’ aperta la comprensione di nuove Verità, incomprensibili agli antichi. «Ho ancora molte cose da dirvi» (Gv 16,12) ho detto ai Miei discepoli, ma ora non le potete comprendere. Lo Spirito, un po’ alla volta, conforme l’evoluzione mentale, culturale e spirituale dell’uomo, vi farà comprendere sempre più ciò che Io ho detto, anche con parabole, sulla terra.
 
La Verità è infinita perché Io sono Infinito. Piccole scintille sono state comprese, e sempre più l’uomo si avvicinerà al Fuoco. Purché la nebbia della tradizione o dell’egoismo non faccia da schermo a questa Luce.
 
Va avanti e scrivi ciò che ti dico. Il semplice, puro, amante della Verità, ne godrà, al resto ci penso Io.
 
Sii umile e parla solo con chi desidera avanzare nel cammino della Verità.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/97]   9 novembre 1986  -  ore 7,30
 
(Signore, la Tua nuova Parola è immensa. Tu mi spingi a diffonderla, ma ben piccolo è il raggio delle mie amicizie, a pochi posso trasmetterla, e allora come farà il mondo a conoscerla?).
 
Il Mio Vangelo è partito da un piccolissimo gruppo di uomini e di donne che l’hanno conosciuto e diffuso, e ora è risaputo in tutto il mondo. Tu scrivi e parla, al resto penso Io. Vivi in pace e testimonia.
 
Così sia per Maria.
 
Questo è l’inizio del nuovo mondo, cosciente.
 
 
[8/98]   13 dicembre 1986  -  ore 4,30
 
La Parola ascoltatela. Tutto vi dice, e vi fa intravedere la Verità. Sappiate interpretarla, ascoltarla, e nuovi cieli e nuove terre vedrete. Il mondo cambia da visibile a comprensibile. E la Luce vi sarà palese.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/99]   24 gennaio 1987  -  ore 7,30
 
«Padre nostro                                              =  Creatore nostro, che ci hai messo nel mondo
 
che sei nei cieli                                               =  Esisti, nell’Empireo e nell’Universo
 
sia santificato                                                =  sia conosciuto e riconosciuto il Santo (diverso)
 
il Tuo nome                                                    =  Gesù Cristo, persona di Dio, nel
 
venga il Tuo Regno                                         =  nuovo mondo. Tutti Ti conoscano come Re, Redentore.
 
sia fatta la Tua volontà                                   =  Fautore di Amore e del bene dei sudditi tutti, nella
 
come in Cielo                                                  =  dimensione sopra-naturale (spiriti), e nella
 
così in terra                                                     =  dimensione naturale temporale (uomo),
 
dacci oggi                                                       =  dà a noi sulla terra, nel tempo
 
il pane quotidiano                                          =  forza propellente, ogni giorno, nutrimento per la Vita
 
rimetti i nostri debiti                                      =  perdona e cancella i nostri peccati, deviazioni,
 
come noi li rimettiamo ai nostri debitori        =  fa che anche noi perdoniamo
 
non ci indurre in tentazione                          =  liberaci, toglici la tentazione, fa che non cadiamo nelle
 
                                                                            tentazioni del seduttore,
 
ma liberaci dal maligno» (Mt 6,9-13)             =  allontana da noi il maligno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/100]   9 marzo 1987  -  ore 11  - sto scegliendo degli scritti.
 
Questo che tu scrivi, segue le leggi del Big Bang.
 
Come all’inizio della creazione, molti elementi erano frammisti fra loro, senza un ordine preciso apparentemente, ma un po’ alla volta ogni elemento si è associato con altri elementi simili e necessari per formare l’organo - realtà prestabilita dal Creatore -, così nei tuoi scritti.
 
I vari argomenti frammisti fra loro, senza un ordine susseguente e apparente, saranno un po’ alla volta compresi nel loro significato e raggruppati con scritti dello stesso argomento.
 
Un po’ alla volta si comprenderà l’evoluzione dei vari argomenti che tendono tutti a far comprendere, sempre più chiaramente, la Realtà prestabilita dal Creatore per mostrare alla Sua creatura la Verità, perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Big Bang = inizio della creazione; manifestazione della materia.
 
Energia cosmica sviluppantesi nel tempo e nello spazio.
 
Big Bang dello Spirito = inizio di comprensione della Realtà spirituale ( = Verità) nell’uomo sapiens.
 
Dalla confusione, caos, alla chiarificazione della Verità.
 
Così è e sarà all’infinito.
[8/101]   26 luglio 1987
 
La Parola va presa nel suo insieme per poterne cogliere il senso recondito globale.
 
Lo Spirito è sottinteso nella Parola. I particolari temi, le parabole servono a spiegare le varie situazioni terrene nelle quali l’uomo si ritrova nella sua vita temporale. Ogni particolare ha un senso specifico per una situazione specifica. Cercate lo Spirito sottinteso nella allegoria. Guardate le metafore, non in sé stesse, ma per quello che vogliono sottintendere.
 
Così... come...: il senso globale della Parola risulta dall’insieme delle allegorie, metafore che portano dall’umano al divino, dalla realtà vissuta sulla terra (esemplificata nelle Parabole) alla realtà da raggiungere nella dimensione spirituale.
 
La Parola compresa nel suo insieme, serve a scoprire il Trascendente nell’Immanente (Cristo = Dio-Uomo).
 
Come in Cielo, così in terra per raggiungere definitivamente il Cielo. Lo Spirito, immanente nella Parola, aiuta l’uomo a conoscere il Verbo per unirsi a Lui e diventare Sua immagine realizzata e vivente in eterno. Perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
(Ma se l’uomo non ascolta la Parola, non Ti sente, non crede nella Tua presenza reale?).
 
Io sono ovunque l’uomo Mi sente, Mi crede, Mi ascolta, Mi mangia, cioè si unisce coscientemente a Me. Ma se l’uomo Mi ignora, volutamente o non, è come Io non esistessi per lui.
 
Io urgo nel cuore e nella coscienza dell’uomo, anche il più distratto e lontano, ma dipende dall’uomo il volerMi ascoltare e seguire. L’uomo è libero.
 
Così è.
 
 
[8/102]   21 settembre 1987
 
«Non si può mettere una pezza nuova nel vestito vecchio» (Mt 9,16), altrimenti si strappa.
 
Così Wojtyla: uomo nuovo nella prassi visibile, nel fare (viaggi, aerei, giro del mondo, mass-media, ecc.), ma uomo vecchio nella comprensione della Parola. Bisogna camminare col pensiero, non con i piedi.
 
L’uomo nuovo è quello che non si ferma all’ “è stato detto” (dalla Chiesa), ma ascolta, accoglie, comprende, attualizza e insegna agli altri il: “ma Io vi dico” (cfr. Mt 5,17-48).
 
Neppure uno iota sarà buttato della Parola antica. Tutto è vero, secondo il tempo in cui è stato detto per la comprensione limitata dell’uomo sapiens. Ma la Parola si è evoluta conforme la capacità intellettuale e spirituale dell’uomo in evoluzione. Tutto si evolve, cambia aspetto.
 
Da bambino, l’uomo, diventa adulto, cambia aspetto e mentalità, comprende ciò che da piccolo non poteva comprendere. Così nella comprensione della Parola.
 
Oggi l’uomo comincia la sua maturità spirituale. Questo è l’uomo nuovo che comprende, più o meglio di prima, ciò che è stato detto per la sua crescita nello spirito (“ma Io vi dico”).
 
E’ lo spirito sottinteso nella Parola, che oggi e domani si deve comprendere per vivere da adulti maturi.
 
E’ lo Spirito Santo che oggi vi fa comprendere meglio la Parola (cfr. Gv 16,12-15).
 
Ascoltatelo, e non vi fermerete alle vecchie tradizioni, ma Cieli e terre nuove scoprirete. E diventerete uomini nuovi. «Se non rinascerete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/103]   3 febbraio 1988  -  ore 8
 
Non fermatevi troppo sulle persone scelte da Me per portare un po’ di Luce fra le tenebre. Sono scintille luminose nel buio dell’ignoranza. Ma non le persone, ma ciò che è lo spirito del messaggio portato da tali persone è da osservare per comprendere ciò che Io o Mia Madre Maria, vogliamo farvi intendere per aiutarvi a camminare sulla retta via. Non fanatismi o interpretazioni temporali, ma l’essenziale sia ricercato attraverso le parole o i segni del messaggio visibile a voi, piccoli uomini.
 
Il Cielo vi è vicino, vi ama, vi segue, vi aiuta ad avanzare anche attraverso segni tangibili.
 
Pregate e non lasciatevi sedurre dalle persone che sono solo tramite dell’Eterno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/104]   6 marzo 1988
 
Le parole o i fatti, che ti vengono proposti, di persone sconosciute, cosiddette profeti o profetesse, guardale all’inizio con distacco. Se ti vengono riproposte con insistenza e da varie fonti anche attendibili, osservale con più attenzione. Se quelle parole o quei fatti ti portano ad amare più intensamente Dio e il prossimo, quelle parole e quei fatti sono attendibili, veri, e perciò divulgabili. Se ti portano ad ammirare e a prostrarti davanti alla persona che dice o fa cose strabilianti, non credere, non la seguire perché il maligno la sorregge e la istruisce.
 
Solo chi eleva al Creatore la lode e la sua attenzione e ne è tramite, solo costui è vero profeta del Dio vivente.
 
Non vi fermate alle persone benedette ma, anche tramite loro, risalite a Chi le benedice, e sarete benedetti.
 
Così sia per Maria.
 
Chi dice che Cristo è Dio ha in sé il Suo Spirito.
 
Chi lo considera solo uomo, profeta, o solo Dio (corpo apparente ma non reale) è nell’errore.
 
Solo il Padre può attirare i Suoi figli, illuminandoli con il Suo Spirito. I falsi profeti piangeranno finché non saranno «salati col Fuoco» (Mc 9,49) - resi sapienti dalla Luce del Padre -. Dai frutti conoscerete l’albero.
 
 
[8/105]   24 marzo 1988
 
L’insegnamento della Chiesa, oggi, è come un latte a lunga conservazione. E’ un cibo sterilizzato, pastorizzato, non fa male, non ha in sé elementi patogeni che possano provocare infezioni virali, ma manca di vita. Gli sono stati tolti, con la pastorizzazione, gli elementi vivi e vitali che si trovano invece nel latte fresco e genuino.
 
Date agli uomini un latte fresco, una Parola sempre nuova che dà forza per crescere, per vedere nuovi orizzonti.
 
Il bambino deve crescere non col latte pastorizzato ma col latte fresco uscito da animali indenni, da malattie patogene. E’ l’animale che dà il latte (la Parola) che dovete curare, perché possa trasmettere un latte fresco e sano. Io sono la Fonte, abbeveratevi alla Mia Fonte e non alle fonti umane, surrogato spesso annacquato della vera Fonte. La Mia Parola è vera fonte che zampillerà in eterno dal cuore di colui che si abbevera e può dissetare chi ha sete di Verità.
 
Così sia per Maria.
 
... «E’ lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che Io vi ho dette sono spirito e vita » (Gv 6,63)
 
(danno la vita perché vengono dallo Spirito).
 
«Ma tra voi vi sono alcuni che non credono...» (Gv 6,64).
 
«Io ho scelto voi, eppure uno di voi è un diavolo...» (Gv 6,70).
 
«Signore, Tu solo hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
 
(Parla, Signore, e fa parlare con la Tua Parola).
 
Così sia.
 
 
[8/106]   28 marzo 1988 -  ore 9,30
 
Io parlo ai Miei ministri (sacerdoti).
 
Io vi ho dato le chiavi del Regno perché possiate aprire e far entrare i fedeli che urgono per entrare nel Mio Regno. La Mia Parola è la chiave per entrare, per spalancare le porte (la conoscenza) del Mio Regno.
 
Ma guai a voi, ministri, che avete preso tale chiave e l’avete sotterrata e non entrate voi e non lasciate entrare chi cerca tale porta (cfr. Lc 11,52).
 
E chiamate “protestante” chi ha cercato tale porta.
 
Guai a voi che vi siete fatti, voi, una chiave falsa d’oro, che tenete in tasca. Aprite quella porticina d’oro (tabernacolo) quando volete, e la richiudete quando volete.
 
Mi avete racchiuso in quel piccolo regno inventato da voi, piccoli uomini, ignoranti il Mio vero Essere.
 
La Mia Presenza Reale è ovunque, non limitateMi nelle vostre chiese, templi terreni, case d’oro fatte per voi, per montare sul vostro trono (altare, pulpito). Guai a voi che non cercate, non usate la vera chiave del Regno.
 
La Mia Parola è tale chiave.
 
I sacramenti sono momenti specifici per usare e comprendere e vivere tale Parola.
 
Non assolutizzate tali momenti, ma questi siano segni visibili di quel Regno nel quale voi avete il mandato di far entrare il fedele ancora ignaro di tale Regno. Aprite le porte, ma prima imparate a usare la chiave per entrare.
 
LA MIA PAROLA È VIA, VERITÀ, VITA. ASCOLTATEMI.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/107]   14 maggio 1988  -  ore 19
 
Ma non hai ancora capito che Io Mi adatto a ciascuna di voi, piccole anime credenti e amanti, e Mi faccio conoscere conforme la possibilità di comprendere di ognuna?
 
Il Mio linguaggio è diverso perché ogni uomo è diverso dall’altro. Solo adattandoMi alla mente, alla cultura, al linguaggio del singolo posso farMi comprendere da tutti.
 
La Mia Verità è esposta un po’ alla volta secondo l’evoluzione di ognuno, di ogni popolo, di ogni civiltà, e sempre più sarà palese quanto più l’uomo Mi cerca, Mi ascolta, Mi segue, Mi ama.
 
Ascolta e chiudi le orecchie al rumore del mondo e Mi sentirai e farai ciò che Io ti dico, perché ti amo e voglio fare di te un apostolo per chi non sa ancora ascoltare e sentire, dentro di sé, la Mia voce.
 
Alla fine ognuno sentirà come gli altri e tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/108]   19 maggio 1988  -  ore 9,30
 
(Signore spiegami cosa vuol dire “Parola di conoscenza” per me? Mi sembra tanto diverso il cammino da quello di Padre Tardif. Lui è grande nella fede, io sono tanto piccola. Non è la stessa parola quella che guida lui!).
 
La Parola di conoscenza ha diverse sfaccettature e comporta itinerari diversi, carismi diversi, effetti diversi.
 
Uno conosce la persona che, attraverso questa Parola, può essere guarita nel corpo o nello spirito.
 
Un altro conosce e sente una Parola che indica una via di conoscenza della Verità.
 
·         “Parola di conoscenza” dell’uomo per l’uomo malato nel corpo e nello spirito.
 
·         “Parola di conoscenza” della Realtà del Creatore e Signore delle creature.
 
·         “Parola di conoscenza” del cammino della Chiesa verso la terra promessa.
 
Queste sono le tre Parole di conoscenza donate a chi è stato scelto per riceverle e trasmetterle all’uomo caduco, malato, incredulo, dubbioso o in ricerca del Dio vivente.
 
Gli errori della Chiesa vengono svelati attraverso questa Parola di conoscenza che aiuta e illumina il nuovo cammino, dopo la deviazione.
 
Ascoltate, anime nobili, tali Parole concesse a voi, tramiti di tali Parole, per la salvezza del mondo.
 
Io sono Via, Verità e Vita, ascoltateMi e trasmettete tale Parola a chi ne ha bisogno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/109]   20 maggio 1988  -  dal parrucchiere vedo una foto di Padre Tardif.
 
Denuncia gli errori della Chiesa, proclama la gloria di Dio.
 
Credi di più, sei ancora titubante. Prega e ama di più e... osa credendo. Padre Tardif.
 
 
[8/110]   30 agosto 1988
 
E’ meglio rischiare di perdere i figli piuttosto che perdere il Creatore dei tuoi figli. Anche se i figli ti abbandonano per seguire il mondo, Io non ti abbandono mai. I figli torneranno a cercarti perché cercano Me nonostante le attrattive del mondo che alla fine cadranno come luci spente.
 
Sii luce e sale della terra, di questo hanno bisogno i tuoi figli.
 
Ritirati in Alto e vivi in pace. La teologia è ora il tuo unico campo di azione.
 
Così sia con Maria.
 
Non preoccuparti di essere accettata dagli uomini, anch’Io sono stato messo in croce perché disturbavo i loro interessi limitati, ma pure continuano a cercarMi, perché hanno bisogno di Infinito.
 
Immergiti nell’Infinito e ti ritroverai con tutti alla fine, quando i limiti cadranno.
 
 
[8/111]   2 gennaio 1989  -  ore 23
 
(Signore, è esatta la Parola che ci è stata tramandata nel Vangelo dagli Evangelisti? O è stata manomessa, o male tradotta dalla lingua originale, o male trasmessa perché male compresa dai Tuoi stessi interpreti?).
 
Uomini di poca fede! Perché non credete né a Me, Autore della Parola né all’assistenza dello Spirito Santo che fa ricordare e detta dentro il cuore e la mente dello scrittore sacro ciò che corrisponde alla Verità del Mio pensiero, della Mia volontà, della Mia vita terrena passata fra voi, Mie creature amate?!
 
Ho detto a tutti i credenti di allora e di oggi: «Andate e portate il Mio Vangelo in tutto il mondo» (Mc 16,15). Come potrei darvi una Parola falsa? Lo Spirito soffia dove vuole, prende del Mio e ve lo fa conoscere meglio.
 
Io ho parlato come il Padre Mi dettava, lo Spirito parla come Io ho parlato, lo scrittore sacro, e ogni profeta passato, presente e futuro, parla come lo Spirito gli detta dentro.
 
E la Parola è una, come il Padre, il Figlio, lo Spirito sono Uno, e come la creatura fedele credente e amante è una con lo Spirito. «Padre che tutti siano uno come Tu ed Io siamo Uno» (Gv 17,21-22).  
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/112]   15 gennaio 1989
 
“Discese agli inferi” è parola simbolica come è spesso la Mia Parola.
 
Ti ho già detto che l’indicazione di molti verbi come: discendere, salire, mandare, legare, ecc., vogliono dimostrare situazioni terrene - visibili e comprensibili all’uomo limitato nel tempo e nello spazio - che hanno una analogia con le varie situazioni dello spirito. Non indicano spostamenti o movimenti nello spazio (come quelli di un corpo fisico) ma movimenti e situazioni diverse operate nello spirito dallo Spirito Santo che agisce nel tempo con impulsi atemporali e per un fine eterno...
 
 
[8/113]   13 aprile 1989
 
«Io sto alla porta e busso, se uno Mi apre Io entro e parlo con lui» (Ap 3,20).
 
Io Mi conformo alla sua mentalità, alla sua cultura, al suo linguaggio e parlo come fa una mamma con il suo bambino, Mi adatto alla sua capacità di comprensione e piano piano lo faccio crescere nella conoscenza della Verità. Io precedo e seguo l’evoluzione dell’Uomo che cresce secondo l’apporto che gli viene dal di fuori (ambiente culturale), coadiuvato dall’apporto del suo spirito (coscienza, intelletto, memorie genetiche, ecc.).
 
Io parlo nell’intimo (coscienza) e ripeto ciò che ho detto nel tempo.
 
La Mia Parola è eterna, ma dettagliata e sviluppata nel tempo conforme la capacità di recezione dell’uomo.
 
L’evoluzione umana è soprattutto nell’intimo dell’uomo destinato a raggiungere alte vette col suo spirito.
 
A ognuno il suo. Chi più cerca, più ha. «A chi ha sarà dato» (Lc 8,18), a chi non vuol avere una crescita nello spirito gli sarà tolta anche la possibilità di evolvere perché avrà chiuso, volutamente e liberamente, la porta alla Verità. E’ il desiderio e la volontà “di sapere” che apre la porta alla Sapienza.
 
«Bussate e vi sarà aperto» (Lc 11,9). Io busso, apriteMi e Mi conoscerete sempre più.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/114]   2 ottobre 1989
 
«Non più nel tempio o a Gerusalemme (luogo) adorerete il Padre, ma ora i veri adoratori Lo adoreranno nello spirito e nella Verità. Dio è Spirito» (Gv 4,21-24). Il Regno di Dio è dentro di Voi. Questo ho detto alla samaritana facendoMi riconoscere come il Messia.
 
Nel vostro intimo (spirito) voi Mi adorerete, piccoli uomini! Dentro ognuno di voi, credenti, coesiste lo Spirito Santo e si fa sentire da chi Lo crede, Lo ama, Lo ascolta.
 
La “Verità” sono le Parole che Io ho pronunciato nell’Antico e nel Nuovo Testamento.
 
La Verità è stata detta dai Profeti e continua a scaturire nell’intimo di ogni profeta che ascolta e trasmette ciò che Io voglio dire alle Mie creature di tutti i tempi.
 
Nell’intimo (spirito) Io parlo, nel vostro intimo ascoltateMi dopo aver fatto silenzio nelle cose del mondo. Solo dentro di voi Mi incontrerete e Noi (Padre, Figlio, Spirito Santo) abiteremo con l’uomo che crede, ama, ascolta e Mi trasmette all’uomo disattento perché attratto dal mondo.
 
Io in voi, voi con Me e saremo uno nell’Uno (cfr. Gv 17,21-22).
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/115]   7 novembre 1989
 
(Signore, come si può mettere d’accordo il “profeta”, che in generale è aggressivo perché quello che deve dire lo dice con molta forza, piaccia o non piaccia, e il “mistico” che in generale mostra un carattere dolce, spesso sentimentale?).
 
Ogni mistico e ogni profeta, come ogni persona, ha una doppia faccia.
 
A volte prevale l’aspetto dolce e sentimentale, nel mistico, ma questo è dovuto, oltre al carattere genetico, alla cultura del tempo in cui è vissuto. Ma sotto quella apparenza c’è, anche nel mistico, una forza, una irruenza che lo spinge a fare o a dire cose che sconvolgono e spesso coinvolgono l’ambiente in cui tale persona vive e opera.
 
Così per il profeta che ha, più del mistico, il compito di vedere e prevedere situazioni aperte al futuro; perciò la sua forza (grinta) nel dichiararle, piaccia o non piaccia.
 
Ma il profeta è un mistico, e il mistico è spesso profeta.
 
Va in pace e mostra la tua doppia faccia, piaccia o non piaccia, a chi Io ti metto fra i piedi perché si svolga il Mio progetto anche per mezzo tuo.
 
(E qual è il Tuo progetto?).
 
La salvezza di tutti, perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/116]   22 novembre 1989
 
L’Amore agisce. L’amore si esprime in parola (Fiat), la parola si attualizza, agisce, diventa atto concreto.
 
Da questa volontà, derivata dall’Amore espressa in Parola (Verbo), nasce l’Universo.
 
La creazione è attualizzazione, concretizzazione della volontà espressa in Parola (lo Spirito aleggia sulle acque e dice: «Fiat. Sia fatta la luce» - Gen 1,3 - e nasce l’Universo).
 
La Parola agisce, diventa atto concreto. Così nell’Incarnazione. L’Amore (Spirito Santo) si esprime in parola (Gabriele: «Il Signore è con te. Lo Spirito verrà su di te come una nube e ti avvolgerà... Si faccia di me secondo la tua Parola» - Lc 1,28-38 -). La Parola agisce.
 
L’incontro fra la Parola (volontà del Padre) e la parola di Maria (Fiat) provoca il concepimento di Gesù.
 
La Parola si concretizza, si attualizza, agisce, crea. E nasce il Figlio, Gesù.
 
Così è.
 
 
[8/117]   18 luglio 1990  -  alla Comunione.
 
Tre sono i livelli della Parola.
 
C’è la Parola dell’uomo credente e ispirato dall’Alto.
 
C’è la Parola dell’Uomo-Dio, con linguaggio umano accessibile all’uomo.
 
C’è la Parola di Dio, è il Silenzio ineffabile.
 
Così è.
 
 
[8/118]   23 agosto 1990  -  Camaldoli.
 
(Mi sono svegliata con questa parola). “ESODO”.
 
 
[8/119]   5 settembre 1990
 
Dì ad E. che non è vero che Io non parlo all’uomo credente. Io parlo, Io sono Verbo!
 
Ma come il Mio Corpo fisico adombrava e limitava la Mia Essenza infinita, così la Mia Parola nell’uomo assume categorie, mentalità, linguaggi adatti all’essere a cui Mi comunico.
 
La Parola di Dio è una: “IO SONO”, nel Figlio dell’uomo (Incarnazione) e nei figli degli uomini che Mi credono e Mi ascoltano con cuore sincero.
 
Il Verbo si è fatto carne e ha parlato come Uomo-Dio. Il Verbo si fa carne continuamente in ogni Sua creatura che ascolta e trasmette la Sua parola, pur limitata dalle categorie, mentalità, culture, linguaggi degli uomini viventi nel tempo e nello spazio. Io Mi adatto a voi Mie creature per farMi comprendere da voi, nei vostri limiti.
 
Credete, e la Mia Parola crescerà in voi e vi illuminerà sempre più.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/120]   8 settembre 1990
 
Anche la “Bibbia” è limite umano. E’ Parola di Dio farcita di parole e storie umane.
 
La Mia Parola è una: IO SONO.
 
Nella Bibbia tre sono le Parole rivolte all’uomo:
 
·         «Parti dalla tua terra e va dove Io ti indicherò» (Gen 12,1).
 
·         «Padre, nelle Tue mani depongo il Mio spirito» (Lc 23,46).
 
·         «Che tutti siano uno nell’Uno» (Gv 17,21-22).
 
Così è e così sia con Maria.
 
 
[8/121]   12 novembre 1990  -  ore 20,30
 
(Sto leggendo i primi messaggi di Vassula. Dopo averli letti li ritengo sdolcinati, sentimentali, con un linguaggio troppo umano. Forse frutto di una turbe psichica di Vassula per una sua carenza infantile di amore... Sto per spegnere la luce e mi sento dire): Sei indifferente, scettica, fredda.
 
(... Signore, solo Tu mi puoi scaldare! Ma che senso ha la vita dell’uomo? Ognuno vede sé stesso e vuol essere al centro dell’attenzione degli altri, anche il Papa... anche Tu Signore?...).
 
Anche tu, soprattutto tu!
 
(Signore sono un verme strisciante che vuol alzare gli occhi e giudicare il Creatore dell’universo! Cosa farai di me? Annullami Signore! E’ tutto folle ciò che penso, ciò che scrivo!...).
 
AscoltaMi Laura. Tu sei una piccola superba. Stai diventando presuntuosa, il maligno ti insidia e mette confusione nella tua mente. Ti stupisci, ti ribelli per quello che Io dico a Vassula, eppure ne sei gelosa!
 
Io, te lo ripeto, parlo a ciascuna anima conforme Io l’ho fatta. All’anima razionale faccio discorsi soprattutto razionali, all’anima sentimentale, amorosa, umile faccio discorsi di amore infinito. Il Mio Amore si esprime con parole umane comprensibili dal cuore o dalla mente dell’uomo fatta a Mia immagine.
 
IO SONO MENTE,  IO SONO CUORE.
 
L’uomo amante è spinto dagli impulsi del cuore sovrabbondante e ricercante amore, l’uomo raziocinante è spinto dagli impulsi della mente, la ragione lo spinge a cercarMi. Ma la sola ragione disgiunta dal cuore è monca. L’uomo puramente razionale non potrà mai raggiungerMi perché il Mio Essere supera la ragione, è Luce infinita, è Fiamma, Fuoco eterno che brucia di Amore, per Amore, con Amore.
 
Questa è la Mia Trinità, Trinità di Amore. E l’Amore è Uno, individibile, infinito, eterno.
 
 
[8/122]   15 novembre 1990  -  ore 11  
 
Bonecchi non si sieda! Non si fermi nel convento per continuare a lavarsi!
 
Cammin facendo farà la sua purificazione. Vada oltre il nirvana.
 
Il Cielo lo attende, il Sole (Spirito Santo) lo illumina, non il Buddha, uomo saggio e sapiente per la sua era!
 
Oggi è il tempo dello Spirito, lo scopra in sé stesso, ricercando nel “Libro” (Bibbia) la Sua Parola, la Sua Via (Cristo), la Sua Verità. E la porti agli altri, a chi è ancora chiuso nella nebbia o nell’illusione di una salvezza procuratasi con le proprie opere.
 
«Io sono la Via, la Verità, la Vita...» (Gv 14,6).
 
 
[8/123]   11 dicembre 1990 - ore 20,30
 
(Avevo appena parlato, per telefono, con una signora che dice di ricevere messaggi dall’Alto. Mi dice Alberto):
 
Dì che stia tranquilla, che non si esalti troppo. Ogni dono viene dal Signore, a Lui la lode e la gloria.
 
Beatrice è tramite, come molti di noi, per aiutare l’uomo sulla terra a salire sempre più consapevolmente verso l’Altissimo che ci illumina. A Lui l’onore e la gloria nei secoli.
 
Non fermatevi uomini terreni a contemplare il “tramite” ma attraverso le sue parole dovete comprendere che cosa il Signore vuole insegnarvi.
 
L’amore agli uomini deve essere segno dell’amore al Creatore. La catena dell’amore parte dall’Amore eterno e attraverso le Sue creature, inglobate nell’amore umano, ritorna e raggiunge l’Amore divino. Questo è l’iter dell’Amore: da Dio, all’uomo e dall’uomo ritorna a Dio. Così tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così è e sarà per Maria.
 
 
[8/124]   12 dicembre 1990
 
(In chiesa, alle Grazie. Voglio parlare con Padre C. ma mi dice che non ha tempo, ha da fare delle consegne!...).
 
Te l’ho già detto, non la Chiesa gerarchica magisteriale Mi metterà al centro, ma voi laici, umili, semplici, amanti e credenti nella Mia Parola detta a chi ha orecchi aperti per udire e ascoltare.
 
La gerarchia verrà poi al rimorchio di chi ode la Parola e la trasmette senza prosopopea, perché Mia è la Parola, non dell’uomo colto e studioso!
 
La Sapienza è dono dato agli ignoranti del mondo, a chi ha orecchi aperti alla Voce dall’Alto, non dal basso.
 
Va in pace e porta la Mia Parola a chi ha sete di Verità e non di scienza e parola umana. La Sapienza vola in Alto, sali e sii umile e semplice. Non giudicare, non condannare, ama e prega per i presuntuosi.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/125]   11 gennaio 1991
 
(Ma quando e chi mi assicura della Vita oltre la vita?).
 
Le comunicazioni (messaggi) - che sempre più l’uomo del duemila sentirà dai trapassati alla Vita - daranno la certezza della Vita gioiosa e gloriosa eternamente vissuta nella pace, nell’armonia, nell’Amore perenne.
 
Ascoltate e credete a tali messaggi permessi per voi uomini evoluti, dal Creatore che sovrasta i tempi e vi fa crescere nella Verità dell’Amore eterno.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/126]   11 febbraio 1991  -  ore 22  - dopo una telefonata con un monaco che aveva definito i miei scritti:
 
                                                                   “roba da giornaletti!”.   
 
Che cosa ti importa del giudizio di un uomo, anche se studioso della “Scrittura”, ma non conoscitore di anime guidate da Me? Io scelgo e guido le Mie creature che a Me si affidano, i Miei “eletti!”.
 
Il Mio approccio, il Mio linguaggio, il Mio intervento nella vita dei Miei prescelti non ha schemi fissi come i vostri, piccoli uomini. Io sono libero e scelgo e dirigo le Mie pecore e i Miei agnelli come e dove e quando voglio Io. «Sono Io che ho scelto voi, non voi avete scelto Me» (Gv 15,16).
 
Perciò non ti preoccupare se non rientri negli schemi prefissati dagli studiosi di Teologia dogmatica o spirituale. Io sono libero dagli schemi umani, e liberati anche tu da ogni pregiudizio.
 
Tu seguiMi e canta. Ama, ama, ama e sii felice.  
 
Così sia con Maria.
 
... Piccola ribelle, perché dubiti ancora?
 
 
[8/127]   18 febbraio 1991  -  ore 8
 
La tradizione ferma, blocca; la Parola muove, agisce, fa avanzare all’infinito verso l’Infinito.
 
La Forza redentiva è di Dio, la forza primordiale è della creatura; la tradizione è dell’uomo, la Parola è di Dio. Forza redentiva = Parola; forza primordiale = tradizione.
 
Così è.
 
Mons. Ravasi cerchi nella “SCRITTURA” non la storia umana vissuta dal popolo di Dio, non dipinga, con colori attraenti e parole suadenti, quadri storici, avvenimenti umani vissuti nel tempo, ma colga e sottolinei lo “Spirito” che sta sotto quella storia, quegli avvenimenti descritti con tanta abilità dialettica. Non i fatti storici sono da sottolineare soprattutto, ma i perché di fondo che hanno provocato tali fatti storici. Veda nella storia lo Spirito che la pervade. Spirito positivo che spesso sembra sopraffatto dallo spirito negativo che domina la scena del mondo.
 
Ma alla fine la forza positiva avrà ragione sulla negativa. E la Verità sarà palese.
 
Questa scopra e sottolinei soprattutto nelle sue descrizioni storiche.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/128]   23 febbraio 1991  -  mia meditazione?
 
( - Gv 4,35-38 - : «Uno semina e uno miete... e raccoglie frutto per la vita eterna perché ne goda insieme chi semina e chi miete... Vi ho mandati a mietere ciò che non avete seminato... Siete subentrati nel loro lavoro... C’è chi semina e chi raccoglie e tutti insieme, alla fine, godono il frutto, il salario, del loro lavoro».
 
Nell’Antico Testamento c’è chi semina: Abramo, Mosè - legge - e i Profeti seminano la Parola. «Io sono il vostro Dio... Parti dalla tua terra e va verso la terra promessa... Il Mio nome è “IO SONO”... Io ti ho fatto uscire dalla schiavitù... Io ti ho dato una legge...» - Es 3,14; Es 20,2 -.
 
Nel Nuovo Testamento c’è chi miete. Cristo è venuto a continuare l’opera del Padre - Seminatore - e a raccogliere il frutto per la vita eterna. «La salvezza viene dai Giudei...» - Gv 4,22 -, «Chi beve l’acqua che Io gli darò non avrà più sete perché l’acqua diventerà in lui sorgente che zampilla per la vita eterna» - Gv 4,14 -. L’acqua viva è la Sua parola che dà gioia e toglie la sete per sempre. Questo è il frutto perenne che ci dà Colui che miete - salva -.
 
Anche noi siamo mandati a raccogliere ciò che altri hanno seminato. La tradizione ci ha dato semi di Verità, Cristo li ha fatti crescere e fiorire, noi raccogliamo i frutti che a nostra volta dobbiamo tramandare e seminare perché i posteri li raccolgano e a loro volta li tramandino. Questa è la vita eterna che continua, e disseta, e fa godere chi ha raggiunto la Sorgente zampillante per la vita eterna).
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/129]   16 marzo 1991
 
... Non lo studio sterile “intellettuale” delle Scritture serve a salire, ma la fiducia in Chi le ha dettate per una ulteriore comprensione del cammino dell’uomo verso la terra promessa, che è l’amplesso finale cercato e voluto dalla creatura che ha ritrovato il Padre.
 
La Mia rivelazione non è finita con la Mia Ascensione, ma continua fino alla fine dei secoli.
 
Io vi ho detto: «Ho ancora molte cose da dirvi. Vi manderò lo Spirito che vi spiegherà meglio» (Gv 16,12-14) ciò che ancora oggi non potete comprendere. E’ lo Spirito in voi Mie creature che sempre più vi illumina su quella Verità che Io vi ho accennato quando ero con voi, nel tempo. La Verità è infinita perché Io sono infinito.
 
Non limitateMi nel tempo! Io sono l’Eterno Vero.
 
Così è.
 
 
[8/130]   16 maggio 1991
 
IO SONO. Vi ho dato la legge, dopo aver detto: «Io sono il vostro Dio, voi siete il Mio popolo» (Es 6,6-7). Parola interiore all’uomo scelto e attento alla Mia Voce (Abramo, Mosè, Profeti).
 
IO SONO. Vi ho dato la Vita, dopo aver detto: «Io sono venuto per salvare i peccatori» (Mc 2,17).
 
La prima è stata rivelazione privata confermata da avvenimenti visibili a tutti (Mar Rosso, ecc.).
 
La seconda è stata rivelazione pubblica. Parola udita da molti e confermata da avvenimenti visti e trasmessi dalla storia (Incarnazione, morte e Risurrezione).
 
Ora Io parlo a voi, Mie voci e Miei credenti nella Parola antica, e Parola nuova.
 
Ora la Mia rivelazione è ritornata privata, nel cuore e nella mente di chi crede totalmente a Me, Essere Assoluto. Solamente in chi Mi crede presente in sé stesso, IO SONO, Io Mi manifesto, Io parlo all’anima semplice e credente, attenta alla Mia Voce, unita al Mio Essere eterno che vuole attirare a Sé ogni creatura ben-pensante, bene-volente. Trasmettete a tutti, anime nobili, la Mia Voce e ci sarà un solo ovile con un solo Pastore.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/131]   14 giugno 1991  -  ore 7,30
 
Don Stefano faccia un discernimento fra il grano e la pula.
 
Non spenga il lucignolo fumigante ma lo ripulisca dalla pula che lo circonda. La fiamma brillerà nitida e salirà sempre più in alto se sarà alimentata dal Vento dello Spirito, ma se sarà alimentata da un desiderio di prevalere sugli altri mostrandosi luce, ma è luce dell’ego, sia ripulita.
 
«Non si può servire a due padroni» (Lc 16,13), o si segue l’io, falso dio, o si annulla sé stessi per far brillare la Luce che sale e illumina orizzonti sempre più vasti.
 
La Verità è una, ma sempre in espansione verso nuovi cieli e nuove terre.
 
Così sia per Maria.
 
(Cosa vuol dire Signore?).
 
Non chi illumina sé stesso e riferisce i “messaggi” al suo piccolo io bisognoso di pubblicità, è nella Luce, ma chi si lascia illuminare dall’Alto per illuminare quanti cercano la Luce.
 
Non l’amore per sé stessi, ma l’amore per il prossimo è indice dell’Amore vero.
 
Così è.
 
Le Mie voci trasmettono la Mia Parola: passata, presente, futura. Questo è il metro (criterio) per discernere la verità dei messaggi dall’Alto. Parto dall’anima (persona illuminata), salgo nelle Alte sfere (Dio e cose eccelse), e ridiscendo per illuminare il mondo. Questo l’iter dei veri messaggi.
 
 
[8/132]   28 giugno 1991
 
La Mia Chiesa si liberi dai pregiudizi fasulli coniati dalla mente di uomini superbi e ignoranti la Verità.
 
Io parlo nell’intimo di ogni Mio credente fedele. A chi ha orecchi aperti per ascoltare la Mia voce, Io parlo direttamente. AscoltateMi anime nobili e camminate sicuri davanti al Mio gregge che ha bisogno del vero Pastore e non di mercenari paurosi, ignoranti la Verità ma ripieni di pregiudizi umani e fasulli.
 
Così sia con Maria.
 
«Con la bocca dei bambini e dei lattanti» (Mt 21,16) Io trasmetterò la Verità. Ascoltateli e credete in Me.
 
... Gli enzimi abbassano il tasso di putredine... (?).
 
 
[8/133]   10 settembre 1991
 
«Vino nuovo in otri nuovi» (Mt 9,17), questo portano oggi i messaggi “veri” venuti dall’Alto.
 
Discernere i veri dai falsi. Il cammino della scoperta della Verità è infinito.
 
Così sia con Maria.
 
«Con la bocca dei bambini e dei lattanti» (Mt 21,16) Io vi comunicherò la Verità.
 
 
[8/134]   2 ottobre 1991
 
(Niobe? Dove sei? Chi sei? E’ vero tutto questo parlare nostro con voi? Non è tutta una montatura, una suggestione, una fantasia moderna?).
 
No, noi siamo vivi, viventi nel Regno e illuminati dalla Sua Luce.
 
Vari sono i livelli di approccio con l’Altissimo, dipende dalla nostra libera volontà di adesione. Per l’entità purificata, più alto e più veloce è il volo, per l’entità ancora appesantita dalle scorie terrene lento è il cammino.
 
L’Altissimo è Amore infinito e l’Amore lascia libera la Sua creatura di credere o non credere sulla terra, ma sprazzi e scintille di Luce invia ad ogni creatura anche nel tempo. Ma quando la persona entra nella Vita oltre la vita, più intensa è la Luce che la attira verso l’Alto, ma ancora libera è l’entità di accettare il cammino in salita, o riguardare ancora in basso.
 
lo ho creduto e amato il mio Creatore, l’ho cercato con tutte le mie forze e pur cadendo e ricadendo, sulla terra, sono salita e dopo la purificazione nella Geènna, passaggio inevitabile, sono salita velocemente perché a LUI anelavo, Lui cercavo e amavo con tutta me stessa. Ora il mio Signore mi manda a te per aiutarti a salire e a fare la Sua volontà. Un grande compito hai tu sulla terra ora: ripulire le acque inquinate nella Chiesa di Dio.
 
Troppi scandali si vedono, troppa ignoranza e nebbia offusca oggi tale Ecclesia dove si guarda più a sé stessi che non al Creatore!
 
Parla, Laura, credi, ama, prega il Signore datore di luce che illumini sempre più creature degne e amanti la Verità. La Verità è Lui, la Sapienza viene da Lui non dagli uomini di Chiesa, ma questi hanno il mandato di ascoltare Lui, aprire gli orecchi e gli occhi per sentire Lui e vedere la Sua Luce. Solo così la Ecclesia servirà Lui e sarà sale della terra e luce nel mondo (cfr. Mt 5,13-14). Altrimenti cadrà e sarà distrutta da Satana che attira nel suo regno di morte i presuntuosi gerarchi. Vivi in pace e canta. Ti sono vicina. Niobe.
 
(Cosa vuol dire canta?).
 
La Parola di Dio è un canto, tu trasmettila, questo è il tuo canto.
 
(Grazie Niobe, aiutami e stammi vicino... o vicina?).
 
Qui non c’è né maschio né femmina, il sesso è annullato, ma tutti siamo creature “uniche” del buon Dio.
 
Così è.
 
 
[8/135]   4 ottobre 1991  -  in chiesa a Piazza Esquilino.
 
(Padre Corrado dice che questi scritti non sono “ispirati” ma suggeriti e... ? E’ vero, Signore?).
 
«Lo Spirito soffia dove vuole e non sai d’onde viene né dove vada» (Gv 3,8), così è nella Parola di Dio entrata nello spirito dell’uomo di ogni tempo. Non l’uomo, anche santo, può inventarsi la Parola, ma la ascolta nel suo intimo, se ha «orecchie da intendere» (Mc 4,9), e la trasmette.
 
Questo è lo Spirito che si fa sentire da colui che ha scelto come trasmettitore, profeta, della Verità.
 
Non fermatevi alla “lettera” delle parole umane descritte, ma coglietene lo Spirito che le ispira.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/136]   17 gennaio 1992  -  ore 10,45
 
Guardatevi dai falsi profeti.
 
«Non chi dice Signore, Signore è Mio profeta, ma chi fa la volontà del Padre» (Mt 7,21). E volontà del Padre è l’amore disinteressato per il prossimo.
 
Non bisogno di unione fisica o sentimentale, ma unione nello spirito illuminato dallo Spirito Santo.
 
Non chi dice: “Io parlo col Signore”, è il vero profeta, ma chi ascolta e registra in sé la Parola sublime.
 
«Signore aprimi, ho mangiato alla tua mensa», dicono i falsi profeti, e Io risponderò: «Non ti conosco» (Lc 13,25-26).
 
Aprite gli occhi uomini del duemila, tanti sono oggi i falsi profeti che inventano la Parola e la impongono come vera! Dai frutti, parole e azioni suggerite dall’ego, conoscerete l’albero. Non lasciatevi ingannare dalle parole dolci, suadenti, sentimentali, che plagiano la Parola, ma coglietene il senso vero e profondo.
 
«La Verità vi farà liberi», pregate! (Gv 8,32).
 
La Mia Parola è “una” e non si abbassa ai pettegolezzi sentimentali dei falsi profeti.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/137]   22 gennaio 1992  -  ore 23
 
Perché vuoi sindacare con la tua piccola testa ciò che Io ti detto?
 
O ti fidi di Me, ascolti e trascrivi ciò che senti, o pensi con la tua piccola mente, e Io ti lascio libera anche di sbagliare. Lo Spirito, poi, discernerà le tue parole dalle Mie.
 
Così sarà.
 
Lo Spirito soffia nel credente fedele e lattante.
 
 
[8/138]   7 febbraio 1992  -  ore 8
 
Cogli nelle parabole il senso profondo che scaturisce dalla storiella descritta con categorie umane per la comprensione della mente dell’uomo sempre in evoluzione.
 
Se le parabole le racconti ad un bambino egli ne coglie solo la storiella, ne coglie l’aspetto esterno visibile alla sua piccola mente. Se l’uomo è adulto e la sua mente è matura, ne può comprendere anche il senso recondito che è simboleggiato in quella storia. Questo deve fare oggi la Mia Chiesa.
 
Adulto nella fede è colui che intravvede, scopre nella Parola, e specie nelle parabole, ciò che significano tali racconti. Esempio: la pecora smarrita (cfr. Lc 15,4-7).
 
Se nell’ovile sono già entrate le 99 pecore giuste, e il Buon Pastore va in cerca della smarrita e trovatala, la prende in braccio, la cura e la riporta nell’ovile, ciò significa che tutte le pecore, alla fine, entreranno nell’ovile, nessuna esclusa, neppure la più ribelle, la più stupida, la più distratta che si è allontanata dal gregge per cercare, da sola, nuovi pascoli, ed è rimasta sola e ferita e non sa ritrovare, da sola, la via del ritorno all’ovile. Questo è il senso profondo della parabola. Ogni creatura è libera di cercare il suo pascolo.
 
C’è un gruppo, vari gruppi, (Chiese?), ma i pastori sono spesso mercenari che abbandonano il gregge in vista del lupo, o sono lupi travestiti da agnelli che attirano il gregge - illuso di trovare pascoli verdi, ma sassi e spine trovano poi in quel cammino così attraente all’inizio (sette?) - ma poi lo sbranano (speculazioni economiche delle sette religiose? Ecc.) e lo abbandonano.
 
Vari sono i greggi e vari i pastori. Ma solo il pastore che guida il suo gregge sulle orme del Buon Pastore potrà far entrare le sue pecore nell’unico ovile dove tutti saranno uno nell’Uno.
 
E le pecore smarrite perché sole, o abbandonate dal falso pastore, Io le ritroverò, le curerò con amore e le riporterò alla fine nel grande ovile che è la casa del Padre che tutti attende per il Banchetto eterno (figliol prodigo).
 
Così è e sarà con Maria.
 
 
[8/139]   20 febbraio 1992 - ore 17  - in chiesa al Fopponino, dopo aver letto alcuni messaggi di entità che
 
                                                                    rispondono ad alcune domande di Marta Angelucci.  
 
... Sì, Io permetto ad alcune entità, da Me prescelte, di farsi sentire da persone sensitive che ricercano la Verità.
 
E la Verità vi sarà palese un po’ alla volta, sempre più, secondo l’evoluzione mentale e psico-spirituale di uomini nuovi, ricercatori del Dio vivente.
 
Io sono sceso sulla terra, nel tempo. Ora il Mio Spirito si fa sentire nell’uomo nuovo fedele e amante e credente in questo Mio Spirito che abita in ogni uomo che ascolta la Mia Parola («Abiteremo con lui» - Gv 14,23 -).
 
Oggi vi faccio conoscere anche il cammino dell’uomo nell’aldilà, come dite voi.
 
Cammino sconosciuto finora, ma un po’ alla volta accessibile anche all’uomo terreno che, conoscendolo, dovrà impostare la sua vita temporale non più da uomo animale, o sapiens (intellettuale), ma da uomo “Sapiens”.
 
Questo è il destino dell’uomo evoluto. Questo è il tempo dello Spirito, perciò parlo a voi Mie creature che state cercando cieli e terre nuove. Ascoltate, credete, pregate e cantate.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/140]   5 aprile 1992
 
«Io sono la risurrezione e la Vita » (Gv 11,25) oggi, ieri e domani.
 
Non nel futuro ma oggi per chi Mi crede presente, vivo oggi e sempre.
 
Così è.
 
 
[8/141]   27 aprile 1992  -  ore 10
 
(Come si può discernere uno scritto positivo da uno negativo?).
 
Gli scritti positivi sono limpidi, comprensibili, sensati.
 
Gli scritti negativi sono arzigogolati, spesso incomprensibili, confusi, senza senso, ripetitivi, o sdolcinati, o elucubrati. Guardatevi dai falsi profeti! L’egocentrismo è la caratteristica principale degli scritti negativi.
 
 
[8/142]   2 giugno 1992
 
... Ai ragazzi veggenti di Medjugorje è data una visibilità (visioni) legata agli schemi mentali e culturali esistenti nel loro cervello. La loro psiche raccorda le Realtà spirituali (visioni della Madonna, inferno, ecc.) alle loro conoscenze temporali e culturali impresse nella loro mente. Vedono la Madonna, o l’inferno, o altre realtà poi descritte, con “aspetti” già impressi nella loro mente da immagini o descrizioni avute fin da piccoli, e viste attraverso figure o racconti rimasti impressi poi nel loro cervello.
 
Queste sono le “memorie” impresse nel loro computer.
 
Quando inizia l’azione della Visione - prevista e programmata dall’Alto per un bene comune - preceduta dalla preghiera loro e dei fedeli circostanti (preghiera = azione concomitante e catalizzante la visione), inizia nella loro mente un processo fisico-psichico dove le realtà già impresse nel loro cervello - ed entrate attraverso i sensi della vista (immagini vedute) o dell’udito (racconti ascoltati) - vengono a contatto con Realtà trascendenti esistenti nella dimensione ultraterrena. In questo incontro di realtà spirituali con Realtà fisico-psichiche percepite nel tempo, scatta la visione che tuttavia è sempre rivestita, o meglio realizzata, con le immagini terrene impresse nella mente del veggente.
 
Come il corpo di Cristo è stato “involucro” di una Realtà spirituale (Spirito-Padre) invisibile, ma realmente esistente e movente la mente e la volontà dell’Uomo-Dio, così nella mente del veggente avviene l’incontro della Realtà spirituale (Maria o altra realtà spirituale) con la realtà fisico-psichica, esistente nella mente umana del veggente che ne riveste l’immagine con un involucro visibile e comprensibile da menti terrene.
 
Ma al di là dell’involucro (visione) rimane la Realtà spirituale veramente esistente e visibile poi nella Vita oltre la vita, con occhi non più terreni, ma con l’occhio dello spirito illuminato dallo Spirito. Questo è l’iter dell’uomo aiutato, dall’Alto, a vedere o intravedere, anche qui nel tempo, le Realtà esistenti nella Vita ultraterrena infinita.
 
Così è.
 
 
[8/143]   9 giugno 1992  -  ore 7,30
 
I doni della preveggenza, chiaroveggenza, sensitività, pranoterapia e altri doni - dati dall’Alto per aiutare gli uomini a guarire nello spirito e nel corpo - possono essere usati in modo positivo o, talvolta, negativo.
 
Se il sensitivo usa il suo carisma per un bene comune, per migliorare le situazioni negative del prossimo, è in contatto con forze positive che lo investono dall’Alto, ma se il sensitivo sfrutta tali forze positive per un suo interesse economico o di prestigio personale, perde un po’ alla volta tale dono e diventa succube di forze negative che camuffando tale carisma gli fanno dire cose false, o danno a intendere guarigioni poi, a lunga scadenza, risultate nulle. L’imbroglio sarà evidente a distanza di tempo.
 
L’illusione diventerà delusione per coloro che si sono affidati a falsi profeti o falsi guaritori.
 
Attenti, uomini dotati, non prevaricate sul dono offertovi gratuitamente per un bene comune, non lo usate per un vostro affare commerciale, perché ne pagherete duramente le conseguenze sul vostro “essere” adulterato dal maligno. «Pregate per non cadere in tentazione» (Lc 22,40).
 
Così sia per Maria.
 
(Identikit del falso carismatico: pozzo nero, sfruttatore, megalomane, ambizioso, imbroglione, si esalta, mescola magia col sacro, si mette in mostra, si fa pagare.
 
Identikit del vero carismatico: umile, nascosto, silenzioso, credente nel Datore del dono, Lo prega incessantemente. Sta nell’ombra, non chiede compensi).
 
 
[8/144]   13 giugno 1992  -  ore 8,30
 
Attenti voi, uomini di Chiesa che avete emarginato la “Scrittura” (Vangelo) perché non avete testi scritti “originali” e non credete alla Parola tramandata nei Sinottici ma mettete più in evidenza la “tradizione”: vostra interpretazione umana della Parola, - tramandata per secoli nella Chiesa che dà ora più valore ai dogmi umani, stabiliti e definiti da una Chiesa spesso imparentata e succube di un potere temporale storicamente impostosi su uomini deboli e ignoranti la vera Parola -, state attenti!
 
Aprite gli orecchi, voi maestri di una Chiesa confusa, ignorante la vera Parola del Dio fattosi uomo per parlare col linguaggio umano, per dimostrare con categorie umane (parabole, ecc.) la Verità eccelsa!
 
Non i documenti originali servono a codificare la Mia Parola, non la tradizione dell’interpretazione umana dei Miei “detti” serve a comprendere la Verità, ma l’ascolto dello Spirito Santo che alberga e illumina «chi ha orecchie da intendere»! (Mc 4,9).
 
·         E’ lo Spirito che ha illuminato e spinto gli evangelisti a scrivere la “lieta novella”.
 
·         E’ lo Spirito che ha mantenuto intatto, nel tempo, (duemila anni) il Mio pensiero, il Mio volere, la Mia verità descritta ai Miei discepoli nell’arco della Mia vita terrena. Non i testi originali fanno fede alla Mia Parola in assoluto, ma “l’Assoluto” che parla tuttora nel cuore e nella mente del credente umile, semplice, amante il Dio vivente!
 
·         E’ lo Spirito che detta “dentro” e ripete le Verità enunciate dall’Uomo-Dio nel tempo! (cfr. Gv 16,13).
 
Aprite le orecchie alla voce dello Spirito che vi parla oggi come allora e risentirete sempre l’unica e medesima Verità che viene dall’Eterno, per voi Mie creature amate. Siate semplici e umili di cuore e la Verità vi sarà svelata.
 
Così sia con Maria.
 
(Grazie Signore, illumina la Tua Chiesa. ... Cos’è l’esegesi?).
 
Parola e sforzo umano, spesso annebbiato dal maligno che si serve dello studio umano presuntuoso.
 
(Scienza?). No, pseudoscienza per camuffare la Sapienza.
 
 
[8/145]   13 settembre 1992
 
Medita i primi comandamenti (cfr. Es 20,2-17; Dt 5,6-21), in essi c’è l’indicazione dell’essenziale per la vostra vita sociale e religiosa. Rapportali alla vostra vita moderna e vedi nel profondo la Mia volontà. Io ho parlato secondo i tempi di evoluzione dell’uomo.
 
Anticamente (Antico Testamento) la Mia Parola è stata presa alla lettera. Nel Nuovo Testamento ho parlato spesso in parabole. Ora parlo direttamente nel cuore di «chi ha orecchie da intendere» (voci).
 
E chi ode trasmetta a chi non ode e aiuti il piccolo a crescere nella conoscenza della Mia volontà, che è volontà di amore perché tutti siano uno nell’Uno.
 
Così sia per Maria.
 
Tutto è simbolo sulla terra.
 
 
[8/146]   18 novembre 1992  - sta per uscire il nuovo Catechismo.
 
Vedi la neve sugli alti monti? E’ bella, bianca e ricopre il grigiore della terra, ma quando si scioglie si immerge nella terra e diventa fango. Così è per la Parola di Dio, scende sugli alti monti (gerarchia), inizialmente è pura, pulita, ma quando si immerge nella terra, è in contatto con la mentalità terrena degli alti monti, rischia di diventare fango dove prevale la terra (presunzione dell’alta gerarchia) che assorbe tale neve (Parola) ma la impoltiglia con le idee, comprensioni umane, parole limitate e limitanti derivate dall’uso della tradizione non evoluta e quindi non rinfrescata, né imbiancata da una nuova caduta di neve fresca.
 
La Parola dello Spirito “oggi” è neve fresca dotata degli stessi elementi ( = unica Verità) ma evoluti nel linguaggio per la comprensione e le nuove esigenze degli uomini “nuovi” (cfr. Gv 16,12-13).
 
Non infangate questa nuova Parola con la vostra parola terrena, pesante e ferma alle tradizioni, ma assorbite il nuovo (linguaggio fresco illuminante le “cose future”) e fatelo penetrare nel profondo della vostra terra da cui scaturiranno poi nuove sorgenti limpide e fresche, per dissetare i posteri bisognosi di Luce e di Verità essenziali.
 
Il nuovo catechismo non chiuda l’uomo nei dogmi del passato, o in regole morali terrene e limitate al tempo ( = culture particolari terrene), ma spazi negli alti Cieli e ricada come rugiada sulla terra arida per dissetare le zolle e far fiorire il deserto.
 
Così sia con Maria.
 
... (Papa Wojtyla dice che il nuovo catechismo è: “Una esposizione della fede e della dottrina cattolica attestata o illuminata dalla: Sacra Scrittura, dalla Tradizione apostolica e dal Magistero della Chiesa... perciò... occorre incessantemente rifarsi a questa sorgente”).
 
Ma la Sorgente primaria è una: la Parola di Dio (nella Sacra Scrittura).
 
Le altre sorgenti: Tradizione e Magistero sono derivate da quella, ma spesso inquinate.
 
La Parola è di Dio (ispirata ai profeti o ai mistici); la Parola della Tradizione e del Magistero è parola d’uomo!
 
 
[8/147]   27 novembre 1992
 
Terzo millennio = era dello Spirito, nella dimensione spirituale dell’uomo = Sapienza.
 
L’uomo sapiens si incammina a diventare “Homo Sapiens”.
 
Era dell’elettronica, nella dimensione psichica dell’uomo = intelletto più acuto.
 
Movimenti e decisioni più libere, più coscienti e rapide.
 
Era dell’imitazione di Cristo, nella dimensione fisica dell’uomo = carità... e ricerca e realizzazione del bene comune.
 
... Come ai tempi di Noè, credente e obbediente alla Parola dello Spirito che gli aveva insegnato la costruzione dell’Arca (Gen 6,14-16) per sopravvivere al diluvio che avrebbe inghiottito tutti i miscredenti, distratti e attaccati alle cose contingenti (tempo, interessi terreni, ecc.), e solo lui con la sua famiglia e ogni coppia di animali ( = popoli e razze diverse necessarie per la riproduzione nel tempo avvenire... = creazione eterna?) si sono salvati, così oggi e domani continuerà la chiamata del Padre che parla attraverso la Parola del Figlio (esemplare di vita umana-terrena), e la Parola dello Spirito che nell’intimo di ogni credente obbediente alla Sua Parola continua ad insegnare la via della salvezza dal diluvio incombente su ogni uomo vivente sulla terra, nel tempo.
 
Entrate nell’Arca, uomini credenti e sarete salvi!
 
(Cos’è l’Arca?).
 
·         L’Arca è la Parola di Dio che attraverso i tempi vi insegna le vie della salvezza indicata da Cristo, modello d’uomo perfetto;
 
·         la Chiesa pura, luogo privilegiato per conoscere la Verità portata da Cristo (Vangelo) e realizzata nel bene comune;
 
·         lo Spirito Santo che parla e agisce nell’intimo di ogni credente obbediente alla Sua Voce.
 
Queste sono le tre vie, tre Forze positive che aiutano l’uomo a crescere e a salvarsi dal diluvio delle passioni terrene che distruggono l’uomo superficiale ed egoista. Entrate nell’Arca e sarete salvi.
 
Così è con Maria, Arca simbolica per eccellenza.
 
IL PADRE CHIAMA, IL FIGLIO AGISCE, LO SPIRITO PARLA.
 
Così è.
 
Tu, uomo puoi essere diluvio o Arca, scegli!
 
... Tu Laura, sei la madre della psicoteologia (come un tempo Paolo e i Profeti).
 
Ringrazia, ascolta, trasmetti e adora cantando.
 
Così sia con Maria.
 
(E’ follia la mia?). Sì, d’amore!
 
 
[8/148]   13 gennaio 1993  -  ore 13
 
Non è esatto chiamare stato ipnagogico; ma iperegogico è lo stato di coscienza profonda che viene trasmesso nella persona attenta alla “voce” che si fa sentire nel suo profondo.
 
Inizia, questo stato, in modo semplice, non ricercato, né voluto dalla persona che recepisce, senza un suo controllo cosciente, una parola, una frase (all’inizio) che è al di fuori dei pensieri normali di tale persona.
 
La persona si stupisce ma non troppo, registra nella sua mente tale parola o frase e poi spesso se ne dimentica.
 
Ma poi, anche a lunga scadenza di tempo, ritorna la parola o la frase nella mente del prescelto dall’Alto, per portare la novità della vita del terzo millennio...
 
 
[8/149]   26 gennaio 1993  -  ore 8
 
Ascolta la voce dello Spirito che urge dentro di te, ascolta solo questa voce e trasmetti la Verità che dallo Spirito procede.
 
«Io sono la Luce che illumina il mondo» (Gv 8,12). Chi ha orecchi per intenderMi ascolti e trasmetta tale Verità al mondo, anche ecclesiastico, che vive ancora ottenebrato dal maligno che si è fatto dio. Io sono Luce.
 
Io sono il Padre dei profeti, degli apostoli, dei martiri, dei Santi conosciuti e sconosciuti da voi piccoli uomini immersi nel mondo, anche religioso, ma ancora troppo attaccati alle vostre tradizioni umane, terrene.
 
Aprite le orecchie alla voce dello Spirito che parla attraverso la bocca dei bambini e dei lattanti che ascoltano e trasmettono la Verità (cfr. Mt 21,16).
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/150]   29 gennaio 1993
 
(Ho fatto un sogno. Ero in una città piena di gente e io scendevo verso il basso. C’erano molti mercanti di frutta e verdura ma c’erano tantissime ceste con frutta marcia. C’era molta confusione di gente. Mi è rimasta molto impressa una scena. Ho visto un vecchio che con un secchio buttava acqua limpida in un cestello di acciaio inossidabile - come quello delle lavatrici - brillantissimo. Qualcuno mi diceva che come quel cestello, dovevano essere ripuliti tutti i cestelli delle Chiese che erano collegate tra loro con un canale che veniva dall’Alto e scendeva in basso attraversando i vari cestelli delle Chiese che erano sporchi e che dovevano essere ripuliti con acqua limpida per far scorrere poi il vino nuovo. Ho visto poi, in mezzo alla confusione, un prete serio, molto colto - aveva studiato i testi greci - che mi doveva scrivere una “parola” importante che doveva servire a impostare la vita delle nuove generazioni. Non ricordo la parola e non trovavo nel mio grosso notes scarabocchiato neppure un foglietto pulito per scrivere la “parola”. Cosa vuol dire?).
 
L’acqua limpida è la Parola usata dalle passate generazioni (vecchio) ma che ora non si usa più perché tutto è inquinato (frutta marcia).
 
La Parola antica (vino vecchio) deve ripulire i canali delle Chiese nuove (cestello) dove sarà setacciata tale Parola depositata, ma poi tolte le incrostazioni dovute a impurità immesse nel vino vecchio (comprensioni errate della Parola) scorrerà il vino nuovo ( = Parola illuminata e aggiornata dallo Spirito che soffia dove vuole).
 
Così è e sarà con Maria.
 
(E il prete colto?).
 
E’ il simbolo delle nuove generazioni di studiosi della Scrittura (biblisti, teologi) che la insegneranno con autorità.
 
Ma per ora non trovi carta pulita (generazione presente) per scrivere la Parola, tutta è scarabocchiata.
 
 
[8/151]   2 marzo 1993
 
(Signore, perché tanta Babele oggi? Ha ragione il Padre Domenicano che denigra Vassula e mette in ridicolo i cosiddetti “veggenti”, sempre più numerosi? Sta ingrandendosi sempre più la campagna, nei mass-media, dei materialisti e razionalisti cosiddetti credenti, contro i mistici che vivono nello spirito, la realtà dello Spirito. A cosa serve questa campagna denigratoria delle cose spirituali che spesso i mass-media stanno ingaggiando ora e sempre più?).
 
Tutto serve per ripulire le acque inquinate (falsi profeti) e per far brillare poi a suo tempo, la Verità.
 
Non le parole e le visioni dei veggenti vanno prese “alla lettera”, ma bisogna coglierne lo Spirito che le muove.
 
Come la Scrittura si è rivestita di fatti storici, di segni, di parabole, perché l’uomo intelligente e maturo ne cogliesse il senso metaforico profondo, ne cogliesse lo Spirito che muove tali fatti e si serve di tali segni, (parabole, immagini), per far vedere, attraverso la storia reale dell’uomo, il cammino dell’uomo libero ma sempre più evoluto e tendente a diventare da uomo animale a uomo “Sapiens”, così oggi tale campagna denigratoria delle persone - piccole e infantili nel loro dire ma credenti nello Spirito - servirà a promuovere un dibattito fra uomini intellettuali mondani e uomini “Sapiens”.
 
Sta per cominciare il tempo dello Spirito. La primavera è alle porte, ma prima c’è l’inverno! Dopo il temporale il sole risplende e il cielo è terso. Dopo la metafora, lo Spirito che la anima.
 
Muovetevi uomini “Sapiens”, spiegate agli ignoranti: non sono reali le immagini viste da occhi semplici e puri - che si servono di immagini impresse nel loro cervello (inferno, Paradiso, ecc.) per descrivere stati di essere nella dimensione dell’eterno, dove non esistono né fiori, né laghi di pece, ecc. -, ma queste sono solo immagini simboliche, viste sulla terra dai veggenti, che descrivono all’uomo terreno situazioni analoghe (gioia o dolore), ma vissute nello spirito nella dimensione oltre il tempo, e lo spazio.
 
Io Mi servo ora dei bambini e dei lattanti (gente semplice e credente) per far comprendere all’uomo distratto dalle cose fasulle terrene, che la Vita oltre alla vita continua all’infinito.
 
Dalla materia, allo spirito, questo l’iter dell’uomo in evoluzione.
 
Andate oltre il contingente e vivrete nuovi cieli e nuove terre.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/152]   1 maggio 1993  -  ore 1,30
 
... Il Signore, il Signore passa veloce, non lasciarLo passare senza ascoltarLo.
 
Tempo verrà, e Io te lo dico, in cui la Parola sarà compresa nella Sua logica, tuttora solo umana, comprensibile da mente terrena, ma più avanti la logica umana sarà superata dalla Logica Divina che va oltre l’umana.
 
Ciò che voi piccoli uomini chiamate magia è superamento dalla logica umana ma falsata dal maligno che fa vedere ciò che non è nella realtà, per turlupinare l’uomo e deviarlo verso vie immaginifiche, false e corrotte.
 
Ma ciò che voi oggi ancora stentate a comprendere con la vostra piccola mente, perché ciò è derivante dalla Logica Divina, superiore all’umana, vi sarà svelato un po’ alla volta e sarà sempre più comprensibile da colui che ha: orecchi aperti per ascoltare, occhi limpidi per vedere, cuore puro per sentire, labbra aperte per ripetere ciò che la Logica Divina gli dice.
 
«Signore, apri Tu le mie labbra perché la mia bocca canti le tue lodi» (Sal 51,17). Questo è l’uomo “Sapiens”.
 
Così sia con Maria.
 
(Spiegami Signore con un esempio, non capisco!).
 
La giustizia è logica umana, la misericordia è logica divina (cfr. Mt 12,7).
 
Così è.
 
 
[8/153]   7 maggio 1993  -  davanti al Tabernacolo, nella chiesa di Piazza Esquilino.
 
Come ai tempi del Dio incarnato in Gesù di Nazaret, i sommi sacerdoti impregnati della cultura dell’Antico Testamento, hanno visto e ucciso un Uomo che non seguiva le loro leggi ma portava una Parola nuova che rivoluzionava le loro convinzioni e scardinava le loro certezze su Jahve, potente nei Cieli e vincitore dei loro nemici, così oggi la Chiesa Magistero è impregnata di dogmi e convinzioni umane uscite, un po’ alla volta, da tradizioni che hanno distorto il senso profondo della Parola di Cristo e l’hanno interpretata, e poi imposta ai fedeli come dottrina sicura, con la loro piccola mente limitata alla “lettera” di tale Parola, ma ancora lontana dal Suo senso profondo. Così oggi gran parte della Chiesa docente condanna ed emargina chi rivoluziona tali certezze umane perché non ha la Sua autorità. «Da dove viene Costui?... Noi sappiamo!...» (Mt 13,54-56).
 
Ma come Cristo crocifisso e annientato dalle alte autorità religiose, cosiddette, è risorto e si è mostrato vivo a coloro che Lo amavano, così oggi e domani risorgerà la nuova Parola dettata dallo Spirito nel cuore e nella mente dei piccoli credenti che Lo ascoltano con fede e con cuore sincero.
 
L’ultima Parola viene dall’Alto e non dal basso che si crede “alto”.
 
... Porta pazienza, piccola colomba, sappi aspettare.
 
Tu non vedrai qui, il movimento e il cambiamento della Chiesa, provocato e sostenuto dall’Alto, ma ancora ostacolato oggi e non compreso dai maestri presuntuosi di sé.
 
Non temere, vivi in pace e canta. Il cammino della Chiesa è infinito e a piccoli passi, spesso per opera della “base” - ignorante ma umile e sapiente perché illuminata direttamente dal Sole della Sapienza eterna - farà camminare, in modo diverso dalla prassi gerarchica antica, il nuovo popolo di Dio.
 
Così è e sarà con Maria.
 
 
[8/154]   24 maggio 1993
 
(... Signore come facciamo a comprendere se la Tua Parola nella Bibbia è autentica o distorta dalle traduzioni o interpretazioni degli uomini?).
 
Donna di poca fede! Perché non credi che è lo “Spirito” che rivela la Parola, ne garantisce l’autenticità, ne mantiene e ne tramanda la Verità nei secoli? E se talvolta il maligno può distorcere il senso reale con traduzioni inesatte - fatte da uomini incolti o non ispirati dall’Alto - lo Spirito stesso non ne fa scoprire l’errore anche a distanza di tempo?
 
E’ lo Spirito Santo l’autore e il garante della Sua Parola, ispirata nella mente del profeta scelto dall’Alto per trasmettere la Verità nei secoli!
 
La Verità scende dall’Alto come bianca neve, imbianca la cima degli alti monti e se a contatto della terra si scioglie e talvolta si infanga - anziché scendere nel profondo come acqua limpida che poi ritorna zampillante verso la Sorgente eterna, ma resta in superficie come fango melmoso perché appesantita da interpretazioni umane, terrene e insipienti di uomini presuntuosi ma ignoranti la Sapienza - ritornerà a cadere sugli alti monti, a distanza di tempo, per rinnovare la faccia della terra.
 
La Parola è limpida, la Parola è Una.
 
Ci vuole un drenaggio, talvolta di secoli, per farla risalire in superficie ripulita dalle scorie (interpretazioni umane o traduzioni errate).
 
La Sorgente è una, è limpida e fresca e continua a zampillare per la vita eterna.
 
La Sorgente è lo Spirito, scende nel profondo dell’uomo che l’accoglie con cuore sincero e la trasmette inalterata a quanti hanno sete di Verità.
 
Diffidate dalle sorgenti inquinate, diffidate dalle sorgenti false, ma ogni sorgente inquinata o falsa si disseccherà ben presto perché non viene dallo Spirito eterno, ma da cisterne screpolate e sporche di fango (cfr. Ger 2,13).
 
Lo Spirito soffia e alla fine ripulisce anche le acque inquinate. Il tempo serve al drenaggio della Parola.
 
Così è.
 
 
[8/155]   30 maggio 1993  -  dopo aver sentito Eileen Caddy di Findhorn e Anne e Daniel Meurois.
 
Che te ne importa dei tuoi scritti? Servono per ora a te e a pochi intimi che hanno bisogno della “Parola”.
 
Infinite le “parole” oggi nel mondo (scritti, pubblicazioni, collane, ecc.) parole, parole, oggi anche scritte! L’umanità si evolve e ha bisogno del pensiero di tutti. Chi ha, dia a chi non ha (cfr. Lc 3,11). A ognuno il suo.
 
Ma la “Parola” è eterna; le “parole” sono come folgori che brillano ma poi si spengono. L’uomo ha bisogno di luce, ma è la “Luce” che, come lampo guizza dall’Oriente in Occidente!
 
«Io sono la Luce del mondo» (Gv 8,12). Trasmetti la Mia “Parola” eterna.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/156]   29 luglio 1993  -  ore 10  -  Mendola.
 
Da duemila anni ho parlato, ma ancora non sono stato compreso, sono stato frainteso, distorto.
 
Le Mie parole sono prese alla lettera conforme la mentalità, la cultura di chi Mi legge. Ma pochi Mi ascoltano, pochi Mi hanno compreso. Mando il Mio Spirito che si esprime non con parole, ma con gemiti inesprimibili da chi non Lo conosce, ma comprensibili da chi Mi ama.
 
 
[8/157]   29 luglio 1993  -  ore 18,30
 
(Ma dove sei Signore? L’induista, il buddista, l’islamico, il cattolico tutti Ti cercano, ma in realtà dove Ti trovano? Nelle loro chiese? Nelle loro tradizioni?).
 
La Mia presenza reale è dentro di te e dentro colui che Mi sente parlante in sé stesso.
 
Così è.
 
(Grazie, Signore, fatti sentire più fortemente. Urla, perché siamo ancora sordi. Ti prego Signore!).
 
 
[8/158]   30 luglio 1993
 
Questi scritti sono per i piccoli, i poveri bisognosi dello Spirito, non per i sapienti e gli intelligenti ricchi di cultura e di scienza. Non la conoscenza della lettera scritta serve all’uomo che Mi cerca con cuore sincero, ma la comprensione dello Spirito che pervade tale lettera.
 
Guai a chi si accosta alla lettera per studiarla e sbandierarla poi a suo vantaggio, Io lo vomiterò dalla Mia bocca; ma chi Mi cerca con cuore sincero e umile Mi ritroverà nel suo intimo illuminato anche dalla Parola!
 
Così è per Maria.
 
 
[8/159]   29 novembre 1993  -  ore 9
 
Dì alla mia mamma che è inutile che vada al cimitero perché io “non sono lì”, ma lì c’e solo il mio corpo in disfacimento che si ricicla nell’humus della terra.
 
Io sono nell’Empireo, nel Cielo luminoso del nostro Padre. Io ora sono felice e “beata tra i beati” e prego anche per voi miei carissimi perché godiate presto con me la mia gioia.
 
La mamma non pianga più ma ringrazi Dio per me. A. S. (?).
 
 
[8/160]   29 novembre 1993  -  ore 9,30
 
Come il Padre si è ricoperto di un Corpo per farsi riconoscere visibilmente dalla Sua creatura immersa nella materia visibile e sensibile all’uomo terreno, così Io (Spirito Santo) Mi lascio rivestire del linguaggio umano, specifico della mentalità della creatura da Me scelta per portare al mondo i Miei messaggi.
 
La Mia volontà è, oggi, trasmessa da “Voci” umane che colgono l’essenziale del Mio pensiero e lo trasmettono rivestito della loro lingua a spessore umano. La personalità (cultura, carattere, mentalità), dello scrivente è visibile nei “messaggi” che però contengono il Mio pensiero e la Mia volontà per illuminare oggi il cammino delle Mie creature affondate nel buio del “tenebroso”. Ascoltate, piccoli uomini, tali messaggi, sceverate il vero dal falso, ripulite tali messaggi dalla terra dello scrivente e cogliete l’essenziale del Mio avvertimento che giunge a voi ricoperto dell’umanità dello scrivente.
 
Cogliete lo spirito del messaggio e non fermatevi alla lettera.
 
Così sia per Maria.
 
(“Messaggi” = nuovo mezzo di approccio del Creatore con la Sua creatura).
 
 
[8/161]   28 dicembre 1993
 
Sostieni la Scrittura, insisti sulla Scrittura, diffondi la Scrittura, solo lì trovi la Verità essenziale.
 
Non disperdetevi in ragionamenti umani dati dal contesto e dalla cultura che vi guida ora, ma entrate nella mentalità della Parola, immedesimandovi nella mentalità del Padre, espressa dal Figlio, ricordata dallo Spirito che abita in ogni uomo credente, amante, umile e sapiente.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/162]   29 dicembre 1993  -  ore 9
 
(Che differenza c’è fra racconto leggendario e racconto evangelico? Come distinguere la leggenda dalla Verità del Vangelo?).
 
Leggenda è storia fantastica coniata da mente umana che unisce elementi reali, storicamente visti e riscontrati, con elementi immaginati e fantastici non riscontrabili nella realtà storica vissuta dall’uomo nel tempo (es.: Romolo e Remo fondatori di Roma, nati da una “vergine” = leggenda, il padre reale è sottaciuto).
 
Verità evangelica è storia realmente vissuta da persone vissute nel tempo le cui azioni, anche straordinarie (concepimento, risurrezione), sono riscontrabili storicamente nel racconto storico veritiero fatto dagli Evangelisti ispirati dallo Spirito Santo. Intervento quindi “soprannaturale” su elementi naturali visibili e riscontrabili anche fisicamente (Maria, Cristo, Evangelisti, Maddalena, ecc.).
 
Nella leggenda interviene la fantasia umana, nel Vangelo interviene la Realtà soprannaturale evidenziata nella “realtà” storicamente, fisicamente vissuta e riscontrata nel tempo.
 
Nella leggenda interviene la “scienza” = parola umana terrena spesso fantasiosa; nel Vangelo interviene la “Sapienza” = Parola divina realizzata nell’umano temporale.
 
Così è.
 
Nel racconto Evangelico della vita di Cristo i due fatti straordinari, storicamente riscontrabili, che evidenziano soprattutto la “Divinità” dell’Uomo-Dio sono: il “concepimento” senza intervento d’uomo (Maria afferma: “non conosco uomo”), e la “Risurrezione” mai avvenuta in nessun uomo (il Risorto si fa riconoscere dicendo: «Maria... Rabbunì» - Gv 20,16 -).
 
Il tutto è questione di fede. Fede è credere nel “sopra-naturale”, è moto soprannaturale della ragione.
 
 
[8/163]   17 febbraio 1994  -  ore 8,30
 
(Mario M.?). Ha iniziato bene ma sta deviando, ora vuol mettere sé stesso sul podio per essere ammirato, ricercato, acclamato. Dillo a mio padre. ... Sì sono Daniela.
 
Il papà ha un compito dall’Altissimo: richiamare le anime tristi e disperate per la morte di una persona cara, e far comprendere loro che noi siamo tuttora vivi, e alla fine della nostra purificazione entriamo nella gloria del Padre. Ma mio padre ora si sta immergendo in quelle onde che si incidono sui magnetofoni terreni!
 
Sono in gran parte onde che partono da entità di basso livello, ancora attaccate col desiderio alle cose terrene e legate ancora ai pettegolezzi temporali. Non così deve vivere oggi mio padre, ma si avvicini di più all’Altissimo pregandolo di liberarlo da tali contaminazioni che lo spingono a prevaricare dalle cose Alte per soffermarsi sulle cose basse, umane, legate al tempo che inesorabilmente passa.
 
L’Altissimo si serve di entità angeliche, - “persone” purificate riunitesi, dopo la Geènna, con la loro Metà angelica, e che ora stanno presso l’Eterno - per comunicare con voi, “voci” prescelte per annunziare sulla terra la Realtà dell’Empireo. Non i pettegolezzi terreni miseri interessi dell’uomo attaccato al basso, ma la gioia e la gloria che l’Altissimo dona a chi Lo cerca con cuore sincero! Questo cerchi mio padre e aiuterà, senza magnetofono, i derelitti piangenti, a risentire vive e felici le persone scomparse dalla loro vista terrena - ma realmente presenti sempre nell’Empireo felice - e sulla terra presso i loro cari in cammino verso l’eternità beata.
 
Dillo a mio padre, ti prego. Ti abbraccio con la mia carissima mamma e mio padre ancora pesante.
 
Così sia con Maria.
 
Ti parla Daniela.
 
... Tre sono i mezzi che usano le entità, di basso livello, per trasmettere ai ricercatori terreni ancora attaccati agli interessi temporali le loro fantasie: i medium in trance, i cartelloni o simili mezzi meccanici, e ora i magnetofoni.
 
Sono onde a vibrazioni basse e lente, quelle che muovono e si incidono in tali ricettori!
 
Le onde che partono dall’Alto hanno vibrazioni velocissime e sottilissime e si incidono nella mente di persone aperte all’Alto. La loro materia cerebrale è più sensibile e rimane incisa da “onde” ad alto livello vibratorio e possono così comunicare, quando l’Altissimo lo permette, con persone terrene particolarmente dotate di alta spiritualità. Questa è la “Comunione dei Santi”, oggi più sensibile anche sulla terra. Rendiamo grazie all’Altissimo.
 
Così sia.
 
(E la scrittura automatica è vera?).
 
E’ una ulteriore conquista dell’uomo aperto al trascendente.
 
Le onde che incidono sulla materia cerebrale dell’ascoltatore, sono poi trasmesse alla mano dello scrivente. Ma varie sono tali onde che partono da livelli altissimi, o da livelli molto bassi, ancora legati al transeunte!
 
Da ciò che lo scrivente scrive sul foglio, o si incide nel computer, o sul magnetofono, o sul video, potrete discernere la provenienza.
 
Cose confuse, visibilmente o intellettualmente, o cose banali a sfondo terreno o al massimo pseudoscientifico, o scientifico, derivano da entità a bassi livelli, ancora attaccate alle cose temporali.
 
Se le comunicazioni riguardano cose inerenti agli alti livelli dello spirito, o spiegano ulteriormente Verità ancora sconosciute dall’uomo sapiens, derivano da entità angeliche ( = uomo purificato riunitosi con la sua Metà angelica) che aiutano l’uomo terreno a conoscere sempre più la Sapienza divina.
 
Questa è l’ “economia” usata dal Creatore, oggi, per far crescere le Sue creature da uomo animale, a uomo sapiens, a “Homo Sapiens”, scopritore della Sua Sapienza all’infinito, perché Infinito ne è l’Autore.
 
Così è.
 
Questa è l’evoluzione dell’uomo.
 
 
[8/164]   19 settembre 1994   -  ore 20  -  Ospedale di Gorla.
 
(Vedo spuntare sopra il tetto di una casa alta una piccola striscia luminosa, guardo e la vedo salire e ingrandire in pochissimi minuti, è la luna piena che sta salendo da dietro la casa. Mi sento dire):
 
Così velocemente spunterà e si mostrerà chiaramente la “nuova Parola” che illuminerà il terzo millennio.
 
Così è e sarà con Maria.
 
La “nuova Parola” è la nuova comprensione dell’antica ed eterna Parola tramandata dalla Scrittura nel tempo, ed ora più visibile alle nuove generazioni ricercanti la Verità assoluta ed eterna.
 
I lunghi tempi di Dio si stanno accorciando per i ricercatori credenti e oranti.
 
Così sia.
 
 
[8/165]   21 ottobre 1994
 
(Spirito Santo perché non parli, perché non fai sentire la Tua Verità oggi in questo mondo così confuso, così ignorante, così deviato dal maligno che fa dire insegnamenti devianti anche dalla Tua gerarchia? Signore urla, siamo degli illusi dormienti!).
 
Siete voi, Mie voci, che state dormendo, che non avete il coraggio di portare sui monti la Verità che vi viene trasmessa dall’Alto! Voi siete la Mia Voce, parlate, urlate sui monti, muovetevi.
 
Io Mi servo di voi, Miei profeti, per portare al mondo la Verità, oggi, come ieri (Antico Testamento).
 
Io ho parlato in parabole, oggi voi parlate col linguaggio odierno che spiega ai posteri la Verità.
 
Non l’inferno eterno, non la gerarchia maestra e altre interpretazioni errate della Mia Parola, ma «uno solo è il Maestro» (Mt 23,8) che è venuto nel mondo per dire la Verità, adombrata spesso con parabole, ma comprensibili da chi ha orecchi e occhi aperti per vedere e sentire.
 
Il “figliol prodigo” (cfr. Lc 15,11-32), la “pecora smarrita” (cfr. Lc 15,3-7) e altre parabole parlano della salvezza del peccatore, non dell’inferno eterno! Aprite la mente, il cuore, le labbra, per comprendere e trasmettere la Verità adombrata nella storia.
 
Ora il Mio Spirito urge nella vostra mente, nel vostro cuore, Mie voci, perché trasmettiate la Verità sugli alti monti, perché scendano dai troni e riempiano le valli (popolo ignorante) con la Luce che scende dall’Alto.
 
Così sia per Maria.
 
 
[8/166]   3 dicembre 1994
 
«Nell’anno decimo quinto... la Parola di Dio scese su Giovanni» (Lc 3,1-2).
 
Come allora, così ora. Come a Isaia (Antico Testamento) così a Giovanni (Nuovo Testamento), così oggi la stessa Parola scende nell’uomo prescelto per portare al mondo la Mia Voce, la Mia Volontà: «Preparate la via del Signore, raddrizzate i sentieri..., si abbassino i monti e si riempiono le valli... Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio» (Lc 3,4-6).
 
Come allora così ora, Io scendo, in tempi diversi, nella mente di uomini diversi per cultura, per educazione, nati cresciuti in contesti diversi, ma la Mia Parola è unica, sempre uguale: «Preparate la Via..., il Signore viene..., e ogni uomo vedrà la salvezza di Dio».
 
Siete voi uomini terreni che dovete fare i primi passi verso di Me, Io vi attiro. Se voi Mi opponete montagne di interessi mondani, ostacolate e allungate i tempi per la Mia venuta. Togliete questi ostacoli dal vostro cuore, dalla vostra mente, riempite le valli, il vuoto, l’abisso che vi tiene lontani da Me; riempitelo con la vostra fede, credete alla Mia presenza, alla Mia venuta e Io Mi farò sentire all’uomo credente, amante e orante.
 
Riempite il vostro cuore vuoto, perché ripieno di fumo e di nebbia (egoismo) riempitelo di amore per il prossimo povero e bisognoso di aiuto. Queste sono le valli da riempire, non l’egoismo, l’orgoglio, il potere mondano, monti che separano il ricco dal povero, servono a raddrizzare i sentieri della Mia venuta, ma il dare le proprie ricchezze (sapere, avere, potere) a chi ne è privo. «Date e vi sarà dato» (Lc 6,38).
 
Io distribuisco in modo diverso i talenti perché chi più ne ha, più li usi per aiutare chi ne ha meno.
 
Così si abbasseranno i monti, si colmeranno le valli. E ogni uomo vedrà la salvezza eterna che Io dono a chi si muove verso di Me, vivente soprattutto nel povero, nel piccolo affamato, assetato, nudo e prigioniero delle cose fasulle del mondo.
 
Così sia con Maria.
 
(Monti negativi    =  egoismo, superbia, avere, potere umano.
 
Monti positivi       =  amore, altruismo, giustizia, sapienza.
 
Valli negative       =  ignoranza, ignavia, pigrizia, accidia.
 
Valli positive        =  umiltà, disponibilità, generosità).
 
 
[8/167]   20 gennaio 1995  -  ore 8  
 
La salvezza viene da Gesù Redentore e salvatore delle Sue creature.
 
Nel Vangelo vi sono tre situazioni che sembrano eccezioni a una regola fissa, ma sono dovute a una parola tradotta in modo sbagliato che modifica negativamente il senso del discorso.
 
Tale parola errata è: “tranne” ( = eccetto) che va tradotta invece con la parola “anche”, non quindi una eccezione, ma una accezione alla legge dell’Amore.
 
·         Primo caso: Mt 5,31-32 «Chi ripudia la propria moglie... tranne (eccetto) il caso di concubinato commette adulterio», si deve tradurre: anche in caso di concubinato.
 
·         Secondo caso: Gv 17,12 «Quando stavo con loro... li ho custoditi e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione», si deve tradurre: anche il figlio di perdizione. Ciò significa che anche Satana sarà salvato dopo la sua purificazione della Geènna.
 
·         Terzo caso: Mt 12,31-32; Mc 3,28-30 «Tutti i peccati vi saranno perdonati, tranne il peccato contro lo Spirito», si deve tradurre: anche il peccato contro lo Spirito sarà perdonato, quando l’uomo illuminato (nella Geènna) dal Fuoco eterno (Dio) crederà nella Realtà del Creatore e Salvatore di ogni Sua creatura illuminata dallo Spirito Santo.
 
Così è.
 
Questa è l’opera del Mio Amore, alla fine dei tempi, per l’uomo finalmente consapevole di tale Mio Amore infinito. Vedi le Parabole del “figliol prodigo” (cfr. Lc 15,11-32) e della “pecora smarrita” (cfr. Lc 15,3-7) analogie evidenti per voi uomini bambini.
 
 
[8/168]   3 aprile 1995  -  ore 9,30
 
E «tutti profeteranno» (Gl 3,1-2; At 2,17). Tutti sono destinati ad essere mistici.
 
 
[8/169]   14 giugno 1995
 
(Signore, la Tua morte ha deluso i Tuoi discepoli, è sembrata una Tua disfatta... ma poi sei risorto! Ora il Tuo Spirito sembra assente, tace, anche nella Tua Chiesa piena di riti, di scene, di fumo, dove il centro di attrazione è il celebrante impaludato sull’altare! Ma Tu dove sei? Non ascoltano più la Tua Parola scritta nei...”quattro libretti” - come ha detto il capo dell’ufficio catechistico di Milano! - non la credono vera. E’ morta anche la Tua Scrittura! E allora a chi ci appelliamo? Dove sei Signore? Parla Signore, anche se la Tua Parola di oggi non è creduta dalle alte gerarchie che dicono che la Tua Rivelazione è finita con Te!... Ma il Tuo Spirito esiste, io lo credo! Risorgi, Signore, fatti sentire, fa che qualcuno Ti creda, Ti senta, Ti adori non in quell’Ostia fatta dagli uomini, e puro “segno” della Tua presenza reale, ma Ti senta nel suo intimo. Tu ci sei, Signore, fatti sentire chiaramente! Risorgi Signore nelle Tue creature!).
 
E così sia.
 
“IO SONO”, e l’uomo Mi ritroverà... oltre il tempo...
 
(Ma perché Signore non anche nel tempo?).
 
Il principe di questo mondo annebbia la Mia Luce con le sue luci fasulle ma attraenti l’uomo infantile. Ma tempo verrà, e Io te lo dico, in cui il bambino cresciuto e sazio di fumo cercherà la Vera Luce, l’Essenza della propria vita e ritroverà Me, Padre che sta aspettando il figlio prodigo e illuso dal nulla che finisce inevitabilmente!
 
Così è.
 
(Grazie, Signore, Ti aspetto).
 
 
[8/170]   2 marzo 1996  -  ore 10
 
Perché piccoli uomini vi fermate ad analizzare e a studiare la “Parola” alla lettera e non guardate, non vedete, non sentite lo Spirito globale che ha suscitato tale Parola nell’intimo di ogni scrittore sacro, scelto dall’Alto per comunicare, con parole d’uomo, la Verità?
 
La “Scrittura” è parola d’uomo che esplicita tale Verità con un linguaggio umano, con categorie intellettuali terrene, e la espone con “fatti o detti” vissuti realmente, nelle varie “storie” terrene raccontate da tali scrittori, ma tali “fatti o detti” hanno un senso globale profondo, simbolico spesso, e universale.
 
E’ questo senso profondo, universale e globale da scoprire! Lì risiede la Verità unica che viene dall’Alto e che supera e trascende ogni “fatto o detto” contingente, particolare, temporale, personale!
 
Lo scrittore sacro vive e descrive il contingente che egli vede, ma in quel contingente c’è l’ispirazione di un “Eterno” che si serve del “fatto o detto” temporale per riportare le creature a scoprire l’Eterno Infinito.
 
Non spazio e tempo limitano l’Infinito, che talvolta si serve anche dello spazio e del tempo definito per illuminare ogni uomo che ha occhi per vedere e orecchi per udire.
 
Io sono l’Eterno Infinito, scopriteMi in ogni vostro “fatto o detto” contingente per voi.
 
Così sia.
 
 
[8/171]   9 dicembre 1996  -  ore 8,30
 
(Signore dimmi, cosa sono le locuzioni interiori? Ci sono veramente o sono dovute alla fantasia, o al ragionamento dell’uomo!).
 
Le locuzioni interiori derivano dallo Spirito Santo che abita nello spirito dell’uomo credente e amante, o in colui che è in sincera ricerca della Verità.
 
Io parlo a colui che ha orecchi aperti per intendere. Solo a chi cerca e ascolta e crede a ciò che sente nel suo spirito, Io parlo. A chi Mi ama e ascolta i Miei Comandamenti e li segue, Io parlo (cfr. Gv 14,23).
 
(Ma Abramo non conosceva i Tuoi Comandamenti).
 
- Abramo aveva fede in Dio, perciò Mi sono fatto sentire da lui e ho parlato nel suo intimo, chiaramente (... «parti dalla tua terra...» - Gen 12,1 -, «Io sono il tuo Dio...» - Es 6,6-7 -).
 
- Mosè è salito sul monte e Mi ha cercato (roveto ardente - cfr. Es 3,2-4 -), perciò ho parlato nel suo intimo e gli ho dato la Legge, unico modo per guidare un popolo ancora bambino.
 
- I profeti, scelti da Me, credono e sanno ascoltare la Voce che parla nel loro intimo e la trasmettono al popolo e a chi la vuole ascoltare.
 
- Io stesso sono sceso, nella «pienezza del tempo» (Gal 4,4), in mezzo a un popolo cresciuto, che aveva istituito già una “Ecclesia” (sinagoga) per trasmettere i Miei Comandamenti, ma poi i capi hanno prevaricato aggiungendo i loro precetti umani per soggiogare il popolo e renderlo succube del loro potere!
 
Ho parlato da “Uomo” con voce e linguaggio umano, spesso usando parabole per far intendere lo Spirito che era sottinteso a quelle parole umane, terrene. E solo chi aveva orecchi aperti poteva comprenderLo.
 
Ho detto la Verità, oggi sempre più comprensibile dall’uomo evoluto. Ancora oggi Io parlo all’uomo credente e amante che sa e vuole ascoltare la Mia voce interiore. Queste sono le locuzioni interiori che, pochi ancora, sanno percepire, con tremore, ma con fede sincera e desiderio ardente di conoscere la Verità.
 
Ai fedeli credenti, attenti e amanti, Io parlo nell’intimo.
 
I dogmi sono parole umane, definizioni o spiegazioni umane di parole divine ancora non ben comprese nel loro significato profondo. Perciò Io parlo a chi ha orecchi aperti e cuore puro, per spiegare sempre più la Verità. Non a chi si crede infallibile, o maestro, Io parlo! Ma a chi Mi ascolta con umiltà, libertà e intelligenza interiore.
 
Queste sono le “voci” che sentono e trasmettono le locuzioni udite interiormente.
 
Sceverate la Mia Parola dalla parola umana e scoprirete la Verità.
 
Diffidate dalle locuzioni false, oggi molti le inventano... talvolta in buona fede.
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/172]   9 dicembre 1996  -  mezzogiorno.
 
... (Ma come facciamo Signore a distinguere le Voci vere dalle false?).
 
Lo Spirito illumina chi ha questo compito. Io non parlo di cose fasulle, sentimentali o terrestri, ma di ciò che è inerente all’Eterno e alle cose eterne.
 
Così è.
 
(Ma Signore perché oggi la Tua Chiesa non vuole più credere a queste Voci?).
 
Si vuol cancellare la Mia voce per far sentire solo e soprattutto la voce dell’uomo che si crede maestro. Ma «uno solo è il Maestro» (Mt 23,8), e un giorno tutti lo comprenderanno. E chi si fa maestro infallibile, dovrà un giorno tornare all’asilo.
 
(Nella reincarnazione?).
 
No, nella Vita oltre la vita. La reincarnazione nel tempo non esiste.
 
 
[8/173]   11 dicembre 1996  -  ore 9
 
Tempo verrà, e Io te lo dico, in cui le Mie parole saranno cercate, meditate e non più comprese alla lettera, come accade oggi, ma saranno intuite nel loro senso simbolico e profondo.
 
Tutto è simbolo sulla terra, anche il linguaggio e i gesti che Io ho usato nel Mio cammino terreno.
 
Altri mondi scoprirà l’uomo, con mentalità più evoluta, con occhi e orecchi aperti allo Spirito che vuol portare le Sue creature ad indagare e scoprire l’Universo dello Spirito.
 
Non alla lettera, ma nella sua Realtà simbolica va intesa la Scrittura!
 
Solo così entrerete nella Realtà divina che supera e sorvola la realtà e la logica umana.
 
Così è e sarà.
 
(Non capisco Signore, spiegami con qualche esempio terreno).
 
Tutto è simbolo sulla terra.
 
(Anche la creazione? L’incarnazione? La risurrezione?).
 
Sì, sono realtà visibili dall’uomo terreno, nel tempo, ma comprensibili “poi” come: l’inizio, il cammino - faticoso e libero nel tempo della prova, e spesso deviato dal bugiardo - e l’illuminazione (intuizioni) che porta un po’ alla volta alla sublimazione, e infine alla rinascita (risurrezione), per il vostro cammino eterno in nuovi cieli e terre nuove (cfr. Ap 21,1).
 
Apri gli occhi, gli orecchi e il cuore e ogni simbolo ti sarà svelato un po’ alla volta. Io sono con te.
 
(Grazie Signore, aiutami a vedere, per far vedere anche ai miei fratelli, la Tua Luce).
 
Così è e sarà.
 
 
[8/174]   2 aprile 1997  -  ore 10
 
Nel terzo millennio i contatti dei terrestri con i viventi nell’aldilà saranno sempre più frequenti e sensibili.
 
Si sta assottigliando la barriera che divide le due dimensioni: la temporale dalla dimensione eterna. Sempre più i viventi nel tempo sentiranno l’influsso e la guida dei “risorti” che hanno raggiunto la pace e sono illuminati sempre più dalla Luce divina.
 
Il compito dei risorti è quello di trasmettere la Verità e l’amore che ricevono dall’Altissimo. E’ questa la catena dell’Amore che lega gli esseri viventi ancora nel tempo con i risorti che vivono seguendo il Risorto e insegnano ai pellegrini terreni come camminare, nel tempo, a imitazione di Cristo Uomo-Dio.
 
Così si farà un solo ovile sotto un solo Pastore. E tutti saranno uno nell’Uno.
 
Così è e sarà con Maria.
 
Sempre più saranno illuminati i credenti nello Spirito Santo.
 
Non più gerarchia, credente in sé stessa, ma democrazia credente nello Spirito. Spariranno i cosiddetti maestri, pieni solo di sapienza terrena, costruita da menti presuntuose che hanno tramandato verità limitate.
 
La tradizione non deve fermare il cammino della Verità. La Verità è eterna, quindi sempre più scopribile dai pellegrini nel tempo. La comprensione delle Verità eterne è sempre in fieri, all’infinito. Non fermatela con dogmi o imposizioni culturali e cultuali. Ogni scoperta è suscettibile di ulteriori scoperte all’infinito.
 
Non guardate indietro, ma guardate avanti, camminate, e guai a coloro che fermano tale cammino della Verità perché si sono fermati a segnare il passo sulle loro piccole e spesso fasulle scoperte!
 
Non fermate il passo di coloro che vogliono e possono volare, imponendo il vostro piccolo punto di vista, ma il maestro sia umile e si lasci illuminare dall’Alto. Solo così «la Verità vi farà liberi» (Gv 8,32).
 
E’ questa la Pasqua!
 
E così sia.
 
(Grazie Signore di queste indicazioni, ma mi verranno anche le bastonate!).
 
Sì, ma sempre meno, canta e sorridi.
 
 
[8/175]   30 ottobre 1997   
 
«Voi chiedete segni e miracoli per credere, ma un solo segno vi sarà dato, quello di Giona» (Mt 16,1-4).
 
Sì, ripensa alla storia di Giona, è storia simbolica (cfr. Gn 1,4-15; Gn 2,1). Giona è simbolo del Cristo, Dio incarnato in un corpo umano, nascosto per trent’anni nella balena, simbolo del mondo temporale. Per trent’anni Io Mi sono lasciato inghiottire nel buio del mondo, ho vissuto nelle sue viscere, limitato e nascosto come Dio, ma visibile e intuibile solo da chi Mi cercava.
 
Ma anche chi Mi cercava (Pietro) ha dubitato di Me, Mi ha abbandonato: «Non Lo conosco» (Lc 22,57), Mi ha lasciato crocifiggere. Hanno visto un morto e l’hanno sotterrato. Tre giorni nel ventre della balena, silenzio totale, la morte di un corpo inerte, annientato per volere del principe di questo mondo, illuso padrone di un corpo che lui ha fatto sparire dalla luce del giorno e ha messo in una tomba. Ma il suo potere di morte è durato pochi attimi (tre giorni visibili nel tempo) poi il mondo - simbolo della potenza buia diabolica - ha dovuto rigurgitare la LUCE che non poteva rimanere più a lungo nel buio del suo ventre.
 
La LUCE è uscita da quel buio temporale ed è riesplosa, ricomparsa nella luce del giorno per continuare la sua missione nel mondo. Giona è uscito da quel mondo tenebroso dal quale era stato inghiottito, ed è tornato sulla spiaggia per portare ovunque la luce della sua parola, della sua vita umana, esempio per i terreni, di Vita umana perfetta, sublimata alla fine e ritornata gloriosa nell’Empireo, sua patria perenne. Ultima spiaggia mostrata dal Risorto all’uomo terreno come approdo finale alla riva eterna e luminosa. Ultima spiaggia dove il Padre aspetta i Suoi figli pellegrini nel buio del mondo, ma liberi di scegliere la LUCE per l’abbraccio eterno.
 
Così è con Maria.
 
 
[8/176]   22 novembre 1997  
 
«Non di solo pane vive l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).
 
E il pane di Gesù che dà la Vita, è la Sua Parola. Quando Gesù nell’ultima cena dice: «Prendete e mangiate, questo è il Mio Corpo» (Mt 26,26) intende parlare delle Sue Parole dette nel Suo tempo terreno, e sono Parole (pane) che danno la vita eterna: «Tu solo hai parole di vita eterna» (Gv 6,68).
 
Il corpo di Cristo è l’involucro visibile che contiene il Suo Spirito invisibile. Ma è lo Spirito che parla e agisce in Gesù: «Le Parole che Io dico non vengono da Me ma da Colui che Mi ha mandato» (Gv 14,10).
 
E il Mandante è lo Spirito che Gesù-Uomo chiama “Padre”.
 
Padre = Spirito. Gesù è la sovrastruttura dello Spirito, padre di tutto ciò che esiste.
 
Così è.
 
 
[8/177]   10 gennaio 1998  
 
«Il Verbo si è fatto carne e abita tra noi» (Gv 1,14).
 
Il Verbo è il “logos” di Dio incarnato in un Uomo, concretizzato in Cristo. Dio è divenuto Uomo per essere visibile, tangibile, udibile dall’uomo terreno.
 
La Parola è risuonata in un tempo prestabilito, e la Parola continua a risuonare nella mente e nel cuore di ogni fedele credente nello Spirito Santo. E la Parola continua a farsi sentire da chi ha orecchi aperti per udire, cuore puro per ascoltare, bocca e mente aperta per trasmettere tale Parola che gli urge nel profondo. La Parola oggi è identificata col nome di “Spirito Santo”, Essenza dell’Assoluto incarnato nell’Uomo-Dio, e oggi incarnato nelle “Voci” elette per ascoltare e trasmettere tale Parola a chi ha ancora le orecchie chiuse a tale Voce.
 
Parlate, Mie Voci, trasmettete al mondo ciò che udite nel segreto e il mondo comincerà a comprendere la Verità trasmessa da un coro di “Voci” che intendono la Parola e ne trasmettono l’armonia.
 
Così è e così sia con Maria, Madre terrena del Verbo incarnato.
 
 
[8/178]   6 marzo 1998  -  ore 9  
 
«Non commettere adulterio» è stato detto all’inizio (sesto Comandamento - Es 20,14 -). Ma Io vi dico: «Chi guarda una donna desiderandola in cuor suo è già adultero» (Mt 5,27-28). Adulterio è adulterare, cioè cambiare le componenti (genuine iniziali) di un patto sacro stipulato davanti a Dio consapevolmente, liberamente, per una unione perenne fra un uomo e la donna prescelta consapevolmente e liberamente.
 
Unione definitiva e perenne è solo quella derivata da una scelta matura, libera e cosciente. Se l’unione è superficiale (fisica, animale, occasionale), quindi immatura e basata solo sull’attrattiva fisica, o peggio sull’attrattiva dell’ “avere” o del “potere”, tale unione è fasulla, non consacrata, né definita coscientemente davanti a Dio. Non consacrate tali coppie ingenue o perfide, uomini di Dio (Matrimonio cristiano), perché più facile è l’adulterio in tali coppie superficiali, o immature, o perfide.
 
La famiglia vera è basata sul vero amore, dove vige la stima e il rispetto fra i due partner.
 
La famiglia vera è il preambolo per una società matura, dove i figli crescono uniti per riprodurre poi una simile unione vera e profonda nella loro vita. Solo così si formerà una società sana dove ognuno è al servizio dell’altro, perché alla fine siano tutti “uno nell’Uno”.
 
Così sia con Maria.
 
E’ stato detto (sesto Comandamento): «Non commettere adulterio», non: “Non commettere atti impuri!”.
 
La Chiesa non adulteri i Comandamenti del Signore, ma sia trasmettitrice della Vera Parola.
 
Adulterio provoca adulterio...
 
 
[8/179]   15 marzo 1998   -  ore 8  
 
«Non cuocere il capretto nel latte della madre sua» (Es 23,19; Es 34,26).
 
La madre è la Parola antica (Antico Testamento). Il  capretto è la Parola nuova (Nuovo Testamento).
 
 
[8/180]   20 giugno 1998  -  ore 9  
 
Fidati di Me e scrivi!
 
«Non cuocere il capretto nel latte di sua madre» (Es 23,19; Es 34,26). E’ Parola simbolica.
 
Il latte della madre simboleggia la “Parola” (e i fatti = storia) dell’Antico Testamento.
 
Il capretto è simbolo della “Parola nuova” portata da Gesù - Figlio della Parola antica (madre) -, ma portatore di una Parola nuova necessaria alle nuove generazioni. L’uomo si evolve!
 
Come il bambino piccolo ha bisogno per crescere del latte della madre, così le antiche generazioni. Ma quando il bambino cresce, ha bisogno di un cibo diverso e più adatto alla sua evoluzione. Perciò Dio si incarna ( = capretto) e si fa vedere e udire da un popolo più evoluto, che ha bisogno di un cibo (Parola) nuovo, più adatto alla sua evoluzione.
 
La Parola antica (Antico Testamento = madre) parla di sacrifici, di vittime offerte per la salvezza dell’umanità succube del “bugiardo”, principe del mondo. Ma non più gli antichi sacrifici di animali, inconsci, servono a salvare le nuove generazioni più evolute nella ricerca della Verità, ma la presenza e l’esempio di un Dio fattosi Uomo per insegnare alle nuove generazioni (con la Sua Parola e la Sua vita umana esemplare) come vivere da uomini nuovi, evoluti e ricercanti la Verità. Tale Verità non è più simbolica, ma realmente vissuta e trasmessa, come memoria, dall’Uomo-Dio ( = capretto) incarnato per insegnare all’uomo nuovo: l’amore anziché l’odio, il perdono anziché la vendetta; l’aiuto al fratello bisognoso anziché il sopruso e l’egocentrismo.
 
Il capretto (Cristo) insegna il dare piuttosto che l’avere e il potere; l’amare anche il nemico piuttosto che ucciderlo. Il “Capretto” parla della presenza di un Padre che ama e che aiuta chi a Lui si affida.
 
Padre che si fa Uomo per insegnare all’uomo nuovo come vivere da vero uomo che sacrifica sé stesso per il bene del prossimo bisognoso di aiuto.
 
Insegna e mostra, alla fine della Sua vita umana uccisa dal nemico, la RISURREZIONE e il passaggio dalla morte alla vita eterna. E il “Capretto” morto e risorto, lascia alle nuove generazioni il nuovo latte ( = Parola nuova) che serve come cibo per farle crescere sempre più come “immagini” dell’Uomo-Dio, “Immagine” perfetta del Padre che è nei Cieli.
 
Ed è questa la Patria perenne di ogni generazione passata, presente e futura.
 
Il “Capretto” è segno dell’eterno Amore (cfr. Gv 12,46-47).
 
Così è.
 
(Grazie Signore).
 
Questa è la storia e il perché della creazione e quindi dell’Incarnazione del Creatore del mondo, nel tempo.
 
Così è.
 
 
[8/181]   22 giugno 1998   -  ore 11
 
Gesù il Cristo non è venuto nel mondo come VITTIMA - sacrificata dal Padre per pagare i debiti (peccati) dell’umanità corrotta e non più ossequiente e obbediente al Padre - ma è venuto come MAESTRO che insegna la Verità a un popolo ora più evoluto, e si mostra agli uomini come ESEMPLARE d’Uomo perfetto da imitare durante la vita terrena di ogni uomo nel tempo.
 
Così è.
 
 
[8/182]   26 settembre 1998  
 
«E’ giunto il tempo, ed è questo, in cui i veri adoratori, adoreranno il Padre in spirito e Verità. DIO È SPIRITO» (Gv 4,23-24). Questo ho detto duemila anni fa.
 
Ma ancora oggi l’uomo Mi cerca e Mi adora nel tempio, nelle chiese, o nella bellezza dell’universo. Non più nel tempio, o sul monte (chiese), o a Gerusalemme (luoghi di adorazione) ma nel vostro spirito Mi ritroverete, uomini del terzo millennio e nella Verità rivelata da Me, incarnato nel tempo.
 
Questo è il “Cielo” dove potete trovarMi e adorarMi. “Anche tu sei Cielo quando Mi senti!...”
 
Così è.
 
(Grazie Signore, sveglia l’uomo del duemila!).
 
E’ l’uomo credente e amante il tempio di Dio!
 
Nel suo “Sé” profondo, nell’inconscio, nel suo DNA spirituale l’uomo Mi trova. Nello spirito dell’uomo, vive lo Spirito Santo, non seppellitelo sotto il vostro “ego” fasullo e caduco!
 
Così sia con Maria.
 
... (Ma questo è il solito dualismo platonico: spirito e materia?).
 
No, l’uomo è “uno” ma apparentemente formato di due nature: la spirituale, eterna sempre in evoluzione per diventare sempre più “immagine” del Padre, e la natura fisica - materia caduca, corpo fisico, involucro che contiene lo spirito -, che nasce, cresce, muore, ma serve nel tempo per far evolvere visibilmente il suo spirito ( = scintilla divina) verso cieli e terre nuove.
 
L’uomo è uno (materia e spirito uniti).
 
Dio è Uno, ma visibile dall’uomo, nel tempo, come Trino:
 
Padre ( = Creatore), Figlio ( = Dio incarnato = Uomo–Dio), Spirito Santo ( = Essenza di Dio).
 
Così è.
 
 
[8/183]   1 ottobre 1998  
 
TERZO TESTAMENTO dello Spirito Santo.
 
Esiste nel tempo, una continua lotta tra le forze positive (Angeli e Santi) e le negative (Angeli ribelli che attirano l’uomo verso le cose effimere, immediate e caduche). Qui si gioca la libertà dell’uomo.
 
 
[8/184]   2 ottobre 1998
 
L’Incarnazione di Dio nel tempo e nella storia, è preceduta da tre “fatti” storici, straordinari e vissuti, in una dimensione soprannaturale, ma da persone nate e cresciute in quel tempo storico. Questi fatti storici servono a dimostrare la realtà della nascita umana di Gesù, preparata in modo straordinario e soprannaturale, per mostrare che l’Uomo-Dio è ALTRO da noi, diverso da ogni uomo.
 
·         PRIMO FATTO è la visione dell’Angelo e l’annuncio dato a Zaccaria - padre del precursore di Gesù, Giovanni Battista, primo testimone della realtà umana di Gesù -, Zaccaria «si turbò... non temere... avrai un figlio» (Lc 1,12-13). Zaccaria dubita perché legato a leggi naturali (sterilità e vecchiaia). «MA A DIO TUTTO È POSSIBILE» (Mt 19,26) (anche lo straordinario!).
 
·         SECONDO FATTO è la visione dell’Angelo e l’annuncio dato a Maria: «Si turbò...», «non temere... avrai un figlio... lo chiamerai Gesù. Lo Spirito scenderà su di te». Maria dubita: «Non conosco uomo» (legge naturale)... «sarà chiamato figlio dell’Altissimo...», (il Padre di Gesù è lo Spirito Santo!). «E il suo Regno non avrà mai fine». «NULLA È IMPOSSIBILE A DIO» (Lc 1,26-37).
 
·         TERZO FATTO è la visione di un Angelo in sogno a Giuseppe, sposo di Maria. «Non temere di prendere Maria in sposa, perché quello che è generato in lei è opera dello Spirito Santo... Egli salverà il suo popolo...». Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal profeta: «La vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele che significa: “Dio con noi”» (Mt 1,18-23).
 
(La Scrittura predice e dice!...).
 
 
[8/185]   7 ottobre 1998  
 
La storia dell’Incarnazione di Gesù Dio nel tempo è iniziata con tre “visioni” soprannaturali, cioè con l’incontro di tre persone terrene con un Angelo (Gabriele). Una creatura soprannaturale viene in contatto con tre creature umane viventi sulla terra, nel tempo. Ciò serve a dimostrare (attraverso la Scrittura) che il fatto del concepimento e della nascita di Gesù, il Cristo, deriva, ed è dovuto a una Forza soprannaturale.
 
L’Uomo-Dio è “Altro” da noi fin dal Suo concepimento.
 
Perciò la vita umana di Gesù è costellata di fatti soprannaturali:
 
·         alla Sua nascita un coro di Angeli annuncia ai pastori la venuta di un Bambino straordinario (cfr. Lc 2,8-14);
 
·         una stella indica il cammino ai Magi (cfr. Mt 2,1-4);
 
·         al tempio Simeone e Anna profetizzano su di Lui... (cfr. Lc 2,25-38);
 
·         nel tempio, fra i dottori, Gesù dodicenne avverte: «Io devo occuparmi delle cose del Padre Mio...» (Lc 2,49);
 
·         al Suo Battesimo nel Giordano una Voce dice dall’Alto: «Questo è il Mio Figlio...» (Mt 3,17).
 
Durante la vita pubblica di Gesù, il Suo dialogo umano col Padre indica il rapporto fra la Sua natura umana con la Sua natura divina chiamata Padre...
 
Tutti i miracoli di Gesù sono “fatti” straordinari dovuti alla Sua natura divina, superiore alla Sua natura umana. Perciò dice: «Il Padre (natura divina invisibile) è più grande di Me» (natura umana visibile. - Gv 14,28 -).
 
Anche alcune affermazioni sovrumane di Gesù denotano la Sua realtà divina:
 
·         «Prima che Abramo fosse, Io sono» (Gv 8,58);
 
·         «Io sono la risurrezione e la Vita» (Gv 11,25);
 
·         «Io sono Via, Verità e Vita...» (Gv 14,6), ecc.
 
Il fatto più evidente del soprannaturale che agisce nella Sua natura umana è la Sua Risurrezione... evidente e tangibile dai Suoi discepoli e amici.
 
Ma come il soprannaturale positivo è evidente nella vita umana del Cristo, è pure evidente, nella Sua vita terrena, anche la presenza di un soprannaturale negativo che agisce su di Lui. Le tentazioni nel deserto ne sono una prova. E la Sua morte in croce è il culmine dell’azione negativa di una creatura angelica decaduta che riesce a sobillare i Suoi crocifissori. Ciò dimostra che nell’Uomo-Dio, incarnato nel tempo, agisce sia la Sua forza divina - la Sua Risurrezione è il culmine evidente della presenza di tale forza positiva -, ma anche una forza negativa che tende a distruggerla, ma inutilmente...
 
Ciò dimostra che esiste una forza negativa che opera continuamente contro il Positivo. Il suo nome terreno è Lucifero o Satana. Gesù stesso ne parla: «Satana, principe di questo mondo, è già stato giudicato...» (Gv 16,11).
 
E a Pietro, investito da  tale forza negativa, dice: «Vattene Satana perché i tuoi sentimenti non sono quelli di Dio ma quelli degli uomini» (Mt 16,23).
 
Esistono quindi nel tempo, e agiscono anche nell’uomo, queste due forze soprannaturali angeliche: forze positive («Non disprezzate i bambini perché i loro Angeli in Cielo vedono sempre il volto di Dio» - Mt 18,10 -), e forze negative continuamente in lotta fra di loro, e servono a far esercitare la libertà dell’uomo, libero di scegliere fra il bene (forza positiva) e il male (egoismo negativo).
 
Uomo sei libero e responsabile delle tue scelte!
 
Nella Geènna scoprirai chiaramente la Verità; piangerai per le scelte negative e per il rifiuto del Dio misericordioso (Fuoco eterno) che alla fine, dopo la tua purificazione (pianto), ti ridarà la veste bianca per entrare nel banchetto eterno del Padre.
 
Così è.
 
 
[8/186]   31 ottobre 1998  
 
«Pietro mi ami tu più di costoro? Pasci i Miei agnelli» (Gv 21,15-16).
 
L’unica considerazione che Gesù pone a colui che è chiamato per pascere il gregge (sacerdote o laico) è di amarLo più di tutti, al di sopra di tutto e di tutti. Solo tale innamorato del Cristo può avere il mandato di pascere, cioè di guidare coloro che sono in ricerca di “pascoli verdi!”. (Parola e Verità).
 
E’ l’Amore per il Maestro che abilita l’uomo a diventare “maestro”, vera guida di chi a lui si affida!
 
Così è.
 
 
[8/187]   30 novembre 1998  
 
«Ecco l’Agnello di Dio e i due discepoli seguirono Gesù» (Gv 1,36-37).
 
L’Agnello è simbolo del Messia, il Mandato dal Padre per insegnare al mondo la Via da seguire per il ritorno alla Casa paterna. Agnello è simbolo di umiltà, di sottomissione. L’Agnello segue il gregge guidato dal Pastore ( = Padre = Spirito Santo).
 
«Io sono il Buon Pastore» che porta le pecore e gli agnelli in pascoli verdi (cfr. Gv 10,14-16). Ma il Pastore si unisce al gregge (Incarnazione), si identifica con l’agnello, fa parte del gregge ( = umanità di Gesù Pastore = Dio) e agnello senza macchia ( = Uomo).
 
Gesù è pastore del gregge ma è “parte visibile per noi di un Tutto invisibile”, chiamato Padre ( = Spirito Santo).
 
Quindi: Padre - Figlio - Spirito Santo sono l’Uno, visibile incarnato in Gesù.
 
La chiamata (vocazione) è l’invito che Gesù fa ai primi due uomini che Lo cercano: «Dove abiti? Venite e vedrete» (Gv 1,38-39). Così per ogni uomo che comincia a cercare il Signore.
 
Seguendo Gesù l’uomo entra nei suoi pascoli verdi (Parola e vita umana di Gesù) che ci invita a seguirlo, così possiamo imitare la Sua vita umana per diventare Sue “immagini”, sempre più simili al Padre.
 
«Siate perfetti come il Padre» (Mt 5,48).
 
Così sia.
 
(“Agnello” indica la mentalità sacrificale degli uomini dell’Antico Testamento).
 
 
[8/188]   30 dicembre 1998  
 
I miracoli di Gesù sono segni visibili della conversione ( = rinascita) dell’uomo destinato a diventare “immagine” del Dio vivente.
 
·         Il primo miracolo (nozze di Cana - cfr. Gv 2,1-11 -) indica il cambiamento dell’uomo: da uomo animale a uomo spirituale. Acqua ( = umanità) che diventa vino ( = spiritualità); progetto essenziale di Dio sull’uomo; segno di CONVERSIONE.
 
·         Il secondo miracolo (cieco nato - cfr. Gv 9,1-41 -) indica che l’uomo terreno nasce cieco, non vede all’inizio le cose dello Spirito. Gesù è venuto per aprire i suoi occhi. La terra ( = umanità) viene lavata, purificata e rimane la saliva divina (Parola) che illumina il cieco nato; segno di PURIFICAZIONE e ILLUMINAZIONE.
 
·         Il terzo miracolo (paralitico - cfr. Mc 2,3-12 -) indica l’uomo fermo nello spirito, non può camminare da solo, è impedito, ha bisogno di essere portato davanti a Gesù (dalla Chiesa) che lo fa avanzare nello spirito; segno di CAMMINO SPIRITUALE. (Il credente ha il compito di portare davanti a Gesù chi è fermo...).
 
·         Il quarto miracolo (lebbroso - cfr. Lc 5,12-14 -) indica l’uomo malato dagli interessi terreni contagiosi che emarginano dalla Verità; segno di LIBERAZIONE dalle attrattive terrene.
 
·         Il quinto miracolo (indemoniato - cfr. Mc 1,23-26 -) indica l’uomo impazzito perché posseduto dalle forze negative che lo tengono lontano da Dio; segno di LIBERAZIONE dalla forza demoniaca.
 
·         Il sesto miracolo (emorroissa - cfr. Mc 5,22-34 -) indica l’uomo che perde la sua forza vitale (sangue) nelle deviazioni terrene; segno di GUARIGIONE dalle malattie fisiche e spirituali.
 
·         Il settimo miracolo (risurrezione di Lazzaro - cfr. Gv 11,1-44 -) indica l’uomo morto nella carne ma risuscitato nello spirito; segno di RISURREZIONE eterna di ogni uomo purificato dalla zizzania e risorto.
 
Così è.
 
«Io faccio nuove tutte le cose» (Ap 21,5) = rinascita dell’uomo.
 
 
[8/189]   27 febbraio 1999  
 
«E’ giunto il tempo, ed è questo, in cui adorerete il Padre in spirito e Verità. Dio è Spirito» (Gv 4,23-24).
 
Oggi, piccoli uomini, state comprendendo che Dio, il Padre della creazione, è Spirito: eterno, assoluto, intangibile, invisibile. Ma lo Spirito Santo è sceso ed ha assunto, da una Sua creatura (Maria), un corpo di carne tangibile e visibile a tutti. E lo Spirito si è fatto carne come voi, piccoli uomini. Il Suo Corpo è stato concepito, è nato, è cresciuto, ha parlato, è morto come ogni corpo fisico.
 
Ma lo Spirito Santo nascosto, adombrato in quella carne (e chiamato Padre da Gesù) è risorto da quell’involucro ed è ritornato alla luce, visibilmente per coloro che Lo amavano.
 
Maria di Magdala l’ha visto per prima, ma non ha riconosciuto quel corpo risorto con sembianze diverse (da quelle di prima), ma ne ha riconosciuto la voce: “Maria!” (cfr. Mt 28,8-10).
 
I discepoli di Emmaus l’hanno incontrato senza riconoscerlo, ma l’hanno riconosciuto da un Suo gesto: “spezzare il pane!” (cfr. Lc 24,15-35).
 
Quel corpo risorto non è più fisico, tangibile (passa attraverso le porte chiuse), ma parla come prima, più di prima. E’ il Suo Spirito che appare sotto spoglie visibili, ma non tangibili («noli me tangere!... perché non sono ancora salito»...! - Gv 20,17 -).
 
Lo Spirito Santo si incarna, nascosto per nove mesi nel grembo di una donna. Nasce, e si mostra tangibile per trent’anni.
 
Mostra la Sua doppia natura (umana e divina): cammina sulle acque...; fa miracoli...; si trasfigura (Tabor).
 
Parla in modo diverso da ogni uomo: «Prima che Abramo fosse Io sono...» (Gv 8,58), «Io sono la risurrezione e la Vita ...» (Gv 11,25), «Io sono Via, Verità e Vita...» (Gv 14,6). E al termine della Sua parentesi terrena, visibile e tangibile a tutti, ascende al Cielo, da dove era sceso per mostrarsi visibilmente alle Sue creature.
 
Questo è lo Spirito Santo del “Padre” di ogni creatura!
 
Questo è lo Spirito Santo incarnato in Gesù in quel corpo (visibile e tangibile) chiamato “Figlio!”.
 
Questo è lo Spirito Santo, ora... e sempre più intuibile e udibile nello spirito di ogni uomo che Lo crede, Lo ama, Lo ascolta e ne imita la Sua vita terrena!
 
Questo è lo Spirito Santo che fa risuscitare i morti!
 
Così è.
 
GESÙ IL CRISTO, È LA PARTE VISIBILE DI UN “TUTTO” INVISIBILE...  CHE È LO “SPIRITO SANTO” DELL’ETERNO PADRE.
 
(Grazie Signore!).
 
 
[8/190]   2 marzo 1999  
 
«Nessuno può conoscere il Padre se non Colui che è disceso dal Cielo e ritorna al Padre...» (Mt 11,27).
 
«Vedrete gli Angeli di Dio salire e scendere...» (Gv 1,51).
 
E’ questo il senso della scala vista da Giacobbe in sogno (cfr. Gen 28,11-16).
 
La scala è simbolo della vita temporale di ogni uomo che è sceso dall’Alto (Padre) ed è destinato a tornare al Padre dopo la parentesi nel tempo concessogli per iniziare la conoscenza del suo Creatore.
 
Ma ogni uomo deve continuamente salire verso l’Alto: con la preghiera, il silenzio, la meditazione (della Scrittura), anche durante la sua vita terrena se vuol vedere la Luce e attingere dall’Alto la forza positiva che deve poi continuamente riportare in basso, nel tempo, per illuminare chi è nelle tenebre mondane ed è asfittico. Solo in Alto l’uomo può attingere l’Ossigeno per respirare senza difficoltà.
 
Questi uomini che salgono verso l’Alto col silenzio, la preghiera, la meditazione della Parola e quindi scendono poi nel mondo (lavoro, famiglia, ecc.) ripieni di Luce e Ossigeno, possono distribuire tali doni agli asfittici e a coloro che camminano nel buio.
 
Questi uomini sono gli “Angeli di Dio” (visti da Giacobbe in sogno) che aiutano i pellegrini della terra a ritrovare la “Via”, a conoscere la “Verità” e ad incamminarsi verso la “Vita” eterna luminosa, per essere sempre più “immagini” del Dio vivente, incarnato nel tempo, morto e risorto sulla terra e asceso al Cielo per miracolo mostrare.
 
Così è.
 
 
[8/191]   4 febbraio 2000  -  ore 8,30  
 
Il mondo impazzisce, è nelle mani del suo principe (Satana) che sta portando la confusione totale nella mente dell’uomo pseudoreligioso.
 
Io sono il Signore Dio tuo, il tuo Padre e Creatore, Io ho dato all’uomo cosciente i dieci comandamenti essenziali per una sua vita sana e una convivenza in pace con tutto il Creato.
 
I dieci comandamenti divini sono le leggi essenziali per una convivenza giusta e serena fra tutti i popoli della terra. Se seguite tali leggi vivete in pace e in armonia, altrimenti la confusione, le lotte, le tenebre regneranno sulla terra. Aprite gli occhi, uomini terreni, inizia l’ora delle tenebre diffuse dal “bugiardo, principe del mondo”.
 
I dieci comandamenti sono l’unico Faro per la vostra vita nel tempo, seguiteli!... ma siete liberi.  
 
Così è.
 
Rispolverateli dalla polvere che li ha occultati o dai camuffamenti operati da ignoranti “precettori” che li hanno annullati per mettere al loro posto i “precetti” inventati dalla loro stupidità falsa, presuntuosa di sé e ignorante il bene comune.
 
Il sesto comandamento (Es 20,14): «Non commettere adulterio», non vuol dire: “Non commettere atti impuri”, ma non falsificare un patto sacro. Non insegnate pseudoverità false e maligne!
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/192]   25 maggio 2000  -  ore 8,30  
 
«Io ho vinto il mondo» (Gv 16,33).
 
«Se non rinascete non entrerete nel Regno» (Gv 3,3-7).
 
«Senza di me non potete fare nulla» (Gv 15,5).
 
«Io sono la risurrezione e la Vita» (Gv 11,25).
 
Così ed altre affermazioni Io ho fatto nel Mio tempo, per voi Mie creature!
 
Il figliol prodigo (cfr. Lc 15,11-32) ha dimenticato il Padre ed ha goduto per tutta la sua vita i beni donati gratuitamente da Lui. Egli di suo non aveva nulla! Ha vissuto, goduto e sperperato questi beni in gioie effimere, fasulle e caduche ed è rimasto alla fine solo, affamato e disperato (quanti di noi oggi fanno altrettanto?!).
 
Solo allora si è ricordato del Padre, ricco di beni, di amore e di misericordia! Ed è tornato pentito chiedendo perdono e invocando aiuto. E il Padre che lo attendeva lo ha raccolto, riabbracciato e rivestito (anello, veste bianca). Il figliol prodigo, illuso efficientista, è rinato. «Senza di Me non potete fare nulla».
 
Solo la morte vi attende. Solo con Me potete rinascere per sempre.
 
Scegliete uomini, siate liberi! O con Me nella vita eterna luminosa, o contro di Me, disperati, nel nulla.
 
Così è.
 
... «Ma anche quando avete fatto tutto ciò che vi è stato comandato, dite: siamo servi inutili, perché lo dovevamo fare» (Lc 17,10). (Per il nostro bene, se vogliamo rinascere!).
 
O il nulla, o il Tutto, scegliete!
 
(Grazie Signore, fammi scegliere ogni giorno l’Amore che sei Tu, il “Tutto”, e il prossimo mio).
 
Così sia con Maria.
 
 
[8/193]   22 novembre 2000  -  ore 9  
 
Dà un’occhiata alla storia!
 
 
Antico Testamento:
 
·         il diluvio, perché la gente non credeva più; solo un uomo, Noè, credente in Me, si è costruito l’Arca e si è salvato! (cfr. Gen 6,5-22; Gen 7; Gen 8).
 
·         Sòdoma e Gomorra: la gente vive di sesso e va contro natura, e il Fuoco distrugge quei popoli. Solo un uomo, Lot, il credente, ascolta la Parola, fugge da Sòdoma e si salva! (cfr. Gen 18,16-33; Gen 19,1-29).
 
·         Ninive: gente lontana da Dio, fa penitenza dopo la predicazione di Giona, che dopo la fuga e il castigo (balena) ritorna e fa pentire i Niniviti, e Ninive si salva! (cfr. Gn 3).
 
·         La schiavitù in Egitto di un popolo che preferisce le pentole di fagioli in schiavitù, ed è incapace di liberarsi. Solo un uomo Mosè, credente, ascolta l’Altissimo, libera il suo popolo (passaggio del Mar Rosso - cfr. Es 14,15-22 -) e salva il suo popolo attraverso il deserto. Solo quell’uomo credente, sale sul monte e riceve il “Decalogo” (cfr. Es 20,2-17) che tuttora sussiste come legge divina per la salvezza del genere umano. Ma oggi è quasi dimenticato!...
 
 
Nuovo Testamento:
 
Cristo discende fra gli uomini e porta la lieta “Nuova Novella” (risurrezione), ma gli uomini Lo uccidono. Egli risuscita e parla (Spirito Santo) ora nel cuore del credente evoluto per insegnare la via stretta che porta in Alto verso la salvezza eterna.
 
 
Ma se l’uomo non crede e cerca solo l’ “avere”, il “potere”, il “godere”..., finisce nel baratro.
 
Ma alla fine risalirà a rivedere le stelle... per Maria.
 
Così è.
 
 
[8/194]   5 gennaio 2001  
 
Jahve = «Io sono Colui che sono» (Es 3,14).
 
Elohim = «Io sono Colui che è» (Es 3,14).
 
State attenti uomini, ora evoluti, alla differenza del nome dato anticamente all’Assoluto da alcuni uomini ignoranti la Verità.
 
La tradizione Jahvista deriva in gran parte da forze negative che vogliono mettersi al posto dell’Assoluto.
 
La tradizione Eloista deriva direttamente dall’Assoluto (Elohim).
 
Sappiate discernere - pregando, studiando, meditando a fondo la “Scrittura” -. Non prendete alla lettera la “Parola”, ma coglietene lo spirito autentico e profondo da cui deriva. Pregate lo Spirito Santo perché illumini le vostre menti in questa difficile comprensione e scelta della Verità.
 
Vi do un esempio: la creazione dell’uomo:
 
·         In Genesi 1,27 è detto: «Maschio e femmina li creò...». Questa è l’autentica tradizione eloista che viene dallo Spirito.
 
·         Invece in Genesi 2,7-23 il racconto è diverso. Questo deriva dalla tradizione terrena camuffata dal maligno (“colui che sono”).
 
Solamente “COLUI CHE È” è l’Esistente eterno, l’Assoluto.
 
Aprite gli occhi!
 
Così è.
Torna ai contenuti